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COSTI DI PRODUZIONE: COSTI GENERALI (INDIRETTI) DI PRODUZIONE
SGT → Sono costi indiretti di produzione, ovvero tutto ciò che ha a che vedere con la fabbricazione del bene. In questo caso rimangono esclusi il commerciale, l'amministrativo, il finanziario, etc... Sono spese di fabbricazione, in cui rientra tutto ciò che lungo le fasi di lavorazione va a dare un aiuto/contribuzione a quella produzione (es: caso particolare dei servizi).
Sono i costi di produzione che non possono essere ricondotti in modo diretto alle specifiche unità prodotte (singolo prodotto).
Esempi:
- Manodopera indiretta → Salari ai dipendenti non direttamente coinvolti nel lavoro di produzione (es: addetti alla manutenzione, alla programmazione della produzione, custodi e guardie di sicurezza, etc.)
- Materiali indiretti → Materiali ausiliari del processo di produzione (es: i lubrificanti e le forniture per la pulizia usati nell'impianto di assemblaggio delle
● Energia, gas, acqua ed altre utility → Utenze Michela Sedda96
DETERMINAZIONE DEL COSTO DI PRODOTTO ("FULL COST")
Come si vanno ad allocare le spese generali tecniche? Dobbiamo definire quali siano i costi indiretti e scegliere la base di ripartizione, ovvero il criterio di allocazione di quei costi sui vari prodotti. Ciò che troviamo dal rapporto tra le spese generali tecniche (costi indiretti) e la base di ripartizione è il coefficiente di allocazione.
CRITERI DI IMPUTAZIONE DEI COSTI INDIRETTI
Il procedimento indiretto di imputazione dei costi indiretti si compone di 3 operazioni sequenziali:
1. Individuazione degli aggregati di costo che si intendono imputare al prodotto (cost pool)
Creazione di cost pull → Bisogna capire quali sono i costi indiretti. Devo creare dei pacchetti di costi indiretti che vado a ribaltare. Il cost pool può essere unico per tutta l'azienda, ovvero metto tutti i costi indiretti insieme, oppure possocreare più cost pull perché le SGT hanno caratteristiche diverse. 2. Scelta di una appropriata base di ripartizione Per ogni cost pull generato devo trovare un criterio di ribaltamento, ovvero un criterio di allocazione, dunque una base di ripartizione. Conseguente determinazione di un coefficiente attraverso il quale imputare quota parte del costo dell'unità al prodotto. Una volta scelta la base di ripartizione, facendo costi indiretti diviso base di allocazione, troviamo il coefficiente unitario di allocazione del costo. BASE UNICA DI RIPARTIZIONE (caso più semplice) - I costi indiretti si raggruppano in un unico raggruppamento di costo (cost pool) - Si identifica un'unica base di ripartizione - Spesso, il coefficiente di allocazione viene determinato in base alla MOD (Ore MOD, Costo MOD) CRITERI DI IMPUTAZIONE DEI COSTI INDIRETTI CRITERI DI IMPUTAZIONE DEI COSTI INDIRETTI - BASI Le basi più comuni sono 4: 1. La quantità
uscita da un processo (espressa in numero di unità o in misura di peso, capacità o volume)
Il numero delle ore di lavoro (h) prestato dagli operai
Il valore dei salari pagati agli operai (in base ai tipi di prodotti che escono)
Il numero delle ore di lavoro meccanico prestato dalle macchine
BASE UNICA DI RIPARTIZIONE
I costi indiretti sono raggruppati in un unico raggruppamento di costo → Unica base di ripartizione
Con la base unica di ripartizione si perdono delle informazioni. Si giustifica perché è facile e mi toglie dal problema di trovare un sistema di allocazione per i valori.
Vantaggi e/o motivazioni:
- Limitazione del numero dei coefficienti di imputazione
- Impossibilità di individuazione di tutte le basi di ripartizione teoricamente necessarie
- Semplicità
- Velocità di applicazione
Michela Sedda98
PRINCIPI DI PROGETTAZIONE DEI SISTEMI DI P&C Bilanciamento tra il costo di produzione delle misure e ipotenziali benefici
che le misure possono indurre nella qualità dei processi decisionali (APPROCCIO COSTI - BENEFICI) ● Impatto indotto dalle informazioni sui comportamenti di individui e gruppi Nei sistemi di controllo c'è un trade-off tra la scelta del sistema più accurato e quanta possibilità economica ho di portare avanti un sistema di ripartizione. BASE MULTIPLA DI RIPARTIZIONE - I costi indiretti si raggruppano in molteplici raggruppamenti di costo (ci sono più cost pools) così da poterli studiare meglio, perché hanno caratteristiche simili. - Si identificano più basi di ripartizione. - In tal caso, si ottengono più coefficienti di allocazione, determinati grazie all'uso di basi diverse. BASE MULTIPLA DI RIPARTIZIONE - CONSIDERAZIONE DEI REPARTI Si sviluppa in due momenti: 1. Aggregazione dei costi rispetto a destinazioni rappresentate dai centri di costo, normalmente coincidenti coi reparti di produzione. 2. Imputazione degli aggregati riferiti ai reparti.mediante l'utilizzo di coefficienti di imputazione specifici per ciascun centro di funzione. In questo modo, siamo in grado di determinare i costi unitari di prodotto per i singoli centri. Esistono diverse tipologie di reparti che partecipano alla ripartizione dei costi: 1. Reparti diretti o principali o operativi: si occupano direttamente della realizzazione dei processi produttivi. I costi di questi reparti si identificano immediatamente con il prodotto (costi diretti). 2. Reparti ausiliari: forniscono servizi utili ai reparti precedenti. I costi di questi reparti non si identificano immediatamente con il prodotto. Alcuni esempi di reparti ausiliari sono il reparto acquisto di materie prime, il reparto magazzino e il reparto progettazione. 3. Reparti indiretti comuni: forniscono servizi sia ai reparti principali che a quelli ausiliari. Questi servizi sono generalmente necessari per il funzionamento dell'intera azienda. Alcuni esempi di reparti indiretti comuni sono il reparto manutenzione, il reparto riscaldamento e il reparto illuminazione. Nel caso di una base multipla di ripartizione, consideriamo i vantaggi di utilizzare più di una base anziché una sola. In questo modo, assegniamo i costi ai centri di responsabilità in base alle diverse basi di ripartizione utilizzate.ovvero creiamo unità organizzative specializzate in un reparto.
Vantaggi e/o motivazioni:
- Viene data enfasi ai centri di costo e alle basi ad esse specifiche
- Impone una maggiore articolazione del sistema di contabilità analitica
- Aumenta la capacità del dato di rappresentare la situazione operativa sottostante e le diversità che la caratterizzano
- Possibilità di adottare il cosiddetto procedimento di ribaltamento a cascata delle SGT, con o senza interscambio di servizi
IL METODO PER COMMESSE O DIRETTO
L'unità economica di riferimento è l'ordine di produzione o commessa. Ogni prodotto è diverso dall'altro.
Il costo delle materie prime, dei servizi e del lavoro viene imputato alle singole commesse (se pertinenti a quelle commesse)
Ove esistano costi comuni a più commesse, si usano criteri di imputazione - Esistenza di componenti diretti ed indiretti
Tipiche aziende operanti su commessa:
Quelle «a produzione discontinua», come imprese edili, i cantieri navali- Quella «a produzione seriale », come i mobilifici e le imprese meccanicheL’unità economica di riferimento è la commessa (o ordine di produzione)Gli ordini di produzione sono classificabili in ordini di:- Acquisto- Fabbricazione- Vendita- Spedizione- Costruzione- Sviluppo- Permanenti di spesaGli ordini di fabbricazione sono di tre specie:Di produzioni o di riparazioni specifiche e ben definite (in termini di qualità, quantità, prezzo, tempo e luogo di1) consegna e di pagamento), riflettenti impegni presi con clienti a mezzo contratto2) Di produzioni speciali e ben distinte da immagazzinare3) Di produzione di massa o di serie.Le prime due specie di ordini vengono chiamate commesse (job orders);La terza specie è indicata con l’espressione “ordini di produzione di processo”.La commessa è l’unità economica diriferimento per i costi di materie prime e mano d'opera in quanto misurabili in quantità e valore per ogni commessa → costi diretti
I costi degli altri fattori di produzione (ossia le SGT), comuni a tutte le commesse di un periodo, vengono imputati per quote a ciascuna delle varie commesse → costi indiretti.
Qui processo ≠ reparto Michela Sedda101
Nell'impresa esiste dipartimentalizzazione?
Se nell'impresa non esiste dipartimentalizzazione le SGT di un periodo vengono imputate a ciascuna commessa su una delle consuete basi;
- Quantità o valore delle materie prime dirette consumate;
- Ore di mano d'opera impiegata;
- Valore dei salari liquidati per ogni commessa del periodo;
- Primo costo (costo di materie prime dirette + costo della mano d'opera diretta);
- Ore-macchina richieste per il completamento della commessa.
Il tasso di imputazione delle spese generali tecniche è ancora determinato dalla formula ΣSgt/Σb ed è
Il tuo compito è formattare il testo fornito utilizzando tag html. ATTENZIONE: non modificare il testo in altro modo, NON aggiungere commenti, NON utilizzare tag h1; Il testo formattato con i tag html è il seguente:un tasso generale d'impresa (calcolato su base unica).
Se nell'impresa esiste dipartimentalizzazione
Le SGT di periodo sono classificate funzionalmente fra reparti fittizi e reparti effettivi comuni, ausiliari ed- operativi, quindi
Sono redistribuite gradualmente sui reparti operativi ove si svolgono i successivi processi di trasformazione e, infine,
In base ai tassi di reparto, imputate alle commesse produttive del periodo.
Nel caso in cui i processi di trasformazione siano suddivisi in operazioni le SGT sono redistribuite per operazioni (centri macchina e banchi di lavoro) e imputati alle commesse in base al tasso di ogni centro Michela Sedda102
IL CONTROLLO DEL COSTO DI PRODUZIONE - LE VARIANZE
IL PROCESSO DI CONTROLLO DI GESTIONE ED IL MECCANISMO DI FEEDBACK
COSTO STANDARD DI PRODUZIONE
Si calcola come → CSP = (csum + csumo + csus) x Vpn
dove:
- CSP = costo standard di produzione
- csum = costo standard unitario di materie prime
- csumo = costo standard unitario di mano
ettivo (CE) di quella produzione: VAR = CSP - CE La varianza può essere suddivisa in due componenti: 1. Varianza dei volumi di produzione (VV): rappresenta la differenza tra il costo standard unitario dei servizi (CSUS) moltiplicato per il volume di produzione normale (VPN) e il costo effettivo dei servizi (CES). VV = (CSUS * VPN) - CES 2. Varianza dei prezzi dei fattori produttivi (VP): rappresenta la differenza tra il costo standard unitario dei servizi (CSUS) moltiplicato per il volume di produzione effettivo (VPE) e il costo standard unitario dei servizi (CSUS) moltiplicato per il volume di produzione normale (VPN). VP = (CSUS * VPE) - (CSUS * VPN) La varianza totale (VT) è data dalla somma delle due componenti: VT = VV + VP Il controllo dell'andamento del costo di produzione permette di individuare eventuali variazioni rispetto all'anno precedente e di analizzare le cause che le hanno determinate.