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P
v = 0 i + 0.35 j m/s
P
v = 0.35 i + 0 j m/s
P
v = -0.25 i -0.1 j m/s
P Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Costa Daniele
Lezione 017
01. Gli epicicloidi sono curve generate dal moto di un punto rigidamente connesso ad una curva mobile detta epiciclo che rotola senza strisciare su una curva
fissa detta:
base.
cicloide.
rolletta.
nessuna delle precedenti.
02. Indicare quale delle seguenti affermazioni sulla dentatura ad evolvente è falsa:
la ruota di raggio infinito ha denti con profili rettilinei.
la linea di condotta ha pendenza pari all'angolo di pressione solo nel punto tangenza delle circonferenze primitive.
nessuna delle precedenti.
il funzionamento dell'ingranaggio risulta cinematicamente corretto anche per piccole variazioni dell'interasse.
03. L'evolvente del cerchio è:
la curva inviluppata da una circonferenza che rotola su un cerchio.
la curva descritta da un punto di una retta che striscia su di una circonferenza.
la curva descritta da un punto di una retta che rotola senza strisciare su una circonferenza.
nessuna delle precedenti.
04. Descrivere il tracciamento dei profili di dentature ad evolvente ed indicare i vantaggi di tale tipo di dentatura rispetto a quella con profili cicloidali.
05. Dare le definizioni di: 1.Epicicloide 2.Ipocicloide 3.Cicloide 4.Cardioide 5.Evolvente del cerchio 6.Evoluta
06. Descrivere il metodo degli epicicli per il tracciamento di profili coniugati.
Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Costa Daniele
Lezione 018
01. Fornire alcuni esempi di equivalenza cinematica di meccanismi a camma.
02. Descrivere il metodo dell equivalenza cinematica per l analisi delle camme.
03. Descrivere il metodo dell equazione ausiliaria, facendo riferimento agli esempi proposti nella terza attività di questa lezione.
Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Costa Daniele
Lezione 019
01. Nell'analisi dei meccanismi a camma:
assegnata la legge oraria della camma si deve calcolare la forma del cedente per realizzare un desiderato movimento.
assegnata la legge oraria desiderata per il cedente si deve ricavare la forma della camma necessaria alla realizzazione di quel moto.
nessuna delle precedenti.
assegnata la forma della camma si deve calcolare la legge del moto del cedente.
02. Nella sintesi dei meccanismi a camma:
nessuna delle precedenti.
assegnata la legge oraria desiderata per il cedente si deve ricavare la forma della camma necessaria alla realizzazione di quel moto.
assegnata la forma della camma si deve calcolare la legge del moto del cedente.
assegnata la legge oraria della camma si deve calcolare la forma del cedente per realizzare un desiderato movimento.
03. Descrivere il metodo analitico dell inviluppo per la sintesi delle camme.
04. Descrivere il metodo grafico per la sintesi delle camme.
05. Descrivere il metodo analitico (cinematico) per la sintesi delle camme.
Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Costa Daniele
Lezione 020
01. Considerando il caso di puro rotolamento, l'attrito radente cui è soggetto un rullo motore:
è di tipo dinamico.
è di tipo statico.
è assente.
nessuna delle precedenti.
02. Nel caso statico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due corpi:
sia interna alla superficie di un cono detto cono d'attrito
nessuna delle precedenti.
sia esterna alla superficie di un cono detto cono d'attrito.
giaccia sempre sulla superficie di un cono detto cono d'attrito.
03. Nel caso statico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due corpi:
nessuna delle precedenti.
sia esterna alla superficie di un cono detto cono d'attrito.
assuma un valore tale da equilibrare staticamente il sistema.
giaccia sempre sulla superficie di un cono detto cono d'attrito.
04. Nel caso dinamico, l'attrito radente agisce in modo che la forza di reazione che agisce tra due corpi:
sia interna alla superficie di un cono detto cono d'attrito
nessuna delle precedenti.
assuma un valore tale da equilibrare staticamente il sistema.
abbia direzione tale da opporsi al moto relativo.
05. Quale tra le seguenti affermazioni sull'attrito volvente è falsa:
si manifesta come coppia che si oppone al moto di rotolamento.
nessuna delle precedenti.
è causato dalla deformazione della coppia di superfici in contatto.
può essere interpretato come spostamento all'indietro rispetto alla velocità di avanzamento del corpo della reazione normale al suolo.
06. Considerando il caso di puro rotolamento, la forza d'attrito radente cui è soggetto un rullo motore:
è contraria alla direzione di avanzamento.
è nulla.
è diretta nella direzione di avanzamento.
nessuna delle precedenti.
07. Considerando il caso di puro rotolamento, la forza d'attrito radente cui è soggetto un rullo trainato:
nessuna delle precedenti.
è nulla.
è contraria alla direzione di avanzamento.
è diretta nella direzione di avanzamento. Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Costa Daniele
08. Considerando il caso di puro rotolamento, l'attrito radente cui è soggetto un rullo trainato:
è di tipo statico.
nessuna delle precedenti.
è di tipo dinamico.
è assente.
09. Descrivere i fenomeni di: 1.Attrito radente caso statico 2.Attrito radente caso dinamico 3.Attrito volvente
10. Effettuare la schematizzazione dinamica di un rullo trainato e di un rullo motore e scrivere le equazioni di equilibrio dinamico.
Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Costa Daniele
Lezione 021
01. Dato il sistema rappresentato in figura, stabilire il valore limite della forza F in condizioni di equilibrio.
θ=15°
Dati: m=50 kg h=1 m w=0.6 m f =0.6 (fattore di attrito statico)
a
F=81.4 N
F=490.5 N
F=58.5 N
F=140 N
02. Dato il sistema rappresentato in figura stabilire qual è la condizione di moto incipiente quando la forza F assume il valore limite.
θ=15°
Dati: h=1 m w=0.6 m m=50 kg f =0.6 (fattore di attrito statico)
a
strisciamento
strisciamento e ribaltamento simultanei
ribaltamento
il sistema è in equilibrio a prescindere dal valore della forza F Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Costa Daniele
Lezione 022
01. Il baricentro di un sistema materiale:
è sempre interno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse.
è sempre interno a qualunque superficie convessa che racchiuda tutte le masse.
nessuna delle precedenti.
è sempre interno a qualunque superficie che racchiuda tutte le masse.
02. Quale delle seguenti affermazioni sul centro di massa è falsa:
nessuna delle precedenti.
il baricentro di un triangolo è il punto di incontro delle mediane.
il baricentro di un segmento è il suo punto medio.
è sempre interno a qualunque superficie concava che racchiuda tutte le masse.
03. Il teorema di Huygens dice che:
nessuna delle precedenti.
il momento d'inerzia di un sistema calcolato rispetto ad un asse baricentrico è uguale rispetto a quello calcolato rispetto ad ogni altro asse parallelo a quest ultimo.
il momento d'inerzia di un sistema calcolato rispetto ad un asse baricentrico è maggiore rispetto a quello calcolato rispetto ad ogni altro asse parallelo a quest ultimo.
il momento d'inerzia di un sistema calcolato rispetto ad un asse baricentrico è minore rispetto a quello calcolato rispetto ad ogni altro asse parallelo a quest ultimo.
04. Il baricentro di un sistema materiale:
è quel punto rispetto al quale risulta minimo il momento d'inerzia polare del sistema.
è quel punto rispetto al quale risulta massimo il momento d'inerzia polare del sistema.
nessuna delle precedenti.
è quel punto rispetto al quale risulta nullo il momento d'inerzia polare del sistema.
05. Dare la definizione di raggio giratore;
06. Enunciare e dimostrare il teorema di Lagrange per il momento di inerzia polare.
07. Dare la definizione di momento di inerzia assiale di sistemi a massa distribuita;
08. Dare la definizione di momento di inerzia polare di sistemi a massa distribuita.
09. Dare la definizione di momento di inerzia polare di sistemi a masse concentrate;
10. Dare la definizione di baricentro di un sistema a massa distribuita;
11. Dare la definizione di momento di inerzia assiale di sistemi a masse concentrate;
12. Enunciare e dimostrare il teorema di Huygens.
13. Dare la definizione di baricentro di un sistema a masse concentrate;
Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Costa Daniele
Lezione 023
01. Il teorema di Varignon assicura che:
il momento di una forza attorno ad un punto è uguale alla differenza dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto.
il momento di una forza attorno ad un punto è minore della somma dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto.
nessuna delle precedenti.
il momento di una forza attorno ad un punto è maggiore della somma dei momenti delle componenti di quella forza attorno allo stesso punto.
02. Enunciare il teorema del momento della quantità di moto.
03. Dare la definizione analitica delle grandezze quantità di moto e momento della quantità di moto per il punto materiale e per un sistema di punti materiali.
04. Enunciare il teorema della quantità di moto.
05. Spiegare il concetto di momento di trasposizione di una forza.
06. Spiegare il concetto di risultante di un sistema di forze;
07. Esprimere le proprietà principali delle grandezze forza e momento di una forza.
08. Enunciare il teorema di Varignon.
09. Spiegare il concetto di momento risultante di un sistema di forze.
Set Domande: MECCANICA APPLICATA E PROGETTAZIONE
INGEGNERIA INDUSTRIALE (D.M. 270/04)
Docente: Costa Daniele
Lezione 024
01. Per il principio di conservazione dell'energia:
il flusso totale di energia che il sistema scambia con l'esterno deve essere uguale alla variazione dell'energia totale del sistema.
il flusso totale di energia che il sistema scambia con l'esterno deve essere uguale alla variazione dell'energia potenziale del sistema.
il flusso totale di energia che il sistema scambia con l'esterno deve essere uguale alla variazione dell'energia cinetica del sistema.
nessuna delle precedenti.
02. Il lavoro compiuto da tutte le forze agenti su un