vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Quale delle due reazioni prevale? Nelle normali condizioni atmosferiche
( 21% O2, 0,036% CO2) abbiamo un rapporto di 3 carbossilazioni : 1
ossigenazione; in atmosfera artificiale, fornendo uguali concentrazioni di CO2
e O2, il rapporto sale a 80 carbossilazioni : 1 ossigenazione.
Inoltre, la concentrazione di un qualsiasi gas disciolto in acqua è propor-
zionale alla sua pressione parziale (Pgas) al di sopra della soluzione ed al
suo coefficiente di assorbimento α (=volume di gas assorbito da un volume
di acqua alla pressione di 1 atmosfera e ad una determinata T). Siccome α
è T dipendente, diminuisce con l’aumentare di T. Sono riportati in tabella
i valori delle concentrazioni di CO2 e di O2 a varie temperature. Il rappor-
to [CO2]/ [O2] diminuisce con l’aumentare della T, pertanto viene favorita
l’ossigenazione rispetto alla carbossilazione
5.1.2 Riduzione
Questa fase è costituita da 2 reazioni:
1. Fosforilazione del 3-fosfoglicerato sul C carbossilico, con formazione
di 1,3-bisfosfoglicerato. La reazione è catalizzata dall’enzima 3-
fosfoglicerato chinasi e spende ATP
2. Riduzione del 1,3-bisfosfoglicerato a gliceraldeide-3-fosfato con l’e-
nergia del NADPH, ad opera dell’enzima gliceraldeide-3-fosfato-deidrogenasi 1
Figura 5.3: Fase di riduzione
5.1.3 Rigenerazione
Affinchè gli intermedi del ciclo di Calvin non vengano esauriti, la fissazione
della CO2 ha bisogno che il suo accettore, il ribulosio-1,5-bisfosfato, venga
costantemente rigenerato. Ciò avviene a partire da 5 delle 6 molecole2 di
gliceraldeide-3-fosfato che si sono originate dalle due fasi precedenti:
Figura 5.4: Fase di rigenerazione
Nel dattaglio:
• 2 molecole di G3P sono convertite in DHC-3P (diidrossiacetone 3
fosfato) dalla trioso fosfato isomerasi
• 1 molecola di DHC-3P va incontro a condensazione aldolica con la
terza molecola di G3P, per formare fruttosio-1,6-bisfosfato grazie
all’enzima aldolasi
• Il fruttosio-1,6-bisfosfato viene idrolizzato a fruttosio-6-fosfato
• Il C-1 e il C-2 del F6P vengono trasferiti dall’enzima transchetolasi
sulla quarta molecola di CO2, con formazione di xilulosio-5-fosfato.
I rimanenti atomi di C formano eritrosio-4-fosfato
• L’eritrosio-4-fosfato si combina con la restante molecola di DHC-3P a
formare sedoeptulosio-1,7-bisfosfato grazie all’aldolasi
• Il sedoeptulosio-1,7-bisfosfato viene idrolizzato da una fosfatasi a for-
mare sedoeptulosio-7-fosfato
• Il sedoeptulosio-7-fosfato dona 2 C alla quinta molecola di G3P e pro-
duce un’altra molecola di xilulosio-5-fosfato
• Le due molecole di xilulosio-5-P, grazie all’epimerasi, sono convertite
in due molecole di ribulosio-5-P
• Il ribulosio-5-P, tramite la ribulosio-5-P chinasi, viene convertito il
ribulosio-1,5-bisfosfato utilizzando ATP
5.1.4 Stechiometria del ciclo di Calvin
Quanto carbonio può essere esportato dal ciclo di Calvin e quanto ne deve
essere utilizzato per rigenerare l’accettore?
Su 6 molecole di G3P (18 C), soltanto 1 molecola (3 C) può essere
esportata, mentre 5 molecole (15 C) sono riconvertite a Ru-1,5-BP.
Per sintetizzare un esoso, a livello energetico, sono necessarie 6 molecole
di CO2. Per ogni molecola di CO2 servono 3 ATP e 2 NADPH: perciò,
per ogni esoso servono 18 ATP e 12 NADPH. Ad esempio, per il saccarosio,
bisogna moltiplicare tutto per 2.
5.2 Regolazione del ciclo di Calvin
Gli scheletri carboniosi devono essere sintetizzati quando sono presenti ATP
e NADPH e CO2. La percezione della luce da parte della cellula regola il
ciclo di Calvin, il quale non funziona di notte perchè gli enzimi sono regolati
dalla luce e perchè col buio gli stomi si chiudono. I meccanismi che regolano
il ciclo sono 3:
1. Regolazione in funzione della velocità alla quale il C è utilizzato per la
sintesi dei carboidrati
2. Regolazione in funzione della luce attraverso alterazioni del pH dello
stroma del cloroplasto, della concentrazione di Mg e dal sistema di
tioredossine
3. Attivazione catalitica della RuBisCO
Regolazione in funzione della velocità alla quale il
C è utilizzato per la sintesi dei carboidrati
Dipende dalla velocità con cui la pianta utilizza i prodotti finali. I trioso
fosfati vengono usati per la sintesi di saccarosio, che è solubile e mobile e
permette il trasporto degli zuccheri nel circolo floematico (70 %). Il 30 %
degli zuccheri prodotti viene utilizzato per la sintesi di amido, che è insolubile
e depositato nello stroma del cloroplasto in granuli, è osmoticamente inattivo
ed è un’ottima forma di accumulo di zuccheri. Durante la notte l’amido viene
mobilizzato per mantenere il metabolismo di base della cellula vegetale.