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FONTI DI PRODUZIONE E FONTI DI COGNIZIONE

Sono tutte quelle che producono diritto, dato che questo cambia ed è necessaria una

bussola, ovvero LA CONOSCENZA DI COME IL DIRITTO SI È SVILUPATTO, e quindi la

conoscenza storica che ci permette di conoscere il diritto (prodotto dell’uomo per

risolvere in maniera razionale i conflitti sacrificando alcuni interessi a favore di altri

applicando l’equità (una soluzione che non pende né da una parte né dall’altra) (vaso

equos)

Esistono fonti di produzione e FONTI DI COGNOZIONE, che permettono la conoscenza

del diritto in un dato momento (es CC), Le fonti di cogn. nel diritto romano sono le

opere letterarie di contenuto giuridico, tra cui il corpo più importante è quello costituito

dal corpo del diritto civile ordinate da Giustiniano, che raccolgono la giurisprudenza

classica. L'interpretazione delle fonti di cognizione è soggettiva.

Le fonti di produzione del diritto non sono le stesse nel tempo e cambiano a seconda

della forma costituzionale, si parte infatti dalla monarchia per poi passare alla

repubblica e in fine al principato. Da cui inizia l’epoca classica caratterizzata da un

governo che mantiene le cariche ma ne cambia il contenuto.

Questa forma pian piano si trasforma nell'Impero, perciò si va verso un mondo diverso,

più vicino al nostro ed è un mondo in cui viene creato un apparato per

l’amministrazione imperiale e si passa da un mondo classico a postclassico.

Quindi i periodi storici cambiano a seconda delle fonti che ogni momento producono il

diritto

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PERIODO ARCAICO

È un periodo che parte dalla fondazione di Roma (754-753 A.C.). sono romani che

vivono nell’isola Tiberina, un’isola vantaggiosa ma anche pericolosa (paludosa).

Sono soprattutto pastori guerrieri, che poi iniziano a dedicarsi all’agricoltura. Perciò se

la realtà economica è data dalla pastorizia, perciò il pastore ha bisogno di grandi spazi

per il pascolo. Per quanto riguarda gli agricoltori, l’economia è stanziale, ovvero ogni

contadino coltiva in uno spazio e non vuole che altri entrino nel suo territorio. Per la

pastorizia si passa da una proprietà condivisa a una privata, dove il singolo è

proprietario del suo terreno. Si ha quindi una economia che era di pastorizia e poi

d’agricoltura

L’IDENTITà di questi pastori e agricoltori è fatta dalla cultura ovvero il rispetto di certe

tradizioni culturali di memoria degli antenati. Il collocarsi in questa posizione creava

l’identità e quindi l’appartenenza a un gruppo era data dalla comunanza del culto.

L'idea dell’individuo, nasce dopo, e prima il singolo si specifica in quanto appartiene a

un gruppo che condivide il culto dei medesimi antenati (ovvero discendenti dallo stesso

capostipite). Questa usanza continua per molti anni e anche in epoca classica ci sono

rituali i cui questa discendenza è molto sentita.

Nel mondo antico è molto importante essere ricordato. Una delle pene peggiori è la

dannatio memories, ovvero quella di essere cancellati e non ricordati

SACERDOTI PONTEFICI

Quando antichi vogliono fare qualcosa di importante guardano i Sacerdoti.

INTERPRETAZIONE DEI SACERDOTI

Nel mondo antico ciò che si doveva fare era così e basta, perché era fatto dagli antenati

e perché lo volevano gli dèi.

Il diritto in origine non distingue tra ciò che è giusto per gli dèi (FAS) e ciò che non è

giusto per gli dèi (NEFAS) e ciò che è giusto per gli uomini (ius), in origine è tutto

mescolato tra FAS e NEFAS, ed è il sacerdote che dice ciò che è giusto o meno. Questi

sacerdoti pontefici, ovvero i primi giuristi, interpretano i MORE MAIOREUM, A loro viene

riconosciuto il giusto e il sbagliato e ovviamente cambiavano la loro interpretazione a

seconda della società.

PATERS aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

In questo contesto gli unici che contano sono i Patres ovvero i padri, coloro che non

hanno un altro padre vivo sopra di loro e coloro che sono adottati. Gli altri non contano

nulla e devono ubbidire al pater, una figura che può avere una connotazione politica.

Insieme delle famiglie che contano formano la GENS, ovvero gente che si riconosce in

un cognome

I paters, ovvero i sacerdoti, sono i sovrani assoluti nelle loro famiglie e all’interno dei

gruppi di PATERS, ogni volta si sceglie un RE, ovvero il più forte tra i patres che è il capo

dei pontefici e la cui carica non è dinastica. Insieme dei paters costituisce il Senato

I PATRIZi sono i discendenti dei più antichi paters. A loro si sono uniti altri che non

hanno a che fare con i patres e sono PLEBEI, che si avvicinano ai patrizi e possono

essere commercianti che hanno interesse a unirsi. Questi avevano culti diversi come

DIANA in quanto erano cacciatori e onoravano divinità del bosco e della caccia. I

patrizzi infatti accoglievano molti culti, a patto che il diritto continuasse ad essere fatto

dai patrizi in quanto questo è la lingua della società.

LEGES REGIASES - IUS CIVILIS

Le varie fonti ci hanno tramandato le leggi del re: LEGES REGIAES, la cui fonte è

autoritaria in quanto viene messa in essere attraverso un procedimento. Il RE, in quanto

capo dei pontefici esprime e denuncia la LEX, ovvero ciò che è legge. Ma ciò che

quest’ultimo enuncia essere legge, non è qualcosa stabilito da lui, ma è qualcosa che

lui dichiara e che è imminente alla realtà delle cose.

La pronuncia del re è LEX, perché è qualcosa detto dal re, ed è un qualcosa di più

profondo che estrapola dalla natura delle cose.

Problema: il diritto è artificiale ma il re dice qualcosa che fa parte della natura, ma in

realtà è qualcosa di condiviso che viene percepito come giusto, diventando in questo

modo qualcosa che fa parte di un ordine naturale (cosmo) ovvero una LEGGE

NATURALE.

Quindi la volontà del re è l’enunciazione cosmologica di un ordine cosmico.

Queste leges reagiaes riguardano aspetti della vita quotidiana e tutto deve passare

attraverso un rito, da cui deriva il diritto. Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Nell’antichità tutto il diritto dei cittadini, IUS CIVVILIS, è un diritto fatto di e

forme

l’osservanza delle forme crea un effetto giuridico. Queste forme danno un’essenza alle

cose e sono la rappresentazione visiva. La forma rende visibile ciò che è inverbale,

ovvero il diritto. Ed è inventata dal pontefice.

Caratteristiche Ius civilis:

- : Lo ius civile derivava in origine dai costumi (Mores) del

Tradizionalismo

popolo romano e dalle leggi emanate secondo le procedure stabilite, come le

leggi delle XII Tavole. Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

Stabilità e Continuità: Il valore della tradizione e il rispetto delle norme e dei

principi consolidati nel tempo garantivano la stabilità del diritto.

- Formalismo: un certo atto produce effetti solo se produce una certa forma fatta di

parole e gesti.

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Scienze giuridiche IUS/18 Diritto romano e diritti dell'antichità

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Sara00567 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni di diritto romano e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Maurizi Giovanni.
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