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Il costo del fattore produttivo
Il costo del fattore produttivo è composto da almeno 3 macro-componenti:
- Costo principale → È il prezzo rilevato in fattura e pattuito con il fornitore, eventualmente anche servizi contrattati direttamente con il fornitore.
- Costi accessori → Prezzo di altri servizi non contrattati con il fornitore. Sono i prezzi dei servizi complementari negoziati direttamente dall'impresa con aziende terze. Bisogna sottrarre però gli eventuali elementi di costo rettificativi (sconti, abbuoni sono legati al quantitativo del bene, e sono fattori positivi).
Esempi di componenti del costo di un fattore produttivo:
- Principali → Prezzi convenuti con i fornitori e servizi complementari che il fornitore si impegna a negoziare prezzo riportato in fattura, eventualmente comprensivo di servizi complementari quali il nolo marittimo, il porto ferroviario, il premio di assicurazione contro i rischi di viaggio o giacenza.
lo sdoganamento, la custodia post-contrattuale (in magazzini pubblici o privati), i servizi di cassa, di prestito e di garanzia, etc.
Accessori → Prezzi dei servizi complementari negoziati direttamente dall’impresa con aziende terze (es: servizi di trasporto, assicurazione, deposito, mediazione, commissione, banca, etc. - cumulati con i componenti principali del costo del fattore)
Rettificativi → Tutte le deduzioni possibili dalla somma fra componente principale e componenti accessori – a causa di ribassi concessi dai fornitori- per abbuoni per differenze riscontrate nella qualità o nel peso- per sconti mercantili, sconti per pronta cassa, stralci di saldo, etc.
Il costo rettificativo emerge in senso positivo quando c’è un tipo di contrattazione (vendita all’ingrosso, compro tanti pezzi, pago meno), ma non ha sempre un’accezione positiva. Potrebbe anche essere che abbiamo dei costi rettificativi per resi di beni danneggiati, guasti etc.
Michela Sedda5Esempio → Partita di materie prime acquistata da un fornitore abitualeVoce di costo | Componente |
---|---|
Acquisto delle materie prime, prezzo rilevato in fattura | 450 € |
Contratto di trasporto (stipulato con un'azienda specializzata) | 85 € |
Premio di assicurazione contro il rischio generico di viaggio (negoziato con un'azienda specializzata) | 70 € |
Remunerazione pattuita per il mediatore d'affari | 110 € |
Sdoganamento delle materie prime (incluso nella contrattazione con il fornitore) | 40 € |
Sconti mercantili | 25 € |
Abbuoni attivi, per differenza qualità delle materie | 48 € |
Nolo marittimo (incluso nella contrattazione con il fornitore) | 27 € |
Sconti per pronta cassa | 20 € |
Voce di costo | Componente |
---|---|
Salario (fisso, contratto a tempo indeterminato) | Principale |
Salario per lavoro straordinario (solitamente viene contrattualizzato) | Principale |
Incentivi | Accessorio |
monetari
Principale
Assicurazione sociale a carico dell'imprenditore
Principale
Ferie e festività retribuite
Principale
Gratifica natalizia
Accessorio
Contributo al finanziamento delle mense aziendali (volontariamente dall'imprenditore e non contrattualizzato)
Multe
Rettificativo
Trattenute per assicurazioni sociali
Rettificativo
Contributo al funzionamento delle mense aziendali (se a carico del dipendente)
Rettificativo
Determinazione contabile del costo dei fattori produttivi impiegati
Il costo dell'output del processo produttivo può essere basato sui prezzi dei fattori produttivi:
- Passati → costi passati o storici
- Presenti o di mercato → costi attuali o correnti
- Futuri o di rinnovo → costi futuri o di sostituzione
Michela Sedda6
Classificazione del costo dei fattori produttivi e L'andamento della grandezza costo (I parte)
CLASSIFICAZIONE DEL COSTO DEI FATTORI PRODUTTIVI
II costi possono essere analizzati e classificati secondo
A. Natura, in connessione con il loro tempo di permanenza
I costi si dividono in:
- Costi annuali (o di esercizio/di competenza)
- Costi anticipati
- Costi anticipati pluriennali
B. Tipologia dei servizi che essi erogano
Classificazione per "natura" dei fattori produttivi e loro trattamento contabile → Fattori produttivi:
- Beni a fecondità semplice:
- Costi annuali (CE)
- Beni a fecondità ripetuta:
- Costi annuali (CE)
- Costi anticipati (SP)
C. Connessione con la redazione del budget aziendale
Al termine del periodo amministrativo, se ricavi d'esercizio > costi d'esercizio → Risultato ECONOMICO positivo
uscite → Risultato FINANZIARIO positivo
NB → Nel breve periodo non c’è coincidenza tra aspetto economico e finanziario della gestione & Attenzione allacompetenza dei costi e dei ricavi.
B - Tipologia dei servizi che essi erogano
I costi si dividono in:
- Costi tecnici → Sono quei costi che attengono al processo produttivo in senso stretto, che caratterizzano la produzione di un bene o di un servizio realizzato.
- Costi amministrativi → Sono i costi dell’amministrazione
- Costi commerciali o di distribuzione → Interazione con il cliente esterno (es: spese di spedizione, spese di marketing). Sono legati alla consegna all’esterno.
- Costi finanziari → Sono i costi che riguardano l’assetto finanziario (es: costo dei finanziamenti)
Michela Sedda
7C - Connessione con la redazione del budget aziendale
I costi si dividono in:
- Costi tecnici o parametrici → Sono quelli legati ai livelli di produzione che l’azienda va a
realizzare- (parametro che varia al variare della produzione, es: materia prima 1 kg, 100 kg). Vengono fuori dalla contabilità analitica, infatti senza questi costi non si produce.
Costi discrezionali → Sono a discrezione dei vertici, responsabili, di chi ha autorizzazione di spesa (es: campagna pubblicitaria per cercare di aumentare le vendite). Costo a discrezione dell’azienda che cipossono essere o meno a seconda del fatto che quel fattore ci serva.
Costi vincolati → Sono costi legati a delle scelte passate che l’azienda ha già preso. Costi sostenuti e vincolati a lungo termine (es: affitto, che io abiti o meno nella casa, il costo non si modifica, è vincolato). Sono costi collegati alla struttura in cui ci troviamo. Questi entrano in automatico nel budget.
D - Controllabilità
I costi si dividono in:
- Costi controllabili (dal soggetto responsabile)
- Costi non controllabili→ NB: a livello aziendale tutti i costi sono controllabili
- Imputazione alle unità economiche di riferimento I costi si dividono rispetto ad una data "unità economica di riferimento" (oggetto di analisi): - Costi diretti → Sono i costi che si possono riportare direttamente a quell'oggetto (imputazione diretta senza nessuna ripartizione) - Costi indiretti → Per questi costi serve un criterio di allocazione/di ripartizione adeguato e razionale per essere attribuito all'unità F - Comportamento al variare della produzione realizzata (o che si prevede di raggiungere nel breve andare) Comportamento del costo sostenuto per l'acquisizione di uno dei fattori produttivi al variare dei volumi di attività. - In ultima analisi, la nozione di costo deve essere riferita all'output dell'azienda. Due tipologie di costi: costi fissi e costi variabili rispetto all'andamento della produzione, in modo direttamente proporzionale. Michela Sedda 8 COSTI FISSI - Il loro ammontare non varia alvariare della produzione realizzata- Sono relativi ad un fattore produttivo che origina un problema di medio/lungo termine- Il fattore, pertanto, è anche detto "fisso" o "strutturale"- I costi fissi vengono anche detti "non controllabili", perché derivano automaticamente dalla dimensioneassunta dall'azienda.- Il carattere di fissità dei costi è valido solo entro i limiti dimensionali dell'azienda, nell'ambito dei quali restanoindipendenti dal volume di attività ("costi di capacità")- Sono "costi anticipati" rispetto all'uso che si farà di essiEsempi di costi fissi → Affitto, canoni di leasing, ammortamento degli immobili, macchine, impianti, costi dimanutenzione dei beni strumentali, spese di pubblicità e promozione, spese di ricerca e sviluppo, retribuzione delpersonale (vincolati con contratti sindacali),...Caratteristiche dei costi fissi:
Importo complessivo costante entro determinati livelli di produzione
Incidenza unitaria variabile in relazione all'andamento quantitativo della produzione
Imputazione alle singole unità organizzative aziendali (reparti) spesso determinata da decisioni della direzione
Il controllo di tali componenti di costo risulta attribuito alla direzione, piuttosto che ai singoli responsabili delle unità organizzative.
COSTI FISSI GLOBALI (CF) - in termini globali
Mantengono lo stesso livello indipendentemente dal volume di produzione realizzata
Rappresentazione grafica → In un asse cartesiano, mettiamo nell'asse delle ascisse la quantità prodotta o venduta(Q), mentre nell'asse delle ordinate metteremo i costi fissi in termini globali (CF).
Q max = volume di produzione massimo che può essere realizzato all'interno dell'azienda
Si ha una retta parallela all'asse delle ascisse, con un intercetta pari a 1000 in questo caso, con nessun
tipo di variazione. La retta parte da zero fino al quantitativo massimo, ovviamente stabilito dall'azienda → Situazione di anelasticità che parte da zero e arriva fino a Q max. Michela Sedda9 Se si decidesse di modificare la capacità produttiva dell'azienda, oltre quella massima, i costi fissi potrebbero modificarsi. Se si supera Q max, potrei espandere la mia capacità produttiva, dunque la fissità viene rimossa. COSTO FISSO MEDIO (cf) - in termini unitari In termini unitari, i costi fissi diminuiscono all'aumentare del volume della produzione, perché la capacità produttiva viene sfruttata meglio. Si spalma il costo su singole unità. cf → Assorbimento unitario del costo fisso, incidenza unitaria dei c