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Appunti di Sociologia sulla teoria del conflitto (Darhendorff) e Scuola di Francoforte  Pag. 1
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Estratto del documento

Sono quelli che possiedono competenze tecniche elevate, acquisite con formazione professionale o esperienza sul campo.

Lavorano spesso con tecnologie complesse e hanno maggiore autonomia rispetto agli altri operai.

In molti casi, sono ben integrati nell’organizzazione industriale, con salari più alti e maggiore stabilità.

Di conseguenza, non si identificano facilmente con il conflitto di classe in senso tradizionale: tendono ad avere

aspirazioni individuali, come la carriera.

2. Operai semi-specializzati

Lavorano in ruoli che richiedono un minimo di abilità, ma non una formazione avanzata.

Rappresentano una fascia intermedia, spesso esposta a condizioni lavorative variabili.

Possono essere più sensibili alle disuguaglianze, specialmente in contesti di crisi o instabilità.

3. Operai non specializzati

Svolgono compiti semplici e ripetitivi, spesso nella catena di montaggio.

Sono generalmente mal pagati, meno protetti e con poca possibilità di avanzamento.

Hanno quindi una maggiore propensione al malcontento e possono essere più facilmente coinvolti in mobilitazioni

collettive.

Queste differenze mostrano che la classe operaia non è più un soggetto rivoluzionario unitario, ma una categoria

socialmente diversificata, con interessi e comportamenti molto diversi.

La nuova classe media

Oltre alla trasformazione degli operai, Dahrendorf identifica anche l’emergere di una nuova classe media, composta da:

• Burocrati: funzionari pubblici, amministratori, dirigenti di medio livello.

• Non burocrati: tecnici, professionisti, impiegati.

Questa nuova classe media non rientra nelle vecchie categorie di “borghesia” o “proletariato”, ma rappresenta un gruppo

autonomo, spesso portatore di interessi propri, e talvolta decisivo nei processi sociali e politici.

Mobilità sociale e diritti di cittadinanza

Dahrendorf nota che le società industriali moderne offrono maggiore mobilità sociale rispetto al passato:

L’istruzione e lo stato sociale permettono ascesa sociale anche a chi proviene da classi più basse.

I cittadini godono di equivalenza giuridica, cioè gli stessi diritti di fronte alla legge.

Tuttavia, l’uguaglianza formale non elimina i conflitti reali, perché persistono differenze di potere.

In questo contesto, le organizzazioni sindacali assumono un ruolo fondamentale: non solo difendono i lavoratori, ma

diventano strumenti per negoziare i conflitti, contribuendo a istituzionalizzarli (cioè a regolarli attraverso regole e

procedure condivise).

PARS COSTRUENS – La teoria del conflitto

Dahrendorf costruisce una nuova teoria basata su gruppi e interessi contrapposti. Il conflitto non nasce solo da

condizioni economiche, ma da rapporti di autorità tra chi comanda e chi obbedisce.

Interessi e gruppi sociali

Interessi latenti

Sono presenti in ogni struttura di autorità, ma non sono ancora consapevoli né organizzati.

Esempio: un gruppo di lavoratori che subisce un’ingiustizia senza rendersene conto o senza reagire.

Interessi manifesti

Quando il gruppo prende coscienza della propria posizione e inizia a organizzarsi per difendere i propri interessi.

Quasi gruppi

Gruppi con caratteristiche comuni, ma ancora non organizzati socialmente (es. tutti i subordinati di un’azienda).

Gruppi di interesse

Nascono quando i quasi gruppi diventano consapevoli e iniziano ad agire.

Es. un sindacato o un’associazione professionale.

Gruppi di conflitto

Sono i gruppi di interesse che si mobilitano per cambiare la struttura di potere.

Si confrontano con i gruppi dominanti e sono il motore del cambiamento sociale.

Dinamiche del conflitto

Dahrendorf distingue vari aspetti del conflitto:

Tecniche del conflitto: strumenti usati (scioperi, manifestazioni, contrattazioni).

Politiche del conflitto: obiettivi e strategie.

Cause sociali del conflitto: disuguaglianze, mancanza di riconoscimento, distribuzione iniqua dell’autorità.

Intensità e violenza

La gravità e la violenza dei conflitti dipendono da due fattori fondamentali:

Riconoscimento reciproco tra i gruppi

Quando i gruppi accettano l’esistenza e la legittimità dell’altro, il conflitto può essere regolato pacificamente.

Accordo sulle regole del gioco

Se esistono regole comuni (es. democrazia, diritto allo sciopero), il conflitto diventa istituzionalizzato e meno violento.

Conclusione

Drendorf ci invita a guardare la società moderna come un sistema attraversato da conflitti strutturali, ma anche capace di

regolarli. Le classi sociali non sono statiche, ma si formano e si trasformano a partire dalla posizione nella struttura

dell’autorità.

Il conflitto non è distruttivo, ma è il motore del cambiamento e del progresso sociale, a patto che sia riconosciuto,

organizzato e regolato. LEWIS A. COSER

Le funzioni del conflitto sociale, opera del 1956

• espone le sue riflessioni sulla natura e sulle implicazioni del conflitto sociale

• Vengono esposti in quest’opera 16 tesi:

tesi 2: il conflitto come valvola di salvaguardia del gruppo

• il conflitto può proteggere la funzione del gruppo, poiché offre un mezzo per esprimere l’ostilità e prevenire

l’accumulo di tensione eccessiva

Tesi 6: l’intensità del conflitto è strettamente proporzionale all’integrità del rapporto

• la contrapposizione tra gruppi che coinvolgono le personalità integralmente e quelli che la coinvolgono

parzialmente determinano l’intensità del conflitto. I gruppi integrali possono generare conflitti più intensi,

specialmente quando minacciano la loro esistenza.

Tesi 10: il conflitto con altri gruppi influisce sulla struttura del gruppo e sulla gestione del conflitto interno

• la 10ª tesi di cose riesamina come il conflitto con gruppi esterni possa influenzare la struttura interna e la

risposta ai conflitti interni di un gruppo. Egli discute delle variabili di dimensioni numerica del gruppo,

coinvolgimento emotivo e situazionale, sottolineando che la dimensione del gruppo è fondamentale, ma deve essere

considerata insieme ad altri fattori..

Tesi 16: il conflitto crea associazioni e coalizioni

Coser sostiene che il conflitto può creare legami fra individui e gruppi, sia tramite un nemico comune che unisce

sconosciuti, sia attraverso alleanze temporanee fra antagonisti. Coser esempi di matrimoni di convenienza, come la

coalizione durante la seconda guerra mondiale, evidenziando la transitorietà di tali legami.

LA TEORIA CRITICA DELLA SOCIETà

Secondo Habermas la

La teoria critica della società o TRATTI PECULIARI

Scuola di Francoforte

Scuola di Francoforte, nasce a A) catastrofismo radicale: il mondo precipita in

segue sei temi

Francoforte negli anni 20 del un abisso di implicita e ignoranza, correzione e

fondamentali

‘900 alienazione

1. Forme di

• esponenti anni ‘30: adorno, B) condanna della civiltà occidentale

integrazione delle

Fromm, Marcuse C) equiparazione tra fascismo, stalinismo e

società post liberali

• Comunismo utopico: rifiuta liberalismo

2. La socializzazione

tutte le società esistenti, senza D) messianesimo rivoluzionario: il nuovo

familiare e

dover giustificare la società soggetto rivoluzionario non sono più i proletari,

dell’evoluzione

in cui crede, che di fatto non ma gli intellettuali dissidenti

dell’io

esiste E) rifiuto della valutatività: gli scienziati devono

3. I mass-media e la

• “L’industria culturale” tanto spiegare quanto condannare

cultura di massa

(Horkheimer, Adorno) termine F) il mito dell’uomo nuovo: nasce un interesse

4. La socio-psicologia

con cui si indica il processo verso la psicanalisi e gli studi sulla personalità

della paralisi della

di mercificazione e di G) autonomia della cultura: rifiuto del

protesta

omologazione di tutta la vita determinismo economico

5. La teoria dell’arte

spirituale che dominerebbe la H) critica della scienza, il rifiuto della

6. La critica del

società occidentale tecnologia

positivismo e della

le “Schifezze”: tutto ciò che è I) pensiero utopico

scienza

culturale, cioè cinema, arte,

musica, letteratura, ecc. FROMM

ADORNO • vuole liberare gli uomini dalla alienazione

Nuova specie antropologica: il tipo autoritario dall’egoismo per fondarlo sull’amore e

• colui che concilia le idee di una società altamente sull’altruismo

industrializzata con una forma di pensiero istintiva • Bisogna dare un valore alla disobbedienza, gli

ed irrazionale uomini evolvono attraverso atti di disobbedienza

• Scala del pregiudizio etnico: basata sui punteggi (Ada Adamo ed Eva rubano la mela, Prometeo ruba

attributi ai soggetti da loro intervistati. I soggetti il fuoco)

affetti da pregiudizi sono inclini alla • Imparare a disubbidire è vitale non facile in

convenzionalità e alla sottomissione verso il quanto la società organizzata per inculcare

gruppo interno l’obbedienza in tutti i suoi membri sin dalla più

• i soggetti non affetti da pregiudizi dimostrano di tenera età

saper valutare i genitori in modo critico Tre pilastri che fondano la teoria critica di Fromm

• Stretta correlazione tra glorificazione dei genitori 1. L’atteggiamento critico: di cui la massima è “ de

e atteggiamento di sottomissione alla loro autorità omnibus dubitandum est”, coltivare il dubbio.

• la sottomissione all’autorità dei genitori è 2. La forza della verità: di cui la massima è “la

correlata alla sottomissione all’autorità in generale verità ti renderà libero”

due atteggiamenti opposti 3. L’umanesimo: la cui massima è “humani nihil a me

1. Sottomissione all’autorità (tipica degli individui con alienum puto” (Terenzio).

molti pregiudizi). • una volta imparato il valore della disobbedienza,

2. Indipendenza fondata sui principi (tipica di finalmente porsi davanti all’alternativa tra “avere o

individui con pochi pregiudizi.) essere”

CHARLES MILLS

FOCAULT (no Francoforte)

Potere: entità spietata e feroce Potere: coercizione e manipolazione

• potere oscuro e malvagio: se non viene prima • attribuisce al capitalismo molte lunghezze

combattuto, è destinata a riprodursi anche • Secondo Mills, la società americana e governata

nella società Chomsky da piccole consorterie corrotte, che operano per i

• Abbiamo l’abitudine di pensare che il potere proprio tornaconto e si riproducono attraverso la

sia nelle mani del governo e che si esercita cooptazione

attraverso un nume

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
5 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Novipit di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Libera Università internazionale degli studi sociali Guido Carli - (LUISS) di Roma o del prof Orsini Alessandro.