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IL MOVIMENTO:

Ogni attività sportiva è caratterizzata dal movimento, che può essere semplice o complesso

e consiste in una sequenza di posizioni corporee nel tempo.

I movimenti di base dipendono dalle strutture articolari e si suddividono in:

• Flessione ed estensione → Diminuzione o aumento dell’angolo tra due segmenti

corporei (movimenti ciclici).

• Abduzione e adduzione → Allontanamento o avvicinamento all’asse centrale del

corpo (tipici di spalla e anca).

• Rotazione → Movimento attorno all’asse longitudinale (usato per girare testa e

tronco).

• Circumduzione → Combinazione dei precedenti, permette movimenti circolari.

Il gesto atletico è composto da schemi motori fondamentali che coinvolgono forze attive

(muscolari) e forze passive (elastiche, inerziali, ecc.).

Esistono due tipi principali di schemi motori:

1. Movimenti globali → Coinvolgono tutto il corpo, come la marcia, la corsa, il nuoto,

i salti o i tuffi.

2. Movimenti parziali → Coinvolgono solo una parte del corpo per interagire con

oggetti esterni, come lanciare (giavellotto, disco), colpire (tennis, calcio), sollevare

pesi o tirare di scherma.

Nel primo caso i movimenti sono ripetuti ritmicamente, mentre nel secondo spesso si tratta

di un singolo gesto complesso.

CONTROLLO E REGOLAZIONE PERIFERICA:

I movimenti possono essere volontari o riflessi e sono regolati dal sistema nervoso

attraverso i motoneuroni spinali, che variano a seconda del tipo di muscolo innervato:

• Muscoli tonici (posturali) → Innervati da motoneuroni alfa con assoni sottili e

conduzione lenta.

• Muscoli fasici (movimento rapido) → Innervati da motoneuroni alfa con assoni più

spessi e conduzione veloce.

Ogni motoneurone innerva un gruppo di fibre muscolari, formando una unità motoria. Il

rapporto tra fibre e unità motoria varia: nei muscoli per movimenti precisi (es. occhi) è

basso (10:1), mentre nei muscoli degli arti inferiori è alto (3000:1).

Controllo della forza e del movimento

L’intensità di un movimento dipende da:

1. Reclutamento delle unità motorie (attivazione di più fibre muscolari).

2. Aumento della frequenza di scarica delle unità motorie.

La coordinazione tra forza, ampiezza e durata consente la transizione armoniosa tra

posture, essenziale nel gesto sportivo.

Riflessi spinali e controllo muscolare

Il controllo più elementare del movimento è l’arco riflesso spinale, composto da:

1. Recettore → Trasforma lo stimolo in impulso nervoso.

2. Neurone afferente → Conduce il segnale al midollo spinale.

3. Sinapsi → Modifica il segnale.

4. Neurone efferente → Trasmette l’impulso ai muscoli.

5. Effettore (muscolo) → Esegue la risposta (es. riflesso da stiramento).

Il fuso neuromuscolare, presente in tutti i muscoli scheletrici, rileva allungamento e

velocità di allungamento del muscolo, inviando segnali per regolare la contrazione. I

muscoli deputati ai movimenti fini (es. mani, occhi) hanno una densità più alta di fusi

neuromuscolari.

Un altro recettore importante è l’organo tendineo del Golgi, situato nei tendini, che rileva

la forza esercitata dal muscolo e regola la tensione muscolare.

A livello spinale esistono meccanismi inibitori:

• Circuito inibitorio sui motoneuroni alfa e gamma → Permette il rilassamento dei

muscoli antagonisti.

• Cellule di Renshaw → Regolano l’inibizione dei muscoli antagonisti e ricevono

influenze da centri nervosi superiori.

Controllo e regolazione centrale

Il movimento e la postura sono regolati da una rete complessa di strutture nel cervello e nel

midollo spinale. La formazione reticolare nel tronco encefalico è fondamentale per la

vigilanza e l'attenzione, influenzando i motoneuroni spinali e cranici, la corteccia cerebrale e

altre strutture sottocorticali. Il cervelletto coordina il tono muscolare e modula i riflessi

spinali, mentre il talamo elabora e trasmette le informazioni sensoriali alla corteccia

cerebrale, che poi coordina la risposta motoria.

Apprendimento motorio

Il movimento deve essere prima appreso. Inizialmente, il movimento è grossolano, guidato

dalle informazioni visive. Con la pratica, la coordinazione migliora e diventa automatica. Il

controllo si sposta dal cervello al cervelletto e ai gangli della base una volta che il

movimento è automatizzato.

Processi mentali

L'efficienza della risposta motoria dipende dall'elaborazione delle informazioni sensoriali,

che può essere limitata dall'attenzione. Solo una piccola parte degli stimoli ricevuti viene

elaborata, il che influisce sulla qualità della risposta motoria.

Sistema sensoriale

Il sistema visivo gioca un ruolo cruciale negli sport. Le informazioni visive vengono

catturate dalla retina e inviate rapidamente al cervello per essere elaborate. A seconda dello

sport, l'atleta utilizza diverse modalità di visione (fissa o con movimento del capo) per

acquisire informazioni. La percezione visiva viene anche influenzata dall'esperienza.

Sistema di risposta

Il cervello deve selezionare, programmare, eseguire e controllare la risposta motoria. Poiché

le informazioni arrivano velocemente, il cervello deve prendere decisioni rapide per

garantire che la risposta motoria sia adeguata alla situazione.

Sistema tonico posturale

Il sistema tonico posturale è responsabile per mantenere la postura e per supportare il

movimento. Il sistema include diversi recettori sensoriali, come quelli della pelle, delle

articolazioni e dei muscoli, che inviano informazioni per regolare il tono muscolare e il

movimento. I riflessi miotatici, come il riflesso di stiramento dei muscoli, sono importanti

per la coordinazione e possono essere modulati da segnali provenienti da altri recettori.

I Recettori Principali:

1. Il Piede: È un punto cruciale nel sistema posturale, ricco di recettori esterocettivi

(cutanei) e propriocettivi (muscolari e articolari). La pianta del piede, in particolare, è

fondamentale per il controllo del bilanciamento e per il trasferimento delle

informazioni al sistema nervoso.

2. L’Occhio: Ha un ruolo importante nell’equilibrio tonico posturale. Modifiche nei

muscoli oculari possono influire sulla postura e sull'orientamento spaziale, come

dimostrato dagli esperimenti di J.B. Baron.

3. L’Apparato Stomatognatico: Questo sistema, che comprende la bocca e la mascella,

ha una funzione di interconnessione tra le catene muscolari anteriori e posteriori, con

una doppia esterocezione (sui denti) e propriocezione muscolare.

4. Il "Computer Centrale" (Sistema Nervoso): I segnali ricevuti dai recettori

vengono integrati a livello centrale, attraverso strutture cerebrali come i nuclei

vestibolari, il cervelletto, e la corteccia frontale.

I Meccanismi di Adattamento e Difesa:

• Funzioni Automatiche: Il corpo ha meccanismi automatici per regolare la postura e

il tono muscolare.

• Tre Regole Gerarchiche: I meccanismi di difesa rispondono seguendo tre regole

principali:

1. Salvaguardare le funzioni essenziali

2. Eliminare dolori e disturbi

3. Rispettare la legge del minimo sforzo e autotutelarsi.

• Aggressioni Subliminali e Liminali: Gli stimoli che non raggiungono la coscienza o

che vengono mascherati da difese inibitorie. L’organismo reagisce con adattamenti

che, a lungo andare, possono causare problemi muscolo-scheletrici.

Sport e Postura:

• Lo sport, sebbene sia volto al risultato, deve considerare anche la salute e l'incolumità

dell’atleta. Le alterazioni posturali possono causare patologie da sovraccarico, in

particolare a livello di ginocchio, spalla e rachide. La valutazione posturale è cruciale

per prevenire danni a lungo termine e per ottimizzare le prestazioni.

• Pallavolo: Il gesto tecnico e i movimenti in questo sport richiedono una postura

corretta per prevenire infortuni, in particolare nelle articolazioni del ginocchio, della

spalla e della colonna vertebrale.

• Basket: Come nella pallavolo, anche il basket comporta stress a livello della colonna

vertebrale e altre articolazioni, dovuti a movimenti come i salti e i cambi di direzione

rapidi. Le problematiche lombari sono comuni tra i cestisti.

MODULO 7- LA POSTUROLOGIA: RELAZIONE CON IL PIEDE E ADATTAMENTO

DEL RACHIDE

Anatomia del Piede

Il piede umano è una struttura complessa composta da:

• 26 ossa, suddivise in tre sezioni principali:

• Avampiede: costituito dalle falangi (delle dita) e dai metatarsi (ossa tra le dita

e il tarsometatarsico).

• Mesopiede: include il cuboide, i tre cuneiformi e lo scafoide tarsale.

• Retropiede: formato dall'astragalo e dal calcagno.

• Muscoli e articolazioni: che permettono il movimento e la flessibilità del piede. Si

trovano sia nella parte interna che esterna (muscolatura intrinseca ed estrinseca).

• Tessuti nervosi: la rete di nervi e terminazioni sensoriali (meccanocettori) è

distribuita lungo il piede e permette la percezione sensoriale di ciò che accade a

livello del piede.

Il piede ha due superfici:

• Dorso del piede (superiore), e

• Pianta del piede (inferiore), che forma la concavità dell'arco plantare supportato da

tre archi: trasverso, longitudinale mediale e longitudinale laterale.

Funzioni del Piede

1. Supporto e adattabilità: Il piede è cruciale per sostenere il peso corporeo durante la

postura eretta e per adattarsi alle superfici su cui camminiamo.

2. Sistema di controllo posturale: I piedi forniscono al sistema nervoso centrale (SNC)

informazioni che sono essenziali per mantenere l'equilibrio, permettendo all'uomo di

muoversi in modo stabile.

3. Propriocettori: Il piede contiene numerosi recettori sensoriali, tra cui:

• Meccanocettori nella pelle (dischi di Merkel, corpuscoli di Ruffini, Meissner,

e Pacini).

• Fusi neuromuscolari nei muscoli, sensibili allo stiramento.

• Organi tendinei del Golgi nei tendini, sensibili alle variazioni di tensione.

• Recettori articolari nelle articolazioni, che monitorano la posizione e il

movimento.

Dinamica del Passo

Il passo umano si svolge seguendo una sequenza precisa di fasi in cui il piede passa da un

appoggio sul tallone a una transizione sulle dita, in particolare sull'alluce, per spingersi in

avanti. L'efficacia del passo dipende dalla corretta funzione di questi archi plantari e dalla

coordinazione muscolare.

Tipologie di Piede in Posturologia

Nella posturologia, vengono identificate diverse tipologie di piedi che influenzano la

postura e il movimento:

• Piede causativo: Questo piede è la causa primaria di uno squilibrio posturale. Può

essere congenito, acquisito o iatrogeno (indotto da fattori este

Dettagli
Publisher
A.A. 2024-2025
119 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cristina.va95 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Anatomia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof Romano Veronica.