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Trasferire gli oggetti da una mano all'altra

Nella prima infanzia, lo sviluppo delle abilità motorie è notevolmente più lento di quello delle capacità percettive.

I tre macro-approcci teorici nello sviluppo motorio

Sono: approccio maturativo, cognitivo ed ecologico.

Riflesso di "gaspring esterocettivo"

Consiste nella richiusura automatica delle ultime quattro dita su un oggetto.

Approccio cognitivo

Corrisponde all'età dormiente.

Motricità grossolana

È formata da controllo posturale e locomozione.

Progressione sviluppo motorio

La progressione illustrata dal fatto che un infante riesce prima a controllare i movimenti delle braccia e poi quelli delle gambe si definisce: cefalo-caudale.

Motricità fine

Coinvolge i movimenti delle dita.

Abilità a 3 anni

A 3 anni, il bambino è capace di usare le forbici.

Determinanti dello sviluppo motorio

Lo sviluppo motorio è determinato da interazioni molteplici e dinamiche tra diversi fattori.

Capitolo 5: Jean Piaget

Nella teoria di Piaget, la conoscenza deriva dalle azioni.

Metodo critico

È rivolto a bambini dai 7 anni in poi.

Assimilazione

Il termine "assimilazione", utilizzato da Piaget, indica l'azione dell'organismo sull'ambiente.

Sviluppo intellettivo

Secondo Piaget, lo sviluppo intellettivo è inteso come processo di adattamento dell'individuo all'ambiente.

Jean Piaget

Jean Piaget è vissuto dal 1896 al 1981.

Metodo osservativo

Il metodo osservativo serve a smentire o verificare ipotesi.

Accomodamento

L'accomodamento riguarda una modificazione dell'organismo in funzione dell'ambiente.

Metodo clinico di Piaget

Attraverso il metodo clinico, Piaget avviava con i bambini una conversazione per cercare quello a cui era interessato.

Funzioni invarianti

Secondo Piaget, organizzazione e adattamento sono invarianti funzionali.

Sviluppo cognitivo

Secondo Piaget, lo sviluppo cognitivo è composto da funzioni invarianti e strutture varianti.

Capitolo 6: Concezione stadiale dello sviluppo cognitivo

Secondo Piaget, ogni stadio organizza in un modo più complesso le abilità presenti nel precedente.

Errore A-non-B

Giovanna, a 10 mesi, sta giocando con un sonaglio e la mamma lo copre con un pezzo di stoffa. Giovanna alza la stoffa e riprende il sonaglio. Dopo diverse ripetizioni di questo gioco, la mamma mette il sonaglio in una scatola: Giovanna, anche se ha visto, lo cerca di nuovo sotto il pezzo di stoffa. Questo comportamento illustra, per Piaget, un errore A-non-B.

Gioco secondo Piaget

Piaget considera il gioco come un'attività in cui l'assimilazione prevale sull'accomodamento.

Categorie fondamentali

Secondo Piaget, le categorie fondamentali che organizzano la percezione della realtà (oggetto, spazio, tempo, causa) sono del tutto assenti nel primo mese di vita.

Giochi di finzione

I giochi di finzione che compaiono dopo i 18 mesi testimoniano la presenza della funzione simbolica.

Permanenza dell'oggetto

La permanenza dell'oggetto viene completamente raggiunta nel VI stadio del periodo sensomotorio (18-24 mesi).

Sviluppo cognitivo nel IV stadio

Nel IV stadio del periodo sensomotorio, i bambini possono risolvere un semplice problema, ad esempio avvicinare un oggetto con un piede per poi afferrarlo, se ciò richiede delle azioni che già padroneggiano.

Riconoscimento sé e mondo esterno

Nel primo mese di vita, secondo Piaget, i bambini non distinguono se stessi dal mondo esterno.

Imitazione differita

Marta, 24 mesi, vede la cuginetta fare a pezzetti un foglio di carta e imboccare una bambola con i pezzetti. Sul momento si limita a guardare, ma il giorno dopo fa la stessa cosa. Questo è un esempio di imitazione differita.

Egocentrismo assoluto

Una delle seguenti affermazioni sull'egocentrismo assoluto è errata: consiste nel non differenziare il proprio punto di vista da quello degli altri.

Capitolo 7: Approccio storico-culturale

Secondo la prospettiva storico-culturale, lo sviluppo cognitivo avviene grazie all'interazione sociale.

Critiche a Piaget

Secondo le critiche rivolte a Piaget, gli stadi non sono strutture globali e coerenti.

Rappresentazione secondo Bruner

Le tre forme di rappresentazione teorizzate da Bruner sono: esecutive, iconiche, simboliche.

Prospettiva di Vygotskij

Individua quale affermazione è errata nella prospettiva di Vygotskij: esistono stadi.

Linguaggio interno

Il linguaggio interno contribuisce in modo significativo allo sviluppo del pensiero.

Linguaggio secondo Vygotskij

Secondo Vygotskij, il linguaggio è strettamente connesso al funzionamento della coscienza e al controllo e regolazione dei pensieri e del proprio comportamento.

Metafora di Bruner

La metafora di Bruner vede il pensiero di Piaget come la mano destra, un pensiero logico che si svolge per via deduttiva.

Zona di sviluppo prossimale

La zona di sviluppo prossimale rappresenta il potenziale di sviluppo, ovvero il livello a cui si può arrivare attraverso il supporto sociale.

Capitolo 8: Cultura nell'educazione nel pensiero di Bruner

Nell'analizzare i processi di apprendimento, Bruner parte dalle ricerche di Piaget.

Apprendimento per imitazione

Nel modello "i bambini apprendono per imitazione", il cosa apprendere è scarsamente distinto dal come apprendere.

Identità e autostima

Il Sé è una caratteristica principale dell'educazione secondo il principio dell'identità e dell'autostima.

Curriculum a spirale

Un curriculum a spirale parte da un tema vicino al bambino e sale verso conoscenze più astratte.

Struttura secondo Bruner

Per costruire una "struttura", le tre fasi individuate da Bruner sono di tipo operativo, visivo, simbolico.

Teoria del computazionalismo

Secondo la teoria del computazionalismo, la mente può essere concepita come un calcolatore.

Modelli della mente di Bruner

  • Modello "i bambini come soggetti intelligenti": È fondamentale il processo di interpretazione e dialogo.
  • Secondo la teoria del culturalismo: i significati risiedono nella mente e hanno origine nella cultura.

Capitolo 9: Comunicazione e linguaggio

La comunicazione verbale implica due tipi di conoscenze: linguistiche e comunicative.

Acquisizione linguaggio secondo Chomsky

Secondo Chomsky e i suoi seguaci, il linguaggio viene acquisito grazie a meccanismi innati a esso specifici.

Unità di una lingua

Le piccole unità di una lingua sono i fonemi.

Linguaggio del bambino secondo Freud

Per Freud, il linguaggio del bambino è espressione di un processo mentale e comunicazione.

Amnesia infantile

Studi recenti mostrano che l'amnesia infantile dipende dal fatto che i ricordi nei primi anni sono codificati in forma preverbale.

Requisiti del linguaggio

I requisiti del linguaggio sono: semanticità, dislocazione, produttività, creatività, regole.

Stile elaborativo

Di ritorno dallo zoo, la mamma chiede al suo bambino di 3 anni: "Dove siamo stati?", "Cosa abbiamo visto?", "Ti ricordi degli elefanti?", "Cosa facevano?". Il suo stile è elaborativo.

Baby talk

Il "baby talk" o "motherese" è il linguaggio usato per rivolgersi agli infanti dagli adulti e anche dai bambini.

Linguaggio egocentrico

Il linguaggio egocentrico comprende ecolalie e monologhi.

Controversia natura-cultura

Nella controversia "natura-cultura" a proposito dello sviluppo del linguaggio, uno studio che ha fermamente sostenuto il ruolo dell'apprendimento è di Skinner.

Capitolo 10: L'evoluzione del linguaggio nel bambino 0-3 anni

Nel primo mese di vita, i neonati riescono a emettere suoni riflessi e vegetativi.

Sottoestensione

La sottoestensione (ad esempio, dire "cane" solo per riferirsi al cane del nonno e a quello del vicino) è più frequente della sovraestensione.

Esplosione del vocabolario

Per "esplosione del vocabolario" s'intende la rapida acquisizione di nuove parole che inizia verso i 18 mesi.

Correlazione sviluppo lessico

Secondo alcune ricerche sullo sviluppo del lessico tra 8 e 18 mesi, c'è correlazione positiva tra il numero di parole comprese a una data età e il numero di parole prodotte a un'età successiva.

Semplificazione strutturale

Se al posto di "strega" un bambino di 2 anni pronuncia "tega", sta semplificando la struttura sillabica, omettendo una o più consonanti consecutive.

Prime parole

Le prime parole fanno riferimento a nomi concreti di persone, oggetti, animali, cibi familiari.

Lallazione canonica

La lallazione canonica ha una base innata ed è simile in tutto il mondo.

Sviluppo fonologico

Nello sviluppo fonologico compaiono in sequenza: suoni vegetativi, vocalizzazioni non di pianto, lallazione.

Gesto richiestivo

Il gesto richiestivo è finalizzato a ottenere qualcosa verso cui si protende il braccio.

Olofrase

All'inizio del secondo anno di vita, i bambini spesso usano una singola parola al posto di un'intera frase; tale tipo di espressione viene definita olofrase.

Capitolo 11: Le emozioni

Secondo la teoria differenziale, le "emozioni fondamentali" compaiono nei bambini già nel primo anno di vita e sono presenti anche nelle scimmie antropomorfe.

Sorriso sociale

Il sorriso sociale compare tra il secondo e il terzo mese.

Regolazione emotiva

Durante il primo anno di vita, la regolazione emotiva viene esercitata soprattutto dai genitori.

Riferimento sociale

Verso i 12 mesi, mediante riferimento sociale, le emozioni degli altri aiutano il bambino a regolarsi in situazioni incerte.

Emozioni fondamentali

Una delle seguenti liste include solo emozioni fondamentali: paura, interesse, rabbia.

Volto immobile

Dall'uso del paradigma sperimentale del volto immobile (still face paradigm) emerge che, a partire dai due mesi di età, i bambini mostrano uno stato di confusione e disagio dovuto al fatto di non riuscire a provocare nella madre la consueta reazione, quando questa assume l'espressione del volto immobile.

Comprensione espressioni emotive

La comprensione delle espressioni emotive non chiare avviene alla fine del secondo anno.

Teoria differenziale dello sviluppo emotivo

La teoria dello sviluppo emotivo che si fonda sulla distinzione tra emozioni fondamentali ed emozioni complesse è la teoria differenziale.

Risposte emotive differenziate

I bambini rispondono in modo differenziato alle espressioni di gioia, rabbia, paura della madre, già a 10 settimane.

Angoscia da separazione

L'angoscia da separazione è una manifestazione emotiva tipica negli infanti dopo i 7-8 mesi.

Capitolo 12: Teoria dell'attaccamento

Le ricerche di Harry Harlow avevano come oggetto le reazioni alla mancanza della madre di piccoli macachi rhesus.

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Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

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