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UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI MACERATA

Leggere il brano e rispondere alle seguenti 10 domande. (001 - 010)

Nella psicologia contemporanea le emozioni sono il più delle volte definite come stati

mentali o fisiologici associati a stimoli interni o esterni, naturali o appresi. Si tratta di

esperienze soggettive complesse, accompagnate da modificazioni cognitive,

comportamentali, espressive e fisiologiche, intense ma di breve durata.

La tesi originaria sostenuta da James, uno tra i primi studiosi ad interessarsi di questo

tema, afferma che l'emozione viene sperimentata solo dopo la percezione cosciente delle

modificazioni comportamentali e fisiologiche che avvengono nel nostro corpo in seguito

ad un particolare evento. Ad esempio se vediamo un orso ne abbiamo paura nel momento

in cui ci accorgiamo della nostra aumentata frequenza cardiaca, dell'aumentata

sudorazione e del fatto che stiamo scappando da esso. Diversamente, con l'avvento

dell'ottica darwinista, le emozioni sono state concepite in relazione ad una funzione

adattiva, in quanto rendono più efficace la reazione dell'individuo ad una situazione in cui

si rende necessaria una risposta immediata. Ad oggi, quindi, gli studiosi sono per lo più

concordi nel sancire che le emozioni perseguono un obiettivo relazionale, in quanto

agevolano la comunicazione agli altri delle proprie reazioni psicofisiologiche e svolgono

al tempo stesso una funzione auto-regolativa, aiutando l'individuo a comprendere le

proprie modificazioni psicofisiologiche.

Le emozioni sono quindi un costrutto multi-componenziale e pluri-determinato. Ogni

componente della risposta emozionale interagisce con le altre in funzione di un obiettivo

comune: la componente cognitiva consente di valutare lo stimolo, l'attivazione fisiologica

predispone l'organismo ad affrontare la situazione, la componente espressiva modula

l'esibizione esterna dei vissuti provocati, infine la componente comportamentale induce

'organismo a reagire. Il processo emozionale è quindi integrato e in parte controllato

(presuppone una valutazione, un monitoraggio e una regolazione della relazione tra

individuo e ambiente), piuttosto che l'esito di un'eccitazione caotica, irrazionale e

imprevista come suppone spesso il senso comune.

Generalmente le emozioni vengono distinte in due tipologie: primarie e secondarie. Le

emozioni primarie sono innate e universali, quindi possono essere riscontrate in qualsiasi

cultura e popolazione. Il più delle volte, gli studiosi individuano come primarie la rabbia,

paura, tristezza, gioia, sorpresa, disprezzo, disgusto (Ekman, 2008). Le emozioni

secondarie hanno, invece, origine dalla combinazione di più emozioni primarie e si

sviluppano con la crescita dell'individuo e con l'interazione sociale: alcune di esse sono

l'allegria, l'invidia, la vergogna, la gelosia, ecc.

Brano riadattato tratto dalla dispensa dedicata al tema delle emozioni edita dal centro

studi copernico

"Ogni componente della risposta emozionale interagisce con le altre in funzione di un

01.

obiettivo comune". Ciò implica:

A) Che gli aspetti cognitivi, espressivi, fisiologici e comportamentali agiscano in

concerto per consentire all'individuo di agire la migliore risposta possibile allo

stimolo.

B) Che gli aspetti cognitivi, espressivi, fisiologici e comportamentali agiscano in

una precisa sequenza (dapprima quelli cognitivi, poi quelli espressivi, poi quelli

fisiologici ed infine quelli comportamentali).

C) Che le emozioni sono l'esito di un impulso scevro di componenti cognitive ed

espressive.

D) Che gli aspetti cognitivi, espressivi, fisiologici e comportamentali agiscano

alternativamente, facendo sì che si attivi

quell'unica componente necessaria a rispondere allo stimolo.

E) Che gli aspetti cognitivi, espressivi, fisiologici e comportamentali agiscano

separatamente gli uni dagli altri per consentire

una risposta efficace allo stimolo.

Quale tra le seguenti è una descrizione accurata del processo emotivo?

02.

A) Esso, pur presupponendo valutazione, monitoraggio e regolazione dell'interazione tra

persona ed ambiente, assume

connotazioni caotiche ed irrazionali.

B) Esso, nonostante non sia il risultato di un'eccitazione caotica bensì regolata,

non consiste in un processo controllato.

C) Esso, contrariamente a quanto si ritenga comunemente, non suppone

un'integrazione tra ambiente e risposta individuale.

D) Esso è il frutto di un'interazione parzialmente controllata tra persona ed

ambiente e non consiste in una manifestazione irrazionale ed imprevedibile.

E) Esso, come suppone spesso il senso comune, è la risultanza di un'eccitazione

caotica, irrazionale e imprevista.

003.1-Le emozioni non hanno uno scopo relazionale; 2-Le emozioni aiutano l'individuo a

comunicare; 3-Le emozioni supportano la persona nel capire i propri cambiamenti

psicofisiologici; 4-Le emozioni non hanno un valore auto-regolativo.

A) Sono false le affermazioni n.2 e n.3.

B) Sono false le affermazioni n.1 e n.3.

C) Sono false le affermazioni n.3 e n.4.

D) Sono false le affermazioni n.1 e n.4.

E) Sono false le affermazioni n.1 e n.2.

04. Individuare l'affermazione errata:

A) Le emozioni sono stati mentali o fisici connessi a stimoli diversi.

B) Le emozioni possono essere associate sia a stimoli naturali sia a stimoli appresi.

C) Le emozioni coinvolgono tanto lo stato mentale quanto quello fisiologico.

D) Le emozioni sono stati mentali o fisici che possono essere connessi sia a stimoli

interni sia esterni.

E) Le emozioni sono definite unicamente come stati mentali.

05. Indicare quale tra le seguenti non è la manifestazione di un'emozione secondaria:

A) Provare vergogna per qualcosa che si è fatto.

B) Provare paura per qualcosa che costituisce un pericolo.

C) Provare invidia per qualcosa che non si possiede.

D) Provare allegria ossia un sentimento di piena e viva soddisfazione dell'animo.

E) Provare gelosia per qualcuno che minaccia un nostro affetto.

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06. Quale funzione svolge la componente espressiva dell'emozione? A) Predispone

l'organismo ad affrontare la situazione.

B) Consente l'interiorizzazione dello stimolo.

C) Spinge l'organismo alla reazione allo stimolo.

D) Media la manifestazione visibile dei vissuti indotti dallo stimolo.

E) Permette la valutazione dello stimolo.

07. Individuare il completamento errato "Le emozioni primarie .".

A) Non includono l'allegria e la gelosia.

B) Si manifestano in tutte le culture.

C) Sono innate ma non necessariamente universali.

D) Possono essere riscontrate in qualsiasi individuo.

E) Includono rabbia e disgusto.

08. Individuare l'affermazione corretta:

A) Nella prospettiva darwinista, le emozioni non svolgono una funzione adattiva perché

non consentono all'essere umano di

reagire in modo efficace ad una condizione ambientale che richiede una risposta

immediata.

B) Nella prospettiva darwinista, le emozioni non svolgono una funzione adattiva perché

non consentono all'essere umano di

reagire in modo efficace ad una condizione ambientale che richiede una risposta lenta.

C) Nella prospettiva darwinista, le emozioni svolgono una funzione disadattiva perché

non consentono all'essere umano di

reagire in modo efficace ad una condizione ambientale che richiede una risposta rapida e

immediata.

D) Nella prospettiva darwinista, le emozioni svolgono una funzione disadattiva perché

non consentono all'essere umano di

reagire in modo efficace ad una condizione ambientale che richiede una risposta lenta e

meditata.

E) Nella prospettiva darwinista, le emozioni svolgono una funzione adattiva perché

consentono all'essere umano di reagire in

modo efficace ad una condizione ambientale che richiede una risposta rapida.

09. Quale, tra le seguenti affermazioni, rispecchia correttamente la posizione di James?

A)Sperimentiamo un'emozione indipendentemente dall'aver percepito in modo conscio

cambiamenti fisiologici e

comportamentali che seguono uno specifico evento.

B) Nessuna tra le affermazioni proposte rispecchia la posizione di James.

C) Sperimentiamo un'emozione perché qualcosa ci turba profondamente.

D) Sperimentiamo un'emozione successivamente all'aver percepito in modo

conscio cambiamenti fisiologici e comportamentali che seguono uno specifico

evento.

E) Sperimentiamo un'emozione precedentemente all'aver percepito in modo

conscio cambiamenti fisiologici e comportamentali

che seguono uno specifico evento.

10. Le emozioni sono esperienze oggettive complesse, accompagnate da modificazioni al

livello del comportamento ed hanno breve durata.

A) Falso, le emozioni sono esperienze oggettive ma si associano a modificazioni

che non riguardano il comportamento, bensì manifestazioni cognitive, espressive

e fisiologiche.

B) Vero, tuttavia esse, in virtù della loro elevata intensità, non hanno breve durata.

C) Vero, le emozioni sono esperienze oggettive complesse, accompagnate da

modificazioni al livello del comportamento ed

hanno breve durata.

D) Falso, le emozioni sono esperienze soggettive e le modificazioni cui si

accompagnano non riguardano solo il comportamento

ma anche la cognizione, l'espressione e la fisiologia.

E) Vero, tuttavia le modificazioni coinvolgono anche la sfera della cognizione e

dell'espressione.

Leggere il brano e rispondere alle seguenti 3 domande. (011 - 013)

La teoria della dissonanza cognitiva, introdotta dallo psicologo e sociologo statunitense

Leon Festinger verso la fine degli anni '50 del secolo scorso, ha rivestito un ruolo di

fondamentale importanza nell'ambito della psicologia sociale. Tale teoria descrive la

situazione di complessa elaborazione cognitiva in cui credenze, nozioni, opinioni,

comportamenti esplicitati contemporaneamente nell'individuo in relazione ad un

tema/oggetto si trovano in contrasto funzionale tra loro, determinando dunque una

dissonanza. Un semplice esempio di dissonanza cognitiva può essere rappresentato dalla

condizione di chi, pur sapendo che il fumo nuoce alla salute, non abbandona tale

abitudine. La presenza simultanea di due (o più) istanze divergenti (nell'esempio riportato,

l'incongruenza tra il piano cognitivo "so che fumare fa male" e il piano comportamentale

"ciononostante fumo") determina una percezione di incoerenza che l'individuo è

naturalmente disposto ad evitare poiché sgradevole. Con tale fine, il soggetto

"incoerente" si adopera nel tentativo di ridurre la dissonanza cognitiva, ricorrendo da un

lato ad operazioni di razionalizzazione e dall'altro lato attuando un'esposizione selettiva.

Brano liberamente riadattato dalle dispense dedicate

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher esamiok13 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tfa e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Suraci Francesco.
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