Scenario visuo-spaziale: consente una rappresentazione visiva e quindi la localizzazione degli
oggetti. Attraverso la successione di tali tappe si attua un processo di rinforzo che consente il
passaggio alla memoria a lungo termine.22. Cosa si intende per memoria esplicita o dichiarativa?
24. La emoria implicita o non dichiarativa: questo tipo di memoria de nito anche procedurale o
implicita, implica un processo attraverso cui la formazione della traccia mnemonica e il suo
recupero non dipendono da processi cognitivi consci come paragoni, valutazioni, ma si produce
lentamente tramite ripetizioni. È quindi la capacità di eseguire un atto che viene richiamato alla
mente in modo inconscio.
È un tipo di memoria che riguarda l’apprendimento non associativo, l’apprendimento associativo
e l’imprinding, l’addestramento motorio e l’esecuzione di compiti e procedure.
Si acquisisce quindi per condizionamento (riguarda circuiti dell’amigdala) classico o operante.
25. La memoria a breve termine ha come caratteristiche quella di essere a breve durata e labile:
l’informazione viene appresa ma risulta annullata la capacità di trattenerla per un lungo periodo.
Sono un esempio di informazioni trattenute a breve termine le immagini retiniche, che consentono
di memorizzare temporaneamente l’informazione visiva riguardante un oggetto.
La memoria a lungo termine dipende da forme di plasticità sinaptica che necessitano, per
instaurarsi, di cambiamenti dell’espressione genica e la sintesi di proteine necessarie a modi care
a lungo termine i contatti sinaptici. Le tracce mnemoniche hanno una localizzazione ben precisa
nel SNC:
La memoria ri essiva ha sede nell’amigdala e nel cervelletto dove in uenza le risposte semplici
del condizionamento classico. Mentre la memoria dichiarativa ha sede nel lobo temporale.
26. Il condizionamento associativo è un tipo di apprendimento in cui due stimoli vengono
associati:
-condizionamento classico
-condizionamento operante
fl ff fl fl fi fi fl fi
27.L’apprendimento può essere de nito come la capacità di acquisire conoscenze dal mondo
esterno, che inducono delle modi cazioni comportamentali.
I meccanismi più importanti attraverso cui l’ambiente in uenza il comportamento sono
l’apprendimento e la memoria: noi siamo ciò che sappiamo e ciò che ricordiamo. L’uomo impara
le capacità manuali, impara il linguaggio che gli permette di comunicare ciò che sa.
38. Il condizionamento non associativo è la forma di apprendimento più semplice e di usa nel
mondo animale. Il signi cato di tale tipologia di apprendimento è quella di imparare a riconoscere
uno stimolo come innocuo e quindi di poterlo ignorare. Infatti si basa sull’assuefazione o
abitudine, ossia la perdita o riduzione della risposta comportamentale ri essa ad una monotona e
ripetuta presentazione dello stimolo.
Un altro tipo di apprendimento non associativo oltre all’assuefazione è la sensibilizzazione o
pseudocondizionamento: quando si somministra uno stimolo molto intenso, si ha un aumento
della risposta ad una vasta gamma di stimoli. Il signi cato di tale tipologia di apprendimento è la
capacità di prestare attenzione ad uno stimolo innocuo, in quanto può essere accompagnato da
uno stimolo dannoso.
20. Afasia motoria e erente secondo Laurija (afasia cinetica) è legata ad una lesione dell’area di
Broca che determina l’impossibilità, per il sistema fonatorio, di passare in modo uido e corretto
da una posizione articolatoria ad un’altra compromettendo così la melodia cinetica del linguaggio.
21. Nell’ambito dell’afasia motoria, due diverse forme, una a erente e una e erente:
a) Afasia motoria a erente ( afasia cinestetica) corrisponde ad una lesione nella zona
immediatamente postrolandica dell’encefalo ed è dovuta alla compromissione del sistema di
controllo dei movimenti articolari. Questa afasia si manifesta con l’incapacità a pronunciare i
suoni del linguaggio per l’impossibilità per gli organi muscolo-fonatori ad assumere le singole
posizioni articolatorie.
b) Afasia motoria e erente (afasia cinetica) è legata ad una lesione dell’area di Broca che
determina l’impossibilità, per il sistema fonatorio, di passare in modo uido e corretto da una
posizione articolatoria ad un’altra compromettendo così la melodia cinetica del linguaggio.
Per quanto riguarda il versante recettivo, la classi cazione prevede:
a) Afasia sensoriale acustica: dovuta ad una lesione del giro temporale posterosuperiore e
caratterizzata dalla perdita dell’udito fonemico, cioè dall’incapacità di distinguere i singoli
suoni del linguaggio parlato.
b) Afasia sensoriale amnestica: dovuta ad una lesione dei giri temporale medio e inferiore con
cui si perde il valore semantico della parola.
Ci sono altre due forme di afasia nella classi cazione di Laurija:
a) Afasia dinamica: incapacità di iniziare spontaneamente il discorso e di formulare delle idee,
forse per una lesione prefrontale, zona che controlla il comportamento.
b) Afasia semantica: lesioni parieto-occipitali con l’incapacità di cogliere e manipolare le relazioni
tra i concetti e di comprendere costruzioni grammaticali complesse. Caratteristica della teoria
di Laurija risiede nel fatto che l’autore non prende in considerazione la possibilità che alcune
forme di afasia siano dovute alla disconnessione tra centri.
22. Il modello di Lichtheim nell'ambito delle afasie prevedeva:
1) Afasia transcorticale motoria: afasia dovuta all’interruzione delle vie che dal centro dei concetti
portano all’area di Broca, in cui è compromesso il linguaggio spontaneo, ma non la ripetizione e la
comprensione.
2) Afasia transcorticale sensoriale: dovuta all’interruzione delle vie che dall’area di Wernicke vanno
al centro dei concetti, in cui è lesa la comprensione del linguaggio, ma non la ripetizione.
3) Afasia subcorticale motoria: afasia in cui sono compromesse le vie che dal centro per le
immagini motorie delle parole vanno alle aree motrici primarie, in cui sarebbe compromessa la
produzione linguistica orale, ma non quella scritta, poiché il centro per le immagini motorie è
integro.
4) Afasia subcorticale sensoriale: afasia in cui sarebbero lese le vie che connettono le aree uditive
primarie con l’area di Wernicke, in cui sarebbero compromesse la comprensione del linguaggio
parlato e la ripetizione ma non la comprensione della lettura e la produzione linguistica sia orale
che scritta.
ff
ff ff fi fi fi fi fi fi fl ff fl fl ff fl ff
23. Wernicke prevedeva tre tipi di afasia:
1) Afasia motoria, dovuta ad una lesione dell’area di Broca o area 44 di Brodmann, che sarebbe
la sede delle immagini motorie delle parole, cioè degli schemi di movimento necessari per la
produzione linguistica;
2) Afasia sensoriale, dovuta ad una lesione dell’area di Wernicke o area 22 di Brodmann, dove
sarebbero depositate le immagini uditive delle parole. In questo caso il disturbo
coinvolgerebbe solo il versante della comprensione verbale, ma non quello espressivo.
3) Afasia di conduzione, nella quale sarebbero interrotte le vie che connettono il centro delle
immagini motorie con il centro delle immagini uditive (fascicolo arcuato), con l’impossibilità a
ripetere ciò che viene udito.
24. Quali sono le di erenze tra disturbi fonetici e disartria?
Disturbi fonetici: Si riferiscono a di coltà nell'articolazione dei suoni del linguaggio, causate da un
errore nella produzione dei fonemi (come nel caso di errori nei suoni delle parole). Questi disturbi
non sono necessariamente legati a danni neurologici ma possono dipendere da problemi legati
all'apprendimento del linguaggio.
Disartria: È un disturbo neurologico che comporta di coltà nella produzione dei movimenti
articolatorinecessari per il linguaggio. È causata da danni ai muscoli o ai nervi coinvolti nella
produzione del linguaggio e spesso è associata a danni neurologici, come nei casi di ictus,
malattia di Parkinson, o lesioni cerebrali.
29. Tipico dell’afasia di conduzione è il difetto nella ripetizione di frasi. E’ inoltre caratterizzata da
eloquio uente e dalla produzione di numerose parafasie fonemiche. I pazienti a etti da questo
tipo di afasia riescono però a comprendere frasi e a produrre un linguaggio comprensibile.
31. Le anomie consistono nell'incapacità di produrre una parola in un contesto di discorso
spontaneo. Questo fenomeno a volte è riscontrabile anche nei soggetti normali, i quali hanno la
sensazione di avere “sulla punta della lingua” la parola cercata, pur non riuscendo a trovarla.
32. Nella forma classica dell'afasia di Broca, i pazienti presentano una diminuzione notevole
dell’eloquio spontaneo anche se, entro certi limiti, riescono a comunicare verbalmente i signi cati
desiderati.
La selezione delle parole di contenuto è solitamente corretta anche se accompagnata dalla
produzione di parafasie fonemiche e fonetiche.
Una delle principali caratteristiche della produzione del paziente con afasia di Broca è
l’agrammatismo che causa il cosiddetto “linguaggio telegra co”. La ripetizione di frasi è
compromessa, anche se i pazienti sono in grado di capirne il signi cato.
Sul versante della comprensione, i pazienti con afasia di Broca mostrano dei disturbi del livello
sintattico-grammaticale; anche a livello fonologico si hanno disturbi della comprensione,
caratterizzati dalla di coltà a discriminare tra fonemi strettamente correlati. Nell’afasia di Broca
sono anche riscontrati dei disturbi di lettura, la cui presenza sembra essere correlata a lesioni più
vaste a quelle appena descritte, che si estenderebbero verso le regioni posteriori posteriori
dell’encefalo.
33. Afasia di Wernicke = Il linguaggio dei pazienti con questo tipo di afasia è uente, al contrario
degli afasici di Broca, ma spesso incomprensibile a causa delle numerose parafasie fonemiche e
semantiche e dei neologismi. Non presentano invece di coltà a produrre singoli suoni.
Sul versante recettivo, presentano gravi problemi di comprensione legati a disturbi del livello
semantico-lessicale.
La presenza e la gravità dei disturbi del linguaggio scritto sono in relazione alla sede lesionale.
34. Parafasie = I disturbi del livello fonemico di più frequente riscontro nei pazienti afasici sono
rappresentati da sostituzioni, omissioni, ripetizioni o aggiunte di fonemi all’interno della parola
( parafasie fonemiche). Se si combinano più parafasie fonemiche all’interno di una stessa parola,
la parola può essere completamente irriconoscibile e dare origine ad un neologismo.
L’interpretazione dei
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