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L'uomo ha bisogno di un'autorità morale che regoli la sua condotta e agisca da freno
Quando questo non avviene si cade in una condizione di anomia, essa spiega anche l'incremento del tasso di criminalità.
1.2 Teoria del controllo sociale Hirschi (1969) facendo riferimento a Durkheim, afferma che l'uomo seguirebbe solo i suoi interessi se non ci fosse la società a contenerlo, quando il legame dell'individuo è assente o debole con la società il suo comportamento diventa deviante. Legami sociali caratterizzati da 4 elementi:
- Attaccamento: cioè l'interiorizzazione delle norme sta nell'attaccamento dell'individuo agli altri, più è legato più è improbabile che egli esegua un comportamento deviante
- Impegno: investimento di una persona in attività convenzionali
- Coinvolgimento: tempo che una persona dedica alle diverse attività, più tempo occupa in
attività convenzionali meno tempo ha per deviare d) convinzione: che le norme sociali siano valide e debbano essere rispettate
1.3 Scuola di Chicago: si denomina il gruppo di sociologi che opera agli inizi del XX sec., essi studiano il paradigma ecologico e analizzano in modo approfondito lo sviluppo geografico e sociale della città di Chicago. Uomini visti come "animali sociali" modellati dalla loro interdipendenza con gli altri e dalla loro dipendenza dalle risorse dell'ambiente in cui vivono, analizzano inoltre il processo di sviluppo della città, i diversi contesti sociali e culturali che la caratterizzano.....
DEVIANZA E DISORGANIZZAZIONE SOCIALE la città si allarga in modo concentrico, seguendo un modello di sviluppo naturale basato su processi di invasione e dominio. – ZONA 1 quartiere commerciale (centro) ZONA TRANSIZIONE attorno alla zona 1 dove si trovano imprese commerciali e le "terre aride" cioè povertà,
degradazione e malattia ecc. - ZONA 3: operai specializzati cioè benestanti che lavorano nell'industria. ZONA 4: classi più agiate. ZONA LAVORATORI PENDOLARI: oltre ai confini della città. I processi continui di invasione e assestamento suddividono la città in aree ben definite (naturali) con propria identità sociale, etnica e culturale. Queste aree respingono le unità incongrue ed attirano invece la parte di popolazione ad essa appropriata (setacciamento della popolazione). Più ci si allontana dal centro più basso è il tasso di criminalità. Zona transizione la più criminosa a causa della disorganizzazione sociale della zona e del frequente ricambio dei residenti. Cambiamenti sociali come l'immigrazione, l'urbanizzazione, l'industrializzazione e lo spostamento dalle campagne e città indeboliscono le relazioni sociali primarie impedendo alla comunità locale di effettuare un.efficace controllo sui suoi membri.“contagio sociale” processo in cui i devianti si concentrano in determinate zone della città (regionimorali). Ogni area naturale ha il proprio complesso di usanze, opinioni, tenore di vita, tradizioni,modo di pensare, sentimenti ed interessi1.4 Teoria conflitto culturale il deviante non è un soggetto patologico, ma è un individuo che siè conformato alle norme di condotta della prp cultura. Sellin ( autore di culture, conflict and crime,1938 ) distindue due tipi di conflitto culturale: a) primario: quando le norme di una certa culturasono considerate devianti nell'ambito di un altra cultura b) secondario nell'ambito della stessacultura, quando i membri di una società definiscono normale e non criminale un comportamentoche altri membri della stessa società considerano deviante.Chicago area project: iniziative che avevano lo scopo di riorganizzare i quartieri, furono
realizzate attività ricreative per i ragazzi, campagne di sensibilizzazione mirate a migliorare le condizioni di vita ecc. Secondo Sampson è fondamentale intervenire sulle condizioni che consentono di rafforzare i legami sociali tra i membri di una stessa comunità, ad esempio promuovendo attività ricreative per i giovani gestite da comitati di adulti della comunità si consolidano le relazioni tra i membri appartenenti a diverse generazioni della comunità stessa, sulla capacità di empowerment, sull'ambiente fisico riorganizzando gli spazi di vita dei membri della comunità con lo scopo di rendere più difendibile lo spazio fisico da parte di tali membri. Se la devianza è il prodotto di un conflitto culturale, la persona che viola la legge non percepisce la propria azione come deviante, ma la considera conforme alle norme di condotta della propria cultura. Le politiche finalizzate ad affrontare il conflitto culturale devono promuovere il processo.di integrazione degli immigrati nelle società che permettono loro di interiorizzare le norme ed i valori. Il processo di integrazione è orientato da 3 logiche: 1) Immigrazione temporanea: l'integrazione dell'immigrato deve essere limitata poiché l'immigrazione è considerata un fenomeno contingente, funzionale alle esigenze del mercato del lavoro. 2) Logica dell'assimilazione: promuove l'omologazione culturale dei nuovi arrivati affinché si integrino nella società ricevente "rendendosi indistinguibili dalla maggioranza della popolazione". 3) Logica pluralista: promuove le pratiche multiculturali le quali implicano che i membri della società ricevente accettino le differenze culturali e modifichino di conseguenza i propri comportamenti sociali e le proprie istituzioni. 1.5 Merton riforma la teoria dell'anomia di Durkheim, secondo lui l'anomia non è una condizione che mina la capacità di una società diregolare il comportamento degli individui comesosteneva Durkheim ma, è una condizione della società in cui vi è contrasto tra l'enfasi che si attribuisce alle mete culturalmente indotte dal sistema sociale e la scarsa importanza che si riserva ai mezzi legittimi che devono essere utilizzare x raggiungerle, dato che le mete degli individui sono indotte dal sistema culturale, la devianza scaturisce dall'esistenza di norme forti, che entrano in contrasto con la struttura sociale. La teoria di Merton non è in grado di spiegare la devianza collettiva. Per Merton l'anomia è una condizione in cui è presente la dissociazione fra le mete e le norme prescritte culturalmente e le capacità strutturate socialmente dei membri del gruppo di agire in modo conforme ad esse. 5 tipi di adattamento individuale: a) conformità b) innovazione c) ritualismo d) rinuncia e) ribellione.1.6 Cloward & Ohlin: come Merton ritenevano chel'origine della devianza fosse determinata dalla tensione strutturale tra mete e mezzi e consideravano il comportamento deviante un adattamento collettivo piuttosto che individuale, appreso e consolidato all'interno del gruppo. Teoria struttura illegittima delle opportunità e bande delinquenti: essi concordano con Cohen che la devianza rappresenta una soluzione a problemi di adattamento determinati dalle tensioni e frustrazioni profonde che vivono i giovani appartenenti alla classe inferiore nel tentativo di conseguire scopi prescritti dalla cultura dominante in condizioni che impediscono il conseguimento in modo legittimo. Essi sostengono che i giovani appartenenti ai quartieri urbani abitati dalla classe inferiore (slums) non abbiano solo una struttura legittima da poter conseguire ma anche una struttura illegittima delle opportunità, da qui si origina l'accesso differenziato alle opportunità illegittime. Al soggetto che è pervenuto alla conclusionedi non potercela fare con i mezzi legittimi non siaugualmente accessibile con quelli illegittimi. L'interesse è rivolto alle differenze socialmentestrutturate di accesso alle possibilità illegittime, tali differenze sono strettamente connesse al tipocon il tipo di subcultura delinquenziale che si sviluppa. C&O ne esaminano tre:
- subcultura criminale = banda in cui membri utilizzano mezzi illegali
- subcultura conflittuale = tipo di banda in cui i membri ricorrono alla violenza x raggiungere un certo status
- subcultura astensionista = tipo di banda in cui si consuma droga
Mezzi legittimi x arrivare al successo economico ke pxonoessere utilizzati dalla classe inferiore sono lo sport, scuola o lo spettacolo, strade che sono limitate,se chiuse possono aumentare tensione e frustrazione che potrebbero farli ricorrere a vie illegittime. Un sistema sociale che produce che produce gravi problemi di adattamento x coloro che occupanouno status sociale particolare,
Può far emergere una sfida collettiva alla legittimità delle regole di condotta convenzionali. Gli adattamenti collettivi avvengono quando si attribuisce alla società la colpa del proprio insuccesso anziché a difetti personali. La banda dei pari costituisce un nuovo mondo sociale in cui la legittimità della sua condotta delinquenziale viene fortemente rafforzata.
Due variabili per classificare le forme di organizzazione sociale degli slums che tendono a promuovere subculture delinquenti distinte: a) grado di integrazione fra trasgressori di diversi livelli d'età b) integrazione tra criminali e non.
Criminale adulto ed affermato è un modello da imitare dai membri giovani della subcultura. La precarietà e l'instabilità della vita sociale producono sui giovani di queste zone forti pressioni verso il comportamento violento, violenza che viene considerata l'unico strumento.
di cui si può disporre per accrescere il proprio status poiché i requisiti essenziali per il successo "sono lo stomaco e la capacità di il dolore" non servono altre abilità e conoscenze. Le politiche per fronteggiare questo possono consistere nell'intervento sulla disuguale distribuzione delle opportunità per rendere più accessibili i mezzi legittimi a tutti i gruppi sociali oppure evitare di promuovere aspirazioni che enfatizzino il perseguimento del successo a qualsiasi costo. 1.7 Prospettiva funzionalista di Parsons: gli attori sociali agiscono facendo riferimento a modelli che sono ritenuti desiderabili non soltanto dal soggetto stesso ma anche da altri membri della società, infatti sono definiti culturalmente sia le mete a cui gli individui possono legittimamente aspirare, sia i modi accettabili attraverso cui tali mete possono perseguire. L'approccio di Parsons è definito struttural-funzionalismo, poiché si propone di.individuare la struttura di fondo dellasocietà e di comprenderla mostrando le funzioni assolte dalle sue parti.
1. L'attore, colui che compie l'atto;
2. Un fine verso cui è orientato l'atto;
3. si sviluppano nuove linee d'azione e in cu