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FINAL REPORT

(Auto)monitoraggio

1.Descriva l'organizzazione delle attività all'interno del gruppo e commenti il funzionamento del

gruppo

Ho riscontrato da subito la tendenza del mio gruppo di lavoro ad organizzarsi spontaneamente in

una dinamica di lavoro che ho trovato efficiente. La spontanea inclinazione di ogni membro a

contribuire con un ruolo maggiormente di coordinamento, di ricerca o di rielaborazione è stata

riconosciuta dagli altri membri, senza tuttavia cristallizzarsi e irrigidirsi su questa suddivisione dei

ruoli

2. Valuti le sue capacità di collaborazione, comunicazione, empatia, autonomia e autoregolazione:

punti di forza e obiettivi da migliorare

Riconosco di propendere nella mia preferenza personale per una modalità di lavoro autonoma,

questo determina un mio punto di forza in termini di autonomia, soprattutto se ho possibilità di

dedicarmi a sottoproblemi come task specifici una volta ricevuti feedback e indicazioni. Tuttavia è

stato un utile esercizio coordinarmi e confrontarmi con i colleghi per avere una visione di insieme

nel corso del lavoro, empatia e comunicazione non sono mancate ma posso migliorare ancora la

capacità collaborazione nella pratica

3. Proseguendo il lavoro in una scala da 1 (poco) a 5 (molto):

(a) quanto si sente motivato/a dagli argomenti trattati in questo laboratorio? ...4...

(b) quanto si sente preparato/a per affrontare gli argomenti trattati? ...4...

Descrizione delle attività svolte

Come descritto nel Progress Report il lavoro svolto durante questo tirocinio si è composto di

diverse fasi. In primis stesura dello starting report e lettura e analisi degli articoli preliminari, in

seguito è stata svolta una lezione in presenza che ha approfondito vantaggi, limiti e accortezze da

utilizzare nella stesura di questionari nel contesto di ricerche qualitative.

Tenendo conto delle informazioni teoriche e di questi accorgimenti pratici, nel contesto della prima

lezione mi sono unito al mio gruppo di lavoro per creare una prima bozza di un questionario.

L'interesse del gruppo si è rivolto al tema dell'accesso ai servizi di terapia psicologica ed in

Cognome e nome Cattaneo Francesco

Matricola 004595415

Data 19/04/2024

particolare al ruolo che tabù e pregiudizi potrebbero giocare nel costituire una barriera all'utilizzo di

questa terapia, anche da parte di persone che sperimentando o avendo sperimentato sofferenza e/o

distress potrebbero beneficiarne.

L'indagine riguarda il territorio italiano, ma abbiamo inserito una domanda sulla nazionalità per non

escludere la possibilità di includere nella ricerca anche soggetti stranieri.

Altro criterio di selezione è stata la fascia di età (35-55 anni).

Contestualmente è stata svolta anche una ricerca in letteratura tramite motore di ricerca Google

Scholar per verificare la presenza di studi pregressi sovrapponibili al nostro e sebbene siano emersi

un paio di fonti che abbiamo incluso in bibliografia, risulta evidente alla ricerca degli autori la

presenza di un gap di indagine specifico sulla popolazione residente in Italia.

Gli studi inclusi sono i seguenti

-Schaffer, Y., Probst, T., Jesser, A., Humer, E. Pieh, C., Stippl, P. & Schigl, B. (2022). Perceived

barriers and facilitators to psychotherapy utilisation and how they relate to patient's

psychotherapeutic goals. Healthcare (Vol 10, No 11, p.2228) MDPI

-Theraldsen, K.B., Stallard, P., Cuijpers, P., Bru, E. & Bjaastad, J.F. (2017) 'It's a bit taboo': a

qualitative study of Norwegian adolescents' perceptions of mental healthcare services. Emotional

and behavioral difficulties, 22(2), 111-126

Pur non rispecchiando le popolazioni di nostro interesse questi artcoli ci hanno offerto alcuni spunti

nella strutturazione delle domande che abbiamo cercato di formulare tenendo a mente le linee guida

mostrateci a lezione. Il lavoro è proseguito in autonomia con un confronto sui punti ciritici della

stesura del questionario con i miei colleghi tramite gruppo whatsapp

In un incontro telematico con la Proff.sa Bonelli Emanuela abbiamo avuto modo di individuare e

correggere alcune imprecisioni nella bozza del questionario, in particolare con una suddivisione più

specifica delle fasce di età, scomposizione delle domande, introduzione di una scala likert e

inserimento di nuove domande che sondino la percezione della psicologia nel contesto generale

dell'intervistato.

Al termine del lavoro il questionario che ho ultimato aveva titolo:

Andare dallo psicologo è un tabù in Italia? (35-55)

Ho somministrato il questionario a 10 individui, raccogliendo e codificando i dati in una matrice

Excel.

Per quanto avrei preferito svolgere in presenza la somministrazione dei questionari, per rendere più

standardizzato e monitorato il processo, ho dovuto utilizzare strumenti di somministrazione

telematica per raggiungere i 10 soggetti prefissati.

Di conseguenza dichiaro come limite della mia raccolta dati di non aver supervisionato le

condizioni di compilazione dei soggetti e questo potrebbe aver introdotto influenze contestuali

indesiderate.

Al tempo stesso in letteratura è descritto come anche la somministrazione di questionari in differita

tramite via telematica possa costituire una legittima modalità di ricerca (Brau et al, 2021), che anzi

ha potenzialmente il vantaggio di consentire l'accesso ad un alto numero di soggetti minimizzando i

costi e le difficoltà associati alla gestione di un maggior numero di partecipanti.

Cognome e nome Cattaneo Francesco

Matricola 004595415

Data 19/04/2024

Inoltre il questionario è pensato e strutturato per contenere tutte le indicazioni necessarie alla sua

comprensione e compilazione, in questo modo uguale per tutti i soggetti e senza interazione con

l'operatore. L'introduzione è strutturata per fornire informazioni chiare e pertinenti sullo scopo del

questionario, chiedere collaborazione ed onestà nelle risposte e garantire la totale anonimità del

questionario nel rispetto dei dati sensibili forniti.

Infine la somministrazione per via telematica in confronto alla presenza sembra non indurre tassi

maggiori di desirability bias stando ad una metanalisi sul tema (Dodou et al, 2014).

Avendo raccolto i dati dei questionari riporto la matrice excel con i risultati codificati

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

Domanda 1 1 1 2 1 2 2 1 2 1 2

Domanda 2 3 3 2 4 1 2 3 1 4 4

Domanda 3 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1

Domanda 4 5 5 5 4 4 5 6 5 5 5

Domanda 5 2 2 5 6 4 2 2 2 2 3

Domanda 6 2 1 1 1 1 2 2 1 1 1

Domanda 7 1 1 1 1 2 1 1 2 1 1

Domanda 8 1 1 2 1 1 1 1 1 1 1

Domanda 9 2 1 2 1 1 2 2 1 1 1

Domanda 10 2 1 2 1 1 2 2 1 1 2

Domanda 11 X 1 X 2 1 X X 1 3 X

Domanda 12 X 2 X 2 1 X X 1 1 X

Domanda 13 X 1 X 2 X X X X X X

Domanda 14 X 1 X 2 1 X X 1 1 X

Domanda 15 X 1 X 3 1 X X 1 1 X

Domanda 16a 3 X 1 X X 1 1 X X 2

Domanda 16b 1 X 1 X X 2 3 X X 2

Domanda 16c 1 X 3 X X 1 1 X X 4

Domanda 16d 5 X X X X 5 5 X X X

Dai dati raccolti emerge che il 70% degli intervistati ha vissuto situazioni di disagio o stress, l'80%

ha sentito parlare di esperienze positive di terapia psicologica, il 60% ha pensato di rivolgersi ad

uno psicologo ed il 50% ha effettivamento svolto sedute di terapia.

Dei soggetti che hanno svolto delle sedute il 60% ha preso la decisione in autonomia, 20% su

consiglio del medico curante, un altro 20% su indicazione del "neurologo".

Inoltre il 60% dei soggetti ha comunicato ad altri di aver fatto sedute dallo psicologo, mentre il 40%

non l'ha comunicato a nessuno, in un caso per "pudore" ed in un caso per "vergogna" (codificati con

codice 1 e 2). Dei soggetti che hanno svolto delle sedute l'80% afferma di essere stato soddisfatto

del percorso e lo consiglierebbe, mentre un soggetto si dichiara non soddisfatto e alla domanda se

consiglierebbe il percorso risponde "non so".

Infine dei 5 soggetti che non si sono recati mai dallo psicologo tra le ragioni con cui i soggetti si

trovavano abbastanza, molto o estremamente d'accordo troviamo mancanza di informazione (20%),

sfiducia nella figura professionale (20%), questione economica (40%) e la percezione "no ne ho

bisogno" (60%).

Analisi e commento delle attività svolte e riflessioni complessive sul laboratorio

Lo svolgimento di questo TPV mi ha permesso di esplorare le variabili che determinano la

strutturazione, somministrazione e codifica di un questionario nell'ambito della ricerca qualitativa.

La cosa mi ha messo in difficoltà per la relativa novità del soggetto trattato e la necessità di

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Publisher
A.A. 2024-2025
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/05 Psicologia sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fracattaneo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Forcella Laura.