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EFFETTI
→ trattamento
→ pre-test
→ selezione, regressione, mortalità
→ storia e maturazione
Nel terzo gruppo non si somministra il pre-test per verificarne l’influenza sul risultato finale:
nel post-test si ripetono infatti le domande iniziali. Nel quarto gruppo non si somministra il
pre-test né si eroga il trattamento sperimentale, potendo così individuare la portata
dell’effetto maturazione (quando il trattamento dura a lungo come nel caso esemplificato) sul
risultato finale. In conclusione l’incremento significativo, ricavato dal confronto tra i primi due
gruppi, va depurato dall’effetto pre-test e dall’effetto maturazione e quando è possibile, come
nel nostro caso, disporre nel campione di altri quattro gruppi equivalenti in cui ripetere
l’esperimento, si riescono a neutralizzare anche altri: storia (trasferimento insegnanti,
malattie degli alunni ecc.), mortalità sperimentale (abbandono di alunni), casualità (fattori
soggettivi riferiti ad alunni ed insegnanti).
5. La Validità Interna Ed Esterna Della Ricerca
Le ricerche sperimentali, oltre alla validità interna garantita dalla rigorosità delle procedure e
del controllo dei risultati, ambiscono ad una validità esterna per estendere i risultati ad altre
situazioni simili. La possibilità di generalizzazione in contesti reali non vuol dire che esistano
leggi universalmente valide nei processi educativi e nei sistemi formativi, ma che le
spiegazioni riscontrano regolarità evidenziate empiricamente e quindi utilizzabili da
insegnanti, educatori, formatori per innovare le metodologie e migliorare gli interventi
formativi. 3
La Ricerca Azione – Riassunto
Sommario
1. La definizione della ricerca-azione e le sette caratteristiche distintive individuate da J.P.
Pourtois ........................................................................................................................................................... 1
1.1. La connessione con i problemi socio-educativi ........................................................................... 1
1.2. Il circolo analisi-azione ..................................................................................................................... 1
1.3. L’elaborazione delle transazioni ..................................................................................................... 2
1.4. L’emancipazione degli “attori” ........................................................................................................ 2
1.5. Il coinvolgimento esistenziali degli “attori” ................................................................................. 2
1.6. La riabilitazione dell’affettività e dell’immaginario ................................................................... 2
1.7. La centralità dell’efficacia ................................................................................................................ 2
2. Una esemplificazione di ricerca-azione su “Il curricolo dei media” nell’ambito del Progetto
CEE-MPI-IRSSAE PUGLIA “ i curricoli dell’intercultura” ........................................................................ 2
1. La definizione della ricerca-azione e le sette caratteristiche distintive
individuate da J.P. Pourtois
Insegnanti educatori, formatori se vogliono dare razionalità e scientificità alla loro prassi
devono fare riferimento obbligato alla
educativa e soprattutto innovare e migliorare,
ricerca scientifica. Quella sperimentale è difficile da applicare per condizioni oggettive e
quasi sempre i problemi incontrati non sono riducibili ad una sola variabile. Anche la ricerca
osservativa sistematica e gli studi di caso, pur essendo meno difficoltosi da organizzare, sono
sentiti come strumenti “eccezionali” per situazioni particolari.
La ricerca-azione, essendo orientata alle decisioni, metodi
utilizzando prevalentemente
qualitativi problemi specifici in contesti definiti,
con intenti idiografici e mirando a risolvere
può saldare la separazione tra ricerca educativa e pratica didattica, almeno nella percezione
degli attori coinvolti. le sette
Per chiarire la natura originale della ricerca-azione, saranno illustrate criticamente
caratteristiche distintive, individuate magistralmente da J.P. Pourtois in un saggio
pubblicato in Italia nel 1986 ed esemplificati i tratti peculiari di un progetto sui curricoli
dell’intercultura, condotto in 60 scuole della Puglia e diffuso in 1500 scuole in Italia.
1.1. La connessione con i problemi socio-educativi
un problema socio-educativo avvertito come rilevante
La ricerca-azione, nasce da da una
comunità educativa. Essa ha per scopo la soluzione di questo problema, attraverso un
intervento di cambiamento della realtà socio-educativa concreta e determinata.
1.2. Il circolo analisi-azione
La ricerca-azione si basa su un passaggio continuo e reciproco tra il piano della
riflessione e il piano dell’azione. I risultati rispecchiano un processo di apprendimento
dall’esperienza (dalla pratica), attraverso un confronto interpersonale e un accordo
intersoggettivo di tutti gli attori coinvolti. Agire formativo ha sempre un agire comunicativo
condiviso. 1
1.3. L’elaborazione delle transazioni
La ricerca-azione, pretende l’adeguamento dell’ambiente educativo-istituzionale e del
contesto sociale ai bisogni di tutti gli “attori” (insegnanti, alunni, genitori, educatori, decisori
politici, ecc.). La r/a implica, perciò, una dimensione politica e una trasformazione in
profondità dei rapporti sociali.
1.4. L’emancipazione degli “attori”
gli operatori educativi e gli esperti dei contenuti e delle
Nella ricerca-azione sono coinvolti
metodologie implicate nei progetti. assumono il ruolo di
Gli operatori educativi
ricercatori e hanno il potere di determinare il corso dell’azione, attraverso la partecipazione
sia alle fasi progettuali sia a quelle operative. La negoziazione delle scelte da prendere tra gli
attori avviene sulla base dei diversi saperi (teorici, metodologici, pratici) e di specifici percorsi
di formazione in servizio degli operatori educativi (Just in time). Solo in questo modo le
decisioni- interpretazioni democratiche possono garantire legittimità scientifica e
corrispondere alle quattro “pretese di validità” di Habermars: l’intelligibilità, la verità, la
giustificazione, la sincerità.
1.5. Il coinvolgimento esistenziali degli “attori”
si considera peculiare il coinvolgimento esistenziali degli attori
Nella ricerca-azione
educativi. Anzi viene richiesto ad ognuno il contributo della propria soggettività, della propria
concezione del mondo, della propria visione delle questioni che vengono affrontate, delle
proprie abilità e competenze anche tecnico-professionali.
1.6. La riabilitazione dell’affettività e dell’immaginario
Il cambiamento profondo richiede la messa in discussione dell’intero vissuto e quindi la
mobilitazione della sfera affettiva e dell’immaginario simbolico che danno senso alle
esperienze di vita e di lavoro delle persone. Nella r/a l’operatore educativo non può sottrarsi
si richiede una
alle interazioni tra sé stesso, ciò che studia e ciò su cui agisce, per cui
particolare sensibilità nei processi di comunicazione e nei comportamenti deontologici
riferiti ad un’etica della responsabilità.
1.7. La centralità dell’efficacia produrre azioni educativo-didattiche
Lo scopo principale della ricerca-azione è quello di
efficaci per risolvere il problema socio-educativo individuato. Le strategie di intervento
sono dunque guidate dalla verifica empirica di efficacia. Occorre però seguire procedure
corrette nelle varie fasi della ricerca, sottoponendo a controllo e valutazione le azioni in
itinere ed ex post, in modo da rendere trasparenti percorso e risultati.
sono importanti le procedure da seguire
Nella r/a dall’individuazione della situazione-
problema alla definizione del progetto educativo, dall’azione didattica alla riflessione su di
essa, dalla valutazione degli effetti previsti/imprevisti alla formalizzazione comunicativa per il
suo trasferimento.
2. Una esemplificazione di ricerca-azione su “Il curricolo dei media”
nell’ambito del Progetto CEE-MPI-IRSSAE PUGLIA “i curricoli
dell’intercultura”
Il progetto di ricerca-azione sull’educazione interculturale nasce con i problemi
dell’inserimento degli alunni albanesi nella scuola dell’obbligo, a seguito della massiccia
immigrazione in Puglia all’inizio degli anni novanta. Una strategia non di pura integrazione 2
richiedeva la modifica
assimilatrice, ma di vera accoglienza della diversità socio-culturale,
profonda dei curricoli disciplinari in chiave interculturale.
Ricercatori dell’università di Padova e di Bari hanno lavorato per alcuni anni con gli
insegnanti di circa sessanta scuole elementari e medie delle cinque province della Puglia,
riprogettando e sperimentando sette percorsi curriculari: delle religioni, linguistico, etno-
musicale, di storia, di matematica, di scienze ambientali, dei media.
La possibile progettazione di un curricolo dei media, aveva di fronte due criticità: il ruolo
giocato dai mass media nei processi storici di faticosa costruzione di una società
multiculturale e la conflittualità tra la cultura seduttiva dei media audiovisivi e informatici e la
cultura impegnativa disciplinare della scuola. I metodi utilizzati sia nella formazione degli
attivi di lettura e di
insegnanti sia nelle attività didattiche con gli alunni, sono stati quelli
scrittura. sei fasi istituzionali della ricerca-azione
Il diagramma di flusso distingue e collega le con le
cinque “fasi della riflessione” – presenti nello schema sopra.
Il nostro “dispositivo di raffinazione”, secondo l’impostazione metodologica di Pourtois è
due procedure di generalizzazione:
consistito nell’adozione di
la leggibilità dei risultati attraverso la strutturazione delle conoscenze scientifiche (5
progetti didattici) e delle metodologie di lavoro (7 unità didattiche) proposte dal
pacchetto multimediale;
la contestualizzazione dei risultati attraverso il coinvolgimento non solo degli allievi
ma anche degli insegnanti e dei genitori di sette scuole elementari e medie rilevando
con questionari, da un lato, le loro opinioni, atteggiamenti, stereotipi nei confronti degli
immigrati e indagando, dall’altro lato, le modalità con cui i media (giornali radio,
televisioni, cinema) rappresentano gli immigrati e contribuiscono a costruire le
interpretazioni simboliche che influenzano