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E(X); VAR(X)
COV(X;Y) = E(XY) – E(X)*E(Y)
CAP2: COMPONENTI UCM (Componenti non osservabili)
= + + +
µ
trend (può essere stazionario)
→
µ
ciclo (può essere stazionario)
→
stagionalità (non può essere stazionaria)
→
generico rumore
→
1.La componente Trend
Local Linear Trend: composto da due componenti (level e slope):
• Livello: = + + dove ~ WN(0;σ
2η
µ µ η )
− − t
• Pendenza: + dove ~ WN(0;σ
2
= ƺ ƺ )
ƺ
− t
Retta: = + +
µ µ = µ
−
Random walk con drift (σ =0): = + β +
2 µ µ
ƺ −
Random walk integrato (trend liscio) (σ =0): = +
2η µ µ
−
Random walk senza drift (σ =0 con =0): = +
2 β µ µ
ƺ 0 −
Trend lineare: = +
+
2.La componente Ciclica Il ciclo stocastico può essere utilizzato
come componente a sé (per modellare
ciclo economico) oppure si può utilizzare
come parte per modellare la stagionalità. Il
ciclo stocastico è generato partendo da
una funzione deterministica del tempo, la
sinusoide, che viene riscritta in forma
incrementale per poi inserire il white noise
per rendere l'evoluzione stocastica.
La sinusoide con ampiezza R e frequenza λ e con fase φ è definita come funzione del tempo:
f(t) = Rcos(φ+ λt)
2
λ =
→ →
R = ampiezza della sinusoide
→ Φ
φ = fase che modifica il punto in cui parte il coseno -
→ λ
Forma più comune per scrittura sinusoide: f(t) = Rcos(φ+ λt) = Rcos(φ)cos(λt) - Rsin(φ)sin(λt) = Acos(λt) + Bsin(λt)
f(t) = Acos(λt) + Bsin(λt)
R =
→ 2 2
+
√
( ) ≥ 0
φ =
→ {
− ( ) < 0
Cicli di ordine superiore
3.La Stagionalità: ci sono due differenti modi per generare la stagionalità
stocastiche: una stagionalità è qualcosa che si ripete in un tempo t (ad esempio ogni 12
→Dummy
mesi). Nel caso della stagionalità deterministica si ripete esattamente ogni tot periodo di tempo. La
stagionalità si deve occupare della deviazione della serie storica in alcuni mesi e la media di una serie
storica stagionale deve essere pari a zero.
Le dummy riescono a modellare la stagionalità in modo efficiente per cambi repentini della serie storica
S = periodicità stagionale
S=12 dati mensili; S =4 dati trimestrali
Stagionalità deterministica: =
− − −
− − −
11 = 0 la somma delle stagionalità deve annullarsi ogni S periodi
→
∑ γ −
=0
Stagionalità stocastica: = con ~ WN(0;σ
2ω
− − − + ω )
− − −
trigonometrica stocastica (sinusoidi)
→Stagionalità
−1 = 0 la somma delle stagionalità deve annullarsi ogni S periodi
→
∑ γ −
=0
La stagionalità deterministica è una funzione periodica, di periodo S, cioè la stagionalità al tempo t è
uguale alla stagionalità al tempo t-s.
= (ovvero l’effetto di gennaio di quest’anno è uguale all’effetto di gennaio dell’anno precedente)
−
Per questa funzione c’è un risultato dell’analisi armonica di Fourier che ci dice che una funzione fatta
γ
così (che rispetta la periodicità e ha media zero) può essere sempre riscritta come:
e misurano l’ampiezza e la fase (traslazione di una sinusoide)
→
a b
2 2
rappresenta la frequenza; rappresenta il periodo
→ →
.
| |
Sinusoide: =
∑
( ) + ( )
=
Rappresenta una funzione periodica di periodo S, si ripete ogni S periodi, definita sui discreti e si annulla
se io sommo S osservazioni successive (ci sono S -1 regressori da stimare).
Le sinusoidi sono più utili per modellare dei cambi lisci della stagionalità
CAP3: REGRESSORI STATICI E DINAMICI
= + + + +
µ
trend
→
µ
ciclo
→
stagionalità
→
vettori di coefficienti di regressione
→
vettore di regressori
→
generico rumore
→
Statici
→Regressori
1.Outlier additivo (AO-Additive Outlier): Un outlier additivo è un'anomalia in un singolo punto
temporale che subisce un cambiamento repentino che rientra subito. Per introdurre un outlier additivo,
si può aggiungere un termine di disturbo a una specifica osservazione nel modello UCM.
2.Cambio temporale (TC-Temporary Change): Cambiamento temporale che poi rientra nella serie
storica
3.Cambio di livello (LS-Level Shift): Un cambio di livello può essere modellato come una variazione
permanente del livello a partire da un certo punto nel tempo. Questo può essere implementato
aggiungendo una variabile indicatrice che attiva un cambiamento costante a partire da un certo tempo.
4.Cambio di pendenza (SS-Slope Shift): Un cambio di pendenza comporta un cambiamento nella
tendenza di crescita o decrescita a partire da un certo punto nel tempo. Questo può essere
implementato aggiungendo un termine che rappresenta il cambio di pendenza.
Domanda 1:
Come si adatta un modello UCM in modo da introdurre un outlier addittivo, un cambio di livello e un
cambio di pendenza?
Risposta 1:
1.Outlier additivo (AO-Additive Outlier): Un outlier additivo è un'anomalia in un singolo punto
temporale che subisce un cambiamento repentino che rientra subito. Per introdurre un outlier additivo,
si può aggiungere un termine di disturbo a una specifica osservazione nel modello UCM.
3.Cambio di livello (LS-Level Shift): Un cambio di livello può essere modellato come una variazione
permanente del livello a partire da un certo punto nel tempo. Questo può essere implementato
aggiungendo una variabile indicatrice che attiva un cambiamento costante a partire da un certo tempo.
4.Cambio di pendenza (SS-Slope Shift): Un cambio di pendenza comporta un cambiamento nella
tendenza di crescita o decrescita a partire da un certo punto nel tempo. Questo può essere
implementato aggiungendo un termine che rappresenta il cambio di pendenza.
Domanda 2:
Come si possono individuare outlier addittivi e repentini cambi di livello o di pendenza?
Risposta 2:
Per individuare outlier additivi, repentini cambi di livello o di pendenza in una serie temporale, ci sono
diversi metodi che possono essere utilizzati. Grafici delle serie temporali: Un grafico della serie
temporale può rivelare visivamente outlier o cambiamenti repentini. Gli outlier additivi si manifestano
come punti che si discostano notevolmente dal resto della serie, mentre i cambi di livello o di pendenza
appaiono come variazioni improvvise nella media o nella tendenza della serie.
Domanda 3:
Che tipo di variabili artificiali dovrebbero essere utilizzate per modellare (1) un valore anomalo additivo,
(2) uno spostamento di livello e (3) uno spostamento di pendenza?
Risposta 3: CAP4: FORMA STATE-SPACE
Rappresenta una forma in cui noi riusciamo ad inserire tutti i modelli di serie storiche lineari che
abbiamo visto fino ad adesso, più molti altri. Quindi con gli algoritmi scritti in forma State-Space si
ottiene dell'inferenza ottima l'algoritmo principale è il filtro di Kalman che permette di fare stime di
→
massima verosimiglianza di modelli scritti in forma State-Space. La forma State-Space ha le seguenti
componenti:
La forma State-Space è composta da due set di equazioni: rappresenta il vettore di stato (che contiene le UCM)
1. Equazione di misurazione/di osservazione
= + dove ~ WN(0;
+ ε H )
t t
2. Equazione di stato/di transizione
= + dove ~ WN(0;
+ v Q )
+ t t
Condizioni iniziali: rappresenta l’inizializzazione della forma state-space. Ovvero un’assunzione sulla
distribuzione di Dipende dal modello iniziale, se è stazionario o no, si inseriscono i valori in base
α .
1
alle proprietà del modello altrimenti se non si ha conoscenza nulla si inserisce varianza infinita.
Valore atteso/media E( ) =
→
|
Matrice di var/cov E[ - ] [ - ] =
t
→
| | |
Regressori e forma State-Space: Ora vediamo come introdurre nella forma State-Space le forme di
regressione statica e dinamica.
semplice: =
→Regressione
• Nel caso in cui si ha un vettore di stato non troppo grande
Equazione di osservazione: = +
+
coefficiente di regressione, sono variabili di stato
→
• Nel caso in cui si ha un vettore di stato molto grande voglio evitare di aggiungere ulteriore
dimensione al vettore di stato quindi:
= +
+
= +
+
+
Potrei definire =
con coefficienti che evolvono come dei Random Walk (per serie storiche lunghe)
→Regressione
Equazione di osservazione: = +
Equazione di stato: = + dove ~ WN(0;
η Q )
+ t t
con coefficienti che evolvono come dei Random Walk integrati
→Regressione
Equazione di osservazi