Anteprima
Vedrai una selezione di 13 pagine su 58
Corso Economia e politica del turismo Pag. 1 Corso Economia e politica del turismo Pag. 2
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 6
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 11
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 16
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 21
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 26
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 31
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 36
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 41
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 46
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 51
Anteprima di 13 pagg. su 58.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Corso Economia e politica del turismo Pag. 56
1 su 58
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

DEFINIZIONI

Il turismo è uno tra i settori più importanti, e dinamico ed è definito un fenomeno complesso e vario.

Complesso in quanto implica lo svolgimento di un gran numero di attività.

Vario in quanto il termine turismo viene usato per indicare le attività più diverse, che hanno come elemento in comune lo spostamento del turista dalla sua residenza. Settore a cascata Ogni paese è ricco di risorse ambientali, culturali, ecc, e l'obiettivo dell'economista del turismo è quello di saperle utilizzare al meglio, in modo da massimizzare i benefici e minimizzare i costi o disagi che derivano dal turismo.

Le risorse del turismo sono risorse scarse e generalmente di proprietà pubblica.

Il primo problema viene parzialmente risolto tramite il mercato, con equilibrio tra domanda e offerta. Quando D=O, il produttore e il consumatore sono entrambi contenti della situazione che hanno concordato.

Nel turismo però non valgono i normali meccanismi di mercato, perché la maggior parte delle risorse turistiche sono della collettività.

Gli strumenti che il pianificatore necessita solo di valutazione, previsione e gestione, Un utilizzo non ottimale delle risorse turistiche potrebbe portare ad:

  • Sottoutilizzo delle risorse
  • Sovrautilizzo delle risorse

I fattori che caratterizzano la definizione di turista

I fattori, elementi fondamentali, parole chiave, dimensioni, sono tre e poi rientrano sempre nella definizione di turista: motivazione, spazio e tempo.

Motivazione: consente di distinguere tra il turista e il non turista, il primo viaggia principalmente per divertimento, però non è sufficiente per dare una netta distinzione, quindi bisogna specificare che:

  • Nella definizione di turismo includiamo anche una parte del turismo d'affari, precisamente quello congressuale, in quanto la propensione al divertimento o svago è molto forte rispetto alla motivazione del lavoro. Escludiamo invece il turismo da fare individuale. Ma più importante è però escludere l'uno e a comprenderlo altro se nel poter scegliere la propria destinazione
  • Sono escluse nella definizione di turismo le visite effettuate a parenti o amici
  • Sono esclusi anche quei viaggi prettamente per motivi di salute che non vengano svolti in località termale o presso Beauty farms

Spazio: si considera che se un soggetto esce dal suo ambiente quotidiano diventa un potenziale turista punto per rendere il concetto di ambiente quotidiano concreto, si usa preferibilmente il concetto di area metropolitana, cerca analizzando i flussi dei pendolari.

Tempo: possiamo considerare turista colui che trascorre più di 24 ore in un luogo poiché comporta il pernottamento.

Se il soggetto non soggiorna in un luogo diverso dal suo ambiente quotidiano non può

definirsi turista, ma è considerato l'escursionista. Esiste anche una soglia massima di tempo, chi risiede per più di sei mesi in una località, Anche se solo per divertimento, non è considerato turista.

Questi tre elementi ci permettono di individuare il turista, e quindi l'azienda turistica, il fatturato del turismo, e tutti quegli elementi utili per l'individuazione di corrette politiche turistiche.

Esistono tre figure principali:

  • Turista: colui che si muove per divertimento fuori dall'ambiente giornaliero e vi trascorre più di 24 ore ma meno di sei mesi.
  • Recreationer: colui che si muove per divertimento ma viaggia all'interno del suo ambiente quotidiano.
  • Escursionista: colui che si muove per divertimento fuori dall'ambiente quotidiano ma per meno di 24 ore senza effettuare pernottamento.

Tipologie di escursionisti:

  • Escursionisti tradizionali: coloro che partono e tornano a casa in giornata, senza prenotare in luoghi diversi della propria abitazione;
  • Escursionisti di rimbalzo o indiretti: coloro che hanno scelto una località di vacanza ma durante il soggiorno sono escursionisti in una località diversa dalla scelta;
  • Escursionisti falsi o impropri: i due punti coloro che hanno scelto Venezia come località di vacanza ma pernotto a Mestre e per spendere meno si recano tutti i giorni a Venezia;
  • Escursionisti di passaggio dopo punti coloro che durante il viaggio soffre in una località diversa da quella che sarà la località dove pernotteranno, vengono compresi in questa categoria anche i crocieristi.

LA DOMANDA TURISTICA

La domanda turistica si configura essenzialmente come un processo decisionale a due stadi in cui un soggetto sceglie se destinare una quota di reddito e di tempo libero a tale consumo; questa fase viene definita propensione al turismo, nel senso di disponibilità a consumare turismo.

Una volta presa questa decisione il soggetto scegliereà quale specifico prodotto turistico acquistare, sia in termini di tipologia di vacanza sia in termini di destinazione.

La letteratura definisce la domanda turistica come funzione della propensione a fare turismo e dell'attrazione che una particolare offerta esercita sul potenziale utente.

Rispetto ad una volta, grazie ai cambiamenti subiti nella storia, il mercato turistico è molto frammentato, e sta all'imprenditore turistico capire la clientela e conoscere le tendenze, per poi saper diversificare i servizi e puntare sulla qualità, non copiando le esistenti formule di successo.

Curve di indifferenza => U(a,b)

U = U(a,b) dove U/a > 0 e U/b > 0; quindi l’aumento del consumo di entrambi i beni (a, b) produce un aumento dell’utilità U.

Più le curve di indifferenza si allontana dall’origine e, più alta sarà la mia utilità.

Ma nonostante ciò che il consumatore desidera, bisogna tenere conto del suo reddito e dei prezzi, del bìcolo di bilancio.

Tale vincono determina quindi, la quantità massima di A e B che il singolo può consumare, data la disponibilità di reddito e i prezzi.

Retta di bilancio => Y = pa * a + pb * b

dove Y = reddito, pa = prezzo del bene a, pb = prezzo del bene b

Nel punto Y/pb in cui la retta di bilancio interseca l’ordinata, il consumatore spenderà tutto il suo reddito per acquistare b e viceversa nel punto Y/pa.

La retta di bilancio indica il luogo di punti che riunisce tutte le possibili combinazioni di quantità tra i due prodotti che sono acquistabili con un determinato reddito.

Il punto di equilibrio è dato dal punto E, dove l’utilità marginale del bene A è pari all’utilità marginale fornita dal bene B ed entrambe sono pari a zero. Questo significa che il consumatore nel punto di equilibrio sta massimizzando la sua utilità: infatti se l’utilità marginale di entrambi i beni è pari a zero, significa che il consumo di un ulteriore unità dei beni non produrrebbe alcun incremento di utilità per il consumatore, e ciò significa che l’utilità del consumatore è al suo massimo livello.

I beni pubblici sono disponibili senza pagare, quindi non hanno un prezzo e di conseguenza non rispondono allo schema di consumo neoclassico.

Facendo riferimento al grafico precedente, si vede come un aumento del prezzo del bene A comporta una variazione dell’inclinazione del vincolo di bilancio e quindi comporta pure una variazione dell’utilità, in diminuzione.

Guardando il seguente grafico invece notiamo come un aumento del prezzo del bene A comporta tendenzialmente una riduzione del consumo del relativo bene.

Quindi: ad un aumento del prezzo di A il relativo consumo diminuisce; per quanto riguarda il consumo del bene B bisogna distinguere:

  • Se A e B sono beni sostituti, allora il consumo del bene B aumenta: consumare A o B è la stessa cosa, quindi se A è più costoso di B, è logico che si comprerà più B.
  • Se A e B sono beni complementari, allora il consumo del bene B si riduce: non si riesce a consumare A senza B e viceversa, quindi se si compra meno A, si comprerà anche meno B.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
58 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/01 Economia politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher dancecele di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e politica del turismo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi Ca' Foscari di Venezia o del prof Van Der Borg Jan.