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Il patrimonio culturale subacqueo e la Convenzione UNESCO del 2001
UNESCO: Perché rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola.
La Convenzione sulla Protezione del Patrimonio Culturale Subacqueo del 2001: È una risposta della comunità internazionale al rischio crescente di saccheggio e alla progressiva distruzione del patrimonio sottomarino da parte dei cacciatori di tesori.
La Convenzione UNESCO del 2001: Migliora in modo significativo il regime giuridico dei mari previsto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare (UNCLOS).
Nel preambolo della Convenzione viene sottolineato come il patrimonio culturale subacqueo sia parte integrante del patrimonio culturale.
L'ICOMOS offre la sua consulenza professionale e scientifica alla Commissione UNESCO per tutti gli aspetti che riguardano il patrimonio culturale e la sua conservazione.
Il framework tipologico elaborato dagli Organi consultivi dell'UNESCO ha l'obiettivo di far osservare come territori,
insiemi urbani, o semplicemente singoli manufatti architettonici possono avere delle caratteristiche formali lontane, legate agli usi, costumi, tradizioni e materiali propri delle differenti culture3
Nel framework tipologico per i siti UNESCO per Architettura vernacolare si intende: La tipologia di edifici molto antichi, con l'applicazione di sistemi costruttivi tradizionali4
Perché un bene sia considerato di eccezionale valore universale: Deve rispondere a uno dei dieci criteri di valutazione e soddisfare le condizioni di integrità e/o autenticità. Deve essere dotato di un adeguato sistema di tutela e di gestione5
La dichiarazione di eccezionale valore universale per una property: È suggellata nel momento di iscrizione di un sito nel World Heritage6
La dichiarazione di unicità di un sito UNESCO prevista dalla Convenzione del 1972: Rappresenta il principale elemento di differenziazione della Convenzione rispetto agli altri trattati7
La UNWTO nella
Dichiarazione di Manila del 1980:Afferma che il turismo si pone come scopo principale quello di migliorare la qualità della vita delle popolazioni locali senza alterare l'identità dei luoghi.
Gli itinerari culturali europei:Fanno parte di un programma del Consiglio d'Europa nato con l'intento di dimostrare che il patrimonio dei paesi europei costituisce di fatto un patrimonio culturale comune.
I Paesi europei possono formulare proposte di creazione di nuovi itinerari che, per essere inseriti nel programma, devono:Rispondere ad una serie di criteri.
Il label scene nationales:Identifica dal 1992 le antiche Maisons de la culture create da André Malraux.
I siti del Patrimonio Mondiale in Campania:Si caratterizzano per la loro ricchezza tipologica.
Un inventario informatico, attraverso una piattaforma Geographic Information System:Cataloga tutte le componenti del territorio (sociali, economiche, storiche, ecc.).
La realizzazione di un network di gestione.unificata fra più siti UNESCO nel medesimo ambito territoriale: E' incoraggiata dalle strategie del Ministero italiano per i beni e le attività culturali4. Gli accordi di programma per i siti del patrimonio culturale e paesaggistico: Sono tesi a definire e attuare opere, interventi o programmi di intervento che richiedono, per la loro completa realizzazione, l'azione integrata e coordinata di comuni, province, regioni, amministrazioni statali e altri soggetti pubblici5. Le politiche del MIBACT sintetizzate nella pubblicazione 'Dai Piani di Gestione ai Sistemi Turistici Locali': Incoraggiano la realizzazione di un 'distretto culturale' che connetta il sito UNESCO alle principali risorse culturali e paesaggistiche del suo territorio6. La creazione di un 'distretto culturale' che comprende un sito UNESCO e beni del patrimonio 'minore' o ordinario: E' incoraggiata dalle politiche dall'UNESCO perché il Patrimonio Mondiale.può favorire il recupero e la valorizzazione del patrimonio 'minore' e ordinario. Il piano di gestione del sito UNESCO di Caserta, che comprende la Reggia, l'Acquedotto Carolino e il Belvedere di San Leucio, è coordinato da un unico manager che si occupa dell'intera property. Il metodo conoscitivo multicriteria e pluridisciplinare che ha orientato le scelte per il Piano di gestione del sito UNESCO di Caserta si basa sulla conoscenza di tutte le componenti materiali e immateriali che connotano la property attraverso una piattaforma informatica sempre implementabile. Il Piano di gestione del sito UNESCO di Caserta prevede di ampliare la propria buffer zone e includere il Real Sito di Carditello. Il Piano di gestione per un sito UNESCO è uno strumento obbligatorio previsto dalla legge. Lo SCoT (Schéma de Cohérence Territoriale) favorisce l'integrazione sociale e spaziale in territori omogenei appartenenti a comuni contigui, nel rispetto.dei principi dellosviluppo sostenibile2 Il Libro verde sull'ambiente urbano:Si associa al concetto di città compatta e di città sostenibile3 Lo SCoT di Montpellier si struttura:Sull'idea di salvare il paesaggio agricolo nell'area metropolitanadella città4 Il sito UNESCO della Valle della Loira ha un sistema di management:Costituito da tre organismi (linee guida, consultivo e gestioneoperativa)5 La Comité pour le Développement del sistema di gestione della Valle dellaLoira: È un organismo consultivo6 Il network Vitour:È un network che collega, attraverso un percorso enologico, settevigneti europei inclusi nella World Heritage list7 Le Zone agricole protette (ZAP - article L.122-2 du code rural) in Francia:Hanno l'obiettivo di evitare gli effetti negativi delle filiere agricolecontemporanee che spesso stimolano la produzione delle grandicolture a scapito di quelle tipiche, e per regolare ilRapporto fra espansione urbana e aree rurali
L'Établissement Public de Coopération Culturelle de Bibracte è unico nel suo genere: Perché, attraverso il proprio sistema di management, coordina tutte le differenti azioni relative al sito: il centro di ricerche di livello internazionale e il museo archeologico della civiltà celtica.
Il Centro di Ricerche di Bibracte si caratterizza per gli accordi internazionali, per la capacità di ospitare ricercatori gratuitamente e di pubblicare in proprio le ricerche.
Il merito principale del sistema di gestione di Bibracte è quello di aver creato un polo di riferimento culturale e scientifico per la regione e per la Francia.
Il label Grand Site de France è un prestigioso riconoscimento per una gestione che coniuga preservazione del paesaggio e 'spirito dei luoghi'.
L'Opération Grand Site prevedeva azioni di management innovativo per i siti protetti dal Ministero dell'ecologia.
Principali obiettivi: gestione dei flussi turistici; miglioramento dell'accoglienza; conservazione e valorizzazione del patrimonio. Nel piano di gestione del sito di Saint Guillelm le Desert et la Communauté de commune Vallée de l'Hérault: Si attribuisce una grande attenzione per la tutela delle tradizioni agricole del territorio. Nell'intervento di riqualificazione paesaggistica di Pont du Gard: Tutta l'area del sito UNESCO viene restituita completamente ai percorsi pedonali e interdetta al traffico veicolare. Il successo del sistema di gestione del sito di Pont du Gard deriva principalmente: Dal potere in deroga del direttore generale del sito che ha il compito di coordinare tutti i rappresentanti istituzionali alle differenti scale territoriali. Nel sistema di gestione Établissement Public de Coopération Culturelle: La politica di finanziamento della struttura pubblica è indipendente ed è orientata da un consiglio.d'amministrazione composto dai rappresentanti di tutti gli enti che sostengono l'iniziativa
Il 'distretto culturale' del Pont du Gard: Riceve visitatori tutto l'anno grazie all'organizzazione di eventi culturali ed artistici nel periodo di bassa stagione
Il progetto di riqualificazione della Senna a Parigi: Non necessita della approvazione del Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO anche se la property è inserita nella lista del World Heritage
Il progetto della Senna a Parigi è stato oggetto di una consultazione pubblica: Perché previsto dal Codisce dell'Urbanismo in Francia
Il progetto Grand Paris: Prevede, sulla base di una consultazione internazionale di esperti, l'espansione, la modificazione e la trasformazione di Parigi
Dai rilievi effettuati degli Uffici di Conservazione del Patrimonio di Tunisi: Che il 50% per cento del patrimonio costruito verte in un cattivo stato di manutenzione e molte architetture sono nello
stato di rovine2Il Centro del Patrimonio Mondiale UNESCO lanciò nel 2011 per Cartagine: Un processo di inventariazione del patrimonio, richiedendo all'ufficio di gestione della property di definire con precisione la core zone e la buffer zone del sito.
Il network culturale fra Tunisi, Cartagine e Sidi Bou Said: È un'ipotesi progettuale sostenuta dall'esistenza di trasporti pubblici che collegano le properties.
Le città imperiali del Marocco sono state inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale: Sulla base dei criteri di valutazione presenti nelle Linee guida allegate alla Convenzione UNESCO del 1972.
La struttura urbana e le caratteristiche del tessuto urbano di Meknes: Sono diventati vulnerabili a causa di rapidi cambiamenti urbani non controllati, che hanno interessato l'area circostante al centro antico.
La Commissione del Patrimonio Mondiale ha incluso Rabat, nella lista del Patrimonio Unesco sulla base dei criteri (ii): Attraverso il suo complesso urbano.
i suoi monumenti e i suoi spazi pubblici, la moderna città di Rabat si relaziona e si ispira alla città antica, espressione del patrimonio arabo-musulmano. I 'Siti seriali del Patrimonio UNESCO', e i 'Percorsi culturali europei': Rappresentano dei network culturali istituzionalizzati soggetti a norme e sistemi di gestione specifici. Il network culturale fra i siti del Patrimonio Mondiale UNESCO di Pompei, Butrinto, Cartagine e Pergamo: È un progetto universitario per creare un percorso culturale fra città che hanno radici identitarie comuni nel bacino del Mediterraneo. Per rappresentare la diversità culturale di un network fra differenti properies: Si in