BASE DI DATI
La base di dati è un insieme di archivi integrati, quindi collegati tra di loro, che può essere una base di lavoro
per utenti diversi, che vi possono accedere attraverso applicazioni diverse.
Il gestore di basi di dati è indicato con la sigla DBMS ed è un software che gestisce i dati e permette che solo gli
utenti autorizzati possano accedervi ed effettuare modifiche, inoltre assicura che i file di lavoro non vengano
persi nel momento in cui dovesse verificarsi un malfunzionamento del sistema, tramite modalità di salvataggio
e ripristino.
Le dimensioni possono essere enormi e le informazioni vengono custodite anche in seguito alla chiusura del
database.
SUPERCHIAVE
È l’insieme minimale di attributi che permette di distinguere un’istanza dall’altra; quindi, nel momento in cui
dovessimo eliminare dall’insieme uno o più attributi non saremmo più in grado di distinguere una tupla
dall’altra
CHIAVE
In un database relazionale con chiave si fa riferimento a uno o più attributi in grado di identificare
univocamente le record/tuple/righe di una relazione (tabella)
CHIAVE PRIMARIA
È un insieme minimale di attributi che permette di identificare in maniera univoca una tupla di una tabella. la
chiave primaria è unica per ogni tabella, può essere costituita da più campi e al suo interno non ci possono
essere duplicati (ovvero non posso esserci gli stessi valori all’interno dei suoi campi)
CHIAVE ESTERNA
È una colonna o un gruppo di colonne di una tabella che contiene valori corrispondenti alla chiave primaria in
un'altra tabella. Le chiavi esterne vengono utilizzate per l’unire le tabelle.
ENTITA’
Oggetto concreto o astratto che ha un significato anche nel momento in cui viene considerato in modo isolato.
(nome della tabella)
ASSOCIAZIONI
Sono legami che stabiliscono una relazione tra le entità, in genere si utilizza un verbo all’infinito, la forma
passiva è utilizzata per indicar il collegamento opposto.
Possono avere attributi
GLI ATTRIBUTI
sono le specifiche che descrivono le proprietà delle entità e delle associazioni.
Sono delle variabili, quindi appartengono a un dominio, questo può essere modificato andando a inserire la
dimensione, ovvero la quantità massima di caratteri o cifre inseribili.
Il formato di un attributo indica il valore che assume, può essere obbligatorio o opzionale e se non viene
inserito nessun valore ciò significa che assegneremo il valore nullo.
ISTANZE
Sono delle assegnazioni di valori alle variabili (attributi). Questi valori determinano le diverse istanze di
un’entità
LA SELEZIONE
La selezione (select) genera una nuova relazione costituita solo dalle tuple della relazione di partenza
che soddisfano una determinata condizione; vengono cioè selezionate le righe con i valori degli attributi
corrispondenti alla condizione prefissata.
Relazione risultante:
➢ Grado: uguale perché seleziono solo le colonne, non le righe
➢ Cardinalità: sarà minore o uguale a quella di partenza (di solito minore, anche zero)
PROIEZIONE
Produce una relazione con un numero inferiore di colonne
La proiezione (project) genera una nuova relazione estraendo dalla tabella iniziale una o più colonne
corrispondenti dagli attributi prefissati.
Prelazione risultante:
➢ Grado: minore o uguale (NO ZERO)
➢ Cardinalità: minore o uguale a quella di partenza (MINIMO 1) perché elimino quelli uguali
CONGIUNZIONE
(join) serve a combinare più tabelle aventi uno o più attributi in comune, generando una nuova tabella
(relazione) che contiene le righe della prima e della seconda tabella,
che possono essere combinate secondo i
valori uguali degli attributi comuni.
Relazione risultante:
➢ Grado: uguale alla somma dei gradi delle relazioni di partenza meno il numero degli attributi in
comune (elementi della chiave esterna).
➢ Cardinalità: le righe che si combinano (non prevedibile a priori, in quanto si ottengono solo le righe che
possono essere combinate) (valore minimo 0, massimo è il prodotto delle due cardinalità)
SELF-JOIN: È la congiunzione della tabella con sé stessa.
Se io volessi individuare per ogni lavoratore qual è il suo capo dovrei:
• Copiare la tabella iniziale con un alias che lo distingue dalla prima tabella (D.Lavoratori)
• Unisco le tabelle prendendo la chiave esterna (campo capo) e lo pongo uguale al campo codice della
tabella D.lavoratori
• Si crea la relazione con Lavoratori.Capo = D.Lavoratori.D.Codice e trovo il cognome del responsabile
• INNER JOIN o EQUI JOIN: corrispondenza dei valori uguali per attributi comuni nelle due
tabelle
(esempio precedente). Le condizioni che andiamo a porre tra chiave esterna e primaria sono
combinate con l’uguale.
• JOIN ESTERNO (outer join)
o LEFT JOIN: tutte le righe della prima tabella combinate con quelle della seconda.
Compresi i valori della prima tabella che non si combinano.
Il risultato è lo stesso che ottengo facendo la congiunzione (inner join), ottengo in più gli
elementi della tabella di sinistra che non si combinano (questi normalmente non si
combinano). I campi della tabella di destra rimarranno vuoti.
Il grado è dato dalla somma dei gradi meno le informazioni che hanno in comune.
La cardinalità massima la ottengo quando ogni elemento della prima tabellla si combina
con tutti gli elementi della seconda (prodotto delle due cardinalità) il valore minimo non
sarà mai zero, ma è quello della tabella di sinistra
o RIGHT JOIN: tutte le righe della seconda tabella combinate con quelle della prima.
Compresi i valori della seconda tabella che non si combinano (valore nullo).
FUNZIONI EXCELL
SE
Base: casewhen
Access: iff
È una formula dell’algebra booleana usata per verificare se una cella corrisponde o meno ad una
determinata condizione. Dobbiamo selezionare l’intervallo di celle nel quale vogliamo verificare una
condizione e dividendo con il punto e virgola, il primo risultato si ottiene se il confronto è Vero, il
secondo se è Falso. Possiamo anche indicare cosa vogliamo che venga riportato nel momento in cui la
condizione risulta essere falsa. Se vogliamo che venga inserito un testo dobbiamo racchiudere questo
tra doppi apici.
Conta.SE
Conta il numero di celle in un intervallo che corrispondono ad un determinato criterio (quante
volte compare un dato)
Dobbiamo selezionare l’intervallo di celle nel quale vogliamo effettuare un conteggio sottoposto a
una determinata condizione, che indicheremo separando l’intervallo con un punto e virgola e
mettendo la condizione tra doppi apici.
Somma.SE
Permette di sommare le celle che rispondono ad un determinato requisito. Dobbiamo
selezionare l’intervallo di celle nel quale vogliamo effettuare una somma sottoposta a una
determinata condizione, che indicheremo separando l’intervallo con un punto e virgola e mettendo la
condizione tra doppi apici.
STRINGA.ESTRAI.
Cella sulla quale si vuole estrarre i caratteri; carattere a partire dal quale voglio estrarre (10);
numero di caratteri che voglio estrarre (4))
GRAFICI EXCEL
I grafici in Excel li trovo nella voce Inserisci, esiste a forma di torta, a colonna, istogramma e
altri tipi. Si possono modificare a piacimento inserendo i dati che si vuole.
DOLLARO
In una cella rappresenta un riferimento assoluto, utilizzato nel momento in cui vogliamo ad
esempio effettuare una moltiplicazione tenendo fisso un valore. Applicando il dollaro
possiamo trascinare la linea di riempimento automatico e generare i valori della
moltiplicazione nella quale un valore inserito in una cella rimane fisso
Può essere applicato a solo alla riga (ponendo il simbolo davanti al numero di riga) o solo a
una colonna (inserendo il simbolo prima della lettera che identifica la colonna). In questi casi
si parla di riferimento relativo.
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Domande esame orale
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Domande orale/scritto