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Caratteristiche e dinamiche di un gruppo di lavoro
Porterebbe i membri del gruppo a percepirsi quali semplici esecutori, con una conseguente riduzione della disponibilità a mettere in campo creatività ed energie.
L'analisi delle risorse e dei vincoli: è un passaggio importante nella definizione di un metodo.
L'assegnazione dei ruoli: è frutto del confronto e delle scelte condivise tra i membri del gruppo.
All'interno di un gruppo di lavoro, il disaccordo: se apertamente espresso nel contesto collettivo, può rivelarsi fattore di creatività e di rinnovamento.
La leadership: origina dalle esigenze di sviluppo del gruppo in direzione dell'integrazione.
Il leader lavora con il gruppo.
A quale delle seguenti aree non sono riconducibili le funzioni del leader: comando.
La controdipendenza: è conseguenza di una leadership gestita nei termini di una presenza autoritaria e vincolante.
"Si impara per fare". Questo criterio sta a significare che ciò che si propone all'adulto, deve essere da
quest'ultimo percepito come qualcosa che può essere immediatamente fruito in contesti operativi ben specifici1. Nell'educazione degli adulti, teoria e pratica: rinviano l'una all'altra2. "Recuperare l'esperienza in chiave scientifica". Questo criterio sta a significare che: bisogna partire dall'esperienza e illustrare le ragioni che spiegano quell'esperienza3. La capacità di osservazione: va valorizzata4. Razionalizzare l'osservazione significa: assumere un atteggiamento che, rispetto a ciò che si è osservato, spinga alla registrazione dei dati e all'assunzione di conseguenti decisioni5. Il gioco è: un confronto dinamico tra il reale e l'irreale6. Nel gioco di squadra: è possibile collegare conoscenze e competenze di molteplici soggetti, pur nella diversità delle attitudini7. Nel gioco, il soggetto: recupera la capacità di agire, il possesso pieno di sé stesso8. "Il sapere nasce dal fare". Questocriterio sta a significare che: Il percorso didattico mostra come si fa e lascia che ciascuno impari a fare Progettare esperienze pilota: Può accrescere la motivazione ed il coinvolgimento dei discenti, migliorando i risultati 'Emancipare senza demolire'. Con questa espressione si intende dire che: Bisogna fare in modo che il nuovo possa innestarsi sull'esperienza ormai consolidata in termini di continuità Sapere, potere, volere: Nell'apprendimento informale vanno insieme Apprendimento formale e apprendimento informale: Bisognerebbe ridurre l'interferenza tra questi due livelli Il progetto didattico dovrebbe configurarsi: Come risposta a problemi effettivi In un intervento di educazione degli adulti: Bisogna prospettare attese possibili Nell'educazione degli adulti: Bisogna preferire le motivazioni intrinseche La volontà di emancipazione: È una motivazione intrinseca L'adulto deve poter percepire che la formazioneoffertagli:Concorre ad inserirlo in una rete8 L'apprendimento che si propone all'adulto si deve poter presentare:Come possibilità di intervento nella situazione9 Nei discenti adulti:L'esperienza è tutt'uno con identità10 Georges Lapassade utilizza la metafora della "maschera" per spiegare il concetto di "adultità". Qual è il significato che propone:L'uomo non entra una volta e definitivamente, in un dato momento della sua storia, in uno status fisso e stabilizzato ma sotto la maschera degli status e dei ruoli e in continua crescita e sviluppo1 Colui che designiamo convenzionalmente con il termine "adulto", viene visto dalle Scienze dell'educazione come:Un individuo in costante tensione anagogica: che non approda mai definitivamente ad uno status consolidato, ad un traguardo certo, ad una chiusura delle sue possibilità di crescita e di mutamento2 Se il concetto di adultità rimanda ad un idea di adulto come soggetto cheha concluso l'avventura della costruzione della sua identità, ciò pone in essere un paradosso, una "contradictio in terminis" per quanto riguarda l'espressione "educazione degli adulti", per il seguente motivo: L'espressione "educazione degli adulti" risulterebbe essere un'espressione ossimorica: se l'educazione è crescita, sviluppo, maturazione, e se l'adulto è colui che è cresciuto, sviluppato e maturato, l'accostamento tra i due termini pare inconciliabile e forzato, e, di conseguenza, la loro interazione inattuabile. Definire e definirsi adulto, dunque, è alludere ad uno status, è ambire ad una situazione esistenziale compiuta solo in parte, è fare riferimento ad una metafora con caratteristiche, connotati, parametri chiari e distinti, che possono essere individuate in cambiamenti specifici legati all'età adulta, come: - La maturazione; - La socializzazione; - La crescita psicologica; - La formazione permanente.Il processo di strutturazione del sé avviene in virtù dei meccanismi di: Identificazione e individuazione
La crescita personale avviene in modo continuo: l'educazione, la formazione, l'esperienza sono un processo continuo ma all'insegna della discontinuità e delle trasformazioni talvolta improvvise, da cui deriva l'esigenza di disporre alla variazioni delle azioni, delle posizioni, dei traguardi in una visione consapevole di costante riposizionamento
A. Canevaro definisce il concetto di "riposizionamento" come: possibilità che un individuo si ricollochi rispetto a una mappa di percorso che ne permetta degli sviluppi diversi da quello che sembrava il suo destino
La persona mediante la sua partecipazione reale, attiva e naturale all'esistenza di una collettività, che conservi vivi certi tesori del passato e certi presentimenti del futuro, avverte la sua "posizione", riceve la sua vita morale, intellettuale, spirituale tramite gli ambienti di
vita a cui appartiene; costruisce nel tempo una competenza trasversale che potremmo definire come: La capacità di esperire informazioni e trasformarle in conoscenza, di interrogare e interpretare i contesti per comprendere e interagire con essi, di porre in essere e orientare comportamenti per risolvere problemi, di capitalizzare il tutto accrescendo il proprio livello di consapevolezza
Il non riconoscimento o misconoscimento può danneggiare, può essere una forma di oppressione che imprigiona una persona in un modo di vivere falso, distorto e impoverito, ciò per una stretta correlazione tra: L'identità e il riconoscimento
La formazione permanente ha come risultato formativo l'autoformazione intesa come: Capacità di interrogare e interpretare i contesti per comprendere e interagire con essi, di porre in essere e orientare comportamenti per risolvere problemi, di capitalizzare il tutto accrescendo il proprio livello di consapevolezza
Zygmunt Bauman sottolinea che
l'adulto di oggi si muove su un terreno precario e instabile, con un'idea di progresso che crea una società che tende a neutralizzare le reti di prossimità. Ciò crea: Un disfacimento della comunità e del senso di appartenenza, con ricadute negative sull'identità della persona1. Nel 1996 l'European Year of Lifelong Learning, nel White Paper on competitiveness, employment, and growth (Commission of the European Communities, 1994), decise di ampliare il concetto di Lifelong Learning con: Significati sempre meno politicizzati e che guardassero non solo ad una ristretta idea di sviluppo economico in chiave competitiva, ma ad un orizzonte più ampio e profondo della vita della persona2. La dimensione dell'apprendimento definita Lifelong Learning evidenzia: Che l'individuo apprende durante tutta la sua vita3. La dimensione dell'apprendimento definita Lifewide Learning evidenzia: Che l'apprendimento avviene in un'ampia varietà di ambienti e contesti: lavoro,come un processo di apprendimento che si estende per tutta la vita di una persona. Questo significa che l'apprendimento non si limita solo all'educazione formale, ma può avvenire in qualsiasi contesto e in qualsiasi momento della vita. Inoltre, il lifelong learning tiene conto delle dimensioni emotive e affettive del soggetto, così come degli aspetti consci e inconsci, dei fattori sociali e culturali che possono influenzare il processo di apprendimento. Il soggetto può interpretare l'apprendimento in termini causali e deterministici, o può attribuirgli un significato personale e individuale. Nella letteratura esistono due approcci teorici per lo studio del capitale sociale. Il primo approccio, di stampo collettivista, considera il capitale sociale come una qualità delle comunità e degli aggregati sociali, spesso di natura amministrativa come Stati, regioni e province. Il secondo approccio, invece, è di natura relazionale e considera il capitale sociale come una caratteristica delle relazioni sociali. Queste relazioni possono rappresentare una risorsa, un capitale, per coloro che le vivono. In conclusione, il lifelong learning e il capitale sociale sono concetti che evidenziano l'importanza dell'apprendimento continuo e delle relazioni sociali nella vita di una persona.come: Uno strumento di sostegno alla competizione e allo sviluppo economico Dall'analisi delle tre dimensioni dell'apprendimento possiamo cogliere le condizioni e gli ingredienti base per poter apprendere per tutta la vita sono: Una formazione scolastica basata su sicuri ancoraggi cognitivi, affettivo - emotivi e metacognitivi; offerte intenzionalmente formative nel territorio; metodologie orientate al soggetto; metodologie attive e partecipate La crescita personale avviene in modo continuo: l'educazione, la formazione, l'esperienza sono un processo continuo ma all'insegna: Della discontinuità e delle trasformazioni talvolta improvvise, da cui deriva l'esigenza di disporsi alla variazioni delle azioni, delle posizioni, dei traguardi in una visione consapevole di costante riposizionamento Tornare nel passato, rivisitarlo, conoscerlo, interrogarlo, metterne in relazione i contenuti, le cause, le conseguenze, e, più in generale, ripercorrerne le dinamiche eattribuirvi significati, è un esercizio tipicamente educativo, di ricerca, condotto in vista di una finalità: Attivazione di processi di autoformazione
Il concetto di esperienza elaborato da Dewey, diventa lo snodo principale intorno al quale è andata strutturandosi la teoria dell'apprendimento esperienziale. Quali tra le seguenti definizioni è quella giusta:
L'esperienza è il luogo di incontro tra uomo e natura, dove la dimensione logica si fonde con quella pratica
1 Dewey si contrappone all'empirismo inglese che vede l'esperienza come: L'esperienza è il luogo di incontro tra uomo e natura, in cui l'uomo reagisce attraverso delle reazioni sensoriali che, variamente integrandosi