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Gli obiettivi di risultato: possono non essere realizzati anche se gli obiettivi di performance vengono raggiunti
Il modello Smarter aggiunge le caratteristiche degli obiettivi: E-xciting e R-egistered
Il modello di Burton, Naylor ed Holliday articola il processo di goal setting nelle seguenti fasi: gerarchia, impegno, valutazione ostacoli,
pianificazione, monitoraggio, valutazione, subgoaling
Rispetto agli obiettivi, è vero che: è preferibile individuare obiettivi di performance nel breve termine e obiettivi di risultato a lungo
termine
L'acronimo SMART per la corretta formulazione degli obiettivi significa: specific, misurable, action-oriented, realistic, timely
La motivazione all'apprendimento si caratterizza per: stupore, percezione della bellezza, consapevolezza di comprensione, sfida
La capacità empatica comporta il saper: cogliere la prospettiva e le emozioni dell'altro; comunicare che si comprende ciò che
l'altro prova
L'interesse individuale è: la propensione personale durevole ad apprendere un certo ambito di contenuti o capacità
Gli indicatori non verbali dell'entusiasmo sono: voce, sguardo, gesti, cinesica, espressioni
Il modello "aspettativa x valore": tutte le opzioni proposte
la passione armoniosa e quella ossessiva si differenziano in base a: il vissuto emotivo e la percezione di controllo
Un sostegno è efficace se è: specifico, credibile, spronante, non controllante, contingente, centrato sulla prestazione
La comunicazione orientativa: tutte le opzioni di risposta
Il self talk aiuta a: tutte le opzioni proposte
Il self talk: è un dialogo personale interno
Rispetto al Self-Talk, è vero che: tutte le opzioni proposte
Tra le formulazioni disfunzionali del self talk ci sono: le false formulazioni positive
L'apprendimento è influenzato da meccanismi sociali: il conforto affettivo, la relazionalità e l'imitazione
Per un apprendimento ottimale, gli obiettivi sociali e gli obiettivi di apprendimento devono essere congruenti tra loro: vero, e si devono
promuovere l'orientamento alla padronanza e la collaborazione
La tecnica del brainstorming prevede: tutte le alternative proposte
Secondo il modello di Wentzel (2000), gli obiettivi sociali dell'apprendimento devono essere considerati in funzione dell'orientamento e
dello scopo: Sì, l'orientamento può essere a sé o agli altri, lo scopo può essere di appartenenza o di valutazione
Il brainstorming può essere realizzato: anche mediante computer in forma sincrona e asincrona
Il Think-Pair-Share: prevede un graduale passaggio alla co-costruzione del sapere
L'apprendimento mediato socialmente si realizza attraverso: a) modeling, b) scaffolding, c) perspective taking, d) pensiero narrativo, e)
peer tutoring, f) group investigation, g) teambuilding, h) Jigsaw, i) ThinkPair-Share l) brainstorming: tutte le alternative citate
I quattro stadi dell'imitazione sono: attenzione e discriminazione delle caratteristiche critiche; ritenzione; riproduzione motoria;
motivazione alla ripetizione
Non è una tipologia di interdipendenza positiva: dei risultati
Le fasi della gestione dell'apprendimento cooperativo per il formatore sono: progettare l'attività, gestire il contesto, valutare il gruppo
e il singolo
Nella costituzione dei gruppi cooperativi, occorre considerare: durata e ampiezza del gruppo, tipologia di costruzione
I principi dell'apprendimento cooperativo sono: tutte le opzioni proposte
Le competenze relazionali di base per l'apprendimento cooperativo sono: conoscersi e fidarsi, risolvere i conflitti, comunicare: vero,
includendo anche l'accettarsi e sostenersi
Non è una tipologia di interdipendenza: nessuna delle opzioni proposte
Nell'apprendimento cooperativo si valutano: il piano dei contenuti e dei processi
Nell'apprendimento cooperativo la valutazione è responsabilità: del docente/formatore e dei formandi
Nella valutazione dell'apprendimento cooperativo si possono usare schede di rilevazione, checklist, osservazione informale: vero
Il contatto oculare: varia molto in base alla cultura di riferimento
La voce è una sostanza fonica che comprende riflessi, caratterizzatori vocali, vocalizzazioni, caratteristiche extralinguistiche e
paralinguistiche: vero
Fanno parte dei gesti: emblemi e pantomime
I gesti sono: azioni motorie coordinate e circoscritte che generano un significato
Qualità paralinguistiche della voce, espressioni facciali, gesti, sguardo, prossimità, aptica e postura sono processi e fenomeni che
costituiscono l'insieme della CNV: vero
La zona personale prevede distanze di: 0,5-1 m
La zona pubblica prevede distanze di: > 4 m
La zona sociale prevede distanze di: 1-4 m
La zona intima prevede distanze di: 0-0,5 m
Il sorriso indica disponibilità a cooperare ed è un promotore dell'affinità relazionale con funzione: emotiva e sociale
Il contesto è l'insieme delle condizioni, delle opportunità, delle restrizioni e dei vincoli spaziali, temporali, relazionali, istituzionali e culturali
che genera un messaggio di senso: falso
il silenzio: è una comunicazione strategica ambigua
Non è vero che il contesto: dipende dalle persone e dalla loro memoria
Intenzione significa: direzionalità e volontarietà
L'intenzione-in-azione è: la capacità di intervenire in modo intenzionale nell'imprevisto
L''intenzione antecedente è: la progettazione di un'azione
Il principio di cooperazione stabilisce che coloro che conversano cercano di fare in modo che: Si riesca a comunicare
Tommaso è stato dichiarato colpevole di omicidio. Di conseguenza viene incarcerato per i prossimi dieci anni. Secondo Austin, si tratta di
un atto: illocutorio
In base alla massima della qualità, il parlante deve: fornire un contributo vero, dicendo solo cose comprovate
Il contesto implicito è dato da: il mondo di riferimenti che il parlante condivide con l'interlocutore
Le funzioni base della comunicazione sono: funzione proposizionale, relazionale, espressiva
Il processo di intenzionalizzazione consiste nel: condividere un obiettivo comunicativo
Secondo Grice, l'intenzionalità comunicativa consiste nel: voler rendere consapevole il destinatario di qualcosa
Le strategie comunicative: implicano un processo di calibrazione affettiva e cognitiva del messaggio
In assenza di intenzionalità reciproca non si ha: comunicazione
I parametri delle caratteristiche paralinguistiche sono: Tono, intensità, tempo
Lo sguardo dura in media: 3 secondi
Mara ha l'intenzione comunicativa di manifestare la sua rabbia al proprio capo per la paga molto bassa. Secondo Austin vuole compiere:
un atto illocutorio
Si parla di "uso conversazionale" di un termine quando: il bambino riconosce il contesto nel quale viene utilizzato un termine pur
non comprendendone il significato
La comunicazione funzionale è: a) accettante; b) stimolante; c) fondata su motivazioni estrinseche; d) incoraggiante; e) non incerta o
imprevista; f) non differenziata: a, b, d
Le implicature sono: a) inferenze che aiutano a determinare il significato di un enunciato; b) distinte in convenzionali e conversazionali; c)
scalari se contravvengono il principio di qualità: A, b
Tra i principi della comunità di apprendimento ricordiamo: azione e riflessione
All'interno delle comunità di pratiche, l'apprendimento: è distribuito tra le persone e gli artefatti
I luoghi "interni" dell'apprendimento: permettono di acquisire competenze e capacità che motivano valorialmente
all'apprendimento
Il modello del setting di Antonietti prevede: spazio di azione, progetto strutturale, atteggiamento, senso
L'apprendistato cognitivo richiede tre principali operazioni mentali: articolazione, riflessione, esplorazione
Nel modello di setting di Antonietti, lo "schema organico e coerente rispetto agli obiettivi e alle modalità sottese agli elementi concreti" è
detto: progetto strutturale
Tra i principi della comunità di apprendimento ricordiamo: tutte le opzioni proposte
Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, l'insieme degli schemi di attività, dei ruoli e delle relazioni interpersonali all'interno del
contesto immediato del soggetto costituisce: il Microsistema
Le fasi dell'apprendistato cognitivo sono: modellamento, coaching, fading, scaffolding
Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, l'interconnessione dei microsistemi che comprende anche situazioni non attualmente
presenti, ma influenti, del passato o del futuro, costituisce: il Mesosistema
Non è vero che il setting: è individuale
Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, le situazioni ambientali in cui si verificano eventi che determinano o sono a loro volta
determinati da ciò che accade nella situazione ambientale dell'individuo, ma non lo vedono coinvolto attivamente in modo diretto,
costituiscono: l'Esosistema
Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, gli aspetti comuni ai sottosistemi di una cultura che ne influenzano i cambiamenti a cascata,
costituiscono: il Macrosistema
Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, la possibilità di cambiamento è funzione di: entrambe le opzioni proposte
Nel modello sistematico di Bronfenbrenner, «attività molari» sono: tutte le opzioni proposte
I luoghi "esterni" dell'apprendimento: permettono di acquisire competenze o capacità rilevanti nella quotidianità e nelle relazioni
Lo sfondo: è predisposto dal formatore, ma si realizza pienamente nell'interpretazione del formando
Il patto formativo non definisce: nessuna delle opzioni proposte
Il nome del modello CASCO significa: Contesto, Ampliamento repertorio strategico, Sperimentazione, Competenze sociali e
personali, Osservazione
L'ultimo obiettivo del Modello CASCO è l'osservazione, intesa come: osservazione e ascolto attivo di sé e del mondo
Rispetto alle epistemologie personali, la dimensione della "natura della conoscenza", comprende credenze: relative al grado di
certezza e di semplicità della conoscenza
Le dimensioni delle epistemologie personali riguardano: la natura della conoscenza e il processo del conoscere
Secondo Schommer, le dimensioni delle epistemologie personali comprendono: tutte le opzioni proposte
Rispetto alle epistemologie personali, la dimensione del "processo del conoscere", comprende credenze: sulle fonti e le giustificazioni
della conoscenza
Non è vero che le epistemologie personali: sono stabili rispetto ai diversi domini specifici
Le epistemologie personali: sono intuizioni socialmente condivise circa la natura della conoscenza e dell'apprendimento
Secondo Magolda, l'affermazione che la conoscenza evolve ed è la capacità individuale di valutare un contesto per definire una propria