N
M η J ω̇ η
eng t k k k
per N elementi:
= ∑ M
+ m
′′
τ τ τ
c p
k
k=1
(il termine inerziale tiene conto anche delle inerzie interne al motore)
′′
N v a
⎧
M η J η a 4J
eng t k o
k = → =
ω ω̇
+
= )Ra
⇒ [ ∑ ] M + (m + r r
m
′′
R R
0
2 2
τ τ τ R R ⎨
c p
k ω̇ 1
k=1 ′′ r
= → = =
ω τ ω ω̇
⎩ r k k ′′ ′′
k τ τ
k k
Bilancio di potenza: ′′
N
M η J η a 4J
eng t k o
k
= )Ra
ω [ ∑ ] ω M ω + (m + ω
+
r r m r r
′′
0
2 2
τ τ R R
τ
c p
k
k=1 ′′
N
M η J η a v 4J v
eng t k o
k ∗
∗ ( ) + )Ra ∗ ( )
(τ τ ω ) = [ ∑ ] M ω + (m +
c p eng m r
′′
0
2 2
τ τ R R R R
τ
c p
k
k=1 ′′
N J η 1 4J
k o
k
(M ω ) η − M ω = [( ∑ ) (m + va P η − P = m va
+ )] ⇒
eng eng t m r eng t n at
′′
0 2 2 2
τ R R
k
k=1
dove è la massa apparente traslante che ha le dimensioni di una massa
m at
e ogni contributo della ha la forma di una massa (inerzia eng. + massa veicolo + inerzia ruote)
[… ]
Potenza esuberante :
P P = P η − P
e e eng t n
potenza nel caso di pedale completamente premuto e rappresenta la potenza disponibile, ad una certa
velocità e con una certa marcia inserita, per raggiungere
con quella marcia
v max
I termini di inerzia possono essere suddivisi in:
- quelli a monte del cambio
- quelli a valle (comprese le ruote)
Dinamica longitudinale e Cambi di velocità2 5
′′ ′′
valle monte
1 J η 1 J η G
k k
k k =
+
m = m + ∑ ∑ F +
at ′′ ′′
2 2 2 2 2
2
R τ R τ τ τ
c c
k k
k=1 k=1
sono indipendenti dalla marcia inserita
F , G ′′
Pe la sommatoria a monte per la maggior parte dei veicoli (esclusi veicoli speciali)
2 2
τ τ
≈ p
k
′′
In generale tra monte e valle può assumere valori diversi per la presenza del differenziale.
2
τ k
→ aumenta al diminuire di (quindi massima in prima)
m τ
at c
Per esempio:
per le marce più alte si può approssimare m ≈ m
at
Bilancio di potenza lato motore:
P m
n at
=
P − va
eng
η η
t t
⇓ P m 1
n at
2 2 2 2 2 2 2
= = (F +
P − τ τ R ω ω̇ τ G) τ R ω ω̇
eng eng eng eng
c p eng c p
η η η
t t t
⇓ P 1 P
′ ′
n n
2
= (F + =
P − τ G ω ω̇ P − J ω ω̇
) ⇒
eng eng eng eng ar eng eng
c
η η η
t t t
2 2 2 2
τ R τ R
′ ′
p p
dove e ; e
= = G
v = Rτ τ ω a = Rτ τ ω̇ F F G
c p eng c p eng
η η
t t
è il momento di inerzia apparente rotante
J ar P n
A pedale completamente premuto:
=
P − P
eng e
η t
Esempio applicativo:
due veicoli affiancati in marcia in rettilineo che procedono a velocità costante;
i veicoli sono identici, ma procedono affiancati con inserite due marce diverse
+ ad un certo punto premono entrambi a fondo l’acceleratore:
su M → disponibile la coppia massima
su P → disponibile la potenza massima P
⎧ eP
=
a P
P m v
e
dal bilancio potenze:
at
P = m va → a = ⎨ P
=
e at
P
m v eM
at
⎩ a =
M
m v
at
M
a P m
P eP at
M
⇒ =
a P m
M eM at
P
Per marce medio-altre il rapporto tra è prossimo all’unità (minore, poichè e )
m τ < τ ω > ω
at cP cM eng, P eng, M
mentre il rapporto tra è molto maggiore dell’unità (vedi differenza in grafico)
P e
→ e quindi P supera M.
a > a
P M
Dinamica longitudinale e Cambi di velocità2 6
Minimo tempo per accelerare da
a
v v (> v )
1 2 1
Solo casi con acceleratore premuto a fondo.
A) Accelerazione senza cambio marcia
G
)va
P = P η − P = m v a = (F +
e eng t n at
2
τ c
Si sceglie
τ c
e dipendono dalla velocità → dipende solo da
3
P P = Av + B v P v
eng n e
rimane costante dato che non cambia la marcia
m at v 2
dv m v m v
at t at
dv ⟶ dv
⟶
⇒ P = m v a = m v dt = t = ∫ ∫
dt =
e at at
0
dt P (v) P (v)
e e
v
1
B) Accelerazione con cambio marcia
( probabilmente è maggiore della velocità a massima potenza della marcia precedente)
v 2 (1) (2)
v v 2
m v m v
t at at
dt = dv + dv
t = ∫ ∫ Δt + ∫
CM
0 (1) (2)
(v) (v)
P P
v v
e e
1
dove è la velocità di cambiata e è il tempo per la cambiata
v Δt CM
Massimo spazio per accelerare v 2
2 m v
⎧ at
s
2
Δs = ds = dv
∫ ∫
A
2 s 1
m v P ( v)
at e
v
1
dv ⟹
ds = vdt = ⎨ (1) (2)
v 2 v 2
2
m v m v
P ( v)
e at at
Δs = dv + Δt + dv
∫ v ∫
⎩ B CM
(1) (2)
P P
(v) (v)
v v
e e
1
Osservazioni:
- fin’ora rimaneva costante durante la cambiata
v
- non può essere scelta arbitrariamente se si vuole rendere minimo il tempo per accelerare
v
Scelta di → si considera la caratteristica di potenza del motore, ridotta alle ruote, per le varie marce
v
Dinamica longitudinale e Cambi di velocità2 7
A causa della crescita di , tende a calare al crescere
P P
n e
P (v)
e
di →
v a =
m v
at
Grafici di per le varie marce:
a(v) Si nota come convenga passare dalla marcia alla marcia in :
I II A
restando in , oltre il punto , si accelera meno
I A
1 v
Essendo , si cerca di rendere minimo → area al di
1
2 dv
dv
dt = t = ∫
a
v
a 1
sotto delle curve
Tempo minimo = area più piccole → scegliendo opportunamente
v
NB: Minimizzare il tempo di accelerazione può diventare un nuovo criterio per la scelta dei rapporti intermedi.
NB: nel caso di utilizzo di variatori di velocità, il motore viene fatto funzionare a punto fisso di massima
potenza a velocità costante, mentre il rapporto di trasmissione del variatore cambia continuamente per
ottenere sempre la massima accelerazione.
Ulteriori osservazioni sulla massima accelerazione
Veicolo schematizzato come un riduttore di velocità:
1 → motore (inerzia: ; momento motore )
J M
1 1
2 → membro condotto (inerzia: ; momento resistente )
J M
2 2
ω 2
Rapporto di trasmissione → (si trascurano gli attriti)
τ =
ω 1
e in generale sono contrari;
M M
1 2
se consideriamo che attraverso la marcia e hanno versi opposti a causa del rotismo, allora e
dθ dθ M M
1 2 1 2
sono concordi.
A) Marcia in piano a bassa velocità con marcia corta
è molto piccolo in questo caso
M 2
Momento complessivo all’albero 2
1 2 1 2 1 2
= J ω + J ω = J ω
1 2 r2
1 2 2
2 2 2
(mediante metodo dell’energia cinetica)
1
dove
J = J + J
r2 2 1
2
τ
Dinamica longitudinale e Cambi di velocità2 8
M 1
Momento motore all’albero 2 →
M θ = M θ ⇒ M =
1 1 r2 2 r2
τ
(mediante il principio dei lavori virtuali) M 1
Equilibrio dinamico →
J ω̇ = M → ω̇ =
2 2 r2 2
1
+
J τ J
2 1
τ
J 1
per massima: e
ω̇ τ = τ = M = M
2 0 1 eng (max)
J 2
B) Marcia in piano a bassa velocità con marcia lunga
Si ipotizza di essere ad alta velocità, ovvero quindi l’accelerazione angolare dell’albero motore è bassa →
J 1
può essere trascurato, mentre
-
Dinamica longitudinale e cambi di velocità 1
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Dinamica longitudinale e cambi di velocità 3
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Dinamica
-
Appunti Dinamica della nave - [parte 2]