IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (IPA)
Gli Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) sono un'importante classe di inquinanti
atmosferici.
1. Caratteristiche e Struttura. Gli IPA sono una vasta classe di composti organici
caratterizzati dalla presenza di due o più anelli aromatici condensati tra loro.
2. Origine e Fonti di Emissione. Gli IPA non sono prodotti dall'uomo, ma sono invece
naturalmente presenti in combustibili fossili. Sono generati principalmente attraverso
processi di combustione incompleta. Le fonti di emissione più rilevanti sono:
Combustione di combustibili fossili: Sono prodotti dalla combustione incompleta
di combustibili fossili.
• Fonti naturali: Alcune fonti naturali includono incendi boschivi e emissioni
gassose durante le eruzioni vulcaniche.
• Fonti antropogeniche:
Combustione incompleta di combustibili in genere: Sia da fonti naturali
o che antropogeniche.
Impianti di produzione dell'energia.
o Impianto e impiego di asfalto e catrami.
o Produzioni industriali: Diversi tipi di produzione industriale che impiegano
o metalli.
3. Impatti sulla Salute e Tossicità. Gli IPA sono un gruppo di inquinanti con
significativi impatti sulla salute umana
Cancerogeni e Genotossici: Molti IPA sono considerati cancerogeni e genotossici
(cioè in grado di danneggiare il DNA).
Assorbimento: Possono essere assorbiti attraverso la pelle, l'apparato
respiratorio e l'apparato gastro-intestinale.
4. Presenza nell'Atmosfera e Monitoraggio. Gli IPA possono presentarsi sia in fase
gassosa che adsorbiti sul particolato atmosferico, in particolare sul PM2.5 (particolato
con diametro inferiore a 2.5 µm), che può penetrare profondamente nel sistema
respiratorio umano. La loro presenza è associata allo smog.
PARTICOLATO ATMOSFERICO
Il particolato atmosferico (PM), o polveri sottili, è un inquinante atmosferico complesso,
costituito da un insieme di particelle solide e/o liquide sospese nell'atmosfera.
1. Caratteristiche e Classificazione. Le particelle di particolato hanno un diametro
che può variare da 0,1 a 100 µm. A seconda delle dimensioni, si distinguono diverse
frazioni; le più importanti sono:
• PM10: Particolato con diametro inferiore a 10 µm.
• PM2.5: Particolato con diametro inferiore a 2,5 µm. È un inquinante monitorato
specificamente in Italia.
Il particolato può rimanere sospeso in atmosfera per lunghi periodi, da giorni a mesi.
2. Composizione. Il particolato è costituito da una varietà di sostanze, tra cui: residui
carboniosi. sabbia, cemento, polvere, materiale biologico (es. spore, pollini), metalli
(es. ferro, piombo, rame, zinco), nitrati, solfati. Il particolato può anche trasportare
altre sostanze inquinanti, come metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici (IPA) e
materiali radioattivi.
3. Origine e Fonti di Emissione. Il particolato può avere origini sia naturali che
antropogeniche e viene classificato come primario o secondario:
• Particolato Primario: È emesso direttamente nell'atmosfera come particella.
Esempi includono fuliggine e polvere.
• Particolato Secondario: Si forma in atmosfera attraverso reazioni chimiche e
fisiche tra inquinanti gassosi.
Le fonti di emissione principali sono:
• Naturali: Incendi boschivi, eruzioni vulcaniche, tempeste di sabbia,
emissione di spore e pollini.
• Antropogeniche:
• Combustione incompleta: i residui carboniosi derivanti dalla
combustione incompleta sono responsabili della formazione di
particolato e ceneri.
• Impianti di produzione dell'energia.
• Industrie: Raffinerie, industrie chimiche, impianti e impiego di asfalto
e catrami, produzioni industriali che impiegano metalli.
• Trasporto su strada: Contribuisce alle emissioni di particolato.
• Attività agricole: Ad esempio, la movimentazione del terreno.
4. Impatti sulla Salute Umana. Il particolato è un inquinante con effetti significativi
sulla salute, in particolare sull'apparato respiratorio.
• Penetrazione: La profondità di penetrazione nell'apparato respiratorio dipende
dal diametro delle particelle:
• Trasporto di inquinanti: Il PM può adsorbire gas inquinanti e fungere da veicolo
per altre sostanze tossiche come metalli pesanti, IPA (molti dei quali sono
cancerogeni e genotossici) e materiali radioattivi, trasportandoli in profondità
nel sistema respiratorio.
5. Impatti Ambientali. Il particolato è un componente dello smog fotochimico. La sua
presenza può anche influenzare la visibilità nell'atmosfera.
6. Monitoraggio e Situazione Attuale. Il particolato atmosferico è uno degli
inquinanti monitorati, con attenzione specifica al PM2.5. Sebbene le emissioni di alcuni
precursori siano diminuite, la concentrazione di PM in alcune aree, come la Pianura
Padana in Italia, supera ancora i valori limite, indicando una qualità dell'aria
problematica.
RESIDUI DI COMBUSTIONE
Durante la combustione si formano ossidi di zolfo (SOₓ) e di azoto (NOₓ), derivanti da
impurità presenti nel combustibile. Gli ossidi di zolfo derivano direttamente dallo zolfo
contenuto nel combustibile e la loro formazione è inevitabile.
Diversa è la formazione degli ossidi di azoto (NOₓ), che è influenzata da più fattori ed è
favorita da alte temperature. È quindi possibile limitarne la produzione controllando le
condizioni di reazione. NOₓ e SOₓ sono inquinanti regolati per legge e i loro valori nei fumi
devono essere monitorati.
EFFETTO SERRA E RISCALDAMENTO GLOBALE
Effetto Serra L'effetto serra è un fenomeno naturale essenziale per la vita sulla Terra.
Consiste nella capacità di alcuni gas presenti nell'atmosfera, noti come "gas serra", di
intrappolare parte della radiazione infrarossa emessa dalla superficie terrestre. Questi
gas, tra cui anidride carbonica (CO₂), metano (CH₄), protossido di azoto (N₂O) e vapore
acqueo (H₂O), sono trasparenti alla radiazione solare diretta ma non alla radiazione
infrarossa riemessa dalla Terra, che ha lunghezze d'onda maggiori. Circa il 70%
dell'energia solare viene assorbita dalla superficie terrestre e riemessa come radiazione
infrarossa, di cui circa il 90% viene assorbita dai gas serra e riemessa, anche verso la
Terra, contribuendo al riscaldamento del pianeta. Solo una piccola parte (circa il 10%)
attraversa l'atmosfera e si disperde nello spazio tramite la "finestra atmosferica". Questo
meccanismo naturale mantiene la temperatura media terrestre intorno ai +15 °C; senza
di esso, la temperatura sarebbe di circa –18 °C.
Riscaldamento Globale Il problema del riscaldamento globale nasce quando l'equilibrio
naturale dell'effetto serra viene alterato da un eccesso di gas serra dovuto all'attività
antropica. L'intensificazione delle attività umane, come la crescita della popolazione e
l'aumento della produttività industriale, ha portato a un "peggioramento" di questo
fenomeno naturale. Settori come l'industria, i trasporti e gli edifici emettono grandi
quantità di gas serra, che si sommano a quelli naturali già presenti, aumentando le loro
concentrazioni atmosferiche, inclusi nuovi gas generati dalle attività umane. Il
riscaldamento globale è il risultato di un effetto serra potenziato/alterato dall'uomo, che
innalza in modo anomalo la temperatura media terrestre e altera l'equilibrio naturale del
pianeta.
Impatti del Riscaldamento Globale
Il riscaldamento globale comporta impatti ambientali significativi, tra cui ondate di calore,
uragani e alluvioni. Ci sono anche effetti indiretti come l'alterazione della biodiversità,
cambiamenti negli ecosistemi e crisi idriche, che possono sfociare in conflitti per l'accesso
a risorse naturali sempre più scarse a causa del cambiamento climatico.
Gas Serra Principali
I gas serra sono gas atmosferici che assorbono e riemettono la radiazione infrarossa dalla
superficie terrestre, contribuendo al riscaldamento dell'atmosfera. Possono essere di
origine naturale o antropica.
Per valutarne l'effetto clima-alterante, si considerano tre fattori:
1. Concentrazione atmosferica: maggiore la presenza, maggiore l'influenza.
2. Tempo di vita atmosferico: alcuni gas persistono per decenni, amplificando l'effetto
a lungo termine.
3. Struttura molecolare: determina la capacità di assorbire la radiazione infrarossa.
I principali gas serra includono:
• Vapore acqueo (H₂O): Ha il ruolo maggiore nell'effetto serra, contribuendo per
circa il 60-70%. Non è soggetto a regolamentazioni perché ha un tempo di
permanenza molto breve, con le precipitazioni che ristabiliscono l'equilibrio quando
la concentrazione aumenta. È un gas serra naturale, la cui presenza in atmosfera è
dovuta principalmente all'evaporazione da oceani, fiumi, suoli e piante. Non è
emesso direttamente in quantità rilevanti dalle attività umane. Tuttavia, l'aumento
delle temperature causato dall'attività umana (tramite emissioni di CO₂, CH₄, ecc.)
incrementa la capacità dell'aria di trattenere vapore acqueo, creando un
meccanismo di feedback positivo: più calore porta a più vapore acqueo, che a sua
volta aumenta l'effetto serra e quindi ulteriore calore.
• Anidride carbonica (CO₂): Contribuisce per circa il 10% all'effetto serra. È il gas
su cui si concentrano maggiormente le politiche ambientali perché non esiste un
meccanismo naturale che ne riequilibri rapidamente le concentrazioni. Le sue fonti
principali sono la combustione di combustibili fossili, la deforestazione e varie
attività industriali.
• Metano (CH₄): Contribuisce per circa l'8%. È rilasciato da attività agricole,
allevamenti e processi industriali. Sebbene meno concentrato della CO₂, è molto
più potente nel trattenere calore.
• Gas fluorurati: Sono di origine esclusivamente antropica. Pur presenti in basse
concentrazioni, sono estremamente pericolosi a causa della loro lunga persistenza
in atmosfera e della loro elevata efficienza radiativa. Derivano principalmente da
processi industriali, in particolare nei settori della refrigerazione ed elettronica.
• Ossidi di azoto (NOₓ): Il loro contributo stimato è inferiore all'1%, ma hanno un
forte potere assorbente e la loro concentrazione è in aumento.
Global Warming Potential (GWP): Il Global Warming Potential (GWP) è uno strumento
per quantificare il contributo dei diversi gas serra al riscaldamento globale. Serve come
metrica comparativa per confrontare l'energia trattenuta in atmosfera da 1 kg di un
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