Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Le variabili statistiche
Solo un numero finito o una infinità numerabile di valori, mentre quelle continue possono assumere tutti i valori compresi in un intervallo. Matematicamente le variabili statistiche sono: Funzioni che si indicano generalmente con la lettera X (talvolta anche con Y e Z) e che hanno come dominio il campione studiato e come codominio i valori osservati, detti (determinazioni, valori o modalità) e si indicano con lettere minuscole x, y, z.
La scala nominale è: Puramente qualitativa, è una modalità di misurazione che si caratterizza per l'esclusività, ovvero, il numero assegnato ad un attributo della variabile è distinto da tutti gli altri e rappresenta sempre e soltanto quell'attributo.
La scala ordinale: Esprime i valori in ordine di grandezza (ranking) e confronta le posizioni relative all'interno dei numeri assegnati ad una variabile.
Le scale ad intervalli sono: Sono scale cardinali.
Nelle scale ad intervalli: L'uso delle quattro operazioni matematiche è ammesso.
Nelle scale ad intervalli:- Le distanze tra gli attributi di una variabile sono uguali
- Il valore d'uso di un bene: corrisponde al beneficio o utilità prodotta dallo stesso bene o servizio come conseguenza dell'uso da parte dell'individuo/consumatore
- Il valore che un individuo attribuisce all'uso di un bene è: definibile come la massima quantità di moneta che egli è disposto a pagare per assicurarsi la fruizione diretta di quel bene
- Adam Smith nel saggio "Indagine sulla natura e le cause della Ricchezza delle Nazioni" col celebre esempio dell'acqua e del diamante: introduce già nel 1700 la distinzione fra "valore d'uso" (collegato all'utilità) ed il "valore di scambio" (facoltà che il possesso di un oggetto conferisce nell'acquisire altri beni)
- L'acqua ha: un elevato valore d'uso ma un basso valore di scambio, mentre il diamante possiede uno scarso valore d'uso ma ha un elevato valore di scambio
Le valutazioni nella Nuova Agenda Urbana hanno il compito di:supportare i processi di pianificazione a medio e lungo termine, nello specifico sulla vulnerabilità.
Nella Nuova Agenda Urbana:viene sancito l'impegno a sostenere i governi locali, nazionali e subnazionali per la raccolta di dati, la mappatura e l'analisi degli stessi.
Le città si trovano difronte:climatico al mutamento demografico, dalla crisi economica e finanziaria all'innovazione tecnologica.
Il Patto di Amsterdam: Introduce la nozione di Governance Urbana, fondata sulla partecipazione, sulla cooperazione, sulla pianificazione strategica e sullo sviluppo policentrico.
Il ruolo delle valutazioni di impatto nel Patto di Amsterdam è quello di ridurre gli impatti sulle aree urbane.
Il monitoraggio dei risultati nel Patto di Amsterdam ha il ruolo di valutare gli effetti.
dell'agenda urbana per l'Unione Europea
Le valutazioni degli impatti vanno migliorate nel Patto di Amsterdam per: farli diventare strumenti importanti per integrare la dimensione urbana e territoriale
Le Raccomandazioni sul Paesaggio Storico Urbano vengono utilizzate per: la gestione del cambiamento
Le Raccomandazioni sul Paesaggio Storico Urbano sono considerate: il modello dello sviluppo sostenibile, che prevede la conservazione delle risorse esistenti
La crescita urbana sta trasformando molte aree storiche: provocando diversi impatti negativi che vanno ad incidere sulla perdita dei valori e degli attributi del patrimonio culturale e paesaggistico
I cambiamenti delle aree storiche urbane: possono anche derivare da disastri improvvisi e conflitti armati
L'approccio del Paesaggio Storico Urbano: comporta l'applicazione di strumenti innovativi che vanno adattati ai diversi contesti
ELABORATO N.1 Valutazione Economica dei progetti (0701810ICAR22) Università Telematica
PegasoCdL in Ing. Civile Ambientale
Elaborato n.1
Dati Disponibilità a pagare (DAP) e quantità (q) lo studente proceda a calcolare la“frequenza relativa” e la “frequenza cumulata dall’alto”
DAP q
- 1€ 802€
- 2€ 1005€
- 5€ 5010€
- 20
La frequenza relativa è data dal rapporto tra le singole quantità q e la somma di tutte le quantità, la quale in questo caso equivale a: ∑ = 80 + 100 + 50 + 20 = 250
Pertanto, per frequenza relativa:
- per DAP = 1€ essa sarà pari a 80/250 = 0,32
- per DAP = 2€ essa sarà 100/250 = 0,40
- per DAP = 5€ avremo 50/250 = 0,20
- per DAP = 10€ essa varrà 20/250 = 0,08
La sommatoria di tutti i valori della frequenza relativa è pari a 1; infatti: ∑ = 0,32 + 0,40 + 0,20 + 0,08 = 1
La frequenza cumulata è data dalla somma delle quantità q via via che la precedono:
- per DAP = 1€ essa sarà pari a q = 80
- per DAP = 2€ essa sarà q = 80 + 100 = 180
- per DAP = 5€ avremo q = 180 + 50 = ...
230€- per DAP = 10 essa varra q = 230 + 20 = 250€DAP q Frequenza Frequenzarelativa cumulata1€ 80 0,32 802€ 100 0,40 1805€ 50 0,20 23010€ 20 0,08 250
ELABORATO N.2
Valutazione Economica dei progetti (0701810ICAR22)
Universita Telematica Pegaso
CdL in Ing. Civile Ambientale
- Definire il concetto di "concorrenza perfetta"
Nel mercato di concorrenza perfetta operano un numero elevato di imprese offerenti, ognuna delle quali puo soddisfare la domanda di mercato, e un numero altrettanto elevato di acquirenti, ossia i consumatori. In queste circostanze, le imprese non decidono il prezzo di vendita dei beni prodotti, ma assumono il prezzo di mercato. Qualunque prezzo superiore a quello di mercato annulla la domanda. Il mercato di mercato dell'impresa di concorrenza perfetta e, dunque, caratterizzato da un solo prezzo e da un solo prodotto.
- Definire il concetto di "profitto"
Il profitto ottenuto è un guadagno residuale
Il concetto di profitto deriva dall'attività d'impresa, dalla differenza tra il ricavo totale (RT) e il costo totale (CT) della produzione. L'obiettivo dell'impresa è la massimizzazione del profitto, ovvero produrre la quantità che massimizza la differenza tra ricavo totale e costo totale.
Nel seguente diagramma cartesiano sono rappresentate le curve delle funzioni del costo totale (CT) e del ricavo totale (RT) in relazione alla quantità di produzione (y). La massimizzazione del profitto si verifica nel punto in cui le curve del CT e del RT hanno la medesima pendenza, ovvero, in altri termini, quando la derivata prima del costo totale, il Costo Marginale (MC), e quella del ricavo totale, il Ricavo Marginale (MR), hanno lo stesso valore, rispetto alla quantità di produzione (y).
MC'(y) = MR'(y)
In definitiva, in concorrenza perfetta, la massimizzazione del profitto di un'impresa si ha quando RT = CT.
quando il Costo Marginale (MC) è uguale al Ricavo Marginale (MR), si verifica la condizione di ottimo dal punto di vista dell'impresa. 3. Definire il concetto di "montante" M e il valore monetario di un capitale iniziale in un determinato intervallo di tempo in cui si sono maturati. Nell'ambito della matematica finanziaria, il "montante" M rappresenta il valore totale di un capitale iniziale che è stato investito per un determinato periodo di tempo e che ha generato interessi o rendimenti. Il montante M è dato dalla somma del capitale iniziale e degli interessi o rendimenti accumulati nel periodo considerato.