Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Nucleo chinolinico
Malaria: alcaloidi della china - stereoisomeria
1S, 3R, 4S, 8R, 9S
1S, 3R, 4S, 8S, 9R
Malaria: alcaloidi china - conformazioni
Chinina e chinidina differiscono per la conformazione che espone in entrambi i casi i sistemi
ciclici (conformazione aperta). Tuttavia nella chinina OH e NH sono vicini abbastanza da
formare un legame di idrogeno cosa che non si presenta nella chinidina
La chinidina è più potente ma anche più tossica.
Chinina Chinidina
1S, 3R, 4S, 8S, 9R 1S, 3R, 4S, 8R, 9S
Malaria: alcaloidi della china - meccanismo
Il meccanismo di questi alcaloidi è correlato all’utilizzo dell’emoglobina come fonte di
aminoacidi da parte del plasmodio. In questa digestione si libera il gruppo eme, che può
svolgere un ruolo pro-ossidante e tossico per il plasmodio che si difende convertendo l’eme
liberato in dimeri insolubili che precipitano e perdono il loro effetto tossico.
Malaria: alcaloidi della china - meccanismo
A prescindere che la conversione da eme a
ematina e poi ad emozoina sia catalizzata da un
enzima (eme polimerasi) avvenga spontaneamente
(autocatalisi) in condizioni biologiche o sia
promossa dalla presenza di altri composti (ioni,
peptidi o lipidi), il passaggio detossificante
fondamentale per il plasmodio è l’unione di più
dimeri in strutture cristalline ordinate non più
solubili Biocristallizzazione Inibire questo
processo diventa un target terapeutico
Malaria: alcaloidi della china - meccanismo
Il principale meccanismo di questi alcalodi si basa sull’inibizione della
biocristallizzazione dell’eme che quindi rimane in soluzione ed è tossico per il
plasmodio
Possibile interferenza con DNA del plasmodio (inib. sintesi ac. nucleici e proteine):
L’anello aromatico e planare della chinolina si intercala tra coppie di basi
Malaria: alcaloidi della china - metabolismo
Benché le forme poliidrossilate siano rapidamente escrete, la formazione di specie
potenzialmente elettrofile può spiegare l’azione pro-ossidante dovuta a sovradosaggio
di questi alcaloidi
Malaria: alcaloidi della china - profilo
Schizonticidi ematici a rapida azione che agiscono nello stadio eritrocitario del
plasmodio, efficace contro tutti i quattro i parassiti.
Gametocidi nei confronti di P. vivaxe P. ovale
Non hanno effetto sugli sporozoiti.
Somministrati per via orale in quanto per via parenterale possono provocare emolisi.
Si legano alle proteine plasmatiche per il 90% e pertanto sono ben diffusi in tutto
l’organismo. Emivita circa 11 ore.
Gli effetti collaterali includono:
- Cinconismo (problemi gastro-intestinali, disturbi visivi, emicrania)
- Ipoglicemia
- Contrazioni uterine
- Effetti a livello cardiaco (ipotensione e prolungamento QT)
Malaria: alcaloidi della china - SAR
Il gruppo vinilico può essere
ridotto e modificato per
esempio a CH=CH-CH
3
L’eliminazione, la modifica del
attivo; se ox a COOH inattivo
gruppo OH o la sua ossidazione
a C=O inattivo
Consentiti esteri OCOR come
profarmaci La porzione chinuclidinica
non è necessaria purché al
C-9 sia legata un’ammina
alifatica terziaria la cui
quaternalizzazione
Il gruppo Ome può essere inattivo
eliminato, trasformato in
OH o modificato per
esempio OEt attivi L’idrogenazione del sistema
aromatico o l’eliminazione
dell’N anulare inattivo
Malaria: Semplificazione della chinina
Sulla base delle SAR della chinina è apparso chiaro che l’anello chinucleidinico era
quello più facilmente modificabile mantenendone la basicità. Pur mantenendo
l’anello aromatico chinolinico, gli studi hanno perseguito due vie:
- Mantenimento dell’OH della chinina Meflochina
- Inserimento di un gruppo 4-amino Clorochina
Malaria: 4 ammino chinoline clorochina
Inattivo Clorochina attivo Inattivo
Clorochina
Molto efficace sulle forme eritrocitarie di P. vivax, P. ovale, P. malariae e sui ceppi
di P. falciparum clorochina-sensibili.
Attivo contro i gametocidi di P. vivax, ovale e malariae.
Inattivo sulle forme tissutali di P. vivax e P. ovale.
Malaria: 4 ammino chinoline
Antitrematodi,
antimalarico,
antigiardiaco, antiameba,
clorochina idroclorochina
antiartrosico
Amodiachina Antimalarico Tricomonacid (Antitricomonas)
Malaria: 4 ammino chinoline - meccanismo
Un primo meccanismo implica l’inibizione della biocristallizzazione come già visto per
la chinina anche se l’orientamento è diverso, la clorochina non interagisce direttamente
con il Fe dell’eme ma assume una posizione più laterale ecco perché l’OH non è più
essenziale
Malaria: 4 ammino chinoline - meccanismo
L’azione è potenziata dal fatto che questi derivati si accumulano nel plasmodio a causa
del suo pH più acido
Malaria: 4 ammino chinoline - profilo
rari alle dosi terapeutiche e piuttosto scarsi nell’uso profilattico;
• problemi GI, prurito, ipotensione posturale, incubi, offuscamento della vista;
• ansia e depressione per somministrazioni prolungate;
• cardiotossicità
• Retinopatia per trattamenti a lungo termine con clorochina e idrossiclorochina,
utilizzate nel trattamento di malattie autoimmuni, come artrite reumatoide e Lupus
eritematoso sistemico; visite oftalmiche periodiche per evitare danni retinici
Malaria: mepacrina
Antiprotozoario e antireaumatico, derivato della 9-ammino acridina, noto anche come
chinacrina
Approvato come antimalarico nel 1930 (superato dalla clorochina), è anche
autorizzato per le giardiasi (parassitosi protozoaria intestinale) metronidazolo-resistenti
In alternativa alla clorochina, nel trattamento del Lupus eritematoso sistemico (uso off-
label); profilassi pneumotorace in pazienti ad alto rischio di recidiva (es. fibrosi cistica)
Marcatore fluorescente per la visualizzazione delle piastrine
Meccanismo d’azione simile alle 4-amminochinoline. È anche inibitore della
istamina N-metiltransferasi. Inibisce NF-kB (complesso proteico che controlla
la trascrizione del DNA) e attiva p53 (soppressore tumorale).
Effetti neurotossici (psicosi)
Malaria: mefluochina
Azione antimalarica
Schizonticida ematico contro P. falciparume P.
vivax
Inattiva sui gametocididi P. falciparume sulla
fase epatica di P. vivax
Effetti avversi
Disturbi neuropsichiatrici
Effetti cardiotossici
Polmoniti (FDA)
Meccanismo d’azione (simile a CQ)
Conformazione simile alla chinina
Inibizione della polimerizzazione dell’eme
formando di complessi tossici con l’eme in grado
di alterare le membrane dei parassiti e
d’interagire con altri componenti del plasmodio
Novità: Inibitore della sintesi proteica
Malaria: mefluochina - stereochimica
Molecola chirale con 2 centri chirali: 4 stereoisomeri con potenza antimalarica
analoga.
In commercio come racemato degli enantiomeri (R,S) e (S,R).
La concentrazione plasmatica dell’isomero (-) è significativamente più elevata
dell’isomero (+) (emivita più lunga).
L’isomero (+) è più efficace nel trattamento della malaria.
L’isomero (-) lega specificamente i recettori adenosinici del SNC (effetti psicotropi).
Malaria: mefluochina - meccanismo
Benché progettato come derivato
semplificato della chinina mostra un
meccanismo di inibizione della sintesi
proteica interagendo con il ribosoma
parassitario.
Malaria: 8 amino chinoline
Primachina Pamachina Pentachina
Efficaci sia contro le forme tissutali primarie e secondarie che contro le forme sessuate
ematiche
Primachina
Antimalarico attivo su forme esoeritrocitiche e gametociti.
In combinazione con clindamicina, viene utilizzato nel trattamento di Pneumocystis
pneumoniae (PCP), infezione micotica ricorrente nei malati di AIDS e, più raramente, in
pazienti trattati con immunosoppressori.
Non somministrato a pazienti con infezioni da P. vivax e P. ovale.
Malaria: 8 amino chinoline
L’effetto pro-ossidante antimalarico risulta
particolarmente evidente nell’inibizione di
enzimi che contengono sistemi Fe-S come
centri catalitici (enzimi implicati nella
biosintesi, nella catena respiratoria e nella
detossificazione )
Malaria: altri analoghi schizonticidi
Alofrantina Utilizzato solo in
Fenantrene sostituito, combinazione con
strutturalmente correlato artemether
agli alcaloidi della china
Malaria: Artemisinina
Sesquiterpene lattonico estratto dalla
pianta cinese artemisina annua.
Artemisinina e derivati ridotti hanno
azione più rapida di tutti gli altri
antimalarici verso P. falciparum. ACT
(Artemisin-combination therapy)
considerato standard mondiale.
Utilizzato anche nella malaria da P.
vivax. Malaria: Artemisinina
Sebbene il meccanismo antimalarico
dell’artemisinina è ancora in parte da
chiarire si può evidenziare come la
funzione endoperossidica ciclica
reagisca con l’eme producendo specie
radicaliche pro-ossidanti che sembrano
avere un’azione particolarmente tossica
sulle proteine mitocondriali della
malaria
Malaria: Artemisinina
Diverse evidenze mostrano che ART agisce perturbando l’omeostasi redox del parassita.
Quando il parassita infetta i globuli rossi, consuma Hb dentro il vacuolo digestivo, libera l’eme;
il Fe riduce il legame perossidico dell’ART generando Fe-ossene, con conseguente produzione
di ROS e danno (fino a morte) al parassita. ART inibisce anche proteasi specifiche del
plasmodio Malaria: Antimetaboliti
L’evidenza che la pirimetamina aveva attività antifolico antimalarica ha portato allo sviluppo di
derivati guanidinici (proguanil) che in vivo cuclizzano a dare il cicloguanil attivo come
antifolico Malaria: Proguanil
Derivato biguanidico che deve la sua
azione al suo metabolita triazinico
ciclico (Cicloguanil).
Azione profilattica e soppressiva sugli
sporozoiti di P. falciparum
Attivo come inibitore della DHFR e timidilato
sintasi
Malaria: Proguanil
Nel Plasmodio esiste un solo enzima che ha funzione di DHFR e TS la cui inibizione
riveste quindi un ruolo particolarmente efficace nell’azione antimalarica (domini giallo-
verdi DHFR; domini blu e viola, TS). Questo però implica anche chiari e prevedibili
meccanismi di resistenza riconducibili a mutazioni specifiche di tale proteina.
Malaria: Atovaquone
Naftochinone, analogo dell’ubichinone,
con attività antipneumocistica.
Utilizzato nel trattamento e profilassi di:
1) malaria, in associazione con proguanil
(Malarone);
<