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D=T×S×C×E

dove:

• T = componente di trend,

• S = componente stagionale,

• C = componente ciclica,

• E = componente erratica.

• Con questo modello, la componente stagionale agisce in modo

proporzionale al livello della domanda: la sua incidenza percentuale

resta costante anche quando il livello assoluto della domanda varia (es.

perché cresce il trend).

✅ Le altre opzioni:

• 1 e 3: il modello moltiplicativo non modifica l’incidenza percentuale

della stagionalità; essa rimane proporzionale.

• 4: la stagionalità non viene annullata nel modello moltiplicativo.

Il costo cumulativo del progetto lungo la sua vita:Cresce sensibilmente

nella zona di massimo rischio

Spiegazione:

• Il costo cumulativo di un progetto nel tempo tende ad aumentare

man mano che il progetto avanza.

• Nella fase iniziale (dove il rischio è massimo perché molte decisioni

sono ancora da prendere e l’incertezza è alta), i costi crescono più

lentamente.

• Successivamente, nella zona di massimo rischio, quando si

iniziano a realizzare le attività principali, il costo cumulativo cresce in modo

sensibile perché si concentrano le spese più rilevanti (acquisti, lavorazioni,

installazioni).

• Dopo questa fase, i costi continuano ad aumentare, ma con un ritmo

più contenuto verso la conclusione del progetto.

Le altre opzioni:

• 1: il costo non decresce, tanto meno linearmente.

• 2: il costo non cresce in modo lineare: ha un andamento tipicamente

sigmoide o a “S”.

• 4: il costo cumulativo non è costante, aumenta durante lo sviluppo del

progetto.

Nel metodo diretto del cronometraggio per la determinazione dei tempi di

lavorazione, si assegna il giudizio di rendimento massimo (ad esempio, 133)

a:Velocità Ottimo Normale

Spiegazione:

• Nel metodo diretto del cronometraggio, oltre a misurare il tempo

impiegato dall’operatore, si assegna un giudizio di rendimento (o indice

di rendimento) per confrontare la prestazione osservata con una

prestazione di riferimento.

• Il rendimento massimo (es. valore 133 nel sistema Bedaux


 o

similari) viene assegnato alla Velocità Ottimo Normale, cioè alla

massima velocità possibile senza sacrificare la qualità o la sicurezza del

lavoro.

• Questo valore serve per normalizzare i tempi misurati e calcolare il

tempo normale.

Le altre opzioni:

• 1 Velocità Standard corrisponde al 100% del rendimento.

• 2 Velocità Minimo Normale è un livello minimo accettabile, non

massimo.

• 4 Velocità Normale è la velocità di riferimento (100%), non quella

massima.

Il coefficiente di correlazione è dato da:Rapporto tra la covarianza delle

due variabili e la radice quadrata del prodotto delle varianze

✅ Spiegazione:Il coefficiente di correlazione (lineare di Pearson) tra due

variabili X e Y si calcola come:

• Cov(X,Y) è la covarianza tra X e Y,

• Var(X) e Var(Y) sono le varianze di X e Y.

Questo rapporto standardizza la covarianza, ottenendo un valore compreso

tra -1 e +1.

Quale dei seguenti è un vantaggio del lay


out per prodotto (linea):Minori

scorte di produzione (work-in-process)

✅ Spiegazione:

• Nel layout per prodotto (o layout di linea), le macchine e le

attrezzature sono disposte secondo la sequenza logica delle operazioni

necessarie per realizzare un prodotto.

• Ciò permette un flusso continuo e ordinato del materiale, riducendo

i tempi di attraversamento e quindi le scorte di produzione in corso

(work-in-process).

✅ Le altre opzioni:

• 1: nel lay


out per prodotto, un’avaria a un macchinario può fermare

l'intera linea minori possibilità di ovviare ad avarie.

• 2: il lay


out per prodotto è meno flessibile rispetto al lay


out per

processo; è ottimizzato per produzioni ripetitive e standardizzate.

• 4: il lay


out per prodotto richiede maggiori investimenti in

attrezzature fisse, perché è progettato su misura per un determinato

flusso produttivo.

Il coefficiente di correlazione determina:La forza e il tipo del legame tra

le due variabili considerate

Spiegazione:

• Il coefficiente di correlazione (ad esempio quello di Pearson)

misura:

• la forza del legame quanto le due variabili sono linearmente

associate (valore vicino a +1 o -1 indica legame forte; vicino a 0 indica

legame debole o assente);

• il tipo di legame se positivo (r > 0) o negativo (r < 0).

• Non determina né l’intercetta né il coefficiente angolare della retta di

regressione, che sono calcolati separatamente nell’equazione della retta.

Le altre opzioni:

• 1 e 2: l’intercetta con gli assi dipende dalla retta di regressione, non

dal coefficiente di correlazione.

• 3: il coefficiente angolare (pendenza) è calcolato a partire dalla

covarianza e dalle varianze, ma non è il coefficiente di correlazione.

Uno degli obiettivi dello studio del lay


out è "semplificare il processo

produttivo", ovvero:Ridurre il numero di operazioni da eseguire su

ciascun prodotto

Spiegazione:

• Tra gli obiettivi dello studio del lay


out c’è quello di semplificare il

processo produttivo, che significa:

• eliminare operazioni inutili o ridondanti,

• ridurre il numero di passaggi necessari per realizzare il prodotto,

• migliorare l’efficienza complessiva.

• In questo modo si ottiene un processo più snello, economico e facile

da gestire.

Le altre opzioni:

• 1: ridurre il tempo di produzione disponibile non è un obiettivo

ergonomico né tecnico dello studio del lay


out.

• 3: facilitare lo scorrimento del flusso dei materiali è un altro obiettivo

del lay


out, ma non è ciò che si intende per "semplificazione del processo".

• 4: ridurre il numero di operatori può essere una conseguenza di un

processo semplificato, ma non è l’obiettivo diretto di quella parte dello

studio del lay


out.

Per ammortamento economico si intende: La ripartizione dei costi del

bene sul periodo di vita utile del bene stesso

Spiegazione:

• L'ammortamento economico consiste nel ripartire il costo di un

bene strumentale (ad esempio un macchinario, un impianto) in più

esercizi, in proporzione alla sua vita utile.

• Serve a distribuire il costo del bene sui periodi in cui questo genera

benefici economici.

Le altre opzioni:

• 2: descrive un piano di pagamento, non l’ammortamento.

• 3: riguarda l’estinzione di un debito, non la ripartizione del costo del

bene.

• 4: si riferisce all’ammortamento fiscale, non a quello economico

(anche se sono concetti collegati, non sono sinonimi).

Occorre assegnare delle operazioni ad una stazione non vuota secondo il

metodo di Kottas-Lau. Tra le operazioni disponibili nessuna è desiderabile.

Allora:Si sceglie l'operazione non desiderabile con il minore costo

complessivo di completamento fuori linea

Spiegazione:

• Nel metodo di Kottas-Lau (usato per il bilanciamento delle linee di

montaggio), quando in una stazione non vuotanon vi sono più operazioni

desiderabili da assegnare:

• si passa alla scelta tra le operazioni non desiderabili,

• selezionando quella che comporta il minore costo complessivo di

completamento fuori linea (cioè la meno penalizzante in termini di costi

aggiuntivi o inefficienze).

Le altre opzioni:

• 2: scegliere quella con il maggiore costo fuori linea peggiorerebbe la

situazione.

• 3: l’apertura di una nuova stazione avviene solo se la stazione è vuota

e nessuna operazione è assegnabile.

• 4: la scelta non è casuale, ma basata sul criterio del costo minimo

fuori linea.

In genere, in caso di domanda instabile conviene applicare il metodo dello

smorzamento esponenziale con:Un valore del coefficiente di

smorzamento

α

α elevato (prossimo a 1)

✅ Spiegazione:

• Nel metodo dello smorzamento esponenziale, il coefficiente α (tra

0 e 1) determina quanto peso dare agli ultimi dati osservati:

• α alto maggiore peso ai dati più recenti la previsione si adatta

→ →

più velocemente ai cambiamenti.

• α basso maggiore peso al passato la previsione è più stabile e

→ →

meno reattiva.

• In presenza di domanda instabile (con variazioni frequenti e forti),

conviene usare un α alto (prossimo a 1) per rendere la previsione più

sensibile ai cambiamenti.

Le altre opzioni:

• 1: α basso rende la previsione lenta a reagire, inadatta alla domanda

instabile.

• 3: α=0.5 rappresenta un compromesso, ma non è ottimale per

domanda instabile.

• 4: α=0 significa che la previsione non tiene conto dei dati più recenti

(usa solo la previsione precedente), il che non è adatto per domanda

instabile.

Quale delle seguenti è una tipica caratteristica della produzione di

massa:Manodopera non specializzata

Spiegazione:La produzione di massa (o produzione di tipo tay


lorista) si

caratterizza per:

• elevata standardizzazione dei prodotti,

• processi ripetitivi e automatizzati,

• utilizzo di manodopera non specializzata, poiché le operazioni

sono semplici, ripetitive e suddivise in compiti elementari,

• macchinari dedicati e specializzati, non macchinari general purpose,

• sistemi di movimentazione rigidi, non flessibili,

• attenzione più al costo e alla produttività che alla personalizzazione o

al singolo cliente.

Le altre opzioni:

• 1: elevata attenzione al cliente è tipica della produzione artigianale o

su commessa.

• 2: i macchinari general purpose sono tipici della produzione a piccoli

lotti o artigianale.

• 3: i sistemi di movimentazione flessibili si trovano più nella

produzione a celle o in produzioni di tipo job shop.

Quale dei seguenti è un parametro fondamentale per l'affidabilità del

prodotto:Mean Time To Failure (MTTF)

Spiegazione:

• Il Mean Time To Failure (MTTF), ossia il tempo medio al guasto,

è un parametro fondamentale per misurare l'affidabilità di un prodotto o

componente.

• Indica il tempo medio di funzionamento prima che si verifichi un

guasto quanto a lungo ci si pu&og

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gaio_milanista di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Impianti industriali e sistemi produttivi avanzato e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universitas Mercatorum di Roma o del prof Gebennini Elisa.
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