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Estratto del documento

Migranti del Servizio di Neuropsichiatria Infantile e

dell’Adolescenza dell’Ospedale Maggio- re Ca’ Granda

Policlinico di Milano, l’Ufficio di Pronto Intervento del

Comune di Milano, le comunitàà̀ socioeducative del

territorio e alcune agenzie del terzo setto- re. Risultati.

Sono emerse correlazioni significative tra la presenza di

esperienze traumatiche nella storia anamnestica e nella

storia migratoria dei minori e la presenza di segnali di

rischio psicopatologico, soprattutto nell’area del

comportamento (relazioni conflittuali, ipervigilanza e

controllo, difficoltà nel sonno) e piùà̀ limitatamente

nell’area dell’adattamento al nuovo contesto. L’intensitàà̀

di tali connessioni sembra variare in base al paese

d’origine e appare piùà̀ forte per chi ha vissuto piùà̀

esperienze traumatiche. Conclusioni. Lo studio evidenzia

la presenza di una significativa vulnerabilitàà̀ e fragilitàà̀ nei

minori stranieri non accompagnati che hanno vissuto

esperienze traumatiche precedenti e concomitanti al

viaggio migratorio.

Descrizione

delle strategie Parole chiave: minori stranieri non accompagnati,

utilizzate per trauma, segnali di rischio psico- patologici,

reperire etnopsichiatria, équipe multiprofessionale.

l’articolo (quale Lavoro ormai da tanti anni con i MSNA, ho pensato quindi

banca dati, che approfondire questa tematica potesse essere

biblioteca…, interessante, ho condotto la mia ricerca dell’articolo su

quali parole Researchgate.

chiave…)

Tipo di ricerca

presentata Studio quantitativo, ricerca con questionario

all’interno

dell’articolo

ANALISI DELLA RICERCA

Tema Minori stranieri non accompagnati inseriti in centri di

pronta accoglienza e presenza di sintomi associati al

disturbo da stress post traumatico (PTSD) o al disturbo

acuto da stress (DAS) nel sud Italia.

Scopo Descrivere la relazione tra condizione di minore straniero

non accompagnato e lo sviluppo del PTSD e/o DAS e

contestualizzarla in funzione del tempo di permanenza

dei minori in comunità o centri residenziali a Bari.

Domanda di ricerca a) Esiste una correlazione tra esperienza migratoria

vissuta in età adolescenziale e sviluppo di disturbi

legati allo stress?

b) Questa correlazione appare collegata ai tempi di

permanenza dei minori in comunità di pronta

accoglienza nel comune di Bari?

Quadro teorico - Chiarificazione concettuale

Per costruire il quadro teorico della ricerca occorre

prima definirne i concetti fondamentali: “minore

straniero non accompagnato”, “centro di pronta

accoglienza” e “PTSD, DAS”. Allo scopo occorre partire

dai dizionari e approfondire i concetti fondamenti con

il supporto di manuali e bibliografie legislative. È

apparso necessario integrare la ricerca sui manuali

con quella online. “minore straniero non

Definizione concettuale di

accompagnato”:

per minore straniero non accompagnato si intende un

soggetto minorenne privo di cittadinanza italiana o di

altri stati dell’Unione Europea, il quale non avendo

provveduto ad una richiesta di asilo politico, è

presente per qualsiasi circostanza sul territorio dello

Stato, in assenza di soggetti terzi quali genitori o

adulti che detengano per conto suo responsabilità

legale, assistenza e rappresentanza.

“centro di pronta

Definizione concettuale di

accoglienza”:

i centri di pronta accoglienza sono strutture istituite

con decreto del Ministro dell'interno, sentita la

Conferenza unificata e sono gestite dal medesimo

Ministero, anche in convenzione con gli enti locali.

Nelle strutture i minori sono accolti, dal momento

della presa in carico, per il tempo strettamente

necessario alla identificazione e all'eventuale

accertamento dell'etàà̀, nonchéé́ a ricevere tutte le

informazioni sui diritti del minore, compreso quello di

chiedere la protezione internazionale.

PTSD e DAS:

Definizione concettuale di

con PTSD ci si riferisce al disturbo da stress post

traumatico, che è una forma di disagio mentale che si

sviluppa in seguito a esperienze fortemente

traumatiche. Invece, con DAS si intende il disturbo

d’ansia sociale, il quale è caratterizzato da un’intensa

paura delle situazioni sociali o delle situazioni in cui è

richiesta una performance.

- Rassegna critica delle ricerche sul tema in

oggetto

Occorre ricostruire il quadro storico-critico della

letteratura, analizzando nelle riviste le ricerche

empiriche che consentono di comprendere come è

stato trattato il tema e quali sono stati gli esiti

ottenuti. Si individuano, usando banche dati, le

ricerche centrate sulla correlazione tra trauma e

condizione psicologica soggettiva.

Ipotesi a) Si ipotizza che i ragazzi 14-18 anni che hanno vissuto

l’esperienza migratoria durante l’adolescenza

sviluppino più frequentemente disturbi legati allo

stress rispetto ai coetanei che hanno vissuto

l’adolescenza nel contesto socioculturale di origine;

b) È possibile osservare una presenza di sintomi correlati

o inerenti il PTSD o il DAS nei primi momenti di

inserimento dei minori in comunità per poi registrare

una loro graduale riduzione in relazione ad una

maggiore permanenza degli stessi nei contesti

residenziali a Bari;

Variabili a) Variabile indipendente: esperienza migratoria

vissuta in età adolescenziale;

Variabile dipendente: sviluppo di disturbi legati allo

stress;

b) Variabile indipendente: tempo di permanenza dei

minori in centri di pronta accoglienza;

Variabile dipendente: sviluppo di disturbi legati allo

stress;

variabile controllata: luogo geografico.

Definizione Per definizioni concettuali di “minore straniero non

concettuale e accompagnato”, “centro di pronta accoglienza” e “PTSD,

operativa delle DAS” fare riferimento alla chiarificazione concettuale

variabili esplicata nel quadro teorico.

Piano della ricerca Piano d’osservazione: indagine

Campione Il campione è costituito da 34 adolescenti, di sesso

maschile inseriti in comunitàà̀ di pronta accoglienza di tipo

residenziale e afferenti ad una Cooperativa Sociale del

territorio barese. L’etàà̀ media dei partecipanti è di 18,06

anni e rispetto al paese d’origine si nota una maggiore

provenienza dei minori da paesi come Afghanistan,

Gambia, Egitto e Costa d’Avorio, rispetto ad altri, quali

Tunisia, Bangladesh e Iraq. a maggior parte dei minori,

relativamente alle esperienze traumatiche vissute, ha

dichiarato di aver subito maltrattamento psicologico e

violenza fisica, e di essere stato esposto a situazioni di

guerra e conflitti nel territorio di nascita. Si evidenzia,

inoltre, come una larga fetta dei partecipanti non sia

riuscito o non abbia voluto fornire, per pudore o difficoltà,

alcuna informazione riguardo tale aspetto Rispetto alla

realizzazione delle progettualitàà̀ educative

individualizzate gestite dalla comunitàà̀, 30 ragazzi sono

inseriti in corsi di alfabetizzazione per l’ottenimento del

titolo di scuola media inferiore, 5 hanno giàà̀ ottenuto tale

diploma, 15 sono giàà̀ inseriti in contesti professionali e 25

sono introdotti in attivitàà̀ volte a costruire occasioni di

integrazione sociale. Solo 19 ragazzi hanno giàà̀

completato l’iter per assegnazione del permesso di

soggiorno. Più della metà degli stessi (23 ragazzi) ha

vissuto precedenti esperienze di istituzionalizzazione. La

quasi totalitàà̀ del campione riceve sostegno psicologico.

Le comunitàà̀ coinvolte nella ricerca si configurano come

contesti ospitanti solo ed esclusivamente minori stranieri

non accompagnati e in esse è prevista la realizzazione di

incontri di supervisione volti a monitorare e mantenere

attive le dimensioni alla base del costrutto di comunitàà̀

come ambiente terapeutico globale.

Per la somministrazione degli strumenti, i minori sono

stati incontrati ed accolti in ambienti opportunamente

illuminati, tranquilli e lontano da fonti di disturbo.

L’incontro si è tenuto in presenza dell’educatore di

riferimento, in modo tale da mettere il piùà̀ possibile a

proprio agio i minori. In un primo momento, ragazzi e

educatori sono stati informati circa le tematiche del- la

ricerca e hanno firmato (ai sensi del Decreto Legislativo

196/2003) il loro consenso libero ed informato, a

partecipare allo studio. Sono stati quindi seguiti tutti i

sistemi per garantire l’anonimato e la protezione dei dati

raccolti, utilizzati solo ed esclusivamente per fini di

ricerca; inoltre, i ragazzi sono stati informa- ti circa la

possibilitàà̀ di interrompere, in qualsiasi momento, la loro

partecipazione alle diverse fasi del progetto.

Strumenti Ai fini della ricerca sono stati utilizzati i seguenti

strumenti:

Scheda di rilevazione dei sintomi riferiti al DAS o

- PTSD: per la rilevazione dei sintomi è state

predisposta ad hoc una scheda di rilevazione. Sulla

base di essa è stato possibile giungere alla

formulazione di un’eventuale diagnosi di DAS o

PTSD sulla base del criterio di differenziazione

temporale tra l’evento traumatico e l’emersione

del quadro sintomatologico. (DAS: sintomi presenti

entro le quattro settimane dall’evento traumatico e

PTSD: sintomi emersi dopo le quattro settimane di

tempo rispetto all’esperienza traumatica).

Questa scheda di rilevazione ha consentito di

rilevare:

1) Presenza/assenza nella storia di vita dei

soggetti in questione di eventi o esperienze che

hanno implicato la morte o la minaccia di

morte, o gravi lesioni o la minaccia alla propria

o all’altrui integrità fisica, come violenze e

torture, catastrofi e incidenti, situazioni di

guerra alla quali l’individuo reagisce con paura

intensa, orrore e senso di impotenza.

2) Presenza/assenza di almeno tre dei sintomi

dissociativi: sensazione soggettiva di

insensibilità, distacco o assenza di reattività

emozionale, riduzione della consapevolezza

dell’ambiente circostante, derealizzazione,

depersonalizzazione, amnesia dissociativa.

3) Presenza/assenza di una persistente modalità di

rivivere l’evento traumatico in almeno uno dei

seguenti modi: immagini, pensieri, sogni,

illusioni, flashback o sensazioni di rivivere

l’esperienza, oppure disagio all’esposizione a

ciò che ricorda l’evento traumatico.

4) Presenz

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/04 Pedagogia sperimentale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher margot.merli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia sperimentale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Torre Emanuela Maria Teresa.