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I principi fondamentali della legge sono stati concepiti per assicurare un equilibrio tra l’efficienza

amministrativa e i diritti dei cittadini. Il primo principio è quello della legalità, che impone

all’amministrazione di agire esclusivamente nei limiti della legge e delle norme di settore. L’attività

amministrativa deve essere sempre conforme alle disposizioni normative e ai principi costituzionali,

garantendo così la legittimità degli atti. Un altro principio centrale è quello della motivazione, che

richiede all’amministrazione di fornire le ragioni di fatto e di diritto alla base di ogni provvedimento.

La motivazione assicura trasparenza, permette il controllo e tutela i cittadini contro decisioni

arbitrarie. Il principio della partecipazione è anch’esso fondamentale: gli interessati devono poter

essere ascoltati e presentare memorie e osservazioni prima che si arrivi all’adozione del

provvedimento finale. Questo favorisce la trasparenza e la correttezza procedurale. La celerità

rappresenta un altro principio importante, volto a garantire che il procedimento si concluda nel più

breve tempo possibile, evitando ritardi ingiustificati e inefficienze. Infine, la legge prevede il

contraddittorio, secondo cui le parti devono poter confrontarsi e contestare le risultanze delle indagini

e le motivazioni prima dell’adozione del provvedimento finale. Ciò tutela il diritto di difesa e

favorisce decisioni più giuste. 11

8. Differenzia tra contratti, convenzioni e accordi nel contesto dei modelli

pattizi della P.A.

Risposta sintetica (15-20 righe)

Nel diritto amministrativo, i termini contratti, convenzioni e accordi assumono significati distinti,

sebbene siano tutti strumenti di collaborazione tra la Pubblica Amministrazione (P.A.) e soggetti pri-

vati o altri enti pubblici, rappresentando modelli pattizi di gestione e attuazione di attività pubbliche.

Contratti sono atti giuridici unilaterali o bilaterali che creano, modificano o estinguono un rapporto

obbligatorio tra le parti. Sono caratterizzati da una sostanziale autonomia negoziale e sono soggetti

alle norme del diritto privato, ad eccezione di alcune categorie di contratti pubblici disciplinati dal

codice degli appalti. La loro finalità principale è l’attuazione di servizi, forniture o lavori pubblici,

come ad esempio un appalto di lavori o di servizi. I contratti sono soggetti a procedure di evidenza

pubblica e devono rispettare principi di trasparenza, concorrenza e parità di trattamento. Convenzioni

sono strumenti di collaborazione tra enti pubblici e privati, di natura più flessibile rispetto ai contratti.

Spesso sono utilizzate per regolare rapporti di natura amministrativa o gestionale, come accordi di

collaborazione o di servizio, senza produrre un rapporto obbligatorio tipico del contratto. Le conven-

zioni possono avere finalità di gestione di servizi pubblici, di scambio di risorse o di attività di colla-

borazione, e sono caratterizzate da una maggiore autonomia negoziale, pur rimanendo nel quadro

della normativa pubblicistica. Accordi, infine, rappresentano intese tra le parti che possono essere di

diverso tipo, come accordi di programma, di collaborazione o di regolamentazione. Sono strumenti

di pianificazione e coordinamento, spesso utilizzati per definire linee di azione condivise o per piani-

ficare interventi pubblici in modo concertato. A differenza dei contratti, gli accordi non creano obbli-

ghi di natura patrimoniale o obbligazioni di pagamento, ma si concentrano su aspetti strategici e di

coordinamento. 12

9. Quali sono gli elementi essenziali di un provvedimento amministrativo?

Risposta sintetica (15-20 righe)

Il provvedimento amministrativo è l’atto unilaterale adottato dalla P.A. che produce effetti giuridici

concreti e diretti nei confronti di soggetti determinati o indeterminati. Per la sua validità, deve posse-

dere alcuni elementi essenziali, che ne definiscono la natura e la funzionalità. Il primo elemento è la

competenza, che implica che il provvedimento sia adottato da soggetto avente potere e autorità pre-

visti dalla legge. La competenza può dipendere da fattori soggettivi (funzione, ruolo, qualifica) e

oggettivi (materia, territorio), e la sua carenza comporta l’annullabilità dell’atto. Il secondo elemento

è la motivazione, ovvero la necessità di indicare le ragioni di fatto e di diritto che giustificano l’ado-

zione del provvedimento. La motivazione garantisce trasparenza, controllo e tutela dei diritti dei cit-

tadini, e rappresenta un elemento di legittimità dell’atto. Il terzo elemento è il contenuto, cioè l’in-

sieme delle disposizioni, delle prescrizioni o delle dichiarazioni contenute nel provvedimento. Il con-

tenuto deve essere lecito, possibile, determinato o determinabile, e conforme alle norme di legge e ai

principi costituzionali. Un altro elemento fondamentale è la forma, che può essere scritta o orale,

anche se di norma per i provvedimenti più complessi si predilige la forma scritta, al fine di assicurare

la documentazione e la trasparenza. Infine, si può considerare la intenzione dell’atto, ovvero la vo-

lontà della P.A. di produrre effetti giuridici, come la concessione di un permesso, l’adozione di un

ordine o la imposizione di un obbligo. In conclusione, gli elementi essenziali di un provvedimento

amministrativo sono: competenza, motivazione, contenuto, forma e intenzione, che devono coesistere

per garantirne la validità, la legittimità e l’efficacia.

13

10. Cos’è il diritto di accesso agli atti della P.A. e quali sono i principali

limiti?

Risposta sintetica (15-20 righe)

Il diritto di accesso agli atti amministrativi è un diritto fondamentale riconosciuto dalla legge

241/1990, che consente ai cittadini di ottenere copia di documenti, atti e dati in possesso della Pub-

blica Amministrazione, garantendo trasparenza e controllo sull’attività amministrativa. Questo diritto

si configura come uno strumento di tutela della partecipazione e della trasparenza, permettendo ai

cittadini di conoscere le decisioni, le procedure e le ragioni alla base degli atti amministrativi. Può

essere esercitato attraverso la richiesta formale di accesso, e la P.A. è obbligata a fornire le informa-

zioni richieste, salvo specifici limiti previsti dalla legge. Tra i principali limiti all’esercizio del diritto

di accesso vi sono quelli previsti dall’art. 24 della legge 241/1990 e dal d.lgs. 165/2001, tra cui:

- La tutela di segreti di Stato, di segreti commerciali o industriali, e di altri dati sensibili che, se

divulgati, potrebbero arrecare danno alla sicurezza dello Stato, alle imprese o ai soggetti coinvolti.

- La tutela della privacy e dei dati personali, secondo le norme del GDPR e del codice privacy, per

evitare la divulgazione di informazioni che possano ledere la riservatezza dei soggetti coinvolti.

- La tutela di atti coperti da segreto istruttorio o da altre cause di riservatezza, come le indagini in

corso o le procedure giudiziarie.

- La tutela di interessi pubblici o privati di livello superiore, come la tutela della sicurezza pubblica,

dell’ordine pubblico o della difesa nazionale.

Inoltre, il diritto di accesso può essere limitato o escluso quando la richiesta sia manifestamente in-

fondata, eccessiva o ripetitiva, o quando l’accesso possa arrecare grave pregiudizio agli interessi tu-

telati dalla legge. 14

11. Quali sono le principali forme di responsabilità della P.A.?

Risposta sintetica (15-20 righe)

La responsabilità della Pubblica Amministrazione si manifesta sotto diversi profili, che si differen-

ziano per le fonti, le modalità e le conseguenze. Le principali forme sono:

- Responsabilità civile: deriva dall’illecito amministrativo o dal danno ingiusto causato a un soggetto

privato o pubblico dall’operato dell’amministrazione o dei suoi dipendenti. Essa si configura quando

l’azione o l’omissione della P.A. producono un danno ingiusto, e può dare luogo al risarcimento del

danno. La responsabilità civile può essere attribuita anche per responsabilità extracontrattuale, in base

all’art. 2043 c.c., o contrattuale, se derivante da violazione di obblighi contrattuali.

- Responsabilità penale: si verifica quando l’operato dell’amministrazione o dei suoi rappresentanti

viola norme penali. In questo caso, l’azione illecita può comportare sanzioni penali, come multe o

reclusione, e la responsabilità ricade in capo ai soggetti coinvolti, non direttamente alla P.A. come

ente.

- Responsabilità amministrativa: si riferisce alle conseguenze di comportamenti illeciti degli ammi-

nistratori, dipendenti o collaboratori pubblici, che violano norme di legge, regolamenti o principi di

correttezza. Questa responsabilità può comportare sanzioni disciplinari, interdittive o di tipo pecunia-

rio, e può essere accertata attraverso procedimenti disciplinari o giudiziari.

- Responsabilità erariale: riguarda la responsabilità dei soggetti pubblici per danni causati all’Erario.

Si verifica in caso di cattiva gestione delle risorse pubbliche, frodi o illeciti che comportano un danno

economico alle casse pubbliche. 15

12. Quali principi guidano l’affidamento dei contratti pubblici?

Risposta sintetica (15-20 righe)

Negli ultimi anni, il quadro normativo italiano ed europeo sui contratti pubblici è stato aggiornato per

rafforzare e modernizzare i principi che guidano l’affidamento. Ad oggi, i principi fondamentali che

guidano l'affidamento dei contratti pubblici sono il risultato, la fiducia, l'accesso al mercato, l’econo-

micità, l’efficacia, la tempestività, la correttezza, la parità di trattamento, la trasparenza, la proporzio-

nalità, la pubblicità, la tutela ambientale e l’efficienza energetica. Il risultato si riferisce alla necessità

di conseguire risultati concreti e misurabili, assicurando che le risorse pubbliche producano effetti

concreti e benefici per la collettività, nel rispetto delle finalità di interesse pubblico. La fiducia rap-

presenta la credibilità e l’affidabilità delle procedure di affidamento, fondamentale per mantenere la

legittimità e il buon funzionamento del sistema. L’accesso al mercato implica che tutte le imprese,

indipendentemente dalle loro dimensioni o provenienza, abbiano la possibilità di partecipare alle gare

garantendo un mercato aperto e inclusivo. L’economicità richiede di ottenere il miglior rapporto tra

qualità e costo, ottimizzando l’utilizzo delle risorse pubbliche. L’efficacia si concentra sulla capacità

di raggiungere gli obiettivi prefissati con le risorse impiegate, mentre la tempestività

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Scienze giuridiche IUS/10 Diritto amministrativo

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alessioamore88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto amministrativo 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Botti Alessandro.
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