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LA RICERCA CON INTERVENTO

Si attua una ricerca con intervento in quelle situazioni in cui è possibile intenzionalmente indurre un cambiamento e verificarne gli effetti sul contesto ed è eticamente corretto farlo.

  • Quando si vuole verificare l'efficacia di un intervento innovativo in confronto ad azioni ordinariamente messe in atto per rispondere a determinati problemi educativi o formativi, in maniera sistematica e tenendo sotto controllo possibili interferenze, nella convinzione, supportata da evidenza, che il nuovo intervento possa effettivamente produrre effetti analoghi o migliori. Lo scopo è costruire una nuova conoscenza (esperimento, quasi esperimento) [indagine verde].
  • Quando si intende co-costruire, con i professionisti che operano in un determinato ambito, interventi volti a risolvere problemi specifici in quel contesto, tenendo sotto controllo il processo attivato. Lo scopo è risolvere, attraverso l'intervento, una situazione.

problematica (ricerca-azione) [indagine gialla].

Le ricerche con intervento prevedono l'introduzione di un cambiamento e la sua verifica, al fine di controllarne gli effetti.

Gli scopi possono essere:

  • costruire una nuova conoscenza (esperimento, quasi-esperimento).
  • risolvere, attraverso l'intervento, una situazione problematica (ricerca-azione).

ESPERIMENTO

L'esperimento è la messa alla prova di una ipotesi, attraverso l'introduzione di un cambiamento in una situazione e la valutazione sistematica degli effetti provocati dallo stesso.

Il ricercatore opera un mutamento nel valore di una variabile, detta variabile indipendente, e studia l'effetto prodotto su di un'altra variabile, detta variabile dipendente. Si tengono sotto controllo le altre variabili che potrebbero influire sulla variabile dipendente.

Lo schema base dell'esperimento è:

  1. Problema: è più efficace l'intervento 1 o l'intervento 2?
  2. Si formula
sulla peer education sia più efficace di interventi diversi. Successivamente, vengono selezionati due gruppi simili in tutte le variabili rilevanti per la ricerca: uno sperimentale e uno di controllo. Viene effettuata una prova iniziale per verificare l'equivalenza dei gruppi in ingresso. I due interventi vengono applicati per lo stesso periodo di tempo, rispettivamente al gruppo sperimentale e a quello di controllo. Infine, si verificano i risultati finali con una prova finale. Se ci sono differenze sistematiche tra i gruppi, si conclude che l'intervento 1 non è probabilmente equivalente all'intervento 2. Un esempio di esperimento è la valutazione di un'esperienza italiana basata sul metodo della peer education per contrastare il bullismo. Si crea una rete di solidarietà contro il bullismo e si valuta l'efficacia dell'intervento.condotti da adulti nel contenere il fenomeno del bullismo. Viene individuato un campione probabilistico di 293 alunni della 1°, 2° e 3° della scuola secondaria di primo grado. Il campione viene suddiviso in gruppo sperimentale con 178 alunni e in gruppo di controllo con 115 alunni. Le scuole di cui le classi fanno parte sono state assegnate casualmente al gruppo sperimentale o a quello di controllo. Avviene l'intervento della durata di 8 mesi nelle classi del gruppo sperimentale. Le classi del gruppo di controllo hanno partecipato ad una serie di incontri informativi sul tema tenuti dagli insegnanti, da psicologi e dalle forze dell'ordine. Sono state fatte 2 rilevazioni: la prima realizzata prima della realizzazione dell'intervento e la seconda realizzata al termine dell'intervento. Lo strumento utilizzato è il questionario. QUASI ESPERIMENTO In un esperimento (vero) il ricercatore ha il controllo completo sull'esperimento: - Sul chi
  • Sul che cosa (variabili)
  • Sul quando (variabili)
  • Sul dove (campione)
  • Sul come (piano)

Nel quasi esperimento il ricercatore non ha il controllo di tutte le condizioni della ricerca (per esempio sceglie i soggetti da gruppi già esistenti).

Quasi esperimento - esempio 1:

La lettura precoce è un fattore positivo dello sviluppo cognitivo?

[Prendono un campione accidentale di 25 bambini di una determinata scuola. Abbiamo un campione che viene scelto arbitrariamente dal ricercatore e non in maniera casuale. Cercano di attuare delle procedure che richiamano per rigore quelle dell'esperimento. Usano un test validato (o pre-test). Vengono formati 2 gruppi omogenei di 10 soggetti: uno sperimentale e l'altro di controllo. I primi sono individualmente avviati alla lettura, mentre il secondo non ricevono nessun trattamento. Alla fine dell'anno viene somministrato a tutti i bambini un post-test un po' più difficile rispetto al pre-test.]

I risultati confermano l'ipotesi secondo la quale i bambini che apprendono la lettura hanno uno sviluppo superiore a quelli che non l'apprendono.

Una variante: Esperimento su caso singolo

Può accadere (ad esempio in seguito agli esiti di uno studio di caso) che interessi che il ricercatore effettui un esperimento su un solo caso (di solito un solo soggetto). Lo studio effettua una rilevazione iniziale su un caso paradigmatico, realizza l'intervento e rileva gli esiti finali. Le sequenze possono essere ripetute.

Quasi esperimento - esempio 2:

Il progetto Fenix per il potenziamento cognitivo e motivazionale dei bambini e dei ragazzi in condizioni di povertà educativa [Slide dedicate: lezione 9b].

Il progetto Fenix è un programma di didattica laboratoriale con approccio ludico, volto al potenziamento cognitivo e motivazionale di bambini e ragazzi in contesti di grave deprivazione socio-culturale e affettiva. Lo scopo è verificare l'efficacia.

diinterventi innovativi (il programma Fenix centrato sul potenziamento cognitivo emotivazionale con attività ludiche) per favorire la riuscita scolastica di bambiniprovenienti da contesti deprivati.

Il processo di ricerca avviene secondo questi punti:

  1. Costruzione del quadro teorico
  2. Progettazione dell'intervento innovativo di cui siintende sperimentare l'efficacia
  3. Costruzione degli strumenti di rilevazione
  4. Identificazione del campione
  5. Definizione del piano della ricerca
  6. Attuazione
  7. Risultati
  8. Disseminazione e applicazione

Il quadro teorico: L'intervento è stato studiato per contrastare le difficoltà scolastiche dei bambini e ragazzi svantaggiati. Queste sono, infatti, frequenti nei contesti economici depressi, caratterizzati da violenza diffusa, dipendenze di vario genere, disgregazione familiare, da cui derivano carenze importanti nelle cure educative e pesanti insuccessi nell'apprendimento.

Il quadro teorico si articola in 2 parti:

  1. Parte 1

L'analisi dei fattori di rischio e protettivi che riguardano lo sviluppo cognitivo dei bambini che vivono in condizioni di deprivazione.

L'analisi delle strategie di intervento potenzialmente più efficaci per contrastare i fattori di rischio individuati, attraverso l'azione fattori protettivi.

Il quadro teorico così costruito consente di progettare l'intervento che verrà poi sperimentato.

Effetti dei fattori di rischio sullo sviluppo:

  • Carenze linguistiche
  • Carenze attentive
  • Carenze nella sequenzializzazione
  • Carenze nel problem-solving
  • Scarso sviluppo delle conoscenze matematiche, dell'educazione di relazioni semplici
  • Carenze nel pensiero astratto
  • Carenze nell'autoregolazione ansia
  • Scarso sviluppo di motivazione, volizione e perseveranza
  • Scarso sviluppo di autostima, autoefficacia

È possibile lavorare su fattori di protezione, cioè quelli che vanno a lavorare su queste carenze.

e sono: - Azione su fattori interni: fattori cognitivi, fattori affettivi. - Azione su fattori esterni A fronte della complessità dei fattori che generano le difficoltà occorre superare un modello di recupero solo disciplinare. Occorre sviluppare un modello articolato di intervento che impegni la mediazione cognitiva sulle discipline fondamentali dell'apprendimento e curi la rimotivazione ad apprendere. La metodologia utilizzata: a. Mediazione cognitiva -> attività accompagnata da domande mirate (Questioning) b. Mediazione affettiva -> per favorire l'autostima Le attività si focalizzano sull'apprendimento della lingua e della matematica di base. I destinatari dell'esperimento erano i bambini e i ragazzi con difficoltà specifiche di apprendimento. Sono stati svolti dei test readiness per la scuola dell'infanzia e delle prove strutturate di lingua, matematica e sui processi cognitivi per altri.

livelliscolastici.Risultati: nella scuola dell'infanzia c'è stato in miglioramento del 24%, di più sui processi cognitivi, un po' di meno sulla pre-matematica e ancora meno sulla lingua. Il gruppo sperimentale migliora del 245 rispetto al gruppo di controllo che migliora solo dell'8%. Sono stati poi presi gli stessi bambini 2 anni dopo e hanno notato che in 2° sono appena sopra al livello medio della classe in cui sono inseriti. I risultati nella scuola secondaria di I grado abbiamo: il gruppo sperimentale che migliora in tutti gli ambiti (soprattutto in italiano), il gruppo di controllo e il resto della classe a mano a mano si perde. Il miglioramento globale è dell'8%. Le classi Fenix hanno avuto un effetto positivo rispetto alle classi non sottoposte all'esperimento Fenix.

Contrastare gli effetti della pandemia attraverso esperienze ludiche di apprendimento

Gli effetti della chiusura delle scuole e di molti servizi socio-educativi

Per un periodo relativamente lungo sono stati quantificati in vari Paesi, innanzitutto in termini di learning loss. In tutti i paesi del mondo c'è stata una perdita di apprendimento. Questo tipo di esperienza ha inciso negativamente soprattutto su quei bambini e ragazzi che avevano già delle difficoltà precedentemente alla pandemia.

I ricercatori hanno immaginato di riconvertire l'esperienza del Fenix sulla pandemia. Il Fenix è diventato il Nessuno resta indietro e sono percorsi di potenziamento e recupero a distanza rivolti a gruppi di 4-5 bambini della scuola primaria, con una didattica ludica che favorisca la motivazione e la stimolazione cognitiva (32 h complessive in piccolo gruppo o individuali), condotti da studenti di Scienze della formazione primaria.

Obiettivi:

  • Potenziamento delle competenze scolastiche essenziali degli alunni
  • Rimotivazione e
Dettagli
A.A. 2022-2023
64 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/04 Pedagogia sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Chiarastevenin di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia sperimentale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Torre Emanuela Maria Teresa.