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TEORIA E METODOLOGIA DELLE ATTIVITA' MOTORIE DELL'ETA'

EVOLUTIVA - 0901409MEDF01

Le caratteristiche psico-motorie del bambino vanno definite: In rapporto all’età, alle capacità, alle

esperienze pregresse, al livello di abilità di partenza, al livello di conoscenze e di capacità di

comprensione del compito, alle abilità sociali e, infine, in rapporto ai tempi di maturazione di tali

caratteristiche

Verso i quattro-cinque anni: Il bambino sa riconoscere le forme quadrate, rotonde e triangolari;

distingue il pesante-leggero, caldo-freddo, liscio-ruvido; riconosce sapori e odori e relative sfumature;

indica la provenienza dei suoni e le loro gradazioni

Il bambino raggiunge verso i 18 mesiIntelligenza senso-motoria

Nei primi due anni della scuola dell’infanziaIl pensiero del bambino è ancora caratterizzato da limiti

e vincoli cognitivi

Verso gli 11-12 anni il ragazzo raggiunge: Si preparano le condizioni per lo sviluppo del pensiero

ipotetico-deduttivo

Un bambino o un ragazzo stabilisce rapporti affettivi positivi: Con quelle persone che lo aiutano a

soddisfare i suoi bisogni di crescita

Con il formarsi del pensiero ipotetico-deduttivo: Cresce il bisogno di indipendenza e di autonomia

Durante il processo di socializzazione il bambino : Partecipa attivamente al processo

Un fattore determinante del processo di socializzazione è: Il gruppo dei pari

Nel primo periodo della scuola primaria: Il rispetto delle regole non è del tutto scontato

Nello sviluppo motorio: Si individuano diversi cambiamenti evolutivi che vanno dai movimenti più

semplici (basati su azioni riflesse) a movimenti sempre più controllati cognitivamente fino a quelli più

precisi

Lo sviluppo motorio è considerato: Sia un fattore naturale ed interno all'individuo, che un processo

che si realizza attraverso l’interazione costante con l’ambiente esterno

La condizione essenziale per un maggior sviluppo delle abilità motorie: (È certamente la

progressiva maturazione neuromuscolare del bambino

Alcune ricerche hanno infatti dimostrato l’inefficacia nell’ anticipare l’apprendimento di alcune

abilità prima che il bambino sia pronto sul piano della maturazione e ciò causerebbe una :

Deprivazione di stimoli adeguati

Recenti studi epidemiologici hanno rilevato che la piena maturità del processo motorio si

raggiunge: A 12 anni

L’ accrescimento somatico: Riguarda l’insieme delle modificazioni morfologiche e fisiologiche del

corpo che avvengono da quando si forma l’individuo fino al suo massimo sviluppo

La pubertà si realizza: F. 9/11 – 13/14 anni; m. 11/13 – 14/15 anni

La pubertà è caratterizzata: Da una crescita rapida in altezza, da un aumento di peso e da

significative modificazioni inerenti la sfera sessuale (cambiamenti ormonali).

Il processo di mielinizzazione dei nervi motori, che trasmette gli stimoli per il movimento, si

completa: Verso i tre anni

Negli ultimi anni vi è stato: Notevole riduzione di attività fisica nella popolazione, a cominciare dai

giovani, con aumento dell’ obesità e del sovrappeso

La coordinazione è: La capacità di organizzare, regolare e controllare in modo preciso il movimento

L’equilibrio è: La capacità di reagire in modo adeguato alla forza di gravità senza alterare l’esecuzione

motoria programmata

La capacità di combinazione e di accoppiamento è: La capacità di saper collegare in una struttura

unitaria parti di movimento o più movimenti tra loro

Le abilità discrete: Comprendono compiti come calciare, afferrare o lanciare una palla, saltare, ecc.;

hanno un inizio e una fine definita e spesso si realizzano in un tempo molto breve

La lateralità è: La consapevolezza e la conoscenza della parte destra e sinistra del proprio corpo

La coordinazione oculo-manuale è: La capacità di mettere in relazione il movimento delle mani con

le informazioni che ci dà la vista, organizzando nello stesso momento entrambe le funzioni

La coordinazione oculo-segmentaria è: La capacità di coordinare l'attività dei segmenti corporei con

le informazioni visive

Le capacità condizionali, che comprendono forza, resistenza e velocità/rapidità: Si basano

prevalentemente sull’efficienza dei meccanismi energetici e dipendono dalla funzionalità di precise

strutture del corpo

La resistenza è: La capacità di mantenere il lavoro muscolare nel tempo contrastando il fenomeno

della fatica

La mobilità articolare èLa capacità che permette di eseguire i movimenti sfruttando in modo ottimale

l’escursione articolare.

L’educazione motoria nella scuolasi fonda su precisi principi pedagogici, per cui deve essere sempre

presente in tutto il processo formativo

La motricità nella scuola: ha funzione preparatoria rispetto alla scrittura, alla lettura, alla danza

Il termine “motricità”: indica la capacità del movimento, quale caratteristica e quale forma di

linguaggio peculiari dell’uomo

La psicomotricità: indica lo stretto rapporto che esiste tra funzioni psicologiche e movimento

La cultura scolastica: ha la grande ed insostituibile funzione di assicurare unitarietà alle molteplici

esperienze conoscitive dell’educando

L’unità della cultura: si realizza nell’identità del soggetto che apprende, nella sua consapevolezza,

nella coscienza e nella volontà delle sue azioni

L’educazione motoria nella scuola: concorre a promuovere lo sviluppo delle capacità intellettuali,

affettive, etico-morali, linguistiche, scientifiche, estetiche

I Programmi didattici per la scuola primaria: assegnano all’educazione motoria una funzione molto

importante, quale quella di consentire al fanciullo di dominare lo spazio e di essere protagonista dei

propri comportamenti, e di coniugare con la parola il gesto e il movimento

Nei Programmi didattici della scuola primaria si afferma la centralità dell’educazione motoriaper

la formazione integrale del fanciullo

Nei Programmi per la scuola media: l’educazione fisica ha il fine di promuovere il potenziamento

fisiologico del pre-adolescente, il consolidamento e il coordinamento degli schemi motori di base, il

valore della motricità come linguaggio non verbale, l’attività di esplorazione ambientale, la pratica

ginnico-sportiva

I metodi didattici e i contenuti dell’insegnamentosono sempre collegati agli obiettivi educativi e con

questi devono essere coerenti

Secondo la classificazione che Gaston Mialaret ha elaborato sui fattori che influiscono sulla

costruzione di un programma scolastico e, quindi, sulle finalità e sugli obiettivi dell’educazione:

un fattore importante è rappresentato dallo stato del pensiero pedagogico e dall’autorevolezza dei

grandi educatori

Gli obiettivi dell’educazione motoria, fisica e sportiva sono espressione: delle trasformazioni

sociali, economiche e tecnologiche che formano l’ambiente di vita dell’educando

I ragazzi svolgeranno con piacere l’attività motoria e la pratica sportiva nella scuola se: il

docente utilizza metodi didattici capaci di promuovere negli alunni atteggiamenti di sicurezza e di

autostima

Una visione integrata dell’educazione motoria significa che: deve coinvolgere tutti gli aspetti della

personalità dell’educando

La dimensione affettiva rispetto all’educazione motoria: è fondamentale perché promuove nel

ragazzo sentimenti di piacere e di autostima

Esistono Organismi internazionali che hanno definito le competenze motorie da promuovere

nella scuola: sì, perché a livello internazionale c’è l’aspirazione a promuovere una cultura universale

unitaria attraverso l’educazione delle giovani generazioni

Nel POF (Piano dell’Offerta Formativa): l’educazione motoria fa parte integrante dell’offerta formativa

e dev’essere programmata con precisione, per quanto riguarda gli obiettivi, i contenuti e i metodi, in

funzione di ciascun ordine di scuola e sulla base delle “Indicazioni” ministeriali

L’acquisizione delle abilità socio-relazionali: è uno dei fini generali dell’educazione, a cui

l’educazione motoria e sportiva può e deve concorrere in forma specifica

L’acquisizione delle abilità espressive del corpo: è una finalità specifica dell’educazione motoria,

fisica e sportiva

Il gioco: è un’attività auto-gratificante, che esprime l’attitudine dell’uomo ad esplorare il mondo ,

muovendosi in libertà

Il gioco: già dalla radice etimologica mostra i suoi riferimenti con il movimento, oltre che con la

razionalità

Il gioco ha una profonda e persistente funzione educativa, che si esplica soprattutto in età evolutiva,

ma non viene meno neppure nell’età adulta

Jean Piaget ha sostenuto che il gioco: è un elemento fondante nel processo di sviluppo del pensiero

simbolico

Gli studi sulla storia del gioco hanno dimostrato che: il gioco rappresenta lo specchio della società

in cui si realizza

Lo storico del Medio Evo Paul Ariès nel suo libro Padri e figli nell’Europa medievale e moderna

sostiene che: nell’età medioevale esisteva una stretta relazione tra gioco e vita quotidiana e, inoltre,

che il gioco aveva una presenza più diffusa nella società

I giochi possono essere classificati in base: agli elementi costitutivi del gioco

I “giochi di movimento” sono particolarmente importanti perché: sviluppano nell’educando

processi di assunzione di ruoli e favoriscono la maturazione delle funzioni simboliche del pensiero

I tipi di gioco possono essere classificati anche in base : alle fasi di sviluppo della personalità

I sei temi ludici individuati dal Marchal e le quattro categorie individuate dal Caillois: sono

elementi che caratterizzano il gioco e che possono essere contemporaneamente presenti in un stesso

gioco

Lo sport: si sostanzia di spirito di competizione e di agonismo, ma anche di rispetto e di lealtà

Nello sport: convivono competenze professionistiche e libertà dilettantistiche

Lo sport può svolgere una vera funzione educativa: se è caratterizzato da creatività, da spirito

competitivo, da desiderio di autocontrollo

L’educazione allo sport: pone problemi metodologici complessi e difficili, fondati sul principio della

netta distinzione tra educazione e addestramento

La concezione “funzionalistica” dell’educazione motoria significa che: essa rispetta sempre le

esigenze della persona e, quindi, realizza il passaggio dall’educazione motoria allo spor

Dettagli
A.A. 2024-2025
13 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ayrtondavoli97 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Teorie e metodologie delle attività motorie e riabilitative e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Universita telematica "Pegaso" di Napoli o del prof D'anna Cristina.