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9.CRITERI DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO RUMORE PREVISTI

DALLA NORMATIVA ITALIANA

La normativa italiana di riferimento per il rischi da rumore è il D. Lgs. 277/91.

La valutazione del rischio per qualsiasi livello di rumorosità è attuata tramite

la misura dell’esposizione quotidiana di un lavoratore al rumore (Lep,d).

ovvero quella settimanale (Lep,w) se quella quotidiana risulta variabile nel

giro di una settimana. L’esposizione quotidiana di un lavoratore al rumore

Lep,d è espressa in dB(A) e misurata, calcolata e riferita ad otto ore

0te 2

giornaliere. Lep,d=10Log (1/te)∫ [ΦA(t)/p ] dt+ 10 Log (te/t0) con te=

10 0 10

durata quotidiana dell’esposizione di un lavoratore al rumore. T0 =8h

p0=20µpa ; pa=pressione acustica istantanea ponderata a cui è sottoposta

una persona che potrebbe o meno spostarsi (determinata su misurazioni

eseguite all’altezza dell’orecchio della persona). L’esposizione settimanale

professionale di un lavoratore al rumore Lep,w è la media settimanale dei

valori di Lep,d, valutata sui giorni lavorativi della settimana.

0.1(Lep,d)i

Lep,w=10Log [(1/5)∑10 ]

10

10. DEF. DI MACCHINA E FASCICOLO TECNICO 459/96

Una macchina è un insieme di pezzi o di organi di cui almeno uno è mobile,

collegati tra loro, anche mediante attivatori, con circuiti di comando o di

potenza o altri sistemi di collegamento, connessi solidamente per

26

un’applicazione determinata, per la trasformazione, il trattamento, lo

spostamento, o il condizionamento dei materiali. Altresì è definita come un

insieme di macchine e apparecchi che sono disposti e comandati in modo

da avere un funzionamento solidale. Infine è inesa come un’attrezzatura

intercambiabile che modifica la funzione di una macchina, per essere

montata su una o una serie di macchine diverse. Il fascicolo tecnico

documenta la conformità del progetto della macchina ai RES ad essa

applicabili. Esso contiene il disegno complessivo della macchina e gli

schemi dei circuiti di comando;i RES considerati nella progettazione,le note

di calcolo e i risultati delle prove che attestano la conformità della macchina

ai RES; le norme e le specifiche tecniche applicate nella progettazione; le

soluzioni adottate per la prevenzione dei rischi presenti nella macchina. In

aggiunta sono presenti il manuale d’uso e la valutazione dei rischi.

11. CRITERIO DI CALCOLO DEL NUMERO DI USCITE DI SICURZZA.

Il numero di uscite di sicurezza deve essere proporzionato in base al

numero massimo di persone che a qualsiasi titolo possono trovarsi

nell’ambiente o nei locali serviti dalle stesse vie d’uscita. Si pu ricorrere

anche alla densità di affollamento, Nei locali in genere

- fino a 25 lavoratori: 1 uscita da 0.9 m

tra 26 e 50 un’uscita da 1,20

- tra 51 e 100 un’uscita da 0.9 e una da 1.2

- più di 100 un’uscita da 0.9 m e due da 1.2

-

Nei luoghi con pericolo di esplosione e incendio con più di 5 lavoratori ci

devono essere porte e portoni nei locali di lavoro con uscite da 1.2 m per

ogni 5 lavoratori.

12. ENTE OMOLOGAZIONE IMPIANTI MESSA A TERRA E

CONDIZIONI AMBIENTALI

L’ente omologato nell’omologazione degli impianti di messa a terra e di

protezione da scariche atmosferiche è l’ISPESL ( art 6 Lg.23/12/1978 n

°833). Tuttavia le verifiche periodiche sono affidate alle AUSL

13. INFORTUNIO SUL LAVORO

si intende l’alterazione dell’organismo per causa

Per infortunio sul lavoro

violenta in occasione di lavoro in cui sia derivata la morte o una immobilità

permanente al lavoro,assoluta o parziale ; oppure una inabilità temporanea

assoluta che comporti l’assenza dal lavoro per più di 3 giorni. Si distingue

dalla malattia professionale perché produce i suoi effetti in istantaneo.

INDICE DI FREQUENZA E INDICE DI GRAVITA’

14.

26

Si definisce indice di frequenza If il numero di casi di infortunio che si

sarebbero verificati se in una impresa fossero state effettuate nello stesso

6

intervallo di tempo un milione di ore di lavoro. If=(N/H)*10

N= num. Di infortuni H=periodo di tempo

L’indice di gravità definisce l’entità delle conseguenze degli infortuni. La sua

espressione è:

Ig=1000*((l/g)*G+6000(m+(S/100))/H)

Con H = num. Ore lavorate nell’intervallo di tempo l/g = rapporto

medio tra giornate lavorative e giorni totali del periodo

S= somma dei gradi% di invalidità permanente m= num. Di infortuni mortali

G= somma delle giornate di invalidità temporanea.

15. PARAMETRI DI SCELTA DI UN INTERRUTTORE DIFFERENZIALE

E SUA CARATTERISTICA DI INTERVENTO.

Numero di poli: 2P 3P 4P,

Tensione nominale: valore di tensione per la quale è destinata a funzionare.

) valore di corrente che l’apparecchio è in grado di

Corrente nominale(I n

portare ininterrottamente.

Corrente differenziale di non intervento (Id ) valore massimo della corrente

0

differenziale che non provoca apertura dei contatti.

Corrente differenziale di non intervento (Id ) valore minimo della corrente

n

differenziale che determina l’apertura dei contatti entro tempi specificati.

Tempo d’intervento: intervallo di tempo tra l’istante in cui si raggiunge il

e l’istante in cui avviene l’apertura dei

valore della corrente differenziale Id n

contatti.

Caratteristiche di intervento: definiscono il valore di corrente differenziale e

il tempo di intervento che caratterizzano il funzionamento di un dispositivo

La scelta degli interruttori differenziali secondo le norme e le leggi vigenti si

basa sulle seguenti condizioni di impiego: 1)tipi di interruttori con Id >1° e

n

ritardi di >1s sono utilizzati solo negli impianti industriali con cabina propria

per compiti di protezione generale delle linee di distribuzione. 2) i tipi con

0.5≤ Id <1A e ritardo 1 s trovano impiego negli impianti a bassa tensione

n

3) i tipi con Id =0.3° sia selettivi che istantanei sono utilizzati in circuiti

n

terminali di macchine per le quali non è garantito un elevato livello di

isolamento.

16. INFORTUNIO IN ITINERE

Infortunio occorso al lavoratore nel raggiungere o rientrare dal luogo di

lavoro.

Esistono delle esclusioni nel caso in cui il lavoratore si sia infortunato nel

recarsi in luoghi diversi da quelli di lavoro; nei casi di sciopero. Per essere

definito come infortunio sul lavoro si deve dimostrare il nesso tra l’itinerario

26

seguito e l’attività lavorativa e in caso di infortunio con mezzi privati l’uso di

tale mezzo deve essere stato imposto per l’ineguatezza di altri mezzi di

locomozione.

17. PONTEGGIO

Ponteggio metallico: Tubi (correnti o diagonali), giunti (trazioni, girevoli po

diagonali), telai, prefabbricati (telaietto di parapetto, a portale, ad H),

impalcati, scale, tavole fermapiede, parapetto, parasassi, basette,genci,

boccole, spinotti, ancoraggi (cravatta, anello).

Ponteggio in legname: montante, traverso, sistema di irrigidimento,

fermapiede, giunzioni.

Ponteggio a piano di lavoro autosoolevante: colonna, basamento,

ancoraggio,piano di lavor, ponte di sicurezza, mensola di accostamento,

sistema di sollevamento, paracadute.

autorizzazione dell’impiego (rilasciata dal Ministero del

Documentazione: - –

lavoro e previdenza sociale) Autorizzazione del fabbricante

accompagnata da una relazione tecnica contenente: descrizione degli

elementi costitutivi e caratteristiche. indicazione delle prove di carico cui

sono stati soggetti gli elementi. calcolo del ponteggio secondo le varie

– –

condizioni di impiego istruzioni montaggio e smontaggio disegno

esecutivo relazione di calcolo eseguito secondo le istruzioni approvato

dell’aut. Min. (per h>20m) – copia dell’attestato di conformità e del disegno.

18. COMPITI DEL COORDINATORE PER L’ESECUZIONE DEI LAVORI.

I compiti del coordinatore per l’esecuzione dei lavori sono:

verificare l’idoneità dei piani operativi presenti dalle imprese esecutrici,

- assicurando la coerenza con il PSC

- valutare le proposte integrative al PSC da parte delle imprese esecutrici -

Adeguare il PSC, informando gli interessati, e il fascicolo dell’opera in

seguito alle evoluzione e modifiche intervenute - Verificare che le imprese

adeguino i rispettivi POS

- Organizzare la cooperazione e il coordinamento tra i datori di lavoro -

Verificare l’attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali

per il coordinamento tra i RS

- Sospendere le attività in caso di pericolo grave imminente

dell’opera nel caso di lavori che

- Redigere il piano di PSC e il fascicolo

inizialmente non comportavano la designazione del coordinatore della

progettazione, ma che in seguito la richiederebbero.

- Segnalare al committente o al responsabile dei lavori inosservanze alle

disposizioni del PSC e del POS e mancato adempimento di lavoratori

autonomi e datori di lavoro dei relativi obblighi.

19. OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO NON DELEGABILI

Il datore di lavoro no pu delegare a terzi le funzioni relative alla valutazione

dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, alla elaborazione del

26

documento della valutazione dei rischi, alla nomina del RSPP e alla

autocertificazione relativa alla avvenuta valutazione dei rischi e

dell’adempimento degli obblighi.

Delegabili:

Designare preventivamente i lavoratori incaricati per la gestione delle

emergenze, aggiorna le misure di prevenzione in funzione sia dei

cambiamenti organizzativi e produttivi, sia del miglioramento tecnologico

degli strumenti di prevenzione e protezione. Fornisce ai lavoratori i

dispositivi di protezione individuale. Adotta le misure necessarie ai fini della

prevenzione incendi e dell’evaquazione dei lavoratori. Redige il registro

degli infortuni.

20. CONDIZIONI E TIPOLOGIE DI INTERVENTI SULLE MACCHINE

CHE COMPORTANO L’OBBLIGO DE MARCATURA CEE

Se ho modifiche cosruttive non rientranti nell’ordinaria e straordinaria

manutenzione è richiesta la marcatura cee della macchina per modifiche

della modalità di utilizzo non previste dal cosruttore. modifiche funzionali

– –

della macchina. installazione di logica programmabile. impianto

composto da più macchine indipendenti solidali per a realizzazione di un

determinato prodotto nel quale viene inserita una o più macchine che

modificano la funzionalità dello stesso.

RUOLO E POSSIBILITA’ DI ORGANIZZAZIONE DELL’SPP NELLA

21.

626/94

Il Spp è l’insieme di persone, sistemi e mezzi esterni e/o int

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
68 pagine
SSD Ingegneria industriale e dell'informazione ING-IND/17 Impianti industriali meccanici

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher peppe1302.gn di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Impianti industriali e sicurezza sul lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof Iavagnilio Raffaello Pio.