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CREDITI

LA CLASSIFICAZIONE DEI CREDITI

La maggiore classificazione usata in dottrina li distingue in due

categorie:

- i crediti di funzionamento.

- i crediti di finanziamento.

Nel bilancio di esercizio si pongono problemi di:

- valutazione dei crediti in moneta di conto;

- attualizzazione dei crediti in moneta di conto;

- conversione dei crediti espressi in valuta estera in moneta di conto

I PROBLEMI DI VALUTAZIONE DEI CREDITI IN MONETA

DI CONTO

I problemi di valutazione dei crediti in moneta di conto possono

essere utilmente scomposti in tre momenti:

A. le caratteristiche dei crediti;

B. le ipotesi di adempimento;

C. i criteri di attribuzione del valore in bilancio.

A. In relazione alle caratteristiche dei crediti si deve tenere conto

di:

- la natura pecuniaria del credito.

- la certezza dell’esistenza del credito.

- la certezza dell’importo del credito.

B. In relazione alle ipotesi di adempimento: dall’ipotesi di esatto

adempimento da parte del debitore a quella, opposta, di

inadempimento totale.

C. In merito, infine, ai criteri di attribuzione del valore in bilancio,

specialmente nel modello del reddito prodotto, ci si è orientati

nel senso di individuare un prudenziale valore-limite massimo

da assegnare ai crediti iscritti in bilancio avendo cura di:

- esprimere i crediti di finanziamento al loro valore nominale, di

entrata (se gli interessi attivi sono rilevati anticipatamente) o

di uscita (se gli interessi attivi sono rilevati posticipatamente)

- esprimere i crediti di funzionamento al valore iniziale della

transazione, rettificato per tenere conto di una lunga serie di

variazioni diminutive legate alle vicende parzialmente

satisfattorie dell’obbligazione.

Le operazioni di vendita a dilazione in corso al momento della

redazione del bilancio, esposte al rischio di parziale esecuzione o di

inadempimento totale incidono:

- sul reddito di periodo:

valore dei ricavi conseguiti,

 valore della rettifica che i crediti relativi a quelle vendite

dovrebbero subire al momento dell’incasso, (Svalutazione dei

crediti);

- sul capitale di funzionamento:

il valore dei crediti non riscossi

 rettifica indiretta di essi, con un Fondo svalutazione crediti,

alimentato dalle svalutazioni di periodo e avente natura mista, in

parte di posta di rettifica e in parte di fondo rischi

I PROBLEMI DI ATTUALIZZAZIONE DEI CREDITI

La dottrina economico aziendale individua quattro situazioni

possibili:

A. crediti con interesse esplicito, computato a tasso di mercato,

iscritti al loro valore di estinzione futura o al loro valore attuale,

(crediti di finanziamento e funzionamento) risconto passivo o

rateo attivo

B. crediti di finanziamento con interesse esplicito a tasso incongruo;

C. crediti con interesse implicito, dove il valore indicato in fattura

include il “prezzo a pronti” e gli interessi attivi;

D. crediti infruttiferi.

I CREDITI NEL BILANCIO D’ESERCIZIO

A) CREDITI vs SOCI

nella macro-classe A dell’attivo: Crediti verso soci per versamenti

ancora dovuti;

B) IMMOBILIZZAZIONI

2) Crediti

a) verso imprese controllate

b) verso imprese collegate

c) verso controllanti

d) verso altri

C) ATTIVO CIRCOLANTE

II - Crediti

1) verso clienti;

2) verso imprese controllate;

3) verso imprese collegate;

4) verso controllanti;

4 bis) crediti tributari;

4 ter) imposte anticipate;

5) verso altri.

LA REGOLA DI VALUTAZIONE

Il criterio di valutazione previsto è dettato dall’art. 2426, comma 1,

n. 8, c.c. il quale stabilisce che i crediti devono essere iscritti in

bilancio secondo il loro valore di presumibile realizzo.

Il valore può essere pari o inferiore al valore nominale del credito.

I PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

OIC 15 (Crediti), OIC 20 (Titoli di debito) ed OIC 21 (Partecipazioni

ed azioni proprie).

ISCRIZIONE IN BILANCIO

Ha ad oggetto gli strumenti finanziari: si tratta di un’accezione più

ampia di titoli e partecipazioni.

Si riferiscono a titoli, partecipazioni, crediti, debiti, strumenti

derivati, disponibilità liquide.

Ai del trattamento in bilancio, tali strumenti sono attualmente

distinti in 5 categorie:

STRUMENTO FINANZIARIO

Qualsiasi contratto che dia origine ad un’attività finanziaria per un

soggetto e ad una passività finanziaria o ad uno strumento

rappresentativo di capitale per un altro soggetto.

ATTIVITA’ FINANZIARIA

Una attività finanziaria (IAS 32, par. 11) è qualsiasi attività che sia,

alternativamente:

(a) disponibilità liquide;

(b) uno strumento rappresentativo di capitale di un’altra entità;

(c) un diritto contrattuale:

(d) …

PASSIVITA’ FINANZIARIE

Una passività finanziaria (IAS 32, par. 11) è qualsiasi passività che

sia alternativamente:

(a) un’obbligazione contrattuale:

(b) …

STRUMENTI RAPPRESENTATIVI DI CAPITALE

Uno strumento rappresentativo di capitale è qualsiasi contratto che

rappresenti una quota ideale di partecipazione residua nell’attività

dell’entità dopo aver estinto tutte le sue passività.

DERIVATO

Derivato strumento finanziario o altro contratto che possiede

contemporaneamente le tre seguenti caratteristiche:

- il suo valore cambia in relazione al cambiamento in un tasso di

interesse, prezzo di uno strumento finanziario, prezzo di una merce,

tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, merito di

credito o indici di credito o altra variabile, denominata

“sottostante”;

- non richiede un investimento netto iniziale (ovvero ha un valore di

mercato – fair value – nullo al momento della sua sottoscrizione e,

non dà origine ad incassi/pagamenti) o richiede un investimento

netto iniziale (incasso/pagamento) che sia minore di quanto

sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe

una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato;

- è regolato a data futura.

IL CRITERIO DEL COSTO AMMORTIZZATO

Il criterio del costo ammortizzato è un metodo con cui: la rilevazione

iniziale di un’attività viene modificata nel tempo per ammortizzare,

con un criterio sistematico e finanziario, gli oneri e i proventi iniziali

sostenuti.

Questo metodo quindi permette di spalmare nel tempo la differenza

tra il valore iniziale e il valore di rimborso di tale attività, attraverso

l’utilizzo di un tasso di interesse interno di rendimento, che tiene

conto dei flussi finanziari generati dall’attività.

IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI

La stima del valore di presumibile realizzo dei crediti porta ad una

rettifica indiretta del valore nominale dei crediti mediante appositi

Fondi svalutazione crediti, distintamente riferiti ad ogni classe di

crediti.

Nello schema di stato patrimoniale civilistico, tali fondi devono

essere:

– specifici, cioè distinti per ogni classe di credito;

– portati a diretta deduzione della voce di riferimento.

Nello schema di conto economico civilistico, l’accantonamento a

fondo svalutazione crediti deve essere appostato in:

– la voce B.10.d) Svalutazione dei crediti compresi nell’attivo

circolante

– la voce D.19.b) Svalutazioni di immobilizzazioni finanziarie

che non costituiscono partecipazioni

I CREDITI NEI PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI

L’OIC 15

L’OIC 15 definisce i crediti quali diritti ad esigere, ad una data

scadenza, somme di denaro prestabilite da clienti e da altri debitori

(§A.I) e li classifica (§C) sulla base dell’origine, della natura del

debitore e della scadenza.

La svalutazione dei crediti, secondo l’OIC 15, §D.II.a, impone uno

stanziamento, da operare in sede di scritture di assestamento, con

il quale il redattore del bilancio si propone di coprire

anticipatamente:

- le perdite di inesigibilità dei crediti

- i resi e le rettifiche di fatturazione

- gli sconti e gli abbuoni

IL PROCEDIMENTO DI CALCOLO (ANALITICO)

Secondo l’OIC 15, §D.II.b, il procedimento analitico di valutazione

dei crediti passa attraverso le seguenti fasi:

- analisi dei singoli crediti

- stima, delle ulteriori decurtazioni per resi, rettifiche, sconti,

abbuoni che si presume si potranno subire sui crediti;

- valutazione dell’andamento degli indici di anzianità dei crediti

scaduti rispetto a quelli degli esercizi precedenti.

- ponderazione delle condizioni economiche generali, di settore e di

rischio paese potenzialmente influenti sull’esito dei crediti.

IL PROCEDIMENTO DI CALCOLO (SINTETICO)

Secondo l’OIC 15, §D.II.b, il procedimento sintetico di valutazione

dei crediti può essere impiegato ad integrazione, o anche, in

determinate situazioni, in sostituzione, del procedimento analitico.

Con il procedimento sintetico, la svalutazione dei crediti può essere

stimata moltiplicando il valore dei ricavi delle vendite del periodo a

dilazione o dei crediti ancora da riscuotere per un’assegnata

percentuale media.

Di solito, il procedimento sintetico viene applicato come segue:

- classificazione dei crediti commerciali per “famiglie” (fasce di

importo, scadenza, ecc..) esposte alla medesima intensità di rischio

di insolvenza;

- attribuzione di una percentuale media di svalutazione ad ogni

classe;

- determinazione degli accantonamenti di bilancio come

sommatoria delle svalutazioni computate forfetariamente per le

varie classi.

L’ATTUALIZZAZIONE DEI CREDITI

Del problema, il codice civile non si occupa esplicitamente.

Esso, invece, è affrontato dall’OIC 15, §D.III.a, in relazione ai soli

crediti di funzionamento, tre situazioni operative:

a) presenza di un interesse esplicito e congruo

b) un interesse esplicito, ma non congruo

c) interesse implicito

La situazione sub a), secondo l’OIC, impone che parte degli interessi

addebitati al cliente siano considerati di competenza degli esercizi

successivi a quello in cui essi vengono contabilizzati, sino alla

scadenza del credito.

- tali interessi sono stati rilevati anticipatamente e misurati del

credito di funzionamento risconto passivo.

Dei crediti di cui alle situazioni sub b) e sub c) deve essere operata

l’attualizzazione, cioè deve essere scomputato, una porzione a titolo

di interesse attivo da imputare tra i vari esercizi attraversati dal

credito, fino alla sua scadenza effettiva.

L’attualizzazione va operata anche sui crediti finanziari, quando

questi presentano tre caratteristiche:

- sono a media-lunga scadenza;

- gen

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
29 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 4np1 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Bilanci e principi Contabili e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Salerno o del prof Iuliano Giuseppe.