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Antoni Gaudí - L'architetto del modernismo catalano
Maggior protagonista della fase dell'architettura Catalana denominata modernismo; tutte le sue opere sono contraddistinte da una fantasia irrefrenabile nella modellazione delle superfici. Gaudi si basa sull'architettura della tradizione araba e gotica, egli unisce il cromatismo dell'arte islamica a un ardito virtuosismo, supera ogni residua classicista giungendo ad un linguaggio inconfondibile.
La Sagrada Familia: si tratta di una struttura di straordinaria complessità che siete sulla base di un iniziale progetto neogotico evoluta con l'art nouveau anche nel decorativismo arabo. Ha un impianto a croce Latina con 5 navate, assomiglia ad un grande castello di sabbia. Ogni particolare è stato studiato e fatto realizzare con nuove forme, colori e materiali.
Parc Guell: era un progetto per una città giardino alle porte di Barcellona, diventato poi parco pubblico. Si entra nel parco attraverso una scalinata con un Fontana a forma di salamandra riveduta di
coloratissimi frammenti di vetro, poi è presente una sala gremita di colonne doriche con capitali volutamente deformati che dà l'idea di una foresta pietrificata. È presente una terrazza superiore decorata sempre con il mosaico.
Palazzo Stoclet incarna l'autentico ideale di armonia e collaborazione tra le varie arti, tutto è legato da un incessante gioco di rimandi e di riflessi formali. Hoffmann elabora questa villa urbana basandosi sull'articolazione delle superfici attraverso la loro incorniciatura che le rende visivamente autonome dal volume cui appartengono, il blocco volumetrico viene materializzato con la conseguenza che l'elemento decorativo è del tutto eliminato, la parete diventa un foglio privo di qualsiasi consistenza tridimensionale.
Ciascuna sala è caratterizzata da un motivo dominante, per esempio la sala da pranzo dove sulle pareti sono presenti due grandi mosaici dorati realizzati da Klimt.
Vienna
Vienna è
la vera e propria culla della cultura dell'arte nouveau. Nasce la scuola d'arte e mestieri con lo scopo di reperire nuove figure professionali provviste di maggiore competenza in campo progettuale e creativo, con l'obiettivo di unire alla formazione artistica conoscenze tecniche relative all'uso dei materiali e il loro impegno industriale, contribuendo a elevare la qualità estetica degli oggetti industriali. Vero mutamento arriva con la secessione, un gruppo di artisti si distacca radicalmente dall'ambiente ancora vicino al gusto eclettico e accademico, essi cercano la parità tra artisti maggiori e minori. Klimt è una delle personalità più significative della pittura art nouveau, ottiene fama immediata, collabora con l'importante rivista della secessione. Nel 1903 visita Ravenna, questo viaggio ha notevoli ripercussioni sullo stile e sulle scelte materiali ed espressive degli anni successivi. Klimt aveva ricevuto unInsegnamento accademico basato sullo studio del nudo, nei suoi anni giovanili infatti si rivela l'esercizio attorno a tematiche dell'arte italiana del rinascimento. Il disegno di Klimt muta attivando un linearismo essenziale dal forte gusto decorativo che si concretizza nell'uso di una morbida curva di contorno.
Nel primo periodo di Klimt risale idillio, costruito guardando al rinascimento italiano, i nudi sono un adattamento di analoghi eventi della volta nella cappella sistina. La novità sta nella cornice interna che si sviluppa con un motivo a fiori e uccelli, con fiori e foglie che costituiscono un sicuro punto di partenza per gli sviluppi in senso decorativo delle opere successive.
Klimt poi si dedica per un periodo al paesaggio, inizialmente con la sola natura. Egli non lascia Lazio al cielo si vuoti, pone molto in alto la linea dell'orizzonte che a volte sconfina verso il margine superiore della tela, l'accordo formativo dà luogo ad uno sfondo bidimensionale.
Inoltre L'effetto dal formato quadrato è quello di dare l'impressione che il soggetto raffigurato prosegua oltre la tela.
Nel 900 l'arte di Klimt si indirizza a un disegno rigoroso e armonico, arricchito da un preziosismo quasi gotico.
In Giuditta I si ha la rappresentazione della femme fatale cioè una personalità femminile seducente, forte e dominatrice, sguardo seducente, in Giuditta II si ha in perfetta frontaliera dal basso verso l'alto dove la donna se ne sta immobile con gli occhi socchiusi. Non c'è linea di contorno: il corpo di Giuditta, come pure il suo abito velato, sfuma delicatamente e quasi si confonde con lo sfondo (a sinistra, in particolare).
Nell'uso del colore e del disegno interviene il fondo oro, che determina un forte contrasto tra la bidimensionalità del lucente monocromo e la tridimensionalità della figura. Sull'oro insiste un disegno geometrico a elementi naturalistici estremamente semplificati.
E stilizzati e la cornice, a sua volta dorata e decorata a sbalzo nella parte alta a piccole onde, diventa parte integrante del dipinto stesso. Klimt incomincia in questi anni a usare l'oro in foglia; scelta espressiva che si conferma nell'artista con maggior vigore dopo il viaggio a Ravenna e la conoscenza e lo studio dei mosaici, allo stesso modo l'oro elargito nei dipinti di Klimt sembra suggellare in un sepolcro prezioso la fine di un'epoca. Questo periodo viene definito periodo d'oro.
Nel ritratto di Adele la foglia d'oro satura la grande tela e nel piano di fino rinvia a giochi di luce delle tessere di un mosaico splendente, sembra solo porzione di una superficie senza confini.
Il bacio: Anche la tela Il bacio risente del preziosismo decorativo basato sull'impiego dell'oro in foglia. Il dipinto, anch'esso di formato quadrato, è stato anticipato da un'opera di uguale soggetto.
La tela mostra due amanti abbracciati che si stanno baciando.
essi sono circondati da un'aura d'oro a girali che, con propaggini filamentose, si mischia ai fiori azzurri, gialli e viola che ricoprono lo sperone. Le porzioni naturalistiche sono ridotte all'essenziale, in esse si risolve la lieve volumetria di