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Reestructuración ordenada bancaria
04. Il Mes è stato siglato nel 2012
fra i Paesi aderenti all’area euro
fra Regno Unito, Francia e Germania
nessuna delle precedenti risposte
fra le banche dell’UE
05. Nel giugno 2013 è stato integrato il trattato sul Mes e sono state previste
06. Il Mes è stato siglato nel 2012
07. Il Governo italiano ha emanato il decreto anti-crisi nel
08. Con la crisi finanziaria del 2007-2009 negli USA il Congresso ha varato un piano di salvataggio denominato
Lezione 019
01. Le forme di vigilanza presentano:
misure strutturali e misure prudenziali
nessuna delle precedenti risposte
misure prudenziali e misure generali
misure strutturali e misure speciali
02. La spinta verso la deregulation è stata sostenuta
dai Paesi dell’America latina negli anni Sessanta del Novecento
dai Paesi anglosassoni negli anni Ottanta del Novecento
dai Paesi europei negli anni Ottanta del Novecento
dai Paesi anglosassoni negli anni Settanta del Novecento
03. Il free banking
prevede un sistema bancario libero da una regolamentazione
ha trovato molti sostenitori dopo gli anni 30 del 900
nessuna delle precedenti risposte
non prevede un sistema bancario libero da una regolamentazione
04. Le regole discrezionali
limitano le decisioni dell’autorità alla presenza di specifici presupposti oggettivi
assegnano all’autorità il potere di scegliere il caso concreto a cui applicare la regola
assegnano all’autorità il potere di scegliere la regola da dover applicare al caso concreto
assegnano all’autorità il compito di applicare regole automatiche al caso concreto
05. Il free banking
06. La spinta verso la deregulation è stata sostenuta
07. Le forme di vigilanza presentano:
08. Le regole discrezionali
Lezione 020
01. Icontrolli venivano affidati direttamente alla postestà governativa
con la legge bancaria del 1947
con la legge bancaria del 1936
con la legge bancaria del 1916
con la legge bancaria del 1995
02. Il modello di supervisione per finalità
postula che le autorità incaricate ai controlli di stabilità sulle banche siano differenti da quelle che sono impegnate nel raggiungimento di altri obiettivi
prevede che ogni autorità non dovrebbe perseguire un obiettivo
postula che le autorità incaricate ai controlli di stabilità sulle banche siano uguali a quelle che sono impegnate nel raggiungimento di altri obiettivi
prevede che gli intermediari siano sottoposti al controllo di una sola autorità, competente in tutti gli obiettivi della regolamentazione
03. In Italia la supervisione pubblica sulle banche è affidata alla Banca d’Italia
nessuna delle precedenti risposte sin da
quando è stata emanata la legge del 1936 sin da
quando è stata emanata la legge del 1926 da
sempre
04. Il modello di supervisione settoriale prevede di assegnare:
al Governo il potere di controllo per ogni tipo di intermediario
a più autorità il potere di controllo per ogni tipo di intermediario
nessuna delle precedenti risposte
a una sola autorità il potere di controllo per ogni tipo di intermediario
05. In Italia la supervisione pubblica sulle banche è affidata alla Banca d’Italia
06. Il modello di supervisione settoriale prevede di assegnare:
07. Icontrolli venivano affidati direttamente alla postestà governativa
08. Il modello di supervisione per finalità
Lezione 021
01. La normativa del 1936 affidava al Ministro del Tesoro il potere
di emanare provvedimenti sanzionatori per le imprese bancarie
nessuna delle precedenti risposte
di limitare l’apertura di nuovi sportelli bancari
di emanare provvedimenti per le imprese bancarie
02. La legge bancaria affidava al CICR:
compiti deliberativi in ambito regolamentare su proposta della Banca d’Italia e poteri di esprimere pareri, in materia di amministrazione straordinaria o liquidazione coatta
amministrativa per le banche, a seguito di proposte della Banca d’Italia.
solo compiti deliberativi in ambito regolamentare su proposta della Banca d’Italia
nessuna delle precedenti risposte
compiti deliberativi in ambito regolamentare su proposta della Banca d’Italia senza il potere di esprimere pareri, in materia di amministrazione straordinaria o liquidazione
coatta amministrativa per le banche, a seguito di proposte della Banca d’Italia.
03. Con il decreto luogotenenziale nr. 226/1944
viene abolito l’Ispettorato per la difesa del risparmio e per l’esercizio del credito
viene istituito il CICR nasce la Banca d’Italia viene abolito solo l’Ispettorato
per la difesa del risparmio
04. La riforma bancaria del 1936 :
nessuna delle precedenti risposte
ha disciplinato la raccolta del risparmio a medio termine
ha disciplinato la raccolta del risparmio a lungo termine
ha disciplinato la raccolta del risparmio a medio e lungo termine
05. Con il decreto luogotenenziale nr. 226/1944
06. La legge bancaria affidava al CICR:
07. La riforma bancaria del 1936 :
08. La normativa del 1936 affidava al Ministro del Tesoro il potere
Lezione 022
01. Le norme del TUB
non attribuiscono poteri all’autorità
attribuiscono alle autorità poteri discrezionali
nessuna delle precedenti risposte
fanno cenno al coefficiente di solvibilità
02. Con le direttive comunitarie 89/299/CEE e 89/647/CEE
sono state assorbite, con alcuni adattamenti, le regole di vigilanza prudenziale definite dall’accordo di Basilea 3
sono state assorbite, con alcuni adattamenti, le regole di vigilanza prudenziale definite dall’accordo di Basilea 2
sono state assorbite, con alcuni adattamenti, le regole di vigilanza prudenziale definite dall’accordo di Basilea 1
è stato eliminato il coefficiente di solvibilità che le banche devono osservare
03. Con la direttiva n. 77/780/CEE recepita nel nostro ordinamento con il D.Lgs n. 350/1985
l’autorità poteva non concedere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria anche in casi in cui sussistevano i requisiti oggettivi previsti dalla normativa
l’autorità doveva concedere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria in tutti i casi in cui sussistevano i requisiti oggettivi definiti in modo uniforme per tutti i paesi
membri dell’UE
è stato definito il coefficiente di solvibilità
l’autorità non poteva concedere l’autorizzazione all’esercizio dell’attività bancaria in tutti i casi in cui sussistevano i requisiti oggettivi definiti in modo uniforme
04. Ai sensi dell’art. 5 del TUB le autorità creditizie esercitano i poteri vigilanza
avendo riguardo alla programmazione economica
non avendo riguardo alla sana e prudente gestione dei soggetti vigilati
avendo riguardo alla sana e prudente gestione dei soggetti vigilati
non avendo riguardo alla programmazione economica
05. Con la direttiva n. 77/780/CEE recepita nel nostro ordinamento con il D.Lgs n. 350/1985
06. Con le direttive comunitarie 89/299/CEE e 89/647/CEE
07. Le norme del TUB
08. Ai sensi dell’art. 5 del TUB le autorità creditizie esercitano i poteri vigilanza
Lezione 023
01. L’accordo di Basilea 1
attribuiva un ruolo fondamentale alle misure di patrimonializzazione
attribuiva un ruolo importante alle forme di controllo delle autorità di vigilanza
attribuiva un ruolo importante alle misure di patrimonializzazione escludendo altre forme di controllo delle autorità di vigilanza
non attribuiva un ruolo fondamentale alle misure di patrimonializzazione
02. Il primo pilastro dell’impianto di vigilanza previsto dall’accordo Basilea 2 riguarda
la disciplina del mercato
i requisiti patrimoniali massimi
i requisiti patrimoniali minimi
non riguarda i requisiti patrimoniali
03. L’accordo di Basilea 2
è stato stipulato nel 1999
è entrato in vigore con la direttiva 2006/48/CE in merito all’adeguatezza patrimoniale delle imprese di investimento e degli enti creditizi
è entrato in vigore a partire dal 2005 in tutti i paesi dell’Unione Europea
è stato stipulato nel 2004
04. Il secondo pilastro della vigilanza previsto dall’accordo Basilea 2 riguarda
nessuna delle precedenti risposte
il controllo prudenziale dell’adeguatezza patrimoniale
il controllo degli amministratori
i requisiti patrimoniali minimi
05. L’accordo di Basilea 1
06. L’accordo di Basilea 2
07. Il primo pilastro dell’impianto di vigilanza previsto dall’accordo Basilea 2 riguarda
08. Il secondo pilastro della vigilanza previsto dall’accordo Basilea 2 riguarda
Lezione 027
01. La Banca centrale europea:
esercita la vigilanza sulle banche meno significative
non può avocare a sé la supervisione sulle banche meno significative
non esercita poteri di indirizzo sull’attività di vigilanza delle autorità nazionali
esercita poteri di indirizzo sull’attività di vigilanza delle autorità nazionali
02. Alla BCE sono attribuiti:
poteri di vigilanza su base consolidata sulle imprese madri situate in uno degli Stati europei
poteri di vigilanza informativa e ispettiva
solo poteri di vigilanza ispettiva
solo poteri di vigilanza informativa
03. Il regolamento UE n. 1024/2013 istituisce
il Meccanismo di vigilanza unico
l’Autorità bancaria europea
L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati
nessuna delle precedenti risposte
04. Il Meccanismo di vigilanza unico
è un sistema di vigilanza rafforzata del settore bancario europeo di cui fanno parte la BCE e le autorità competenti di vigilanza nazionali partecipanti
è aperto solo agli Stati membri dell’Unione europea che adottano l’euro
non è aperto a tutti gli Stati membri dell’UE che vogliono aderirvi
è un sistema di vigilanza rafforzata del settore bancario italiano di cui fanno parte la Banca d'Italia e le autorità competenti di vigilanza nazionali partecipanti
05. Alla BCE sono attribuiti:
06. La Banca centrale europea:
07. Il regolamento UE n. 1024/2013 istituisce
08. Il Meccanismo di vigilanza unico
Lezione 028
01. La significatività delle banche può cambiare
solo a seguito di acquisizioni
per effetto del cambiamento del suo presidente
a seguito di fusioni o acquisizioni
solo a seguito di fusioni
02. Tra BCE e ANC
è stabilito un meccanismo di distribuzione delle competenze sia sul piano decisionale sia sul piano operativo
non c’è mai cooperazione è stabilito un meccanismo di distribuzione delle competenze sul piano operativo ma
non sul piano decisionale è stabilito un meccanismo di distribuzione delle competenze sul