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Estratto del documento

ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA: LA CENTRALITÀ

DELL’INFORMAZIONE E LE PROSPETTIVE DI RIFORMA

FUTURA

Felicia Vilasi

Title: The strategy of the European Union for the fight against organized crime: the centrality of

information and the prospects for future reform

Abstract

The paper analyzes the EU Strategy to tackle Organized Crime that was presented by the European

Commission on 14 April 2021 with the aim to outline the main areas of intervention in the fight

against organized crime groups, to strengthen information exchange and cooperation between

member States and evaluate the effectiveness of Framework Decision 2008/841/JHA of 24 October

2008 on the fight against organized crime.

Key words : Strategy against organized crime, information exchange, European Union, European

Commission, intelligence

Il contributo si propone di analizzare la Strategia ad hoc in materia di criminalità organizzata

presentata dalla Commissione europea il 14 aprile 2021 al fine di tracciare le linee di intervento

prioritarie in tema di contrasto ai gruppi criminali mediante il rafforzamento dello scambio di

informazioni e della cooperazione tra le autorità dei singoli Stati e una valutazione in merito alla

capacità della Decisione Quadro 2008/841/GAI del Consiglio del 24 ottobre 2008 di garantire

un’azione di contrasto efficace alla criminalità organizzata.

Parole chiave: Strategia contro la criminalità organizzata, scambio di informazioni, Unione europea,

Commissione europea, intelligence 66

Cross Vol.7 N°2 (2021) - DOI: http://dx.doi.org/10.54103/cross-16849

Note teoriche

1. Premessa

Il 14 aprile 2021 la Commissione europea ha presentato la Comunicazione relativa

alla prima Strategia ad hoc in materia di criminalità organizzata dopo l'entrata in

vigore del Trattato di Lisbona.

1

Tale Strategia si riferisce al periodo 2021-2025 e individua le linee di intervento

prioritarie in tema di contrasto ai gruppi criminali, con l’obiettivo di assicurare una

migliore protezione dei cittadini, dell’economia e delle istituzioni europee contro la

criminalità organizzata mediante il ricorso ad azioni di medio e lungo termine che

saranno sviluppate nel pieno rispetto dei diritti fondamentali.

Nella parte introduttiva, la Strategia evidenzia la necessità di rafforzare la

cooperazione e lo scambio di informazioni e di conoscenze tra le autorità dei singoli

Stati membri oltre che l’esigenza di costruire azioni di contrasto efficaci e rapide

nell’ambito di un quadro comune di diritto penale.

L’opportunità di proseguire e consolidare l'azione di contrasto intrapresa a livello

europeo nella lotta alla criminalità organizzata si giustifica soprattutto in

considerazione delle modalità operative particolarmente pervasive cui i gruppi

criminali ricorrono nel perseguimento dei propri interessi, dal momento che gli

stessi possono avvalersi sia di strutture territoriali sia di mezzi informatici

estremamente sofisticati e aggressivi.

L’analisi delle rotte del trasporto della droga, delle armi da fuoco o dei prodotti

contraffatti che attraversano in modo trasversale tutti i continenti formando una

catena di approvvigionamento globale, costituisce un esempio paradigmatico di

come oggi i gruppi criminali si muovano in un contesto in cui “la cooperazione tra i

criminali è fluida, sistematica e mossa da interessi incentrati sui profitti”.

2

Nell’ambito di tali valutazioni, peraltro, non si può non tener conto dell’impatto che

la pandemia da COVID-19 ha avuto anche sulle attività criminali gestite dalla

La comunicazione può essere consultata al seguente link: https://eur-lex.europa.eu/legal-

1

content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52021DC0170&from=DE.

La citazione è tratta dall’introduzione della Comunicazione sulla Strategia dell'UE per la lotta alla

2

criminalità organizzata 2021-2025. 67

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Note teoriche

criminalità organizzata, dal momento che la stessa ha consentito di ampliare lo

spettro delle attività illecite, in particolar modo mediante la commissione di frodi e

la contraffazione dei dispositivi medici. In tale contesto, la domanda crescente di

vaccini rappresenta un'opportunità straordinaria per i gruppi criminali, che anche

in tale occasione hanno dimostrato una spiccata capacità di adattarsi ai mutamenti

sociali ed economici e di sfruttare le allettanti opportunità di guadagno che possono

derivare dalla pandemia.

2. Il rafforzamento della cooperazione tra Stati membri e

l’interoperabilità dei sistemi di informazione

Soffermando ora la nostra attenzione sulle principali misure proposte nella

Strategia, va fin da subito evidenziato il leitmotiv che emerge con sufficiente

chiarezza dall’analisi del documento, ovverosia la centralità attribuita allo scambio

di informazioni nella predisposizione delle misure di contrasto alla criminalità

organizzata e nella valutazione della minaccia rappresentata dalle forme gravi di

criminalità nell’ambito dell’Unione europea, al fine di agevolare la cooperazione

operativa in tempo reale e lo svolgimento di indagini congiunte e sistematiche sui

soggetti coinvolti nelle reti criminali.

Muovendo lungo tale direttiva, nella Strategia si evidenzia in primo luogo la

necessità di rafforzare la cooperazione tra autorità giudiziarie e di polizia dei singoli

Stati membri al fine di individuare le attività e i soggetti coinvolti nei gruppi

criminali, sia agevolando lo scambio delle informazioni sia consolidando gli

strumenti di cooperazione tra Stati membri dell’Unione europea.

Quanto al primo dei profili indicati (scambio di informazioni), la Strategia sottolinea

la rilevanza acquisita nel tempo dalla banca dati del Sistema d'informazione

Schengen (SIS), che ha consentito di individuare e localizzare con rapidità ed

efficacia persone e oggetti coinvolti in attività legate alla criminalità organizzata. 68

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Note teoriche

Peraltro, nel mese di maggio 2019 il Consiglio ha formalmente adottato i due

regolamenti che istituiscono un quadro per l'interoperabilità tra i sistemi

d'informazione dell'Unione europea nel settore “Giustizia e degli affari interni” e la

3

Strategia evidenzia la necessità di garantire l’attuazione del nuovo quadro

normativo entro la fine del 2023, al fine di agevolare l'accesso da parte delle autorità

nazionali alle informazioni contenute nei sistemi di informazione centralizzati

dell'Unione europea e di consentire un contrasto efficace all’uso fraudolento delle

identità mediante l'individuazione dei casi di identità multiple.

Inoltre, si chiarisce che la Commissione proporrà di modernizzare il quadro di Prüm

del 2008, la cui natura decentrata non consente di creare connessioni efficaci tra le

banche dati dei singoli Stati membri, al fine di “migliorare l'efficienza delle indagini

penali e rafforzare lo scambio automatizzato di informazioni sui criminali”.

4

La Commissione, peraltro, sta valutando con attenzione “la necessità di scambiare

ulteriori categorie di dati pertinenti per le indagini penali, come immagini facciali,

patenti di guida, precedenti penali e balistica”, e di prevedere l’aggiunta di Europol

5

come nuovo partner di tale quadro.

Per ciò che attiene, invece, al secondo profilo (cooperazione tra Stati membri), si fa

presente come il processo di integrazione del quadro normativo basato sulla

Convenzione di applicazione dell'accordo di Schengen del 1990 e sugli strumenti

normativi che lo completano, è avvenuto mediante il ricorso ad accordi bilaterali e

6

multilaterali, che rendono la cooperazione poco uniforme ed efficace, sicché la

Commissione si propone di presentare una proposta legislativa diretta

Regolamento (UE) 2019/817 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2019 che

3

istituisce un quadro per l'interoperabilità tra i sistemi di informazione dell'UE nel settore delle

frontiere e dei visti, e Regolamento (UE) 2019/818 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20

maggio 2019 che istituisce un quadro per l'interoperabilità tra i sistemi di informazione dell'UE nel

settore della cooperazione di polizia e giudiziaria, asilo e migrazione.

La citazione è tratta dal paragrafo n. 1 della Comunicazione, dal titolo “Promozione della

4

cooperazione tra autorità di contrasto e autorità giudiziarie”.

Anche tale citazione è tratta dal paragrafo n. 1 della Comunicazione, dal titolo “Promozione della

5

cooperazione tra autorità di contrasto e autorità giudiziarie”.

Decisione quadro 2006/960/GAI del Consiglio relativa alla semplificazione dello scambio di

6

informazioni e intelligence tra le autorità degli Stati membri dell'Unione europea incaricate

dell'applicazione della legge; Decisione 2008/615/GAI del Consiglio sul potenziamento della

cooperazione transfrontaliera, soprattutto nella lotta al terrorismo e alla criminalità transfrontaliera.

69

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Note teoriche

all’elaborazione di un codice di cooperazione di polizia dell'Unione europea al fine

di integrare e sviluppare i vari istituti cooperativi in un corpus unitario che si occupi

anche degli strumenti investigativi.

Per ciò che attiene, invece, al mandato d’arresto europeo, al fine di evitare indagini

non coordinate sui membri di organizzazioni criminali che operano in Stati diversi,

si evidenzia la necessità di predisporre norme comuni che consentano il

trasferimento dei procedimenti penali tra Stati membri, tenendo conto anche della

Decisione Quadro 2009/948/GAI del Consiglio del 30 novembre 2009 sulla

prevenzione e la risoluzione dei conflitti relativi all'esercizio della giurisdizione nei

procedimenti penali.

7

Attualmente la Commissione sta esaminando ulteriormente tale questione per

valutare la necessità di un'azione specifica da parte dell'Unione europea in questo

ambito e per analizzare eventuali problemi che potrebbero sorgere in relazione alla

raccolta, al trasferimento e all'utilizzo delle prove nell’ambito di procedimenti

transfrontalieri.

3. La nozione di organizzazione criminale: tempo di bilanci e

ripensamenti

Nell’ambito di tale rinnovato quadro normativo, la Commissione, inoltre, ha avviato

uno studio esterno per valutare se la Decisione Quadro 2008/841/GAI del Consiglio

del 24 ottobre 2008 relativa alla lotta alla criminalità organi

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
13 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher samtikitoki di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Pisa o del prof Rossi Paolo.