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Il significato dell'opera e il desiderio dell'altro
A Già da bambini sviluppiamo la capacità di leggere le altre menti. Definire cosa vuol dire opera per G. S. Bruner:4C Le opere creano, in un gruppo di lavoro condiviso, modi di pensare, mentalità, comuni. Per Levinas, il desiderio dell'altro:5B Nasce nell'uomo a prescindere da tutto ciò che potrebbe mancarglio appagarlo. Il tempo dell'Altro:6A Chiama ad una responsabilità che diventa etica del presente e del futuro. L'affermazione "l'uno per l'altro in quanto l'uno guardiano di suo fratello"7D Sottolinea in modo efficace l'esigenza della corresponsabilità ma si muove ancora nella logica del controllo. Per J. Nuttin, l'altro, sul piano della condotta sociale, è:8D Una relazione necessaria. Il divenire evolutivo del soggetto ha quali cardini:9A L'orientamento relazionale e la competenza progettuale. Nell'interazione responsiva, l'altro:10B Entra nella dimensione del.
socialeLa pedagogia sociale si fonda sulla concezione della persona come agente sociale, soggetto attivo in situazione, portato per vocazione ad educare e ad educarsi nella relazione interpersonale. La società tradizionale è disturbata dalla presenza della diversità etnica, religiosa, culturale perché favorisce la dinamica dell'accoglienza delle differenze. Nell'odierno contesto culturale anche l'educazione si fa processo complesso. Occorre un approccio unireferenziale, per ricostruire in maniera non riduttiva l'identità scientifica della pedagogia contemporanea. I processi educativi nel sociale sono caratterizzati da complessità non facilmente controllabile. La società educante è un parametro irrinunciabile di un discorso pedagogico mirato allo sviluppo personale e sociale.socialeCon diaspora dei saperi pedagogici si fa riferimento:6C All’esistenza di una serie di saperi che, pur non facendo parte dell’ambito delle scienze dell’educazione, comunque si misurano con il problema dello sviluppo personale e sociale dell’uomo Nel dire che la riflessione pedagogica diventa un fatto interculturale, si intende che:7A Essa diviene un incontro tra differenti saperi sull’educazione non per condurre dal diverso all’uguale bensì dal diverso al nuovo Per ricostruire l’identità scientifica della pedagogia nella società contemporanea e post-moderna:8A Occorre conferirle un connotato dialogico L’educazione:9B Spesso si manifesta come evento più che come risultato L’educazione:10B Si fa esperienza solidale estesa a ogni contesto di vita Il principio di reciprocità coinvolge da sempre il discorso educativo: definire se è possibile educare senza educarsi:1B No, perché la relazioneeducativa è processo interattivo. Definire se è possibile identificare nel principio di differenza un fondamento della educazione alla progettazione esistenziale: Si, in funzione di uno sviluppo possibile che orienta e motiva il cambiamento evolutivo. Definire se la possibilità che esista un futuro per l'uomo può rappresentare la prima fondamentale responsabilità per ciascuno: Si, si tratta di tutelare nell'oggi tutto ciò che può garantire un domani di 'autentica umanità'. Definire quale di queste affermazioni sul principio di sviluppo ha diritto di cittadinanza nel pensiero pedagogico che abbia vestito l'abito dell'intercultura: Il vero sviluppo costruisce una civiltà che non conduce dal consumo dei prodotti al 'consumo dell'uomo'. Il principio di reciprocità in ambito pedagogico fa riferimento: All'evolutività differente e pur complementare di un soggetto.evoluto e di un soggetto in via di sviluppo Il principio di reciprocità:6B Si estende oltre le dinamiche della interazione personale Il principio di differenza:7C È rintracciabile nell'esigenza di valorizzare l'originalità creativa e l'unicità del processo di personalizzazione Il principio di responsabilità:8A Coinvolge l'alterità presente e futura Il concetto di responsabilità totale come dovere verso il futuro:9B Richiama il compito di vigilare sul dovere di autentica umanità degli uomini futuri Il principio di sviluppo:10C Vede nell'educazione una forza di rottura che non coinvolge soltanto lo sviluppo del singolo ma l'intera realtà socioculturale L'educazione è un processo complesso in cui condizioni ed evento non sono deterministicamente correlati. Definire il perché:1C L'evento educativo talvolta si manifesta nella precarietà delle condizioni, mentre non compare inIl problema della libertà è questione fondativa del metodo che non è riducibile a problema tecnico.
È coniugabile lo sviluppo delle conoscenze con la maturazione di atteggiamenti e disposizioni personali eticamente e socialmente positivi? Indicare la risposta falsa:
Vanno curate, in maniera distinta e separata, capacità intellettive, contenuti cognitivi e disposizioni affettive.
Definire se è eliminabile, in una teoria pedagogica dello sviluppo, la dimensione valutativa:
No: la dimensione valutativa e axiologica è ineliminabile in una teoria pedagogica.
L'espressione educazione allo sviluppo:
È oggi adoperata con ampia valenza semantica.
Un progetto educativo:
È un costrutto tecnico intriso di valori e ideali criticamente correlati alla realtà.
Nella società
Occidentale di oggi, la vita del bambino:7B E' meno distinta, meno protetta e più direttamente connessa aquella dell'adulto
Ogni risposta educativa a nuovi problemi:8A Deve porsi a confronto con la visione di ciò che l'uomo e il mondo possono e debbono divenire
E' importante che i giovani avvertano che:9C La crescita che si compie nella famiglia e nella scuola deve aprirsialla comunità umana intera
L'educazione è, secondo M. Mencarelli, 'scienza sviluppativa' definire il perché:10D Mira a promuovere e a sostenere la piena attuazione del potenziale educativo della persona
Identificare come si definisce l'azione di mediazione culturale:1C Azione di facilitazione dell'incontro fra diversi in una realtà multiculturale e plurietnica che si connota in maniera variabile aseconda delle istituzioni, dei contesti e delle situazioni in cui si opera
V'è differenza tra 'mediazione culturale' ed
‘educazione interculturale’? Definire quale di queste affermazioni è corretta:- Mediazione ed educazione interculturale hanno obiettivi, fini, metodi, tempi, linguaggi e stili di relazione diversi
- Il profilo professionale dell’educatore che opera nel sociale: Assume connotati variabili a seconda delle istituzioni, dei contesti e delle situazioni in cui interviene
- La mediazione: Consente lo scambio, l’incontro, la collaborazione tra diversi ed è quindi condizione dell’educazione interculturale
- L’operatore nel settore dell’iniziativa non istituzionale: Dovrebbe gestire un compito più che svolgere un ruolo
- In un intervento efficace sul territorio bisognerebbe sostenere prioritariamente: La dimensione processuale e olistica della formazione
- Reciprocità, condivisione e solidarietà: Sono ancora obiettivi da raggiungere e costituiscono i valori di un’educazione interculturale