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Estratto del documento

Alena Kate Pettit e Hannah Neeleman. Si deve quindi ai social media il merito di aver reso

il movimento, un fenomeno idealizzato e di forte interesse pubblico.

Le "tradwives" (abbreviazione di traditional wives, ovvero "mogli tradizionali") sono donne

che scelgono di adottare uno stile di vita tradizionale, ispirato ai ruoli di genere degli anni

'50 e '60, in cui la donna si dedicava principalmente alla cura della casa, del marito e dei

figli. Le tradwives credono che, rinunciando a una carriera esterna e concentrandosi sulla

gestione della casa e sul sostegno emotivo e fisico alla famiglia, possano creare un ambiente

familiare più armonioso e soddisfacente. Queste donne spesso abbracciano attività come la

cucina casalinga, la cura dei bambini, il cucito e il giardinaggio, vedendo in esse un modo

per riaffermare il loro ruolo convenzionale e una forma di espressione della loro

femminilità. Il movimento delle tradwives è infatti spesso ricollegato a valori conservatori,

religiosi o culturali e, in alcuni casi, può rappresentare una reazione contro il femminismo

moderno, che incoraggia l'emancipazione femminile e l'indipendenza economica. Le

tradwives vedono il loro stile di vita come una scelta volontaria e positiva, orientata al

benessere familiare e al recupero di valori che considerano ormai perduti nella società

contemporanea.

Nel panorama dei social troviamo figure come Alena Kate Pettit,

un'influencer britannica che ha dato vita a una piattaforma dedicata alla

promozione di uno stile di vita casalingo e tradizionale. Pettit ha scritto il

Ladies Like Us The Darling Academy

libro e gestisce il sito web che funge

da punto di riferimento per molte donne che cercano di abbracciare un

ritorno a ruoli di genere tradizionali. Pettit, dopo aver lasciato una

carriera nel marketing, ha trovato nella vita domestica una fonte di

equilibrio e soddisfazione personale, sostenendo che l'abbandono delle

aspettative moderne come il lavoro e il controllo delle nascite l'ha aiutata

a ritrovare la felicità e l'autenticità.

Anche nel contesto statunitense approdano influencer come Estee

Williams, residente in Virginia, nota per il suo stile retro anni '50 e per la

sua adesione a ruoli di genere conservatori. Williams, ad esempio,

pubblica contenuti sui social in cui mostra la sua vita domestica, con

acconciature in stile Marilyn Monroe e predilige una narrativa che

idealizza la sottomissione e il ruolo di casalinga.

Un'altra figura di spicco nel movimento è Hannah Neeleman, nota con il

nome di Ballerina Farm. Hannah ha abbandonato la carriera di ballerina a

New York per trasferirsi in una fattoria nello Utah con il marito e i loro

otto figli. Nei suoi video e post sui social, Neeleman mostra la

preparazione di pane e altri piatti da zero, mantenendo un'estetica rurale

e semplice che evoca un ideale di vita contadina.

Tuttavia, l'immagine di vita idilliaca di Neeleman è stata messa in

discussione quando è emerso che il marito è figlio di un imprenditore

tradwife

miliardario, sollevando dubbi su quanto questa vita da sia

effettivamente realizzabile per la maggior parte delle donne.

Capitolo 2

La cucina come affermazione identitaria e valoriale

Nel movimento tradwife, il cibo è molto più di una necessità quotidiana; incarna simbolo di

valori e di identità. In questo contesto, la produzione home made di pietanze come pane,

marmellate e conserve diventa una dichiarazione di valori personali e culturali. La capacità

di trasformare ingredienti semplici in piatti nutrienti e gustosi rappresenta un legame

profondo con il passato, una risposta alle sfide della vita moderna e un tentativo di

recuperare un senso di connessione con la terra e le tradizioni gastronomiche.

Per le tradwives cucinare da zero è un concetto chiave: in un mondo in cui la cucina

casalinga è percipita come sempre meno necessaria e più opzionale, decidere di preparare da

sé i propri pasti diventa un gesto che riafferma l'individualità, opponendosi alla

standardizzazione imposta dall'industria alimentare dominante. Questi gesti permettono di

trasformare colui che cucina da consumatore passivo a creatore attivo, capace così di

contribuire in modo tangibile al benessere della propria famiglia.

Una delle pratiche più celebrate nel movimento è la panificazione domestica. Fare il pane in

casa non è solo una questione di nutrizione, ma una pratica che assume un forte valore

estetico e simbolico profondo. Il processo della panificazione viene spesso descritto con

dettagli meticolosi che vanno dalla scelta degli ingredienti alla lavorazione dell’impasto,

sottolineando sempre l’importanza della lentezza e dell’attenzione. La scelta di impastare a

mano, di far lievitare l’impasto per ore, diventa una dichiarazione contro la frenesia della

vita moderna e una riaffermazione del proprio ruolo attivo nella produzione del cibo.

Alcune figure del movimento, come Nara Smith, una giovane modella mormone, utilizzano

un tono quasi rituale e sensuale per raccontare le loro giornate in cucina. Il processo di

preparazione dei pasti diventa una forma di espressione personale e culturale. Smith, ad

esempio, illustra la preparazione di cereali per i suoi figli con un dettaglio quasi nostalgico,

sebbene le sue ricette non sempre risultino perfette, sono proprio queste imperfezioni ad

umanizzano la pratica culinaria, sottolineando la sua autenticità e il valore intrinseco di fare

le cose con le proprie mani.

In questo contesto, cucinare vuole diventare un mezzo per riscoprire la connessione con la

terra e le tradizioni, opponendosi a una cultura del consumo rapido e impersonale, in linea

con i valori più profondi del movimento Tradwife.

Nel contesto del movimento emerge però una contraddizione significativa. Spesso, queste

donne vengono ritratte in modo impeccabile, con trucco e abbigliamento curati, come se

stessero sfilando su una passerella. Questa estrema cura dell’aspetto esteriore può sollevare

interrogativi sul vero valore che venga attribuito a queste attività domestiche.

Sebbene il movimento promuova un’immagine di autenticità e legame con le tradizioni, sembra

seguire una tendenza più commerciale, sfruttando l'estetica per attirare attenzione e generare

profitti. Ci si interroga quindi se il valore attribuito alla vita domestica e alle pratiche tradizionali sia

autentico o se sia prevalentemente un'opportunità di marketing, volta a monetizzare un'immagine

idealizzata e superficiale.

Capitoli 3

Il ruolo del cibo nel movimento Tradwife

tradwives

Il fenomeno delle rappresenta un ritorno a un’epoca in cui il

cibo era preparato con attenzione, utilizzando ingredienti freschi e

metodi tradizionali.

La riscoperta della cucina casalinga promossa, si riflette in pratiche come

la produzione di yogurt, la preparazione di pane fatto in casa e persino la

macinazione del grano per ottenere la propria farina.

Il fascino della vita rurale è un aspetto fondamentale del fenomeno delle

tradwives . Molte di queste donne coltivano i propri orti, allevano pollame

e mungono le mucche per fare yogurt e formaggio. La vita rurale che

promuovono è spesso idealizzata e romanticizzata, presentata come una

fuga dalle preoccupazioni del mondo moderno. In questo contesto,

l’autosufficienza diventa un valore chiave: essere in grado di produrre

cibo per la propria famiglia è visto come un segno di indipendenza e

forza, nonché un ritorno alle radici.

Ci sono poi influencer come "The Healthy Wife" portano queste pratiche

all'estremo, promuovendo l'uso di cereali antichi come il farro

monococco, che si ritiene siano più salutari rispetto al grano moderno.

3.1 Le principali ricette

Pane a lievito madre: una delle pratiche più emblematiche del

movimento è la panificazione con lievito madre. Queste donne dedicano

molto tempo e attenzione alla preparazione di pane che non solo è

nutriente, ma anche simbolico del ritorno a tecniche artigianali. Il lievito

madre, un fermento naturale che richiede pazienza e cura per essere

mantenuto, rappresenta un legame con le pratiche culinarie del passato.

Pane rustico e dolci casalinghi: oltre al pane a lievito madre, le

tradwives preparano vari tipi di pane rustico, focacce e dolci come

biscotti e torte. Questi prodotti sono spesso realizzati seguendo ricette

tramandate di generazione in generazione, che possono includere

ingredienti come frutta secca, spezie e zucchero naturale

Pasta fatta a mano: Alcuni video virali su TikTok mostrano tradwives impegnate nella

preparazione della pasta fresca, come tagliatelle o gnocchi, spesso con l’utilizzo di metodi

tradizionali e senza macchinari moderni. Questi video fanno leva sull'attrattiva di tornare a

una cucina manuale e autentica. La lentezza del processo e la cura nella preparazione hanno

affascinato molti spettatori, rendendo questi video particolarmente virali.

Conserve e marmellate

Marmellate e conserve di frutta: La preparazione di marmellate e

tradwives

conserve è un'altra pratica centrale. Le utilizzano frutta fresca

o stagionale, spesso coltivata nei propri orti e applicano metodi

tradizionali di conservazione. La produzione di marmellate e conserve

non solo fornisce cibi durevoli ma è anche vista come una forma di

preparazione e autosufficienza per l'inverno.

Piatti tradizionali e comfort food

Zuppe, stufati e piatti da cucina familiare: I piatti tradizionali come

zuppe e stufati sono preparati con ingredienti sempre freschi e locali.

Questi piatti sono spesso arricchiti con carne, legumi e verdure e sono

preparati lentamente per esaltare i sapori.

tradwives

Torte e biscotti fatti in casa: Le preparano dolci e biscotti

utilizzando ricette classiche che richiedono sempre molto tempo e cura.

Questi dolci sono spesso serviti come parte di celebrazioni familiari o

come coccola quotidiana.

Capitolo 4

La riscoperta della panificazione casalinga in Italia durante il

tradwives

Covid-19 e i paralleli con il movimento delle

tradwives

Mentre il fenomeno delle ha preso piede principalmente negli

Stati Uniti, il boom della panificazione casalinga in Italia durante la

pandemia di COVID-19 ha rivelato un interesse parallelo per la cucina

tradizionale e la produzione casalinga. Entrambi i fenomeni riflettono un

desiderio condiviso di riscoprire pratiche culinarie autentiche e di

resistere alla cultura del cibo industrializzato, sebbene ogni contesto

affronti sfide e contraddizioni proprie. La pandemia ha avuto un impatto

significativo sul comportamento culinario in Italia e molte persone che

hanno riscoperto il piacere di fare il pane in casa.

Tecniche come l'uso del lievito madre, che richiedono pazienza e

Dettagli
A.A. 2024-2025
12 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/01 Economia ed estimo rurale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher oltolinifederica di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della gastronomia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università San Raffaele Roma o del prof Revelli Sorini Alex.