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Estratto del documento

CANALE ANALE:

- Costituisce gli ultimi 3 cm del classi

- Passa attraverso il muscolo elevatore dell’ano

- Termina con l’ano

La mucosa forma delle:

- colonne anali

Creste longitudinali chiamate e

- seni anali

Depressioni tra esse che sono dette

feci passano attraverso il canale

Quando le pressione sui seni

esercitano una e li inducono a

muco

produrre ulteriore e a lubri care il canale

anale durante la defecazione.

vene emorroidali formano plessi

Le grandi

super ciali nelle colonne anali e intorno

all’ori zio.

A di erenza delle vene degli arti esse:

- Non presentano valvole

- Sono soggette alla distensione

- Sono soggette all’accumulo di sangue venoso

Le emorroidi sono vene dilatate in modo permanente che:

- PROTRUDONO NEL CANALE ANALE

- FORMANO RIGONFIAMENTI ESTERNI ALL’ANO

Le emorroidi sono presenti n dalla nascita, e la loro evoluzione verso la malattia emorroidaria è in

gran parte dovuta a cause genetiche e fattori ereditari, con la presenza di fattori scatenati

l’insorgenza della patologia

Tra quelli più frequenti ci sono:

ff fi fi fi fi fi

- Le alterazioni dell’alvo sia sotto forma di stipsi che di diarrea

- La gravidanza

- Gli sforzi durante la defecazione

- Un uso eccessivo di clisteri

- L’uso eccessivo di cibi speziati, di alcolici e di cioccolato

La malattia emorroidaria si presenta con un sanguinamento

rosso vivo alla ne della defecazione.

A seconda dell’età (soprattutto dopo i 40 anni) bisogna valutare

a fondo il sintomo, che può nascondere la presenza di una

sottostante neoplasia del colon.

Inoltre possono presentarsi CON prolasso emorroidario

Il prolasso è classi cato in 4 gradi di gravità:

I:

I.GARDO congestione del plesso emorroidario interno, visibili

e solo all’esame proctoscopico o all’esplorazione rettale

II:

II.GARDO fuoriuscita di uno o più gavoccioli emorroidari

dall’ano in seguito allo sforzo evacuatorio, riducibile

spontaneamente

III:

III.GRADO fuoriuscita di uno o più gavoccioli, in seguito allo

sforzo evacuatorio, riducibile solo manualmente

IV:

IV.GRADO prolasso emorroidario completo e stabile al di

fuori del canale anale, irriducibile

SFINTERE ANALE: 2 ANELLI

L’ano è mantenuto chiuso da

MUSCOLARI:

1.SFINTERE ANALE INTERNO: formato da

bre muscolari lisce. Esso è sotto controllo

involontario e si rilassa automaticamente

quando il retto è disteso dalle feci

2.SFINTERE ANALE ESTERNO: formato da

muscolo scheletrico del diaframma pelvico.

volontario

Esso è sotto il controllo e rende

possibile rimandare la defecazione quando

opportuno

OBBIETTIVI DIDATTICI

CLISTERE EVACUATIVO

Funzione:

Introduzione di un liquido in retto e colon per rimuovere materiale fecale al ne di:

- Preparare il paziente ad un intervento chirurgico e/o diagnostico

- Alleviare la tensione

- Lubri care la mucosa del retto e del colon

- Favorire l’emissione di gas intestinali

- Ammorbidire il materiale fecale

Tipologie

- → ENTEROCLISMA

Clistere a grande volume (somministrazione di 0,5-2 litri di liquidi)

fi fi fi fi fi

- → MICROCLISMA

Clistere a basso volume (0,1-0,2 litri)

PUÒ ESSERE UTILIZZATO ANCHE PER SOMMINISTRARE FARMACI

STOMIA un’apertura sulla parete dell’addome alla quale viene

Per stomia intestinale si intende

collegato chirurgicamente un tratti di intestino

L’apertura consente la fuoriuscita del materiale organico intestinale, ma non avendo terminazioni

nervose né muscoli non può essere controllata volontariamente dal paziente.

temporanee

In funzione della durata si distinguono le stomie (con funzione protettiva) e le stomie

de nitive

Le stomie possono essere eseguite a qualunque età, anche nei pazienti pediatrici (anche neonati)

e negli anziani.

- ILEOSTOMIA: collegamento tra intestino tenue (ileo) e parete addominale (quadrante inferiore

destro)

- CIECOSTOMIA: collegamento tra cieco e parete addominale (quadrante inferiore desto)

- TRASVERSOSTOMIA: collegamento tra colon trasverso e parete addominale (quadrante

inferiore sinistro)

- SIGMOIDOSTOMIA: collegamento tra sigma e parete addominale (quadrante inferiore sinistro)

DIVERTICOLI

I diverticoli sono “evaginazioni mucose sacciformi’, in quanto si formano nella mucosa e

sottomucosa dell’intestino, creando piccole estro essioni della mucosa, di forma simile a quella di

un palloncino.

I diverticoli possono essere presenti lungo tutto l’intestino, ma sono più frequenti nell’intestino

crasso, in particolare nel tratto nale del colon, detto sigma, subito prima del retto.

Le cause della diverticolosi sono sconosciute.

Fattori di rischio:

- Età

- Sesso femminile

- Abitudini alimentari scorrette

- Sedentarietà

- Sovrappeso/obesità

- Fumo

- Farmaci antin ammatori non steroidei (FANS), oppioidi o corticosteroidi

DIVERTICOLITE in ammazione dei diverticoli

Sintomatologia:

- Dolore addominale intenso prevalentemente nella parte inferiore dell’addome

- Crampi addominali

- Febbre

- Gon ore addominale

- Flatulenza e meteorismo

- Alternanza di stipsi e di diarrea

- Talvolta nausea e vomito

Diagnosi:

- Storia clinica dei sintomi

- Palpazione dell’addome

fi fi fi fi fi fl

- Ecogra a addominale

- Colonscopia

FEGATO principale GHIANDOLA

È la

ESOCRINA ANNESSA AL

CANALE ALIMENTARE

Attraverso i DOTTI (epatici

destro e sinistro, epatico

comune, cistico, coledoco)

immette il suo prodotto di

BILE

secrezione che è la nel

duodeno.

FUNZIONI:

PRODURRE LA BILE:

1. la bile serve a emulsionare i

grassi; i grassi nel cibo tendono ad agglomerarsi in

gocce che sono di cili Aida aggredire da parte degli

enzimi lipolitici (funzione digestiva) prodotto dal

pancreas. La bile riduce le grosse gocce di grassi in

micelle più piccole, più facilmente aggredibili

2. PRINCIPALE ORGANO DEL METABOLISMO: gli

epatociti (e.g. le cellule epatiche) svolgono quasi

tutte le funzioni dell’organo legate alla sua attività

producendo i cosiddetti ENZIMI del

metabolica,

METABOLISMO che modi cano le diverse sostanze

che arrivano al fegato

Metabolismo dei fattori nutritivi:

Esempi:

- Il fegati “estrae” il glucosio dal sangue e lo metabolizza in una forma di deposito che è il

glicogeno, immagazzinato nel fegato stesso

- Il fegato “costruisce” le proteine utilizzando gli amminoacidi che arrivano al fegato stesso

- I lipidi che vengono assorbiti e arrivano al fegato vengono metabolizzati in qualcosa di diverso,

come ad esempio le LIPOPROTEINE (HDL, LDL) che poi passano nel sangue

Metabolismo dei farmaci:

- Un farmaco può essere assorbito a livello intestinale, arriva al fegato e qui ne viene modi cata

attivazione o inattivazione

la struttura chimica con conseguente della molecola

Metabolismo sostanze tossiche:

- Ad esempio alcol: questo può determinare dei danni a livello epatico

Produzione di proteine immesse poi nel sangue:

- Questo si associa ad una funzione endocrina

3. CONTRIBUISCE ALL’EMOPOIESI nella VITA FETALE: ovvero contribuisce alla produzione di

cellule del sangue nel feto

4. IN PARTE, FUNZIONE EMOCATERETICA: eliminazione delle cellule vecchie del sangue che

è una funzione tipica della milza

LOCALIZZAZIONE:

fi ffi fi fi

sotto al diaframma,

Subito prevalentemente

nell’ipocondrio destro.

Si estende anche a livello di:

- Epigastrio

- Ipocondrio sinistro

Ha la forma di un ovoide il quale, attraverso un

piano obliquo, è stata asportata la porzione

inferiore sinistra. Pesa circa 1,5 kg.

Nel fegato identi chiamo le facce:

1. ANTEROSUPERIORE: detta anche DIAFRAMMATICA

2. VISCERALE o INFERIORE: viscerale perché guarda verso gli altri visceri, per primo lo

stomaco!

3. POSTERIORE: guarda posteriormente, verso la colonna vertebrale

FACCIA ANTEROSUPERIORE:

- Subito sotto al diaframma

- Aspetto convesso

- Divisa dal SOLCO SAGITTALE in 2 lobi:

A) Lobo DESTRO più voluminoso

B) Lobo SINISTRO più piccolo e di forma triangolare

RELAZIONE CON IL PERITONEO:

Sia il lobo destro che sinistro sono rivestiti in questa faccia da peritoneo che in gura appare

come un aspetto lucido.

Quando il peritoneo va rivestire il diaframma diventa peritoneo PARIETALE.

fi fi

A livello del solco sagittale superiore, il peritoneo che riveste il lobo destro e il peritoneo che

riveste il lobo sinistro, si attaccano alla super cie epatica e si collocano a dare una struttura a

LEGAMENTO FALCIFORME

doppio foglietto peritoneale =

Il LEGAMENTO FALCIFORME sii inserirà anch’esso a livello del diaframma e

qui i due foglietti si separano e andranno a rivestire il versante inferiore del

diaframma verso destra e verso sinistra.

A livello del margine inferiore del LEGAMENTO FALCIFORME c’è un cordone

LEGAMENTO ROTONDO.

broso che chiamiamo Esso andrà dal fegato al

versante interno dell’ombelico.

LEGAMENTO ROTONDO cordoncino broso; è ciò che residua dalla VENA OMBELICALE che

dopo la nascita non serve più e si oblitera. Da qui il legamento rotondo.

VERSANTE INFERIORE

Super cie più complessa. Si possono identi care 3 solchi:

1. SOLCO SAGITTALE INFERIORE DI SINISTRA: è diviso in 2 parti:

A) Approfondirei del legamento rotondo

B) Solco per il LEGAMENTO VENOSO

2. SOLCO SAGITTALE INFERIORE DI DESTRA: c’è la COLECISTI e quindi abbiamo l’impronta

della colecisti sul fegato

3. SOLCO TRASVERSO: posto fa i primi 2 solchi: va a costituire l’ILO DEL FEGATO dove:

→ Entrano i vasi (vena porta e arteria epatica)

→ Emergono i dott epatici destro, sinistro e comune

Questi 3 solchi formano la gura di una H.

Tutte le strutture sono rivestite da peritoneo.

piccolo omento.

A livello del solco trasverso si inserisce il

I solchi delimitano dei lobi:

1. LOBO SINISTRO

2. LOBO DESTRO →

3. LOBO QUADRATO tra cistifellea e il solco del legamento rotondo

4. LOBO CAUDATO tra impronta della vena cava inferiore ed il solco per il legamento venoso

FACCIA POSTERIORE:

- Guarda verso la parte addominale posteriore

- Il pro lo è triangolare

RAPPORTI:

1. COLONNA VERTEBRALE

2. VENA CAVA INFERIORE

PERITONEO

Sul versante posteriore, il peritoneo che riveste il versante superiore e inferiore lascia il fegato per

diventare peritoneo PARIETALE. AREA NUDA

Tra le 2 linee di ri essione (supe

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
9 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaiabordin03 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Stocco Alessandro.