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RISPOSTE CHIUSE + RISPOSTE APERTE
Teoria e Tecniche di Psicoterapia Vittimologica
Lezione 013
01. Quale fra i seguenti autori elaborò una tipologia generale di vittime all'interno della quale inserì i minori, le donne, gli anziani, i mentalmente instabili e gli
anziani?
Nessuna delle risposte
Mendelsohn
Gullotta
Fattah
02. I tratti psicosociali si possono definire, in merito ai fattori di rischio di vittimizzazione:
Fattori biopsicosociali
Fattori sociali
Disposizioni innate
Predisposizioni acquisite
03. Una prima classificazione di vittime si basa sulla distinzione tra:
Predisposizioni innate e disposizioni psicosociali
Disposizioni innate e predispozioni psicologiche
Predisposizioni innate e disposizioni psicologiche
Predisposizioni acquisite e disposizioni innate
04. Secondo Von Hentig, esistono delle persone che esercitano un'attrazione del tutto particolare sul criminale, facilitandone l'azione. Si tratta:
Delle vittime bloccate
Delle vittime latenti
Delle vittime inconsapevoli
Delle vittime dissimulatrici
05. Von Hentig stila un elenco di tipi psicologici a suo parere più inclini a divenire vittime: quali sono?
Il depresso, l'avido, l'inconsapevole, il solitario, il tormentatore, la vittima bloccata
Il depresso, l'avido, l'irresponsabile, il solitario, il tormentatore, la vittima bloccata
Il depresso, l'avido, l'irresponsabile, il solitario, il tormentatore, la vittima latente
Il depresso, l'avido, l'irresponsabile, il tormentatore, la vittima latente
06. Qual è una prima classificazione che si può fare in merito alle predisposizioni vittimogene?
07. Quali sono i "tipi psicologici" elencati da von Hentig, e come descrisse l'Autore lo stato di vulnerabilità di questi soggetti?
06. Una prima classificazione delle predisposizioni vittimogene si basa sulla distinzione tra disposizioni innate e predisposizioni acquisite;
Le prime sono quelle che l’individuo possiede sin dalla nascita, quali: sesso, vizio parziale o totale di mente, mutismo, cecità ecc.
Le seconde sono quelle che l’individuo acquista in un momento successivo alla nascita quali tratti psicosociali, infermità, ecc. In relazione al
tempo, le predisposizioni possono essere permanenti, se accompagnano l’individuo per tutta la vita, o temporanee se accompagnano l’
individuo solamente per un determinato periodo di tempo.
Le predisposizioni vittimogene possono costituire un fattore di agevolazione del delitto, di incentivazione alla scelta della vittima o causa
scatenante del crimine.
Secondo un'altra classificazione le predisposizioni vittimogene possono essere suddivise in tre categorie ovvero biofisiologiche ( età, sesso)
sociali (lo status sociale ed economico del soggetto, la sua professione, le condizioni di vita) e psicologiche (devianze sessuali, stati
psicopatologici, tratti del carattere)
07. (VEDI SOPRA)
I TIPI PSICOLOGICI di VON HENTIG sono 9 e sono coloro che sono maggiormente inclini ad essere tratti in inganno dal
criminale. Egli descrisse lo stato di particolare vulnerabilità in cui verserebbero questi soggetti, cioè le caratteristiche
personali, fisiche, psicologiche e sociali
della vittima potenziale che assumerebbero le vesti di fattori che predispongono al crimine. Da qui la nascita del concetti
di "vittima latente", ossia un individuo con una predisposizione a diventare vittima, a causa dell’attrazione del tutto
particolare che eserciterebbero sul criminale, facilitandone l’azione. RISPOSTE CHIUSE + RISPOSTE APERTE
Teoria e Tecniche di Psicoterapia Vittimologica
Lezione 014
01. Quali autori hanno elaborato il cosiddetto "modello di vittimizzazione basato sullo stile di vita o sull'esposizione al rischio", e quando?
Nessuna delle risposte
Hindelang, Gottfredson, Garofalo nel 1968 Hindelang, Gottfredson e Garofalo nel 1978
Hindelang, Gulotta, Garofalo nel 1978
Hindelang, Gottfredson, Garofalo nel 1977
02. Dopo i primi studi pioneristici, la vittimologia ha sviluppato nuove linee di ricerca che attribuiscono maggiore importanza:
Alle dinamiche della relazione tra autore e vittima
Ai fattori biologici di predispozione al crimine in entrambi i soggetti del reato
Ai fattori psicologici individuali predisponenti alla vittimizzazione
Alle situazioni e al contesto sociale che facilitano la vittimizzazione
03. Rispetto al focus degli studi pioneristici, gli studi della fine degli anni '70 e degli anni '80 danno maggiore impulso ad uno studio della vittima da un punto di
vista:
Sociologico
Biopsicosociale
Psicologico
Giuridico-penale
04. La teoria dell'attività routinaria appare piuttosto centrata:
Sulla prospettiva dell'autore del reato
Sulla prospettiva dello stile di vita della vittima e del criminale
Sulla prospettiva di entrambi i soggetti della diade criminale-vittima
Sulla prospettiva della vittima
05. Secondo la teoria dell'attività routinaria, il crimine è il risultato di quali elementi:
Assenza di un guardiano e presenza di obiettivi appetibili
Presenza di un autore possibili e di obiettivi appetibili
Presenza di un guardiano che non riesce ad impedire il reato, assenza di obiettivi appetibili e presenza di probabili autori motivati
Presenza di probabili autori e obiettivi appetibili, e assenza di un guardiano che impedisca il reato
06. Come si esplica la teoria dell'attività routinaria in merito al crimine?
07. Qual è e in cosa consiste il modello di vittimizzazione di Hindelang, Gottfredson e Garofalo?
06. Secondo tale teoria il crimine è il risultato di tre elementi che si incrociano in un dato tempo e spazio:
- La presenza di probabili e motivati autori;
- La presenza di obiettivi appetibili;
- L'assenza di un guardiano capace di scongiurare la commissione del reato.
Questa teoria appare centrata sulla prospettiva dell'autore del reato in relazione ai costi ed ai benefici che possono derivarne dalla
commissione in cui un punto centrale è la possibilità di raggiungere l'obiettivo con un rischio limitato, che trova conferma in un controllo
assente o ridotto, in cui il il guardiano, può essere o una figura istituzionale, come i tutori dell'ordine pubblico, ma anche figure informali
come i vicini di casa, i familiari, i custodi di edifici ed appartamenti.
In sostanza questa teoria considera fondamentale fattore di rischio il tempo passato fuori casa, circostanza che crea una conseguente
mancanza di custodia dei beni.
07. E' un modello sviluppato nel 1978 da Hindelang, Gottfredson e Garofalo, denominato modello di vittimizzazione
basato sullo stile di vita o sull'esposizione al rischio, creato nel tentativo di spiegare le differenze del rischio di diventare vittima, modello
ribattezzato come approccio basato sull'attività routinaria, centrato sulla vittima nella sua dimensione esistenziale e nei suoi rapporti
interpersonali e sociali. Alla base di questo modo vi è la convinzione per cui se si verificano determinate circostanze, in determinati
luoghi, tutti possono divenire vittime di reato. RISPOSTE CHIUSE + RISPOSTE APERTE
Teoria e Tecniche di Psicoterapia Vittimologica
Lezione 015
01. Le relazioni affettive che riguardano direttamente il bambino nell'infanzia in che modo condizionano il suo sviluppo?
Creando una disregolazione emotiva e una distorsione del sistema di attaccamento
Creando una distorsione nella regolazione delle emozioni e nella percezione della violenza
Creando una disregolazione del sistema di attaccamento e di concettualizzazione della realtà
Creando aspettative irrealistiche nei confonti del mondo esterno e delle altre persone
02. Con il termine "violenza domestica" si fa riferimento:
La violenza che ha luogo in una relazione affettiva di tipo familiare
La violenza che ha luogo all'interno delle mura domestiche
Ogni forma di violenza che ha luogo in una relazione affettiva
La violenza che ha luogo in un nucleo familiare
03. Dove hanno origine i comportamenti abusanti o violenti in ambito familiare?
Nel tipo di relazione disfunzionale esistente tra i partner
Nessuna delle risposte
Nelle radici socioculturali del contesto in cui la famiglia risiede
Nelle relazioni primarie dell'individuo
04. Dove trova le sue radici la violenza perpetrata nelle famiglie violente?
Nelle famiglie d'origine dei due partner
Negli aspetti disfunzionali caratterizzanti i due partner, come psicopatologia, criminalità, dipendenza da sostanze e alcol, e abusi fisici
Nei comportamenti disfunzionali relativi ad abusi sessuali e fisici 06. Intimate Partner Violence è il termine inglese utilizzato
Nei comportamenti disfunzionali relativi ad abusi sessuali e fisici e dipendenza da alcol e sostanze per indicare generalmente la violenza all’interno della
relazione di coppia. Il termine indica una strategia
comportamentale multiforme, caratterizzata da varie
05. Dalle ricerche, è emerso che le relazioni improntate sull'aggressività possono ritrovarsi: manifestazioni di violenza con lo scopo di assoggettare
Nei contesti familiari di ceti sociali ed economici più bassi l’altro ottenendone il controllo nell’ambito di una relazione
di coppia esistente o formalmente sciolta con una
In ogni contesto familiare separazione o il divorzio.
Le diverse forme della violenza si insinuano lentamente
Nei contesti familiari in cui i partner hanno una forte dipendenza dall'alcol o da sostanze nella relazione di coppia seguendo quasi un ritmo
Nei contesti familiari socioculturalmente svantaggiat, vicini alla criminalità perverso, per poi danneggiare dall’interno l’esistenza di
chi ne è vittima, svuotandola delle dimensioni dello spazio
e del senso, mentre il tempo viene reso un flusso sterile e
06. Cosa si intende per "Intimate Partner Violence"? ripetitivo.
07. Come si pongono gli studi sulla famiglia in ambito psicosociale riguardo alle relazioni e dinamiche violente?
07. Gli studi sulla famiglia in ambito psico-sociale hanno negli ultimi anni ripetutamente ribadito la necessità di affrontarne l’analisi e l’
osservazione a partire dalla complessità, multiprocessualità e multiformità delle nuove configurazioni familiari, che rendono imprescindibile
utilizzare la «pluralità come principio metodologico». La sfida che le attuali forme familiari pongono a clinici e ricercatori riguarda
innanzitutto la molteplicità di elementi trasformativi che ne hanno fortemente segnato l’identità e che si declinano nelle dinamiche interne e
nella relazione con l’ambiente esterno, anch’esso in veloce mutamento.
Tra le trasformazioni del nuovo modo di vivere insieme, accanto ad elementi che, sebbene con forte spinta evolutiva, consentono di
mantenere una rassicurante idea di famiglia come base sicura, rifugio, luogo di relazioni affettive, di intimità e sostegno, troviamo
- Risolvere un problema di matematica
- Riassumere un testo
- Tradurre una frase
- E molto altro ancora...
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