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LEZIONE 26 – DUE EUROPE, UN MERCATO E LA GUERRA FREDDA

Guerra fredda concetto introdotto da George Orwell in seguito alla Seconda guerra mondiale

(scrisse un libro su una società basata sul controllo dell’informazione; vi è quindi una totalizzazione

delle informazioni). L’idea da cui partiva Orwell che è stata pubblicizzata anche da Churchill ricorda il

periodo di estrema polarizzazione in cui l’Europa è stata spaccata in due:

- da una parte il mondo dell’economia di mercato e capitalista guidato dagli Stati Uniti

- dall’altra parte il mondo comunista guidato dall’Unione sovietica

Tra Germania est e Germania ovest il confine era rigido

1950 e 1973 l’Europa occidentale ha visto in questo periodo una crescita del proprio commercio

internazionale di anno in anno, tra l’altro venendo da un periodo tra due guerre segnato negativamente

L’Europa occidentale vede crescere i propri commerci internazionali; l’est Europa cresce ancora di più

in questo periodo (cresce del 9,81% all’anno)

La posizione dell’Italia diventa una specie di sonda speciale per tutto ciò che succede in quanto questi

sono gli anni del miracolo economico l’Italia trasforma la sua natura agricola e diventa industriale e

urbana

Nonostante la crescita economica, la bilancia commerciale italiana è sempre in negativo perché l’Italia

continua ad importare molto più di quanto esporti è quindi comunque un grande attore del

commercio internazionale, ma deve compensare questo deficit commerciale e quindi:

- forza le esportazioni

- deve compensare questo bilancio commerciale con un attivo in altre voci.

a. movimenti di persone in Italia ci sono le capitali delle vacanze per mezza Europa; si

muovono molte persone lOMoARcPSD|38698086

b. merci cresce molto l’agricoltura e l’Italia diventa un buco nella cortina di ferro per le sue

esportazioni agricole (non tanto per quelle industriali) l’Italia infatti si modernizza su tutti i

piani, anche su quello agricolo, mentre le relazioni commerciali tendono a diventare sempre

più multilaterali).

L’Europa è l’area del mondo che commercia di più con gli altri paesi sviluppati e con l’unione sovietica.

Già nel 1973, quando la cortina di ferro è ancora in piedi, l’Europa occidentale è già il maggiore partner

commerciale dell’unione sovietica.

La crescita economia in questo periodo, tanto all’est quando all’ovest, è stata grande dal punto di vista

quantitativo ha prodotto molta più industrializzazione, ha generato molto più beni e quindi ha spinto

molto il commercio internazionale; il problema è che lo ha fatto in due modi molto diversi:

- puntando molto sulla diversificazione dei prodotti a ovest (retroscena individualista)

- puntando sulla massificazione dei prodotti a est (collettivizzazione e massificazione)

All’inizio sembrava una legittima differenziazione di filosofia politica (rivolta al mercato da una parte e

alla visione socialista dall’altra). Questo succede perché l’evoluzione dell’economia interagisce in

maniera diversa tra le due Europe (in termini pro capite la curva Jugoslava è più importante; è uno stato

che garantisce una miglior crescita economica ai suoi cittadini)

Durante il periodo della guerra fredda si arriva a una polarizzazione politica, ma estendere tale

polarizzazione alla società è un errore dal punto di vista commerciale la barriera della cortina di ferro

era infatti permeabile.

I due sistemi avevano bisogno l’uno dell’altro

La situazione era complessa: il sistema agricolo-industriale dell’est Europa funzionava bene e

raggiungeva i suoi obiettivi (es. nella Germania est il numero di uova prodotte in un anno raddoppia). Il

problema è che per ottenere questi risultati viene enormemente esteso il perimetro delle fattorie

collettivizzate (non delle fattorie autonome gestite dalle famiglie di contadini), gestite come delle

industrie. E quindi quella grande crescita del PIL e quella grande mobilitazione delle risorse aveva

essenzialmente obiettivi quantitativi (produrre di più) e non qualitativi (produrre meglio e produrre

maggior varietà). La grande maggioranza delle iniziative è stata quindi diretta nella produzione di

calorie di origine animale una politica che evitava quelle condizioni di fame che l’est Europa aveva

conosciuto negli anni ’30

Ad ovest la situazione era invece diversa da due punti di vista:

- l’aiuto alimentare era ormai diventato una linea ufficiale del governo degli USA (la legge del 1966

inizia il programma di aiuto alimentare ai paesi poveri in cambio di alleanza politica e strategica

il cibo era diventato un’arma nel momento in cui si manifesta la crisi alimentare nell’est Europa)

- vi è il problema della filosofia di fondo il sistema sovietico puntava a risolvere i problemi del

collettivo (il piacere del consumare qualcosa è invece molto individuale); mentre nell’URSS si

contava tutto sulla diffusione di beni standard (pane disponibile per tutti, il latte…) in occidente si

sta completando la transizione verso il cibo di qualità (aumentano i consumi di frutta fresca, di

caffè, di formaggi...)

Nel luglio 1973 a Helsinki inizia la conferenza sulla sicurezza e cooperazione in Europa.

Il sistema orientale si accorge che ad ovest vi è molta varietà e molte opportunità vi è quindi una crisi

di fiducia e di capacità di generare consenso

Il grande riformatore sovietico comunista era Gorbaciov che aveva l’obiettivo di migliorare il comunismo

inserendovi degli elementi di individualismo occidentale, non ce la fece però e venne travolto; l’apertura

commerciale dei paesi socialisti aveva generato le condizioni per destabilizzare se stessi. Quando

comincia una timida apertura politica nel dialogo, economicamente l’interscambio esplode

lOMoARcPSD|38698086 

Nel 1949 viene fondato il consiglio per l’assistenza economica reciproca (CMEA) il suo scopo

avrebbe dovuto essere l’autosufficienza, ma fallisce 

In particolare, in economia la guerra fredda fu un laboratorio di scambi e di interdipendenze si

sviluppa una corrente che vede l’Italia protagonista degli scambi (l’Italia è uno dei canali che privilegia

lo scambio sulla dimensione politica).

Le diverse e complesse eredità della guerra fredda:

1. dal punto di vista diplomatico visione polarizzata della guerra fredda; la contrapposizione dei

due blocchi li ha portati ad avere chiari gli obiettivi non si poteva osare troppo in quanto si

generava la reazione dell’altro (è stata posta anche una limitazione all’azione degli stati)

2. dal punto di vista economico il crollo dell’URSS e il fallimento del modello collettivista ha

portato a pensare che l’altro modello fosse non solo vincente, ma che non avesse bisogno di

ulteriori aggiustamenti ed evoluzioni nel corso del tempo in quanto si regola da solo(concetto

però sbagliato) 

3. dal punto di vista sociale la guerra fredda ha portato a categorie sociali che si rivoltano verso

l’ordine costituito, l’emancipazione femminile, il welfare state, l’estensione del sistema sanitario

e dei servizi sociali a tutti; la guerra fredda ha portato ad un’europeizzazione delle società (nel

giro di pochi anni l’UE si è allargata verso est, per esempio verso le repubbliche baltiche).

LEZIONE 27 – L’UNIFICAZIONE PIU CHE ECONOMICA DELL’EUROPA

La progressiva costituzione di una organizzazione economica propriamente europea,

sovranazionale ed autoregolamentata, è proceduta a sbalzi, per prove ed errori, spesso

anteponendo obiettivi politici ai risultati economici (come nel caso del recente allargamento ad

Est), oppure all'inverso perseguendo obiettivi economici che però hanno danneggiato la coesione

politica (come nel ripetuto caso della difesa delle industrie nazionali).

Obiettivo: ricostruire la particolare fisionomia dell'Unione Europea come attore economico sui

generis, ed i principali effetti delle sue politiche economiche

Date fondamentali

- 1942: il “Rapporto Beveridge”

- 1944: Education Act

- 1957: il Trattato di Roma

- 1973: allargamento dell'Unione

- 1992: Trattato di Maastricht

L’inizio di questa Unione europea è in Gran Bretagna, che voleva rafforzare il fronte interno e

convincere il suo popolo che valesse la pena di sforzarsi al massimo per la guerra in quanto la

vittoria avrebbe sicuramente portato ad un mondo migliore (diventa complicato però durante la

Seconda guerra mondiale porre tali promesse alla popolazione; vi è la necessità di qualcosa di

nuovo nasce una commissione).

Tale commissione è la commissione Beveridge, si vogliono dare delle prospettive di miglioramento

della vita dei britannici che siano però credibili. Viene posto uno studio dettagliato di come possa

funzionare meglio la società giustifica la nascita del welfare state. Si tratta di trovare una via

d’uscita da una situazione tremenda.

Beveridge afferma la necessità di sconfiggere i 5 cinque giganti che stanno sulla strada della

ricostruzione il desiderio, la malattia, l’ignoranza, la povertà estrema e la disoccupazione

bloccano l’evoluzione verso una forma di stato in cui la gente si troverebbe bene a vivere

La Gran Bretagna comincia a disegnare uno schema politico sociale chiamato “dalla culla alla

tomba” ci si occupa dei cittadini dalla loro nascita, alla vecchiaia e fino alla fine della loro

esistenza.

Nelle elezioni del 1945 Churchill non ha più la maggioranza; passa dal grande motivatore della Gran

Bretagna durante la guerra, a essere scaricato con la fine della guerra.

lOMoARcPSD|38698086

Il resto d’Europa è incredibilmente recettivo nell’adottare il modello del piano Beveridge in quanto

permetteva di contrastare e demotivare la spinta all’imitazione del modello sovietico; si tratta di

costruire qualcosa di buono per la popolazione che non porti all’istituzione del modello comunista

Il modello viene quindi seguito dappertutto diventa il modello del welfare state europeo.

Tutto ciò espande l’intervento dello stato e le sue spese quindi il suo ruolo nell’economia.

Il settore pubblico allargato diventa quindi più del 50% del PIL in quasi tutti i paesi europei.

In una vasta area del mondo però succede l’opposto nessuno si occupa delle persone e bisogna

gestirsi da sé (le disuguaglianze diventano un problema mondiale). Nel Welfare state

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
72 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/12 Storia economica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher normiii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia economica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Mellinato Giulio.