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RAPPORTO TRA IDEE E COSE:

le idee sono

- criteri di giudizio delle cose

- causa delle cose: es, le reletà che pensiamo belle lo sono poichè hanno idea

di bellezza che rappresneta la causa per cui esse sono ritenute belle

LE IDEE SONO LA RAGIONE DELL’ESISTENZA DELLE COSE

Rispetto alle cose quindi le idee possono avere un rapporto di

- MIMESI: le cose imitano le idee

- METESSI: le cose partecipano all esistenza delle idee

- PARUSIA: le cose contengono le idee

Le idee esistono oltre la mente e oltre le cose e sono situate nell iperuranio.

- Alcuni studiosi del 900 considerato le idee platoniche come MODELLI DI

CLASSIFICAZIONE DELLE COSE mentali

criteri

- Oggi c’è il pensiero che le idee sono sostanze reali e non schemi nella nostra

mente

Le idee costituiscono una zona dell’essere diversa da quella delle cose

COME SI CONOSCONO LE IDEE

Per spiegarlo Platone usa il mito dell’ANAMNESI, cio del ricordo.

Affermando che l’anima, parte immortale di noi, una volta che è stata dentro un

corpo e dopo che il corpo muore, prima di calarsi in un’altro, ha vissuto nel mondo

delle idee e quando questa arriva nel nostor mondo, conserva in parte ciò che ha

vissuto nel mondo delle idee.

Egli afferma che noi nasciamo gia con i semi del sapere e dopo che li portiamo alla

memoria, veniamo alla conoscenza del mondo delle idee.

Si parla del mondo delle idee, perche secondo platone noi ne abbiamo un ricordo e

possiamo dire cosi per certezza che esso esiste. Questo ricordo arriva appunto

dall’anima che ci collega con questo mondo poichè immortale e perfetta come le

idee.

Platone comunque è convinto che nella nostra conoscienza non partiamo nè dalla

VERITà ASSOLUTA ma neanche dall IGNORANZA COMPLETA ma da una sorta di

PRE-CONOSCENZA

FEDONE: per oggetto ha l’immortalità dell’anima,

Platone rappresenta le prove dell’immortalità dell’anima:

morte

1. ogni contrario viene generato dal suo opposto. si genera dalla vita e la vita dalla

morte (anima vive dopo la morte del corpo)

2. somiglianza: anima è eterna poichè le idee lo sono, e sono simili

3. vitalità: afferma che l’anima in quanto sia presente nelle esperienze di vita non può

morire.

Nel fedone si trova anche la dottrina sulla preparazione alla morte: anima quando muori si libera

MITO

dallo spazio fisico e raggiuge il mondo delle idee. DI ER

Si parla anche religiosità: l’anima è percepita come struttura complessa.

MITO DI ER: (mito che parla dell’immortalita dell’anima)

mito in cui Platone ritiene che il destino di ogni individuo sia già scritto grazie alla scelta che

l’anima ha preso precednetemente nel mondo delle idee.

dialogo della Repubblica,che tratta del problema del destino, complicato dal libero arbitrio.

ER è un guerriero che resuscita dopo 12 giorni e che racconta ciò che ha visto e vissuto nel

mondo delle idee (in cui vede sia il destino delle anime malvagie che quello delle anime

virtuose).

Le anime malvagie spettano grandi sofferenze mentre a quelle virtuose sono destinate mille

anni di felicità.

Trascorsi questi anni si troveranno davanti alle 3 MORIE del destino, che hanno il compito di

giudicare e di scegliere il destino dell’anima.

una volta scelto il proprio destino dopo la prima moria, arrivano le altre due (cloro e cropo) che

lo riconfermano.

Per reincarnarsi le anime devono bere l’acqua del fiume Lete: e si risveglieranno nel nuovo

corpo dopo un oblio totale.

La scelta del proprio destino è una scelta libera, ogni anima lo sceglio, la divinità non prende

parte a questa . l’anima per platone deve scegliere il proprio destino in base alle sue vite

precedenti.

TEORIA DELLE IDEE COME RISOLUZIONE AL RELATIVISMO SOFISTICO

Platone si oppone all relativismo sofistico che per lui si identifca come una filosofia negatrice di

ogni punti di vista sulle cose e costituisce qualcosa di complesso.

Per lui l’unica via dopo il relativismo è la restaurazioe di certezze assolute e tramite la sua teoria

delle idee trova perfezioni ideali che hanno validità oggettiva e universale.

Il relativismo sofistico vede

- l’uomo come misura di ogni cosa

- l’uomo come misura della verità

mentre il antirelativismo platonico vede

- l’idea come misura delle cose

- verità misura dell’uomo

ritiene inoltre che esistano idee-valori che permettono ai fiosofi di delineare un discorso etico

universale.

Il linguaggio, che i sofisti ritenevano incapace di riprodurre il reale, acquisisce ad avere un

valore assoluo e risulta capace di rivelare l’essere e la verità

FINALITA’ POLITICA DELLE IDEE

Con la dottrina delle idee si offre una SOLUZIONE per fuggire dalle varie opinioni e dalle

violenze per cui molti sono caduti.

CONOSCENZA DELLE IDEE=FONDAZIONE DI UNA SCIENZA=POLITICA

UNIVERSALE=PACE E GIUSTIZIA TRA UOMINI

Tutto ciò implica il risultato della filosofia al potere.

LA DOTTRINA DELL’AMORE E DELLA BELLEZZA

Il sapere è stabilito tra l’uomo e le idee. Questo rapporto viene chiamato EROS=amore.

A questa teoria dell’amore sono dedicati due dialoghi: il simposio e il fedro.

IL SIMPOSIO= considera l’oggetto dell’amore (la bellezza) e i suoi gradi gerarchici

FEDRO= considera invece l’amore dal punto di vista del soggetto, verso la bellezza e

l’iperuranio.

IL SIMPOSIO: fa parte della dottrina dell’amore

ci sono vari interlocutori che parlano in lode di eros

-(PAUSANIA):

si distingue l’eros volgare (corpi) e quello celeste (anime).

Il racconto fa capire che l’uomo è insufficiente rispetto all’amore. Da questa caratteristica,

Socrate scrive il primo discorso in cui Eros desidera qualcosa che non ha, ma di cui ha bisogno

poichè è mancanza.

Mito androgini: tratta dell’incompletezza Dell anima. Sostiene che ci siano due metà (una

femminile e una maschile) divise da Zeus.

Eros: figlio di Penia e peros ed è un demone, è la rappresentazione di ciò che si desidera ma

senza mai poterlo avere.

Eros rappresenta la psicagogia, ovvero la ricerca di sé e l'amore da entrambe le parti. Bellezza

è la fine e oggetto dell’amore.

LA BELLEZZA HA GRADI DIVERSI:

1. si è attratti dalla bellezza DI UN SINGOLO CORPO, poi da più corpi

2.poi si passa ad amare la bellezza CORPOREA nella sua totalità

3. bellezza dell’ ANIMA

4. ISTRUZIONI E LEGGI

5. bellezza delle SCIENZE

6. BELLEZZA IN SE’: che è eterna, superiore a tutto, fonte di altre bellezze.

Da ciò si può capire che l’amore platonico inteso da noi (sin dal medioevo con l’amor cortese)

non ha lo stesso significato dell’amore filosofico, che intende un amore congiunto e che va oltre

l’aspetto esteriore e si concentra su quello interiore. 

L’amore di cui parla platone è uno STRUMENTO PER UNA CONOSCENZA SUPERIORE.

amore dell’anima.

Il Fedro: considera l’amore dal punto di vista del soggetto.

FA PARTE DELLA DOTTRINA DELL AMORE

Descrive la bellezza, che e parte dell amore in tre diversi modie:

1. Razionale nel cervello con il quale l’uomo ragiona

2. Desiderante nel ventre, principio da cui partono gli impulsi

3. Coraggiosa situata nel petto

Queste tre parti vengono rappresentate da una Biga alata guidata dall’auriga (che rappresenta

la parte razionale) da due cavalli, uno bianco (per l’obbedienza) e uno nero (l’irrazionalità).

Lo scopo è quello di condurre il carro nel cielo e contemplare il mondo delle idee.

L’anima che vede di più andrà in un corpo di un uomo colto di sapienza e amore. Al contrario, le

altre vivranno nell’apparenza

RETORICA DEL VERO

Platone vede la Bellezza come mediatrice tra anima caduta e idee. E viene manifestata con

amore. 

Eros rappresenta la psicagogia guida dell’anima verso il mondo delle idee

Platone espone la retorica del vero, un arte che rende capaci di pensare e parlare. dopo che si

riesce a dominare queste due abilità si riesce anche a intraprendere il percorso verso la verità.

REPUBBLICA RACCOLTA DI DIALOGHI, tra cui quello dello stato ideale, mito di er, la

conoscenza, mito della caverna, e il mito delle stirpi che fa parte dello stato ideale

LO STATO IDEALE

dialogo, parte della repubblica. Platone ha un pensiero rigido sulla vista dello stato, lo voleva

ideale, perfetto, lo chiamava comunità perfetta, governata da filosofi per arrivare a una vita

felice e giusta.

--> La giustizia è la condizione fondamentale per la nascita di uno stato. Questo stato deve

essere diviso in 3 classi sociali:

1. i governanti - classe nobile, ricca, importante

2. i guerrieri - aristocratici

3. i lavoratori - parte povera

C’è giustizia quando ogni classe sociale fa il suo lavoro, e questo porta a equilibrio.

3 importanti punti per la giustizia:

1. saggezza - virtù dei governanti, per i clero, formato da saggi che dovevano guidare lo

stato

2. coraggio - virtù dei guerrieri, la forza che loro bramano

3. temperanza - virtù delle 3 classi, perché si parla di ragione attraverso i sensi.

MITO DELLE STIRPI: tratta del passaggio tra le varie classi sociali.

Afferma che la diversità degli individui e la loro destinazione sociale dipenda dalla prevalenza di

una delle tre parti dell’anima:

prevalenza RAZIONALE (al governo), IMPULSIVA (guerrieri), DESIDERI (lavoro manuale)

Ci sono due tipi di bimbi:

Se un bimbo aureo nasce tra gli uomini ferrei deve essere innalzato, se un bimbo ferreo nasce

tra i bimbi auri allora deve venire retrocesso

I figli assomigliano sempre al padre, quindi rimangono sempre nella loro classe sociale.

DEGENERAZIONI DELLO STATO:

in base all’opera della repubblica, la società platonica ideale è una ARISTOCRAZIA di filosofi.

Da qui platone elenca quattro possibili degenerazioni:

- corrisponde

TIMOCRAZIA: governo fondato sull’onore all’uomo timocratico

(ambizioso contro i sapienti). Si verificherebbe quando governanti si iniziano ad

appropriare di terre ecc

- OLIGARCHIA: comando riservato a pochi. Corrisponde all’uoo oligarchico che avido di

ricchezze

- DEMOCRAIZA: avvento causato da ribellione ceto piu povero verso il ceto pu ricco che

detien il potere

- TIRANNIDE: causata dall eccessia liberta, qaundo tiranno si circonda di individui

peggiori,capaci di azioni disoneste.

LA CONOSCENZA:

scienza dell’essere, che non corrisponde all’ignoranza ma all’opinione.

All’essere corrisponde la conoscenza e al non essere l’ingoranza. Men

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
9 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher robeae di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Petrucci Federico Maria.