5. INTERPRETAZIONE, ELUSIONE FISCALE, ABUSO DEL
DIRITTO, INTERPELLO E ANALOGIA
Anche il diritto tributario, come gli altri diritti, deve essere interpretato.
• Interpretazione letterale, dare alle parole il loro significato vero e
proprio;
• Interpretazione sistematica, vedere in quale contesto sono collocate
le norme;
• Interpretazione del significato.
Interpretazione del significato
Rispetto all’interpretazione del significato, si contrappongono 2 teorie:
1a. la prima attribuisce alla norma un significato soggettivo, cioè si
individua la volontà del legislatore;
2a. la seconda attribuisce alla norma un significato oggettivo, si adatta ai
cambiamenti delle condizioni esterne.
Attualmente prevale la 2a teoria, è importante fare un'interpretazione
della norma conforme al presente.
Es: il concetto di “buon costume” esiste da millenni, però il suo
significato è cambiato nel tempo.
Una volta il buon costume veniva leso anche se due fidanzati stavano in
macchina, oggi non è così.
*Ma comunque, nel momento in cui una norma viene emanata prevale la
1a teoria perché, innanzitutto, si cerca di capire cosa il legislatore vuole
trasmettere.
Norme antielusive
Oltre all’interpretazione soggettiva, è possibile che la norma tributaria
persegua una finalità specifica.
Es: norme antielusive, dirette ad evitare l’abuso del diritto.
Per elusione non si intende la violazione, ma l’aggiramento della norma
tributaria, tramite una strada abusiva.
Es: Aggira la norma tributaria in modo da pagare meno tasse o non
pagarne proprio, o avere dei vantaggi.
Contrasto all'elusione fiscale
Storicamente, il contrasto all’elusione fiscale si è sviluppato tramite 3
approcci:
1. approccio: consiste nell’affrontare il problema dal lato della
disposizione normativa elusa;
2. approccio: consiste nel contrastare l’elusione in base ai principi ed
istituti generali dell'ordinamento;
3. approccio: consiste nell’indagare sul negozio giuridico attuato delle
parti al fine di verificare se sia possibile qualificarlo diversamente,
eventualmente tenendo conto degli effetti economici prodotti dalle parti.
Inizialmente sono stati utilizzati questi approcci, in particolare il 3. ma
erano comunque approcci disorganici perché non vi era una norma
generale antielusiva, introdotta successivamente.
Essa aveva individuato delle operazioni che potevano essere
oggettivamente elusive, (fusione, scissione).
In questo caso, il contraente deve dimostrare al fisco, tramite una
certificazione, delle valide ragioni economiche per giustificare quella
determinata operazione che potrebbe essere considerata elusiva.
Principio di abuso del diritto
L’abuso di diritto, rispetto all’elusione, è di più ampia interpretazione.
Per abuso del diritto si intende una condotta con cui il titolare realizza o
un vantaggio anomalo per se stesso oppure comporta un sacrificio
sproporzionato per il non titolare.
L’obiettivo principale è ottenere risparmi di imposta tramite l’utilizzo
distorto di schemi giuridici.
Ognuno di tali schemi, presi singolarmente, appare legittimo,
l’illegittimità deriva dal fatto che essi nel complesso sono messi in atto
esclusivamente per ottenere un vantaggio fiscale indebito.
Esso è stato recepito dal nostro ordinamento tramite l’art. 10 bis dello
Statuto dei diritti del contribuente.
Art. 10 bis
Non si considerano abusive le operazioni giustificate da valide ragioni
extrafiscali, finalizzate al miglioramento strutturale o funzionale
dell’impresa o dell’attività professionale del contribuente.
* L’art.10 bis è entrato in vigore il 10 ottobre 2015 e tale norma ha
effetto retroattivo.
Es. di abuso del diritto: la società X fa una fusione con la società Y, non
per ragioni di mercato, ma soltanto per scaricare i debiti alla società Y la
quale possiede degli utili. Se la società Y ha un utile di 100€ e la società
X ha una perdita di 90€, allora non si pagheranno le tasse su 100€, ma
sulla differenza tra 100€ e 90€, cioè su 10€.
In questo caso, la società X fa una fusione soltanto per non pagare tasse.
Interpello
Interpello: Tutela il diritto del contribuente di conoscere le conseguenze
fiscali delle proprie azioni.
Legittimati a proporre le istanze di interpello sono:
- contribuenti, sostituti di imposta e consulenti delegati.
L’istanza deve essere presen. alla direzione regionale dell’Agenzia delle
Entrate e rispettare una serie di requisiti.
Deve contenere: l’indicazione delle disposizioni, i dati identificativi
dell’istante, tipo di istanza, fattispecie, soluzione proposta e la
sottoscrizione.
Il mancato rispetto dei requisiti dell'istanza comporta l’inammissibilità
dell’istanza stessa o l'improcedibilità. Qualora la risposta
dell’amministrazione non giunga nei termini previsti, il silenzio equivale
a condivisione della soluzione prospettata dal contribuente.
Abbiamo 4 forme di interpello disciplinate dall’art.11, ossia:
• interpello ordinario: i contribuenti o gli altri legittimati ottengono
dall'AF chiarimenti circa la corretta interpretazione delle norme
tributarie;
• interpello probatorio: il contribuente chiede chiarimenti circa la
sussistenza delle condizioni per l’accesso ad un regime agevolato,
nonché circa l’idoneità degli elementi probatori in possesso;
• interpello anti abuso: l’istante ha l’onere di dimostrare che non
sussistono i presupposti per una qualificazione delle fattispecie in
termini abusivi del diritto;
• interpello disapplicativo: ottenere la disapplicazione di norme
tributarie, dimostrando che non sussistono concretamente gli estremi
dell’elusione.
Analogia
Il legislatore non può prevedere tutte le vicende, per colmare questi vuoti
legislativi, utilizza l’analogia.
• Analogia legis, quando si focalizza su una fattispecie simile.
• Analogia iuris, quando si focalizza sui principi fondamentali
dell’ordinamento.
Nel diritto tributario, l’analogia è ammessa solo per gli aspetti
secondari, non per le norme sostanziali.
Nel diritto penale, l’analogia non è ammessa in nessun caso.
6. FONTI INTERNE
La fonte primaria è la Costituzione.
Per quanto riguarda il diritto tributario, gli articoli fondamentali sono:
• art. 23 Cost. “nessuna prestazione personale o patrimoniale può
essere imposta se non in base alla legge”;
• art. 53 Cost. (legato agli art. 2-3 Cost.) “tutti sono tenuti a concorrere
alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il
sistema tributario è informato a criteri di progressività";
• art. 75 Cost. “non è ammesso referendum per le leggi tributarie e di
bilancio";
• art. 81 Cost. “con la legge di bilancio non si possono stabilire nuovi
tributi e nuove spese”.
Scala gerarchica delle fonti (piramide)
1. Costituzione e leggi costituzionali
2. Leggi e atti aventi forza di legge (decreti legislativi e decreti legge)
3. Regolamenti
4. Usi e Consuetudini
2. Decreti legislativi e decreti-legge
• art. 76 Cost., i decreti legislativi vengono emanati dal governo su
delega delle Camere.
• art. 77 Cost., i decreti-legge vengono emanati in casi di necessità ed
urgenza, entrano subito in vigore, poi devono essere presentati alle
Camere per la loro conversione in legge entro 60 giorni dalla loro
pubblicazione.
3. Regolamenti
Si tratta di atti subordinati alla legge.
- non possono contrastare la Costituzione
- non possono regolare materie coperte da riserva di legge
- non possono contenere sanzioni penali
Le caratteristiche dei regolamenti sono: generalità, astrattezza e
innovatività
4. Usi e Consuetudini: ripetizione costante nel tempo di un determinato comportamento da parte di una generalità di soggetti che
lo ritengono obbligatorio sul piano giuridico
Titolo V (art. 114-133) Le Regioni, le Province, i Comuni
Fino a qualche anno fa, lo Stato aveva una potestà legislativa ampia su tutte le materie e poteva attribuire alle regioni la possibilità
di disciplinarne alcune.
Oggi, con la modifica del titolo V della Costituzione succede il contrario.
Infatti, le regioni hanno ampia potestà legislativa, mentre lo Stato ha una potestà legislativa residuale.
Quindi, una serie di competenze è stata decentrata dallo Stato alle regioni.
• art. 117 Cost. comma 2
• art. 117 Cost. comma 3
• art. 119 Cost comma 2
A seguito di questa riforma, le regioni avevano pensato di aver raggiunto
completamente l’autonomia,
di poter abrogare le imposte o metterne delle nuove. Es: la regione
Sardegna aveva introdotto la tassa sul lusso.
La Corte costituzionale è intervenuta affermando che le regioni possono
introdurre nuovi tributi, ma solo secondo i principi di coordinamento
fissati dallo Stato (principi che non sono stati fissati).
Anche province e comuni potrebbero introdurre i tributi di scopo, ma
non ne sono mai stati introdotti.
Es: l’attuale sindaco di Cosenza decide di fare una nuova piazza
introducendo una tassa di scopo.
Però, se questa non viene realizzata entro la durata della sua carica, non
è detto che il sindaco seguente voglia continuare il progetto. Qui nasce il
problema di come recuperare i soldi già versati dai cittadini.
7. FONTI EUROPEE ED INTERNAZIONALI
Fonti europee
L’art. 288 del TFUE (Trattato sul funzionamento dell'Unione europea)
stabilisce che le istituzioni dell’UE,
per esercitare le loro competenze, si esprimono tramite:
- regolamenti, applicabili direttamente nei confronti di tutti gli Stati
membri;
- direttive, non applicabili direttamente, rivolte a singoli Stati,
impongono obblighi di risultato e tempi precisi;
- decisioni, vincolanti, si rivolgono a destinatari specifici;
- raccomandazioni e pareri, non vincolanti, invitano gli Stati membri a
tenere un certo comportamento.
L’art. 340 del TFUE contiene i principi generali comuni ai diritti degli
Stati membri.
• Principi generali di diritto: certezza del diritto, legittimo
affidamento, rispetto dei diritti fondamentali.
• Principi generali propri del diritto europeo
- principio della proporzionalità: utilizzare degli strumenti idonei che
non devono eccedere il fine stesso;
- effetto utile: norme che devono essere interpretate e applicate in
funzione degli obiettivi da raggiungere;
- leale cooperazione: tra gli Stati dell’
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.