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INGEGNERIA CIVILE

Docente: Giovannoni Antonio

Lezione 003

  1. Quando si assume un'atmosfera orizzontalmente omogenea e l'esistenza dell'equilibrio idrostatico (equilibrio tra la forza peso e la forza di pressione) lungo la direzione z perpendicolare alla superficie terrestre: dP = -ρgdz allora l'atmosfera viene detta:
    • umida
    • idrostatica
    • idrodinamica
    • secca
  2. L'insieme dei gas che circondano la superficie terrestre, con una composizione circa costante vicino al suolo, costituita prevalentemente da azoto, ossigeno, anidride carbonica e gas inerti si denomina:
    • aria secca in quanto si trascura la presenza di vapor d'acqua
    • aria umida in quanto si trascura la presenza di anidride carbonica
    • aria umida in quanto si trascura la presenza di vapor d'acqua
    • aria secca in quanto si trascura la presenza di anidride carbonica
  3. La parte più esterna dell'atmosfera terrestre è denominata:
    • stratosfera
    • troposfera
    • esosfera
    • mesosfera
La risposta corretta è: 06. La fascia di atmosfera più vicina alla superficie terrestre che si estende per uno spessore di circa 11 km alle medie latitudini (8 km al polo e 16 km all'equatore) e contiene circa l'80% della massa totale dell'atmosfera e il 99% del vapor acqueo si chiama: troposfera. 07. Quali sono gli strati che costituiscono l'atmosfera? L'atmosfera si estende fino a circa 600 km dalla superficie terrestre e può essere suddivisa in diversi strati. In ordine di altezza crescente sono: troposfera, stratosfera, mesosfera, termosfera, esosfera.

Esosfera Set Domande: CHIMICA AMBIENTALEINGEGNERIA CIVILE

Docente: Giovannoni Antonio

Lezione 004

01. Qual è l'equazione di stato dell'aria secca?

L'equazione di stato dei gas perfetti: PV = nRT

L'equazione isoterma di Boyle e Mariotte: PV = cost

L'equazione isocora di Charles: P = P (1 + αT)0

L'equazione isobara di Gay-Lussac: V = V(T)

Set Domande: CHIMICA AMBIENTALEINGEGNERIA CIVILE

Docente: Giovannoni Antonio

Lezione 005

01. Per studiare un moto in un sistema di riferimento non inerziale è necessario introdurre le forze apparenti che, nel caso di un sistema di riferimento in rotazione, la Terra, sono:

2: forza gravitazionale e forza d'attrito.

02. Le forze fondamentali per i moti atmosferici sono:

5: forza di pressione, forza gravitazionale, forza d'attrito,

suolo favorevole per la dispersione degli inquinanti atmosferici sfavorevole per la dispersione degli inquinanti atmosferici favorevole per la sedimentazione degli inquinanti al suolo

Set Domande: CHIMICA AMBIENTALE INGEGNERIA CIVILE

Docente: Giovannoni Antonio

Lezione 007

  1. Lo strumento utilizzato per misurare la velocità del vento si chiama:
    • pluviometro
    • anemometro
    • amperometro
    • dinamometro
  2. Ai fini delle problematiche relative all'inquinamento atmosferico sono interessanti le particelle di diametro compreso tra:
    • 1,00 e 500 μm.
    • 0,01 e 10 μm.
    • 0,10 e 100 μm.
    • 1,00 e 100 μm.
  3. Il moto dell'aria sul piano orizzontale misurato rispetto alla superficie terrestre è detto:
    • nebbia
    • vento
    • fumigazione
    • brezza
  4. I venti si classificano in:
    • periodici, geografici e ciclonici
    • costanti locali e geografici
    • costanti, periodici, locali, ciclonici e geografici
    • costanti, periodici, locali e ciclonici
  5. Gli alisei, venti che si generano nelle zone anticicloniche tropicali e convergono verso quelle equatoriali,
sono venti:localiperiodiciciclonicix costanti Set Domande: CHIMICA AMBIENTALEINGEGNERIA CIVILE Docente: Giovannoni Antonio Lezione 0080 1. La pioggia è un insieme di gocce d'acqua che si formano per condensazione del vapor d'acqua dell'aria intorno a nuclei di condensazione (aerosol sospesi in atmosfera). La dimensione dei nuclei di condensazione varia tra: x 0.01÷0.10 μm. Il raggio tipico di riferimento è 0.03 μm. 0.01÷0.10 nm. Il raggio tipico di riferimento è 0.03 nm. 0.01÷0.10 pm. Il raggio tipico di riferimento è 0.03 pm. 0.01÷0.10 mm. Il raggio tipico di riferimento è 0.03 mm. Set Domande: CHIMICA AMBIENTALEINGEGNERIA CIVILE Docente: Giovannoni Antonio Lezione 0090 1. Come si definisce una fonte di energia rinnovabile? Le fonti "rinnovabili" di energia sono quelle fonti che possono essere considerate inesauribili, perché si rinnovano con un ciclo più rapido rispetto a quello delloroutilizzo a differenza dell'energia geotermica e dell'idrogeno destinati ad esaurirsi in un tempo definito dell'energia geotermica e del metano destinati ad esaurirsi in un tempo definito dei combustibili fossili e nucleari destinati ad esaurirsi in un tempo definito dei combustibili fossili e dell'idrogeno destinati ad esaurirsi in un tempo definito 02. Il Life Cycle Assessment (LCA) o Valutazione del Ciclo di Vita è divenuto un criterio fondamentale nella valutazione dell'impatto ambientale di un bene o servizio. Quanti e quali sono le fasi (macromomenti) che lo compongono? tre: 1) progettazione; 2) realizzazione o produzione; 3) estinzione quattro: 1) concepimento; 2) progettazione; 3) realizzazione o produzione; 4) utilizzo e servizi associati. x quattro: 1) concepimento; 2) progettazione; 3) realizzazione o produzione; 4) riciclaggio due: 1) realizzazione o produzione; 2) uso e servizi associati. 03. Quante e quali sono le possibilità di

stoccaggio della CO2

Attualmente si prevede la possibilità di contenere la sostanza in:

  1. all'interno di formazioni geologiche terrestri non molto profonde
  2. fotosintesi clorofilliana artificiale per produrre cellulosa

tre modalità:

  1. fotosintesi clorofilliana artificiale per produrre cellulosa
  2. tramite il confinamento nella profondità di laghi vulcanici
  3. attraverso la fissazione industriale della CO2 in carbonati inorganici

due modalità:

  1. all'interno di formazioni geologiche terrestri profonde
  2. tramite il confinamento nelle profondità degli oceani
  3. attraverso la fissazione industriale della CO2 in carbonati inorganici

due modalità:

  1. tramite il confinamento nella profondità di laghi vulcanici
  2. all'interno di formazioni geologiche terrestri profonde

04. Come si comporta l'ozono (O3) rispetto all'effetto serra?

L'ozono è un gas naturale presente in atmosfera,

capace di assorbire la radiazione IR nella regione finestra quindi contribuisce all'effetto serra. L'ozono è un gas naturale presente in atmosfera, che non assorbe la radiazione IR nella regione finestra quindi non contribuisce all'effetto serra. L'ozono è un gas naturale capace di assorbire la radiazione IR nella regione finestra ma, non essendo presente in atmosfera in quantità apprezzabile, non contribuisce all'effetto serra. L'ozono è un gas naturale presente in atmosfera, che non è capace di assorbire la radiazione UV nella regione finestra quindi non contribuisce all'effetto serra. 05. I composti dell'azoto di interesse ai fini della valutazione dell'inquinamento atmosferico sono: - L'ossido di azoto NO ed il biossido di azoto NO (NOx) - L'anidride nitrosa N O e l'anidride nitrica N O2 06. Alcuni gas presenti nell'atmosferapossono assorbire parte della radiazione infrarossa (IR) emessa dalla Terra e poi questa radiazione viene riemessa e in parte torna verso la superficie terrestre, riscaldandola di nuovo. Questo fenomeno prende il nome di: Effetto serra Riscaldamento globale Brinamento Inquinamento termico Set Domande: CHIMICA AMBIENTALE INGEGNERIA CIVILE Docente: Giovannoni Antonio 07. Particolato, ossidi di azoto, piombo, composti organici aromatici (COV) sono: contaminanti del suolo contaminanti dell'aria inquinanti atmosferici primari inquinanti atmosferici secondari 08. Il Libro Bianco "Una Politica Energetica per l'Unione Europea" (gennaio 1996) quanti e quali obiettivi chiave del settore energetico identifica? tre: 1) l'usabilità, 2) la protezione dell'ambiente, 3) la sicurezza dell'approvvigionamento tre: 1) l'usabilità, 2) la competitività, 3) la sicurezza dell'approvvigionamento due: 1) l'usabilità, 2) la sicurezzadell'approvvigionamento sono tre: 1) la competitività, 2) la sicurezza dell'approvvigionamento, 3) la protezione dell'ambiente. "Ogni modificazione della normale composizione o stato fisico dell'aria atmosferica, dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e caratteristiche tali da: - alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell'aria; - costituire pericolo ovvero pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell'uomo; - compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell'ambiente; - alterare le risorse biologiche, gli ecosistemi ed i beni materiali pubblici e privati." Questa è la definizione di inquinamento atmosferico.
Dettagli
A.A. 2022-2023
46 pagine
SSD Scienze chimiche CHIM/12 Chimica dell'ambiente e dei beni culturali

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Andrea93Trimarchi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica ambientale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Giovannoni Antonino.