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REDDITO CONVENIENTE

2. Quale BEP presenta l’impresa ipotizzata dal sig. Biondi? BEP =

3. Quale volume di produzione-vendita (in unità fisiche) dovrebbe realizzare la nuova impresa per assicurare al

sig. Biondi un reddito “conveniente”? VOLUME

PRODUZIONE/VENDITA

CONVENIENTE 3

QUADERNO N. 2 - ESERCIZI

4. Una ricerca di mercato permette al sig. Biondi di stimare la quantità mediamente vendibile in circa 5.000

unità. Consigliereste al sig. Biondi di realizzare il suo progetto?

SI NO

5. Ipotizzando che la progettata impresa riesca a produrre e vendere una quantità di prodotto che determina uno

stato di indifferenza con la situazione precedente, quale costo pieno presenterà una unità di prodotto?

COSTO PIENO =

6. L’impresa Alfa è un’impresa monoprodotto il cui BEP è pari a 400 unità e i Costi Fissi ammontano a €

20.000.

Quale variazione subirebbe il break even point se il margine lordo di contribuzione unitario (cioè la

differenza tra Prezzo Unitario di Vendita e Costo Variabile Unitario) del prodotto si riducesse del 20%.

(Riportare nell’apposito riquadro i calcoli e specificare se la variazione è in aumento o in diminuzione

apponendo, rispettivamente, il segno + oppure - ) VARIAZIONE

DEL BEP:

7. Completare la seguente tavola che espone le diverse configurazioni di costo:

Sommatoria dei......

= COSTO PRIMO

+ quota dei costi comuni industriali

= COSTO....

+.......

= COSTO COMPLESSIVO (PIENO)

+ .........

= COSTO.... 4

QUADERNO N. 2 - ESERCIZI

8. Il costo primo è una configurazione di costo:

a) soggettiva

b) oggettiva

c) completa

9. Il costo complessivo (o pieno) è una configurazione di costo:

a) soggettiva

b) oggettiva

c) completa

10. Quali delle seguenti affermazioni sono vere:

a) i costi variabili sono sempre costi speciali di prodotto

b) i costi speciali di prodotto sono sempre costi variabili

c) i costi fissi sono sempre costi comuni di prodotto

d) i costi comuni di prodotto sono sempre costi fissi

e) nel lungo periodo tutti i costi sono variabili

f) l’incidenza sull’unità di prodotto di un costo variabile è indifferente al variare del volume di produzione

g) l’incidenza sull’unità di prodotto di un costo fisso è costante al variare del volume di produzione

11. L’impresa produce e vende il prodotto “X”. Di esso conosciamo:

Prezzo unitario di vendita (Pu) = € 100

Costo variabile unitario (Cvu) = € 40

Costi fissi mensili (CF) = € 60.000

Con riferimento ad un mese, si determini:

a) il volume di produzione/vendita critico (mensile);

b) il volume di vendita che assicura un profitto mensile di € 36.000;

c) atteso che il mercato permette una vendita mensile di 1200 unità di X, a quale prezzo dovrebbe essere

ceduto il prodotto per realizzare parimenti un profitto mensile di € 36.000?

P re m e ssa al le dom ande 12-13

La capacità produttiva annua dell’azienda industriale Adelphi s.r.l., relativamente a un determinato prodotto,

ammonta a n. 3.500 unità; la produzione attualmente realizzata è pari a 2.800 unità. I costi fissi annui

ammontano a 870.000,00 euro, i costi variabili unitari 580,00 euro e il prezzo di vendita è pari a 960 euro.

12. Determinare il BEP dell’azienda industriale Adelphi: BEP =

13. Determinare il volume di produzione/vendita che permette di mantenere inalterata la redditività rispetto al

livello di produzione attuale (2.800 unità), considerando che, in seguito al rincaro del costo della

manodopera, il costo variabile unitario subisce un incremento del 5%. Volume P/V = 5

QUADERNO N. 2 - ESERCIZI

14. Quale delle seguenti affermazioni è vera (una o più risposte):

a. nel lungo periodo tutti i costi sono variabili

b. l’incidenza sull’unità di prodotto di un costo fisso è decrescente all’aumentare del volume di

produzione

c. l’incidenza sull’unità di prodotto di un costo fisso è crescente all’aumentare del volume di produzione

Premessa alle domande 15-17

Una data impresa produce e vende i prodotti A, B e C secondo le seguenti quantità, prezzi unitari e costi speciali

unitari:

Volume di produzione e vendita A = 200 Prezzo A = 260 Costo Variabile unitario = 120

Volume di produzione e vendita B = 150 Prezzo B = 400 Costo Variabile unitario = 220

Volume di produzione e vendita C = 100 Prezzo C = 250 Costo variabile unitario = 70

Si sostengono inoltre Costi comuni = 42.000

I costi comuni sono imputati ai prodotti sulla base del costo delle materie prime nella realizzazione dei prodotti:

• Costo Materie Prime A = 9.000

• Costo Materie Prime B = 16.000

• Costo Materie Prime C = 5.000

15. Determinare il Costo Pieno Totale (ovvero riferito agli interi volumi di produzione vendita) di ciascun

prodotto. C. Pieno T. B =

C. Pieno T A = C. Pieno T C =

16. Determinare il Costo Pieno Unitario di ciascun prodotto.

C. Pieno U. B =

C. Pieno U. A = C. Pieno U. C =

17. Ipotizzando che i costi speciali siano variabili, si determini il Fatturato di Equilibrio dell’impresa.

Fatt. Equilibrio = 6

QUADERNO N. 2 - ESERCIZI

18. La società Quadrifoglio produce e vende giacche e gonne per donna.

I dati economici mensili riferiti alle due produzioni sono:

• Quantità produzione/vendita, prezzi unitari e ricavi:

- giacche n. 4000 x € 25 = € 100.000

- gonne n. 6000 x € 15 = € 90.000

• Materie prime impiegate :

- tessuto per una giacca mq 2 x € 2,00 al mq

- tessuto per una gonna mq 1 x € 1,80 al mq

• Manodopera:

- MOD per una giacca h 3 x € 3,00/h

- MOD per una gonna h 2 x € 3,00/h

• Costi comuni alle due produzioni:

- ammortamenti industriali € 480

- spese generali di produzione € 7.000

- costi commerciali e amministrativi € 38.000

Ai fini del calcolo del costo di prodotto, la società Quadrifoglio utilizza un sistema a base multipla,

secondo il quale:

- ammortamenti, ripartiti in base alla MOD

- SGP, ripartite in base alla quantità di tessuto

- Costi commerciali e amministrativi, in base ai ricavi dei due prodotti

Si calcolino, per i due prodotti, i costi pieni unitari.

19. Con riferimento ad un certo prodotto, quando un costo può essere definito speciale?

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20. Quali sono i criteri di ripartizione che possono essere impiegati per l’imputazione dei costi comuni?

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7

QUADERNO N. 2 - ESERCIZI

Argomento n. 2

L’equilibrio finanziario

1. In un’azienda in normale funzionamento, i crediti verso clienti, come classe di impieghi, esprimono:

a) un fabbisogno finanziario a breve

b) un fabbisogno finanziario a tempo indeterminato

c) nessun fabbisogno finanziario

2. In un’azienda in normale funzionamento, il denaro in cassa esprime :

a) un fabbisogno finanziario

b) una fonte di finanziamento

c) nessuno dei due

3. Il fabbisogno finanziario di un‘impresa all’epoca t è pari a :

a) insieme degli investimenti duraturi esistenti all’epoca t

b) alla somma tra capitale netto e indebitamento all’epoca t

c) al capitale di funzionamento all’epoca t

4. Per un’impresa in normale funzionamento, è conveniente ridurre l’indebitamento quando :

a) il costo del denaro è maggiore del rendimento del capitale netto

b) il costo del denaro è maggiore del rendimento operativo degli investimenti

c) è sempre conveniente perché i debiti sono troppo rischiosi

5. Per contenere il rischio finanziario, l’impresa dovrebbe avere:

a) capitale netto uguale ai debiti

b) capitale netto uguale agli investimenti duraturi

c) capitale netto uguale alle attività non realizzabili

6. Nelle grandi imprese, l’autofinanziamento trova ostacoli nei :

a) soci di maggioranza

b) soci di minoranza

c) amministratori

7. Indicare se le seguenti affermazioni sono vere o false. VERO FALSO

a) L’elevata stabilità dei finanziamenti a breve che si rinnovano a scadenza o per

rotazione consente di destinarli alla copertura di investimenti duraturi senza

incrementare il rischio finanziario dell’impresa

b) Se il costo da sostenere per acquisire capitale di terzi è minore del rendimento

operativo del capitale investito, il finanziamento degli investimenti con capitale di

terzi determina un accrescimento del rendimento del capitale proprio

c) Una momentanea eccedenza delle entrate sulle uscite può verificarsi anche in

presenza di un’eccedenza dei costi sui ricavi 8

QUADERNO N. 2 - ESERCIZI

Premessa alle domande 8 - 9

Posto pari a 100 il fabbisogno finanziario dell’impresa Omega, esso si caratterizza come segue:

Investimenti Duraturi

50%

Investimenti a

Rapido RIgiro

40%

Investimenti a Breve

10%

8. Quale composizione percentuale delle tre principali categorie di finanziamento assicura una struttura

finanziaria qualitativamente equilibrata ? %

FINANZIAMENTI %

FINANZIAMENTI %

FINANZIAMENTI

9. Gli investimenti dell’impresa Omega presentano attualmente una redditività operativa del 6%, mentre il

costo medio del denaro è dell’8%. Alla luce di tali parametri, qualora l’impresa volesse ampliare i propri

impianti avrebbe convenienza a finanziarsi con:

a) capitale di rischio

b) finanziamenti esterni Perché ……

c) è indifferente

10. Definire il concetto di ciclo finanziario.

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11. Cosa si intende per fabbisogno finanziario?

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9

QUADERNO N. 2 - ESERCIZI

Argomento n. 3

Gli accantonamenti da

“utili lordi” e da “utili netti”

1. Gli accantonamenti da utili netti hanno la funzione di:

a) tr

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A.A. 2019-2020
18 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mofo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Manetti Giacomo.