Il Barocco
la musica tra il XVII e il XVIII secolo
2D – prof. A. D’Argento
La musica barocca segue il nuovo orientamento comune a tutte le
forme artistiche (pittura, scultura, architettura, letteratura) e si
propone di stupire, meravigliare, sorprendere e fare spettacolo.
Raggiunge questo scopo attraverso la ricerca, nelle composizioni,
di drammaticità, contrasti e grandiosità.
Il Barocco: la musica tra il XVII e il XVIII secolo
Il Barocco: la musica tra il XVII e il XVIII secolo In questo periodo la musica
La musica profana si esegue nelle corti
profana dei signori e dei sovrani
assoluti per divertire,
intrattenere e rallegrare gli
ospiti dei nobili, ma anche per
far mostra del potere dei
signori.
Un genere assolutamente
nuovo è rappresentato dal
melodramma (dramma in
musica) che rappresenta il
gusto per la spettacolarità
tipica del periodo.
Il Barocco: la musica tra il XVII e il XVIII secolo
La musica sacra La Chiesa continua a essere luogo in
cui si svolgono le esperienze
musicali maturate all’interno delle
cappelle, ma la musica sacra è
sempre più simile per quella profana,
diventa una musica da ascoltare.
Compare l’oratorio una
composizione sacra, drammatica,
eseguita in stile monodico.
Nascono anche i conservatori e le
scuole di musica che favoriscono,
insieme al perfezionamento della
stampa, un incremento del
dilettantismo musicale.
Il Barocco: la musica tra il XVII e il XVIII secolo
Il melodramma e gli altri generi di
musica vocale
A fine del Cinquecento, a Firenze, si progetta un nuovo tipo di
spettacolo narrativo, di successo anche ai giorni nostri. Si tratta del
melodramma, rappresentazione in cui interagiscono parti recitate,
cantate, suonate e danzate.
Con il melodramma nasce un nuovo linguaggio: la monodia, il
canto a una sola voce con accompagnamento strumentale, che
sembra rispondere meglio ai bisogni espressivi del periodo.
Cambia anche il modo di cantare, viene introdotto uno stile di una
recitazione intonata che è chiamata recitar cantando.
Il Barocco: la musica tra il XVII e il XVIII secolo
La struttura del melodramma
La parte letteraria del melodramma si trova nel libretto, che contiene i testi
dell’opera suddivisi in atti, scene e dialoghi. Le parti vocali del melodramma
sono: Detto anche parlato melodico, è costituito da un monologo o un dialogo tra due o
più persone. Può essere secco, se è accompagnato da uno strumento armonico come
Recitativo il clavicembalo, o accompagnato, se la voce del cantante è accompagnata da più
strumenti.
Il protagonista esprime i suoi sentimenti o i suoi pensieri su ciò che avviene in
scena, l’espressività prevale sulle parole. Rappresenta il brano in cui il cantante
Aria può mettere in evidenza tutta la sua bravura.
Brani Brani in cui due o più persone dialogano musicalmente tra loro.
d’insieme Esprimono le emozioni collettive e possono avere ruoli diversi all’interno del
Brani corali melodramma.
Il Barocco: la musica tra il XVII e il XVIII secolo
L’opera buffa e l’opera seria
Nei primi anni del Settecento il melodramma si presenta in due generi:
opera buffa
opera seria caratterizzata da vicende tratte
caratterizzata da vicende dalla vita quotidiana, personaggi
eroiche, personaggi tratti dalla comuni e uso di una lingua ricca
storia o dalla mitologia e testi in di forme dialettali.
lingua colta.
Il Barocco: la musica tra il XVII e il XVIII secolo
La forma di musica vocale più diffusa in età
barocca è la cantata. Eseguita, in genere, nelle
corti possiede una struttura simile al
melodramma: alterna recitativi e arie
accompagnati dal basso continuo. In Italia la
cantata è quasi sempre di argomento profano.
Una forma molto simile alla cantata profana è il
duetto da camera, eseguito da due voci soliste
ed accompagnato dal basso continuo.
Il Barocco: la musica tra il XVII e il XVIII secolo