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Appunti degli studenti per corsi ed esami del Prof. De Felice Pierluigi

Questa tesi è un’indagine profonda e appassionata sul rapporto tra popolazioni e sismicità, con uno sguardo attento alle azioni di resilienza e adattamento messe in atto dalle comunità esposte al rischio. Il punto di partenza è il terremoto dell’Irpinia del 1980, una ferita ancora aperta nella memoria collettiva italiana, che ha segnato in modo indelebile il paesaggio fisico e umano della provincia di Avellino. Attraverso un approccio diacronico e multidisciplinare, la ricerca analizza le trasformazioni demografiche, sociali e urbanistiche innescate dal sisma, con particolare attenzione a tre comuni simbolo: Conza della Campania, Sant’Angelo dei Lombardi e Lioni. Ogni caso studio racconta una storia diversa di ricostruzione, tra persistenze identitarie e cambiamenti radicali, tra abbandoni e rinascite. Il lavoro si apre con una riflessione sul concetto di rischio sismico, evidenziando la vulnerabilità strutturale del patrimonio edilizio italiano e la scarsa percezione del rischio da parte della popolazione. In questo contesto la Campania emerge come una regione ad alta sismicità, dove milioni di edifici e migliaia di vite sono esposte a potenziali disastri. Il cuore della tesi è lo studio delle dinamiche post-sismiche: come cambia una comunità dopo un evento catastrofico? Quali sono le strategie di adattamento messe in atto? Quali elementi resistono e quali si trasformano? Attraverso dati storici, testimonianze e analisi territoriali si ricostruisce il percorso di resilienza delle popolazioni colpite, mettendo in luce le tensioni tra memoria e oblio, tra ricostruzione fisica e ricomposizione sociale. La tesi si chiude con una riflessione lucida e appassionata: il terremoto dell’Irpinia non è solo un evento del passato, ma una lezione per il futuro. La memoria, la conoscenza e la percezione del rischio sono strumenti fondamentali per costruire una società più consapevole e resiliente. Perché i terremoti non finiscono con la scossa e come sostenne l’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini: “il modo migliore di ricordare i morti è quello di pensare ai vivi”.
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Riassunto per l'esame di Geografia, basato sul corso e sullo studio autonomo del libro consigliato da Prof. De Felice Pierluigi: Compendio di geografia umana , Zanichelli . Università degli Studi di Salerno, facoltà di Lettere e filosofia. Scarica il file in PDF!
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Dal corso del Prof. P. De Felice

Università Università degli Studi di Salerno

Appunti esame
3,5 / 5
Appunti per esame di Geografia umana su: - Introduzione alla geografia umana (determinismo, possibilismo, regioni, distribuzione, variazione e correlazione spaziale, carte geografiche, gis, gps) - Gli ecosistemi (risorse rinnovabili e non) - Popolazione e migrazioni (tassi di mortalità, fecondità, migrazioni, piramide dell'età) - Lingue, gruppi e religioni (lingue, dialetti, religioni, razza ed etnia) - Geografia dello sviluppo (sviluppo, PIL, povertà) - Geografia dell'agricoltura (rivoluzioni agricole, rivoluzione verde) - Geografia politica (stato, nazione, confini, enclave e exclave, unione europea, teoria dell'heartland)
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