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Struttura delle tonache dell'apparato digerente
– Tonaca muscolare → costituita da due strati di cellule muscolari lisce, uno interno circolare e uno esterno longitudinale. Tra gli strati è localizzato il plesso mienterico costituito da un intreccio di fibre nervose e da cellule gangliari che, insieme al plesso sottomucoso cui è connesso, forma il sistema nervoso intramurale.
– Tonaca sierosa → tonaca più esterna. Costituita da tessuto connettivo lasso ricoperto da mesotelio monostratificato pavimentoso o cubico.
Sviluppo dell'apparato digerente: dall'entoderma dell'intestino primitivo → epitelio della mucosa e ghiandole; dallo strato splancnico del mesoderma laterale → il resto della parete.
BOCCA è presente un organo specializzato, la lingua. La tonaca mucosa della bocca è bagnata da muco, secreto da cellule calciformi nei pesci e da ghiandole salivari nei tetrapodi. La volta della cavità orale è costituita dal palato, sorretto da segmenti.
ossei.Nelle mixine la bocca è circondata da tentacoli. Al fondo della bocca si trova una lingua con numerosi dentelli cornei.Nelle lamprede la bocca è circolare con cirri e papille che servono per adesione tipo ventosa. Numerosi dentelli cornei sia nel disco orale che nella lingua.Negli osteitti coanati e nella maggior parte dei tetrapodi è presente un palato primario, sulla porzione anteriore del quale si aprono le coane, o aperture nasali posteriori.Nei mammiferi, provvisti di palato secondario, l'apertura delle coane si sposta posteriormente, fino alla faringe. Qui abbiamo il palato molle e il palato duro.
BOCCA GNATOSTOMI– rima boccale, labbra o becco corneo– palato primario o secondario– lingua– denti– epitelio sottile anche ciliato o anche cheratinizzato– cellule mucipare– ghiandole salivari innervate da sistema nervoso parasimpatico.
LINGUA nei pesci manca una vera e propria lingua mobile muscolare, ma è
Presente un rilievo del pavimento della cavità orale sostenuto dalle cartilagini basiiale e ceratoriale, con una limitata mobilità dovuta alla muscolatura branchiale. La lingua dei tetrapodi è molto mobile ed è legata all'osso ioide.
GHIANDOLE DELLA BOCCA
Nei mammiferi le ghiandole salivari hanno funzione digestiva, elaborando un secreto sieroso che contiene ptialina, diastasi e altri enzimi digestivi. In questi vertebrati la saliva è prodotta da 3 tipi di ghiandole:
- Ghiandole parotidi → localizzate in corrispondenza dell'articolazione mandibolare e hanno un dotto escretore, il dotto parotideo.
- Sottomandibolari → sono miste, sieromucose, localizzate in corrispondenza del terzo posteriore della mandibola, con un dotto escretore, il dotto sottomandibolare.
- Sottolinguali → sono mucosierose e presentano numerosi dotti escretori che si aprono sul pavimento della cavità orale, fra lingua e margine.
mandibolare.DENTInei mammiferi distinguiamo una corona e una radice. Il limite tra corona e radice è detto colletto. Ildente contiene una cavità, la cavità pulpare, che all'apice della radice comunica con il parodonto. Lapolpa è costituito da tessuto connettivo mucoso contenente i vasi e i nervi del dente. La cavitàpulpare è delimitata da dentina.– dentina → forma la massa del dente; ricca di fosfato di calcio ma povera di cellule, gliodontoblasti.– Smalto → forma esternamente alla corona uno strato superficiale sottile ma duro, costituitoda prismi di fosfato di calcio disposti perpendicolarmente rispetto alla superficie dellacorona.– Cemento → ricopre la dentina a livello della radice.I denti degli gnatostomi sono di origine ectomesodermica. Nei vertebrati con denti marginali, ilprimo abbozzo dei denti è rappresentato da lamine dentali, di origine ectodermica, che si estendonolungo i margini di
La mascella e la mandibola sono formate dalle lamine dentali, che sono indotte dalle cellule della cresta neurale della regione cranica che migrano nella regione di mascella e mandibola. Dalle lamine si originano le gemme dei singoli denti, attorno alle quali si addensano le cellule provenienti dalle creste neurali. Ciascuna gemma si allarga a coppa con convessità rivolta verso la superficie.
La maggior parte dei vertebrati è caratterizzata da polifiodontia, cioè da più sostituzioni di denti nel corso della vita; i mammiferi sono nella maggior parte dei casi difiodonti, cioè hanno due dentizioni, una da latte e una definitiva; solo i misticeti sono monofiodonti, hanno cioè una sola dentizione.
La sostituzione dei denti avviene secondo precisi processi, in modo da garantire la costante presenza di un numero adeguato di denti funzionali.
La forma dei denti è in rapporto al tipo di alimentazione: nei NON mammiferi si ha omodontia, con denti tutti uguali.
tra loro, adatti alla predazione. Solo in alcuni casi si ha eterodontia che hanno denti anteriori a scalpello e denti posteriori massicci. Nei serpenti non velenosi i denti sono conici e morfologicamente tutti uguali fra loro (denti aglifi); tuttavia, in alcuni serpenti poco velenosi, gli ultimi denti della mascella, associati alle ghiandole del veleno, sono scanalati alla base (denti opistoglifi). In altri serpenti molto velenosi, vi sono due denti scanalati per ciasun lato della mascella (denti proteroglifi). Nei serpenti con denti solenoglifi, come le vipere, i margini delle scalanature dei denti del veleno, uno per mascella, si saldano a formare canalicoli per il passaggio del veleno.
DENTI MAMMIFERI
I denti incisivi sono in genere piccoli e sono utilizzati per brucare, tagliare e raccogliere cibo. I canini per bucare e uccidere la preda. Premolari e molari hanno il compito di tagliare e triturare il cibo. I premolari e molari dei mammiferi hanno due o più radici e una corona.
caratterizzata dacuspidi coniche collegate da creste di smalto taglienti. Nei molari inferiori erano presenti le 3 cuspidi originarie, indicate come protoconide, paraconide, metaconide. Ruminanti: mancano incisivi superiori e in molte specie i canini, palato cheratinizzato. Molari e premolari a corona alta che con l'usura formano creste di smalto taglienti più sporgenti alternate a dentina. FARINGE dopo la bocca, fa parte sia del digerente che del respiratorio. Nei pesci sono presenti le branchie. Nei tetrapodi glottide fra faringe e vie respiratorie. Nei mammiferi alla deglutizione il palato molle chiude le coane mentre l'epiglottide chiude l'accesso alla laringe. Epitelio simile a quello boccale e muscolatura striata. Alcuni derivati della faringe: - TIMO → organo linfoide primario (linfociti T e B) - TONSILLE → organi linfoidi secondarie dalle prime tasche della faringe. ESOFAGO FUNZIONI è il segmento di connessione tra faringe e stomaco o.Tra faringe e intestino. La funzione principale dell'esofago è legata al trasporto del cibo dalla faringe alle pareti posteriori del canale alimentare. In uccelli granivori o che si cibano di semi, dalla porzione media o terminale dell'esofago si differenzia una sacca, il gozzo. Qui possono essere conservate i semi ammorbiditi con la cau e la fermentazione batterica; il cibo è poi trasferito nello stomaco per atto riflesso in rapporto allo stato di riempimento dello stomaco stesso. Un'altra possibile funzione del gozzo è quella di trasportare il cibo: l'adulto rigurgita il cibo contenuto nel gozzo per nutrire i piccoli. L'epitelio di rivestimento dei mammiferi è pavimentoso pluristratificato, variamente cheratinizzato secondo la dieta. STOMACO è destinato a deposito temporaneo del cibo ingerito, che qui è in buona parte digerito grazie alla presenza di ghiandole che elaborano il succo gastrico, costituito da acido.cloridrico e pepsina.Forma e dimensioni dello stomaco sono variabili in base alla dieta. Il confine fra esofago e stomaco è anatomicamente segnato dal cardia, mentre quello fra stomaco e intestino è dato dal piloro.Lo stomaco degli uccelli è particolare essendo costituito da una porzione anteriore chiamato proventriglio, a funzione chimica, e uno stomaco posteriore, muscolare chiamato ventriglio a funzione meccanica. Il ventriglio sostituisce l'apparato masticatore, assente negli uccelli, nella manipolazione del cibo. Il ventriglio è rivestito di coilina, una proteina simile alla cheratina, è elaborato delle ghiandole del ventriglio.
Rennina: enzima coagulante del latte che trasforma la caseina insieme ad altre proteine e grassi incagliata.
Stomaco dei ruminanti: rumine, reticolo, omaso, abomaso (regione del fondo); i primi 3 hanno una struttura di tipo esofageo e contengono batteri anaerobi e protozoi i quali sintetizzano l'enzima cellulasi che
idrolizza la cellulosa e favorisce l'accesso e quindi la digestione dei nutrienti presenti nelle cellule vegetali. I batteri simbionti attraverso processi fermentativi trasformano i vegetali in vari acidi grassi organici producendo metano e anidride carbonica. I prodotti della fermentazione vengono in parte già assorbiti nello stomaco. I simbionti che si riproducono nello stomaco vengono digeriti nell'abomaso; l'assorbimento finale avviene nell'intestino.
INTESTINO
nei mammiferi abbiamo una distinzione fra intestino tenue e crasso. Nell'intestino tenue abbiamo duodeno, digiuno e ileo. In molti mammiferi si osserva, al passaggio fra i due intestini, un'estroflessione a fondo cieco, l'intestino cieco. Sono presenti i villi intestinali.
L'intestino crasso si suddivide in colon e retto.
FEGATO
ha un ruolo fondamentale nel controllo della glicemia. Il glucosio assunto attraverso gli alimenti e assorbito dall'intestino è portato al fegato dove
è polimerizzato e accumulato sotto forma diglicogeno (glicogenosintesi). Glicogenolisi e gluconeogenesi sono mantenuti sotto controlloormonale soprattutto dall'insulina e del glucagone prodotti dal pancreas endocrino. Il fegatointerviene nella formazione delle lipoproteine e nella sintesi delle proteine plasmatiche, soprattuttoalbumine, fibrinogeno e prototrombina. È sede dei processi di deaminazione degli aminoacidi e dineutralizzazione di sostanze tossiche introdotte con gli alimenti o derivanti dalla fermentazionebatterica. Il fegato è sede di deposito di sostanze quali glicogeno, grassi , vitamine. Il parenchimaepatico è responsabile della produzione di bile, costituita da prodotti di secrezione e di escrezione.Fra gli epatociti (cellule del fegato) sono interposti i sinusoidi epatici che derivano dalla vena portaepatica e dall'arteria epatica. La vena porta raccoglie sangue refluo dai diversi tratti intestinali edalla milza. Il fegato dei
mammiferi è formato da lobuli che al centro presentano un ramo della venaep