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Analisi dei prodotti finiti e dei componenti
Si considerino i prodotti finiti A, B e C da assemblare su una linea mixed-model. I prodotti finiti presentano le seguenti domande: A - 3 pezzi; B - 4 pezzi; C - 2 pezzi. I prodotti finiti sono ottenuti dall'assemblaggio di tre componenti (1, 2 e 3). I coefficienti di impiego del componente 1 nei tre prodotti sono: A - 1; B - 1; C - 0. I coefficienti di impiego del componente 2 nei tre prodotti sono: A - 1; B - 0; C - 2. I coefficienti di impiego del componente 3 nei tre prodotti sono: A - 0; B - 2; C - 1.
La quota di domanda di ciascun componente sul totale dei prodotti finiti è:
- Componente 1: 1,78
- Componente 2: 1,78
- Componente 3: 1,11
- Componente 1: 0,78
- Componente 2: 0,78
- Componente 3: 2,11
- Componente 1: 0,78
- Componente 2: 1,78
- Componente 3: 1,11
- Componente 1: 0,78
- Componente 2: 0,78
- Componente 3: 1,11
Secondo il Six Sigma, le caratteristiche Critical to Quality (CTQ) di ogni prodotto o servizio devono essere:
- Semplici
- Misurabili
- Non soggette ad alcuna
variabilità3 Fisse nel tempo4
QUALE DELLE FIGURE DELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL SIX SIGMA È NORMALMENTE COPERTA DA UN ALTO DIRIGENTE CHE HA LA RESPONSABILITÀ DELLO SVILUPPO DEL PROGETTO, GARANTENDO, AD ESEMPIO, L'INDIRIZZO STRATEGICO AI GRUPPI DI27 MIGLIORAMENTO DELLA PROPRIA AREA:
- Steering Committee
- Champion
- Black Belt
- Green Blet
QUALE DELLE SEGUENTI È UNA DEFINIZIONE (GENERALE) DI "MANUTENZIONE" (NORMA UNI EN 13306):
- L'esecuzione di interventi volti a mantenere o ripristinare l'integrità originale dell'entità, contenere il normale degrado d'uso e far fronte a eventi accidentali
- La combinazione di tutte le azioni tecniche ed amministrative, incluse le azioni di supervisione, volte a mantenere o a riportare un'entità in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta
- L'esecuzione di interventi non ricorrenti e di elevato costo in confronto al valore di rimpiazzo
dell'entità e ai costi annuali di manutenzione della stessa
Attività di analisi che, utilizzando i rilievi di determinate grandezze fisiche, caratteristiche della macchina sorvegliata, consentono di trarre informazioni significative sulle condizioni della macchina stessa
DOVE INDICA IL RATEO DI GUASTO DI UN COMPONENTE, RAPPRESENTA:
La probabilità che il componente non si guasti nell'intervallo [t,t+dt], rispetto ad una popolazione di elementi sani all'istante t.
La probabilità di avere un guasto nell'intervallo [t,t+dt], rispetto ad una popolazione di elementi sani all'istante t.
DOVE INDICA IL RATEO DI GUASTO DI UN COMPONENTE, RAPPRESENTA:
La probabilità che il componente non si guasti nell'intervallo [t,t+dt], rispetto ad una popolazione di elementi sani all'istante 0.
La probabilità di avere un guasto nell'intervallo [t,t+dt], rispetto ad una popolazione di elementi sani all'istante 0.
QUANTO VALE L'AFFIDABILITÀ DI UN COMPONENTE DOPO UN TEMPO PARI AL MTTF (MEAN TIME TO FAILURE):30 11 02 0.5663 0.3684
NEL PERIODO DI VITA UTILE, IL RATEO DI GUASTO DI UN SISTEMA DI COMPONENTI IN SERIE È:31
La produttoria dei ratei di guasto dei singoli componenti1
La sommatoria dei ratei di guasto dei singoli componenti2
Pari al rateo di guasto del componente più affidabile3
Pari al rateo di guasto del componente meno affidabile4
SI PARLA DI "BACKLOG" QUANDO:
I clienti decidono di non rivolgersi più all'azienda in caso di stockout1
I clienti preferiscono non effettuare l'acquisto in caso di stockout2
I clienti si rivolgono ad altri fornitori in caso di stockout3
I clienti sono disposti ad accettare una consegna interamente o parzialmente differita4
CONSIDERANDO LA STRATEGIA A LIVELLO DI SUPPLY CHAIN, QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI È CORRETTA:2
E' sempre bene evitare distributori intermedi1
E' sempre bene
delocalizzare la produzione
E' sempre bene produrre "al più tardi"
Non esiste un modello generale valido per tutti i casi
IL PRINCIPALE OBIETTIVO DEL "CONCURRENT ENGINEERING" è:
- Accorciare il lato a monte della supply chain
- Accorciare il lato a valle della supply chain
- Ridurre il ciclo di vita del prodotto
- Ridurre il time to market
UNA DELLE PRINCIPALI IPOTESI DI BUON FUNZIONAMENTO DELLA GESTIONE A SCORTA è:
- Domanda stazionaria e uniforme
- Domanda con trend lineare crescente
- Domanda con trend lineare decrescente
- Domanda stagionale
PER "MATERIALI A DOMANDA INDIPENDENTE" SI INTENDE:
- Materiali la cui domanda non può essere prevista
- Materiali la cui domanda può essere prevista con certezza
- Materiali la cui domanda dipende dalla domanda dei prodotti finiti di cui fanno parte
- Materiali la cui domanda dipende direttamente dal mercato
L'obiettivo del modello EOQ-ROP è minimizzare:
- La somma di costo di mantenimento a scorta, costo di acquisto/produzione e costo di emissione ordine/set up
- Il costo di mantenimento a scorta
- Il costo di acquisto/produzione
- Il costo di emissione ordine/set up
Un'azienda acquista dei componenti gestiti secondo il modello EOQ-ROP da un fornitore esterno. L'azienda affida i controlli specifici da eseguire su tali componenti a una società esterna che fattura sia un costo fisso per chiamata sia un costo variabile dipendente dal numero di controlli. Allora:
- L'intero costo (somma della componente fissa e variabile) rientra nel costo di emissione ordine
- Solo la componente fissa rientra nel costo di emissione ordine
- Solo la componente variabile rientra nel costo di emissione ordine
- L'intero costo (somma della componente fissa e variabile) rientra nel costo di acquisto
Nel modello EOQ-ROP con lead time non nullo e costante e tutte le variabili deterministiche,
UNA VOLTA TRASCORSO IL LEAD TIME TR (DALL'EMISSIONE DELL'ORDINE) IL LIVELLO FISICO DELLE SCORTE SARÀ:- Pari alla dimensione dell'ordine q
- Pari a zero
- Pari al livello di riordino
- Pari alla domanda media giornaliera
- Tempo intercorrente tra l'emissione di un ordine e il successivo direttamente proporzionale alla quantità ordinata
- Tempo intercorrente tra l'emissione di un ordine e il successivo inversamente proporzionale alla quantità ordinata
- Tempo intercorrente tra l'emissione di un ordine e il successivo costante
- Tempo intercorrente tra l'emissione di un ordine e il successivo uguale al livello obiettivo
- Livello medio delle scorte più elevato
- Livello medio delle scorte più basso
- Il medesimo livello medio delle scorte
- Livello medio delle scorte tendente a zero
- Minori livelli medi delle scorte
- Minor numero di ordini emessi
- Minore costo per il monitoraggio delle giacenze
- Minor numero di fornitori
- Classe A per quanto concerne la giacenza a valore e di classe C relativamente al consumo a valore
- Classe C per quanto concerne la giacenza a valore e di classe A relativamente al consumo a valore
- Classe A per quanto concerne la giacenza a valore e di classe A relativamente al consumo a valore
- Classe C per quanto concerne la giacenza a valore e di classe C relativamente al consumo a valore
1 GIN (Global Italian Number)
2 GTN (Global Trade Number)
3 TIN (Trade Item Number)
QUALE DEI SEGUENTI RAPPRESENTA L'OUTPUT DELLA FASE DI PROGRAMMAZIONE OPERATIVA (SCHEDULING):
14 Volumi produttivi aggregati nei vari bucket e il profilo di risorse necessario
1 Le proposte di ordine (di produzione o di acquisto) di tutti i semilavorati, componenti e materie prime necessari
2 Il profilo di carico per le risorse critiche in base al piano MPS
3 L'allocazione delle operazioni sulle singole risorse produttive e il sequenziamento dei lavori
SI CONSIDERI UNA PLANNING BILL CHE COLLEGA I CANALI COMMERCIALI (RIPORTATI SULLE COLONNE) ALLE FAMIGLIEPRODUTTIVE (RIPORTATE SULLE RIGHE). IN CIASCUNA CELLA (INCROCIO RIGA-COLONNA) SI RIPORTA:
15 La percentuale delle vendite di quel canale relative a quella famiglia
fatturato previsto per quella famiglia in quel canale di vendita
I quantitativi di vendita previsti (in numero di pezzi) per quella famiglia in quel canale di vendita
Il costo di produzione per quella famiglia in quel canale di vendita
GLI SHIFT DI KARNI E ROLL RAPPRESENTANO:
1. Spostamenti di quantità da produrre da un periodo all'altro dell'orizzonte di programmazione al fine di soddisfare la domanda prevista
2. Spostamenti di quantità da produrre da un periodo all'altro dell'orizzonte di programmazione al fine di rispettare vincoli di capacità
3. Eliminazioni di quantità da produrre in un certo periodo dell'orizzonte di programmazione al fine di soddisfare la domanda prevista
4. Eliminazioni di quantità da produrre in un certo periodo dell'orizzonte di programmazione al fine di rispettare vincoli di capacità
DURANTE L'ELABORAZIONE MRP DI UN CERTO PRODOTTO, IN UN CERTO PERIODO LA SCORTA DISPONIBILE È
SUPERIORE ALFABBISOGNO LORDO. QUINDI:17 Non si genera alcun fabbisogno netto
Il fabbisogno netto è pari alla differenza tra scorta e fabbisogno lordo
Il fabbisogno netto è negativo
Il fabbisogno netto è pari al fabbisogno lordo
QUANTE SONO LE COMBINAZIONI AMMISSIBILI IN CUI POSSONO ESSERE SEQUENZIATI N JOB SU UNA MACCHINA:
18 n combinazioni
n! combinazioni
(n-1) combinazioni
2n combinazioni
QUALE TIPOLOGIA DI TECNICHE RISOLUTIVE GARANTISCE SEMPRE LA MIGLIORE SOLUZIONE IN RAPPORTO AI VINCOLI E AGLIOBIETTIVI PREFISSATI (ED È CORREDATA DA UNA DIMOSTRAZIONE):
19 Tecniche di ottimizzazione
Tecniche euristiche
Reti neurali
Sistemi esperti
QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI RELATIVE ALL'UTILIZZO DELLE REGOLE DI CARICO PER LA SCHEDULAZIONE DEI JOB ÈVERA:
20 Le risorse sono considerate indipendenti e ciascuna vi