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P(C |E)=P(E|C)/P(C|E)*P(C)+P(C|E)*P(C)+P(C|E)*P(C)
i
P(C |E)=P(E|C)*P(E)/P(C|E)*P(C)+P(C|E)*P(C)+P(C|E)*P(C)
i
03. Che cosa s’intende per probabilità a priori?
la probabilità dell’evento effetto condizionata a più cause
la probabilità dell’evento intersezione condizionata a più cause
la probabilità dell’evento effetto non condizionata a più cause
la probabilità della causa i-esima condizionata all’evento effetto
04. Che cosa s’intende per probabilità a posteriori?
la probabilità della causa i-esima condizionata all’evento effetto
la probabilità dell’evento effetto non condizionata a più cause
la probabilità dell’evento effetto condizionata a più cause
la probabilità dell’evento intersezione condizionata a più cause
05. A proposito della statistica bayesiana: a) spiegare su quale concetto di probabilità si fonda; b) spiegare che essa è definita anche come statistica delle cause; c)
rappresentare la configurazione dello spazio campionario Set Domande: STATISTICA
ECONOMIA (D.M. 270/04)
Docente: Coccarda Raoul
Lezione 023
01. A che cosa può essere associata la funzione di probabilità per valori discreti?
alla frequenza teorica
alla frequenza assoluta
alla frequenza cumulata
alla frequenza relativa
02. Data una v.c. discreta che assume i valori 1,2,3,4,5,6,7,8 con p(x) pari a 1/8 il valore atteso è ?
5,75
6,25
5.25
4,5
03. Data una v.c. discreta "presenza dell'occhio di pavone sulle foglie di ulivo"che assume i valori 1,2,3,4,5,6,7,8 con p(x) pari a 1/8 la varianza è ?
4,7
5,15
4,75
5,25
04. La funzione di probabilità di una v.c. discreta che assume i valori 1,2,3,4,5,6,7,8 è espressa in simboli dalla seguente notazione?
P(X=x)=1/4 per x=1,2,3,4,5,6,7,8
P(X=x)=1/8 per x=1,2,3,4,5,6,7,8
P(X=x)=1/2 per x=1,2,3,4,5,6,7,8
P(X=x)=1/8 per x=1,2,3,4,5
05. Dato un dominio della x ricompreso tra 0 a 3 (compresi) e i seguenti valori della funzione di probabilità (0.90, 0.07, 0.02, 0.01) quale linea di codice di R si
implementa per calcolare la relativa rappresentazione grafica?
x <- 0:3; fx <- (0.90, 0.07, 0.02, 0.01)
x <- 0:3; fx c(0.90, 0.07, 0.02, 0.01) ; plot(x, fx)
x <- 0:3; fx <- c(0.90, 0.07, 0.02, 0.01) ; plot(type="h")
x <- 0:3; fx <- c(0.90, 0.07, 0.02, 0.01) ; plot(x, fx, type="h")
06. A quale tipo di frequenze si associa la funzione di probabilità?
frequenza relativa
frequenza relativa
frequenza di controllo
frequenza cumulata
07. Data la seguente distribuzione di frequenza della v.c. discreta x (0,1,2,3) con f(x)(0.70, 0.20, 0.07, 0.03) con quali linee di codice di R si calcola: a) l'indice di
asimmetria; b) l'indice di curtosi; c) lo scostamento
08. Data la seguente distribuzione di frequenza della v.c. discreta x (0,1,2,3) con f(x)(0.90, 0.07, 0.02, 0.01) con quali linee di codice di R si vuole: a) calcolare la
funzione di probabilità; b) rappresentare il grafico di cui al punto a); c) calcolare il valore atteso, la varianza, la deviazione standard e il coefficiente di variazione
09. Data la seguente distribuzione di frequenza della v.c. discreta x (0,1,2,3) con f(x)(0.90, 0.07, 0.02, 0.01) calcolare: a) la funzione di probabilità; b) il valore
atteso; c) varianza e deviazione standard Set Domande: STATISTICA
ECONOMIA (D.M. 270/04)
Docente: Coccarda Raoul
Lezione 024
01. Dati i seguenti valori della funzione di probabilità x(0.90, 0.07, 0.02, 0.01) e di y(0, 1, 2, 3) quali linee di codice di R si implementano per calcolare la funzione
di ripartizione?
x <- 0:3;fx <- c(0.90, 0.07, 0.02, 0.01);y <- (0, 1, 2, 3);Fy <- c(0.90, 0.97, 0.99, 1);Fy
x <- 0:3; c(0.90, 0.07, 0.02, 0.01);y <- c(0, 1, 2, 3);Fy <- c(0.90, 0.97, 0.99, 1);Fy
x <- 0:3;fx <- c(0.90, 0.07, 0.02, 0.01);y <- c(0, 1, 2, 3); c(0.90, 0.97, 0.99, 1);Fy
x <- 0:3;fx <- c(0.90, 0.07, 0.02, 0.01);y <- c(0, 1, 2, 3);Fy <- c(0.90, 0.97, 0.99, 1 );Fy
02. Dati i seguenti valori di x(1,2,3,4) con p(x) rispettivamente pari a (0,52; 0,33; 0,11;0,04) quale è il valore della funzione di ripartizione per x=3?
0,76
0,96
0,56
0,86
03. Dato un dominio della x ricompreso tra 0 a 3 (compresi) e i seguenti valori della funzione di ripartizione (0.90, 0.97, 0.99, 1.00) quale linea di codice di R si
implementa per calcolare la relativa rappresentazione grafica?
x <- 0:3; Fx <- c(0.90, 0.97, 0.99, 1.00 ); plot(x, type="h")
x <- 0:3; fx c(0.90, 0.07, 0.02, 0.01) ; plot(x, fx)
x <- 0:3; Fx <- c(0.90, 0.97, 0.99, 1.00 ); plot(x, Fx, type="h")
x <- 0:3; Fx <- c(0.90, 0.97, 0.99, 1.00 ); plot(x, Fx)
04. Dati i valori di x (0,1,2,3) e i valori della funzione di probabilità (0.62,0,28,0,06,0,04) quali linee di codice di R si implementano per calcolare la funzione di
ripartizione e la relativa rappresentazione grafica?
x<-c(0,1,2,3);c(0.62,0.28,0.06,0.04);Fy<-cumsum(fx);Fy;plot(y,Fy,type="h")
x<-(0,1,2,3);fx<-c(0.62,0.28,0.06,0.04);Fy<-cumsum(fx);Fy;plot(y,Fy,type="h")
x<-c(0,1,2,3);fx<-c(0.62,0.28,0.06,0.04);Fy<-cumsum(fx);Fy;plot(y,Fy,type="h")
x<-c(0,1,2,3);fx<-c(0.62,0.28,0.06,0.04); cumsum(fx);Fy;plot(y,Fy,type="h")
05. Quale grafico rappresenta meglio la funzione di ripartizione di una v.c. discreta?
grafico a torta
grafico a bolle
grafico a bastoncini
grafico ad area
06. Quali sono le proprietà caratteristiche della funzione di ripartizione di una v.c. discreta?
P(X≤x) è non decrescente ovvero x < x =>P(x )≤P(x ); lim P(X≤x)=0 è continua a destra
1 2 1 2 x->-∞
P(X≤x) è non decrescente ovvero x < x =>P(x )≤P(x ); lim P(X≤x)=0;
1 2 1 2 x->-∞
lim P(X≤x)=1; P(X≤x) è continua a destra
x->+∞
P(X≤x) è decrescente ovvero x < x =>P(x )≤P(x ); lim P(X≤x)=0;
1 2 1 2 x->-∞
lim P(X≤x)=1; P(X≤x) è continua a destra
x->+∞
P(X≤x) è non decrescente ovvero x < x =>P(x )≤P(x ); lim P(X≤x)=0;
1 2 1 2 x->-∞
lim P(X≤x)=1; P(X≤x) è continua a sinistra
x->+∞ Set Domande: STATISTICA
ECONOMIA (D.M. 270/04)
Docente: Coccarda Raoul
07. Quale è la notazione con cui si esprime la funzione di ripartizione di una v.c. discreta?
P(X≤x)= Σ P(X-w)
w≤x
P(X>x)= Σ P(X=w)
w≤x
P(X>x)= Σ P(X=w)
w≤x
P(X≤x)= Σ P(X=w)
w≤x
08. Data la v.c. X che assume i valori 2,3,4,7 con probabilità rispettivamente pari a 0,12; 0,15; 0,43; 0,30 come si rappresenta la funzione di ripartizione?
F(X)= [0,12 per 0≤x<3] [0,27 per 3≤x<4] [0,70 per 4≤x<6] [1,00 per 6≤x<7]
F(X)= [0,15 per 0≤x<3] [0,12 per 3≤x<4] [0,70 per 4≤x<6] [1,00 per 6≤x<7]
F(X)= [0,12 per 0≤x<2] [0,15 per 2≤x<3] [0,43 per 3≤x<4] [1,00 per 4≤x<7]
F(X)= [0,12 per 0≤x<2] [0,27 per 2≤x<3] [0,70 per 3≤x<4] [1,00 per 4≤x<7]
09. Data una funzione di ripartizione per una v.c. discreta: a) descrivere la notazione; b) elencare le relative proprietà; c) descrivere cosa si trova sull'asse delle
ordinate del relativo grafico
10. Data la seguente distribuzione di frequenza della v.c. discreta x (0,1,2,3) con f(x)(0.90, 0.07, 0.02, 0.01) in un dominio ricompreso 0:3 con quali linee di codice
di R si vuole: a) rappresentare il dominio; b) rappresentare la funzione di ripartizione; c) rappresentare il relativo grafico
Set Domande: STATISTICA
ECONOMIA (D.M. 270/04)
Docente: Coccarda Raoul
Lezione 025
01. Data una variabile casuale discreta bidimensionale X,Y con quale notazione si calcola il valore atteso?
E[hXY]=∑x∑yh(x,y)
E[hXY]=∑x∑y f(x,y)
E[hXY]=∑x∑yh(x,y) f(x,y)
E[hXY]=∑xh(x,y) f(x,y)
02. Qualè la notazione con cui si calcola la covarianza per variabili discrete?
CovXY= E[(X-μX)*(Y)]=∑x∑y(x-μX)*(y-μY) f(x,y)
CovXY= E[(X-μX)*(Y-μY)]=∑x∑y(x-μX)*(y-μY)
CovXY= E[(X-μX)*(Y-μY)]=∑x∑y(x-μX)*(y-μY) f(x,y)
CovXY= E[(X)*(Y-μY)]=∑x∑y(x-μX)*(y-μY) f(x,y)
03. Delle proprietà della covarianza per variabili casuali discrete quali sono quelle per covarianza nulla?
è nulla quando le v.c. X e Y non sono correlate; non è nulla quando le v.c. X e Y sono indipendenti
è nulla quando le v.c. X e Y non sono correlate; è nulla quando le v.c. X e Y sono dipendenti
è nulla quando le v.c. X e Y non sono correlate; è nulla quando le v.c. X e Y sono indipendenti
non è nulla quando le v.c. X e Y non sono correlate; è nulla quando le v.c. X e Y sono indipendenti
04. Data una funzione discreta bidimensionale X e Y: a) qual’è la notazione con cui si calcola la codevianza; b) qual’è la notazione con cui si calcola la covarianza;
c) qual’è la notazione con cui si calcola il valore atteso Set Domande: STATISTICA
ECONOMIA (D.M. 270/04)
Docente: Coccarda Raoul
Lezione 026
01. Quando una variabile casuale è definita continua?
se assume un’infinità numerabile di valori
se assume nel suo dominio un’infinità numerabile di valori in un dato intervallo
se assume nel suo dominio un numero finito di valori
se non assume nel suo dominio un’infinità numerabile di valori
02. Data una v.c. continua Normale con valore atteso µ=2,2 e deviazione standard σ=1,4 quale funzione si utilizza per calcolare un valore di x=2,1? Quale linea di
codice di R si implementa?
la funzione di densità della v.c. Normale X ; rnorm(2.1,2.2,1.4)
la funzione di densità della v.c. Normale X ; qnorm(2.1,2.2,1.4)
la funzione di densità della v.c. Normale X ; dnorm(2.1,2.2,1.4)
la funzione di densità della v.c. Normale X ; pnorm(2.1,2.2,1.4)
03. Come viene definita la probabilità di una v.c. continua in un intervallo ricompreso fra due valori a e b?
P(a<X<b)= fx*dx
ab
P(a<X<b)=∫ fx
ab
P(a<X<b)=∫ fx*dx
ab
P(a<X<b)=∫ dx
04. Quale linea di codice di R si utilizza per calcolare 100 numeri casuali da v.c. normale con valore atteso pari a 2 e deviazione standard 0.2?
rnorm(100,2,0.2)
rnorm(100,2)
rnorm(100,0.2)
dnorm(100,2,0.2)
05. Quale linea di codice di R si utilizza per rappresentare graficamente la funzione di densità di una v.c. normale con valore atteso pari a 2 e deviazione standard
0.2 nel dominio (-2, 6)?
curve(dnorm(x, 2), -2, 6, ylab="Densità")
curve(dnorm(x, 2, 0.2), ylab="Densità")
curve(dnorm(x, 2, 0.2), -2, 6, ylab="Densità")
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