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Raggruppamenti della parte

Cancionero general

centrale del

• Cancionero general

La parte centrale del è prima di tutto divisa in tre grandi gruppi:

1. Autore;

2. Genere metrico;

3. Materia.

• Il genere metrico, a sua volta, è diviso in:

1. Canzoni;

2. Romances;

3. Imprese;

4. Glosse di motti;

5. Villancicos;

6. Preguntas y respuestas.

• Se un componimento non riesce a rientrare né nelle sezioni tematiche né nella sezione per autore,

obras coplas

questi verrà inserito in una sezione apposita che verrà chiamata o , a cui possono

seguire o meno delle indicazioni sul contenuto.

• Questo tipo di suddivisione può essere problematico perché potrebbe esserci un determinato

Cancionero general

Prologo del

• All’interno del Prologo Hernando de Castillo cerca di rispondere a delle domande:

Cancionero?

1. Quanto tempo ci è voluto per comporre il Sappiamo che ci è voluto circa

un ventennio;

2. In che modo è stato scritto? Con rigore, in maniera intelligente;

3. C’è una selezione? Si, l’autore attua una selezione tra gli autori più importanti

dell’epoca .

• Viene menzionato Juan de Mena come punto di inizio dell’opera

• Si ha la necessità di dare un ordine al componimento, dando importanza alla poesia

religiosa e morale.

• Possiamo vedere menzionati i vari tipi di componimento che l’autore utilizzerà

Cancionero.

all’interno del

• Il fine dell’opera è il riso, che va in contrasto con la tematica seria che ritroviamo

all’inizio e alla fine dell’opera.

• Viene spiegato il significato di «Cancionero general»

I generi utilizzati nel

Cancionero general

Coplas, canzoni, glossa, preguntas y respuestas,

villancicos, romances

Le coplas

• Oscillavano da un minimo di sette a un massimo di

dodici versi, generalmente divise in due parti

• Le rime oscillavano da due a sei

coplas

• Non vi è un limite di di un componimento, anche

copla

se quelle formate da una sola vengono chiamate

esparsa

• coplas de arte mayor

Le (composte da 14 sillabe, poi

da 12) erano poco utilizzate alla fine del secolo,

venivano preferiti gli ottonari e le varie combinazioni

con il pie quebrado, in particolare il senario e il

quadrisillabo.

Le canzoni Cancionero general,

• Molto utilizzate all’interno del considerato il

genere poetico più cortigiano e che acquistò nell’antologia un

posto centrale

• La forma più diffusa è quella composta da 12 ottonari suddivisi in 3

quartine, che prendono il nome di:

1. Cabeza , espone il concetto del componimento, abbiamo il topos

della poesia amorosa;

2. Mudanza , dove viene spiegato ciò che viene introdotto nella

cabeza;

3. Vuelta, rimanda all’inizio del componimento ripetendo gli ultimi

due verso della cabeza e aggiungendo delle piccole modifiche.

La glossa

• Dal punto di vista metrico può essere di volta in volta un

villancico, una canzone, un’esparsa, etc

• Si caratterizza per il fatto che prende in prestito un

breve testo poetico, spesso preesistente, per farne

oggetto di commento

Las preguntas y las respuestas

• Scambio di testi tra due poeti, dove il primo pone una

pregunta

domanda ( ) con un preciso tipo di rima e un

preciso tipo di metro mentre l’altro deve dare una

respuesta

risposta ( ) utilizzando lo stesso schema

metrico e sintattico di chi ha posto la domanda.

• Si propone come un vero e proprio «duello» tra i due

poeti, dove all’interno dei componimenti venivano

inseriti anche degli indovinelli da risolvere.

I villancicos

• Riprende la poesia popolare, componimento lirico tipico tradizionale

• Ebbe influenze arabe e si basa su una struttura bipartita:

La prima parte è scritta in arabo classico (muassaha);

1. La seconda parte, invece, è scritta in arabo più semplice (harcia).

2.

• Poteva limitarsi ad una breve canzoncina di 2, 3 o 4 versi, oppure poteva essere

costituito da una composizione più complessa dove la canzoncina era il nucleo principale e

da lì si sviluppava il resto del componimento nel giro di un paio di strofe aggiuntive.

• La canzoncina principale poteva essere formata da:

Un distico;

1. pie quebrado;

Un tristico come un ottonario e un

2. Un tetrastico.

3.

• Come rima, generalmente, si dava ampio spazio all’assonanza oppure, per avere una

regolarità sillabica, abbiamo l’ansiosillabismo, cioè quando si alternano un ottonario e un

decasillabo.

I romances

• Attraversa la storia della letteratura spagnola, è la summa della poesia colta ai tempi dei

Re Cattolici.

• Formato da più versi ottosillabi con assonanza nei versi pari.

• I versi possono essere:

Ipometri, con meno di 8 sillabe;

1. Ipermetri, con più di 8 sillabe.

2.

• Classificati in due modi:

Romances viejos, riprendono il periodo dal medioevo fino alla metà del 500’,

1. tradizione orale. Testi di origine antica, avevano una grande fluidità;

Romaces nuevos o trovadorescos, vanno dalla seconda metà del 500’ in poi.

2. Iniziano ad essere stampati su fogli sciolti, nati dalla volontà delle persone colte di

sperimentare nuovi tipi di forme. Meno fluidi rispetto ai romances viejos. La forma scritta

raggiunge dimensione di massa grazie ai pliegos sueltos, quaderni di 4 fogli e di formato

quasi sempre in 4. Gli si avvicinava al genere pubblicava in maniera anonima.

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
15 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/05 Letteratura spagnola

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ireneippolito di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura spagnola e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Napoli Federico II o del prof Scotto di Carlo Assunta.