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L'incapacità di rapportarsi all'ambiente in maniera positiva è legata alla mancanza di abilità sociali

L'incompetenza sociale può determinare una situazione di isolamento in cui possono verificarsi forme di passività, stati di ansia, stati depressivi, comportamenti aggressivi non controllati, impulsività ostile che genera reazioni negative da parte degli altri. Le competenze sociali sono quindi essenziali durante lo sviluppo dell'individuo, in quanto permettono di realizzare pienamente la propria personalità e di inserirsi in modo positivo e soddisfacente in tutti gli ambienti di vita.

Nel Cooperative Learning, le tecniche che si applicano a coppie sono:

  1. Il Pairs-Check-Perform

1) Pairs-Check: con questa tecnica si richiede agli alunni di lavorare in coppia su un compito, di aiutare gli altri e di osservare la corretta esecuzione dei compiti.

2) Il Descubrimiento Compartido: Il docente propone un compito aperto e ciascun alunno esplora singolarmente le possibilità di una risposta. Poi il docente chiede a ciascuno di sceglierne solo tre e di provarle molte volte in modo da padroneggiarle. Successivamente si formano delle coppie e ciascuno insegna al proprio compagno le risposte su cui si è esercitato (entrambi i membri della coppia sono responsabili di tutte le risposte). Dopo, ciascuna coppia sceglie tra le risposte le tre migliori e si allena per realizzarle correttamente e allo stesso tempo. Nella fase seguente due coppie si uniscono in un gruppo di quattro persone in cui ogni coppia insegna all'altra le tre risposte scelte. Ciascuno è responsabile del proprio apprendimento e di quello degli altri.

quindi dovrà non solo eseguire correttamente le sequenze motorie, ma anche assicurarsi che anche gli altri compagni del gruppo lo facciano. Il gruppo di quattro seleziona solo alcune risposte, in modo che ciascuno contribuisca con una proposta e si eserciti ancora nell'esecuzione. Due gruppi di quattro si uniscono per formare un gruppo di otto, e come nelle fasi precedenti, ciascun componente si occupa di insegnare agli altri una proposta. Infine, il gruppo seleziona un numero di risposte in modo che ciascuno contribuisca con una proposta e sia in grado di realizzarle tutte correttamente. Sul piano della pratica educativa, come si applicano le strategie del Cooperative Learning ai contesti dell'educazione motoria? Sul piano della pratica educativa, per applicare le strategie del Cooperative Learning ai contesti dell'educazione motoria e fisica, sono state modificate alcune delle sue modalità organizzative per facilitare l'adattamento a contenuti.

pratici e a conoscenze procedurali. Queste modalità di lavoro contengono gli elementi che caratterizzano la tecnica.

Quali sono le 4 fasi fondamentali, individuate da Johnson, che l'insegnante dovrebbe seguire per organizzare una lezione secondo la tecnica dell'apprendimento cooperativo?

Le 4 fasi fondamentali, individuate da Johnson, che l'insegnante dovrebbe seguire per organizzare una lezione secondo la tecnica dell'apprendimento cooperativo sono:

  1. La definizione preliminare dell'attività didattica;
  2. La definizione delle modalità di spiegazione del compito e dell'organizzazione delle tecniche di lavoro cooperativo;
  3. La definizione delle modalità di monitoraggio;
  4. La definizione delle modalità di verifica e di valutazione dei risultati.

Quindi, il ruolo del docente è sempre attivo: Nelle fasi che precedono la lezione, l'insegnante deve strutturare tutti gli elementi del lavoro, definire gli obiettivi e

L'organizzazione dei gruppi, preparare i materiali necessari e organizzare il setting dell'apprendimento. Durante la realizzazione delle attività cooperative, invece, l'insegnante osserva il lavoro e le interazioni tra i membri del gruppo, e fornisce le indicazioni necessarie a migliorare il apprendimento, incoraggia il coinvolgimento degli studenti, valuta i processi di apprendimento e predispone i tempi e le modalità per innescare una riflessione sul funzionamento del gruppo.

Cosa si intende per scenario educativo? Nel Cooperative Learning, buona parte del lavoro per realizzare un processo di apprendimento efficace consiste nel predisporre lo scenario educativo, ossia il contesto che stimola e sfida gli allievi sottoponendoli ai diversi problemi da risolvere, alle scelte da affrontare, ai temi dai quali partire per ideare e realizzare dei progetti.

Il Problem Based Learning (PBL), il cui ideatore è il neurologo Howard Barrows, è una metodologia di apprendimento nata alla fine degli anni '60 presso la facoltà di medicina e chirurgia della Macmaster University in Canada. Il neurologo Howard Barrows si accorse che i suoi studenti di medicina non erano in grado di applicare in campo pratico le conoscenze scientifiche che avevano acquisito sul piano teorico. In particolare, riconosceva la non pertinenza di alcune conoscenze che gli studenti dovevano acquisire nei curricula tradizionali, la mancanza di integrazione tra le discipline e la carenza di un metodo per lo studio indipendente che garantisse la formazione continua per tutto il corso della vita. L'apprendimento basato sui problemi è un metodo di apprendimento che viene utilizzato.

in cui gli studenti affrontano problemi realistici e complessi, lavorando in piccoli gruppi guidati da un tutor. I principi chiave del PBL sono: 1. Apprendimento basato sui problemi: gli studenti imparano attraverso la risoluzione di problemi reali e significativi. I problemi sono presentati in modo incompleto, in modo da stimolare la curiosità e la ricerca di informazioni da parte degli studenti. 2. Apprendimento attivo: gli studenti sono attivamente coinvolti nel processo di apprendimento. Lavorano in gruppi per discutere e analizzare il problema, cercando informazioni e sviluppando soluzioni. 3. Apprendimento collaborativo: il PBL promuove la collaborazione tra gli studenti. Lavorando insieme, condividono le loro conoscenze, si sfidano a vicenda e imparano dagli altri. Questi principi del PBL favoriscono lo sviluppo di competenze cognitive, metacognitive e sociali negli studenti, consentendo loro di costruire nuove conoscenze sulla base di quelle pregresse e di applicarle in contesti situati e sociali.mondiale, il problem-based learning (PBL) è diffuso in molti paesi, tra cui il Canada, gli Stati Uniti, il Regno Unito, l'Olanda, l'Australia e molti altri. Questo approccio all'apprendimento si basa sulla risoluzione di problemi reali o simulati, che coinvolgono gli studenti in attività di ricerca, discussione e collaborazione. Il PBL promuove l'apprendimento attivo e la costruzione del sapere attraverso l'analisi critica e la ricerca autonoma.Il Problem Based Learning (PBL) è diffuso in diversi paesi, tra cui l'America (Università del New Mexico e Università di Harvard), l'Australia (Università del New Castle), la Svezia (Università di Linkoping), la Finlandia (Università di Kuopio e Tampere), l'Olanda (Università del Limburg) e l'Egitto (Università del Canale di Suez). I 7 passi del problem-based-learning (PBL) per costruire il problema sono: 1° > Identificare il gruppo di studenti a cui è rivolto il lavoro, definendo qual è stato finora il loro iter formativo e cosa dovrebbero aver già appreso sia in termini di contenuti specifici che di modalità di lavoro: esami sostenuti, livello di istruzione, abilità informatiche, ecc...; l'obiettivo è capire cosa sanno e cosa sanno già fare, evitando ripetizioni e rinforzando così l'apprendimento. 2° >

Definire gli obiettivi è quello di raggiungere sui diversi piani cognitivo, relazionale e decisionale; individuare cosa è necessario che imparino.

Descrivere i passaggi rilevanti della storia-problema, verificando che contenga tutti gli elementi essenziali per mettere gli studenti in condizione di affrontare il problema. L'obbiettivo è quello di con la maggiore autonomia possibile; capire come farli accedere alle nuove conoscenze.

Verificare che la storia-problema abbia un taglio giornalistico già dal titolo, in modo l'obbiettivo è l'interesse da stimolarne la curiosità; quello di catturare degli studenti.

Trasformare la storia in una piccola sceneggiatura, inserendo dei dialoghi e arricchendola con dati non essenziali alla stretta comprensione clinica del problema, ma rilevanti sul piano sociale; è quello di stimolare gli studenti anche sul piano socio-emotivo.

6° > Sottoporre la storia a un gruppo di controllo, in modo da ricavarne gli obiettivi e verificarne la capacità di generare ipotesi (se necessario si possono apportare le modifiche necessarie); controllare la chiarezza e la completezza degli obiettivi.

7° > Stabilire la griglia di valutazione del problema, cercando di aver presenti tutti gli obiettivi con il rispettivo livello di competenza raggiunto dal gruppo e decidendo se ci sarà anche un momento di valutazione individuale e come potrebbe essere; valutare gli studenti e condividere con loro le modalità di valutazione.

Sintetizza le 7 fasi di lavoro (problem-based-learning) individuate da Schmidt.

Schmidt individua 7 fasi di lavoro (7 step):

  1. Step 1 > Chiarire i termini e i concetti non completamente comprensibili.
  2. Step 2 > Definire il problema.
  3. Step 3 > Analizzare il problema.
  4. Step 4 > Formulare un inventario sistematico.
3. - Step 5 > Formulare gli obiettivi di apprendimento. Per formattare il testo utilizzando tag HTML, puoi seguire le seguenti indicazioni: 1. Utilizza il tag

per il titolo principale "Formulare gli obiettivi di apprendimento". Ad esempio: ```html

Formulare gli obiettivi di apprendimento

``` 2. Utilizza il tag
    per creare una lista non ordinata per gli obiettivi di apprendimento. Ad esempio: ```html
    • Obiettivo 1
    • Obiettivo 2
    • Obiettivo 3
    ``` 3. Puoi utilizzare il tag

    per inserire spiegazioni o dettagli aggiuntivi. Ad esempio: ```html

    Spiegazione degli obiettivi di apprendimento...

    ``` 4. Se necessario, puoi utilizzare il tag per evidenziare parti del testo. Ad esempio: ```html

    Spiegazione degli obiettivi di apprendimento...

    ``` Ricorda di inserire questi tag HTML nel contesto appropriato del tuo documento HTML.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
16 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PED/01 Pedagogia generale e sociale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher DS__7 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Pedagogia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica "e-Campus" di Novedrate (CO) o del prof Raviolo Paolo.