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IN
In alcuni casi il debriefing: Pu˜ essere ritardato.
In generale, la validitˆ di un test riguarda: La correlazione tra il test e un criterio
In genere l'uso di sistemi di codifica produce dati sotto forma di: Frequenze.
In genere un aumento della validitˆ ecologica corrisponde: Ad una diminuzione della validitˆ
interna.
In genere, i dati mancanti: Vanno sostituiti con un apposito codice.
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In genere, i valori critici di F sono riportati per le probabilitˆ: 0.05 e 0.01
In genere, in compiti verbali i soggetti maschi giovani impiegano pi• tempo a rispondere quando lo
sperimentatore: é una femmina. In genere, in un test di intelligenza gli item pi• difficili sono
posizionati: Nella parte finale.
In genere, le situazioni trattate negli studi di casi singoli: Si presentano in maniera imprevedibile.
In Italia, uno psicologo al quale sia chiesto di violare il segreto professionale: Pu˜ rifiutarsi di
testimoniare.
In linea di massima, si dovrebbe prevedere: Almeno 10 item per ogni dimensione del costrutto.
In psicologia il colore • una variabile: Qualitativa.
In psicologia, l'errore di misurazione •: Inevitabile.
In psicologia, l9uso di feedback che suggeriscono ai partecipanti una falsa valutazione negativa su
sŽ stessi: Dovrebbe essere sempre evitato. In psicologia, la maggior parte degli studi utilizzano:
Campioni di convenienza.
In termini di ampiezza del campione, il disegno fattoriale misto richiede: Il doppio dei soggetti
rispetto al disegno entro i soggetti
IN UN
In un articolo, la sezione che andrebbe scritta al presente •: La discussione.
In un buon test il rapporto tra numero di item e numero di soggetti dovrebbe essere almeno: 1 a 3.
×
In un disegno 2 2 in cui entrambi i fattori sono manipolati tra i soggetti, la devianza tra i gruppi
pu˜ essere scomposta in: Devianza del fattore A + devianza del fattore B + devianza
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dell'interazione ×
In un disegno 2 2 in cui entrambi i fattori sono manipolati tra i soggetti, • possibile calcolare: 3
test ×
In un disegno 2× 3 3, vi sono: Una variabile indipendente con 2 livelli e due variabili indipendenti
con 3 livelli
In un disegno a serie temporale interrotta, l'andamento della linea di base nella condizione ideale
dovrebbe essere: Piatto e stabile.
In un disegno ABA, ci si attende che: Il comportamento desiderato diminuisca dopo l'interruzione
del trattamento.
In un disegno classico tra i gruppi, il paradigma sperimentale: Deve essere lo stesso per tutti i
soggetti.
In un disegno con criterio variabile, ogni modificazione del criterio • seguita: Da una fase di
stabilizzazione.
In un disegno con due gruppi sperimentali, una eventuale differenza tra i gruppi dopo la
manipolazione della variabile indipendente pu˜ essere interpretata se e solo se: I due gruppi
erano identici prima dell'esperimento.
In un disegno con gruppo di controllo non equivalente e due prove, il risultato • interpretabile se:
Aumenta la prestazione del gruppo sperimentale, ma non quella del gruppo di controllo.
In un disegno con linee di base multiple, il trattamento deve essere introdotto: In tempi diversi per
comportamenti diversi. lOMoARcPSD|28048726
In un disegno con trattamenti ripetuti, la tendenza tra post-test 1 e pre-test 2 dovrebbe: Inversa
rispetto a quella tra pre-test 1 e post-test.
In un disegno con un solo gruppo e due prove, il ricercatore non pu˜ essere sicuro che: Non pu˜
essere sicuro che il trattamento sia il solo responsabile della differenza tra pre-test e post-test.
In un disegno con una sola prova e due gruppi non equivalenti, si ha che: Un solo gruppo viene
sottoposto al trattamento.
In un disegno entri i soggetti, il rapporto F si calcola come rapporto tra: Varianza tra le prove e
varianza residua
In un disegno entro i soggetti, la devianza totale viene scomposta in: Devianza tra le prove e
devianza entro le prove
In un disegno entro i soggetti, la variabilitˆ tra i soggetti • dovuta: Alle differenze individuali
In un disegno fattoriale 2 x 2 x 3 vi sono: 3 variabili indipendenti.
In un disegno fattoriale misto con due variabili manipolate tra i soggetti (A e B) e una variabile
× ×
manipolata entro i soggetti (C), la devianza entro i soggetti include: Le interazioni A C e B C
In un disegno fattoriale misto con una variabile manipolata tra i soggetti (A) e una variabile
manipolata entro i soggetti (B), il test F per l'effetto principale di A • dato dal: Rapporto tra
varianza tra i gruppi e varianza residua rispetto ai gruppi
In un disegno fattoriale misto in cui il fattore A ha p livelli e il fattore B ha q livelli, i gradi di libertˆ
della devianza del fattore B sono: Q 3 1 lOMoARcPSD|28048726
In un disegno fattoriale misto in cui il fattore A ha p livelli e il fattore B ha q livelli, i gradi di libertˆ
della devianza dell'interazione sono:
(p - 1) (q - 1).
In un disegno fattoriale misto in cui la variabile A (manipolata) tra i soggetti ha 3 livelli e la variabile
B (manipolata entro i soggetti) ha 2 livelli, si dovranno reclutare: 3 gruppi di soggetti diversi
In un disegno fattoriale tra i soggetti in cui il fattore A ha p livelli e il fattore B ha q livelli, i gradi di
libertˆ della devianza del fattore B sono: Q 3 1
In un disegno fattoriale, un aumento del numero delle variabili corrisponde: Ad un aumento della
difficoltˆ di interpretazione dei risultati.
In un disegno tra i soggetti, il trattamento viene somministrato: Solo al gruppo sperimentale.
In un esperimento a due condizioni tra i gruppi vi sono: Due gruppi e un trattamento.
In un esperimento con 3 prove, il contro bilanciamento inverso prevede che ciascun soggetto sia
sottoposto: A due combinazioni di prove in ordine inverso.
In un esperimento con 5 gruppi, il secondo confronto ortogonale sarˆ: G2 vs. (G3 + G4 + G5).
In un esperimento con 6 gruppi, il numero di confronti ortogonali possibili •: 5
In un esperimento con due fattori (A e B), una interazione sinergica indica che: Il livello pi• alto di
B potenzia l'effetto differenziale di A In un esperimento entro i soggetti con due fattori che hanno,
rispettivamente, 2 e 3 livelli, il numero totale delle condizioni sarˆ: Sei. In un esperimento entro i
soggetti, le condizioni sperimentali equivalgono: Ai gruppi.
In un esperimento entro i soggetti: Ciascun soggetto • sottoposto a tutte le condizioni sperimentali
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In un grafico a barre, l'ascissa rappresenta: Una variabile indipendente e qualitativa.
In un grafico della frequenza cumulativa, il pallino va posizionato in corrispondenza: Del limite
reale superiore.
In un grafico di dispersione i punti rappresentano: I partecipanti.
In un grafico di funzione, i punti: Sono uniti da linee rette.
In un istogramma di frequenza l'ordinata riporta: La frequenza di ciascun punteggio.
In un modello regressivo, il costrutto teorico •: La somma lineare di una serie di indicatori.
In un quasi-esperimento, la variabile del soggetto rappresenta: Una variabile indipendente
In un questionario composto da 15 domande con quattro alternative di risposta ciascuna (di cui
una sola corretta), q sarˆ uguale a: 3/4 In un test bisognerebbe utilizzare: Frasi corte
In un test di efficienza, nessun soggetto pu˜ raggiungere il punteggio massimo in quanto: La
difficoltˆ delle prove aumenta rapidamente.
In un test di intelligenza, il tipo di ragionamento su cui si basano gli item analogici • correlato con:
L'abilitˆ fluida.
In un test si dovrebbe evitare la frase: "Non mi piace non rižettere sulle mie decisioni"
In un test, la risposta che indica la presenza dell'attributo che si intende misurata • chiamata:
Risposta alfa.
In questo caso, lo studioso dovrebbe concludere che: Le differenze sono dovute a fattori sia
biologici che culturali.
IN UNA lOMoARcPSD|28048726
In una distribuzione in cui il numero delle osservazioni • uguale a 50, la mediana corrisponde alla
posizione: 25.50 In una distribuzione normale, la media •: Uguale alla mediana
In una interazione antagonista: Gli effetti del fattore A vanno in direzione opposta nei due livelli del
fattore B
In una matrice di dati derivati da una ricerca trasversale-sequenziale, le diagonali illustrano: Il
passaggio del tempo.
In una matrice di dati, le righe di solito indicano: I partecipanti.
In una matrice multi-tratto multi-metodo, la validitˆ convergente si pu˜ valutare considerando: Le
correlazioni monotratto-eterometodo.
In una rappresentazione grafica dei risultati, si ha una interazione quando: Le curve si intersecano
(non sono parallele).
In una regressione multipla con due variabili indipendenti (X1 e X2), il coefficiente di regressione
parziale b1 indica: Il cambiamento atteso in Y per una variazione unitaria di X1, quando X2 •
costante
In una ricerca longitudinale, i soggetti: Sono nati nello stesso periodo.
In una ricerca trasversale l'etˆ si confonde: Con la data di nascita
In una ripetizione sistematica il ricercatore dovrebbe: Manipolare una sola variabile per volta
In una scala a intervalli, non • possibile affermare che: Il valore di A (10) • il doppio del valore di B
(20). lOMoARcPSD|28048726
In una scala a rapporti l'unica trasformazione possibile •: La moltiplicazione per una costante.
In una scala nominale, eventi dello stesso tipo assumono: Lo stesso valore.
In una scala nominale, l'indice di variabilitˆ •: Il numero delle categorie.
In una scala ordinale, se A<B<C ne consegue che: A<C.
In una tabella di contingenza sono incrociate: Due variabili qualitative.
In una valutazione anonima: I reviewers non conoscono il nome degli autori, e gli autori non
conoscono il nome dei reviewers.
In uno studio che valuta la memoria in soggetti giovani e anziani, lo sperimentatore fa leggere ai
partecipanti istruzioni in cui si dice che la memoria diminuisce con l'etˆ. In questo modo lo
sperimentatore ha introdotto: Un errore sistematico.
LÕ
L'accurata selezione dei partecipanti garantisce: L'equivalenza dei gruppi.
L'ambiguitˆ del referente si ha quando: Un termine maschile • usato in una situazione in cui non vi
sono soltanto maschi.
L'analisi della covarianza consente di eliminare dalla varianza residua gli effetti dovuti: Alla
variabile di disturbo
L'asimmetria della distribuzione binomiale: Diminuisce all'aumentare di n
L'assegnazione casuale dei soggetti ai gruppi permette di controllare: Le variabili legate ai
soggetti.
L'assegnazione casuale dei soggetti alle condizioni sperimentali • un buon metodo per ridurre: La
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minaccia legata agli effetti della selezione.
L'assegnazione dei soggetti alle condizioni • una caratteristica: Della ricerca sperimentale.
L'Associazione Italiana di Psicologia: